Il padre di tutti i reality show (che contrariamente a quanto si pensa in Italia, non è il Big Brother) torna stanotte per la season premiere della sua TRENTADUESIMA stagione, Survivor: Kaôh Rōng - Brawn vs. Brains vs. Beauty!

La stagione, come tutti sapete, è stata girata dal 30 marzo al 7 maggio scorso, subito prima di quella appena andata in onda come S31 ma spostata successivamente nella programmazione per favorire l’hype prodotto dalla scelta del cast di Cambodia nello scorso maggio. Siccome alla CBS niente piace di più che riproporre i vecchi twist, la divisione in tribù segue nuovamente la falsariga di quella di Cagayan (S28), con diciotto concorrenti divisi in tre tribù da sei secondo “le qualità che più sfruttano nella vita reale” (cit. Jeff) ossia Brawn (muscoli), Brains (cervello) e Beauty (bellezza). Ovviamente, come sappiamo tutti, prima scegliere il cast e poi dividerlo secondo queste linee guida porta a un certo numero di problemi di identificazione (di cui parleremo lungamente poi), ma facciamo finta di credere che veramente bisogna scoprire nuovamente quale delle tre qualità è quella che serve di più in un programma come Survivor.

Altri twist che ci saranno proposti saranno un Super Idol da formare unendo due Hidden Immunity Idol normali (potenzialmente un’idea interessante, vedremo come sarà messa in pratica) ed evacuazioni mediche come se piovesse, elemento su cui si è puntato fino alla nausea nei (pochi) pre-season ads.

Come tradizione Cambodia impone, possiamo dedicarci a una bella review dei diciotto concorrenti in gara, ovviamente sempre alla luce di quel processo che piace tanto a Jeff e ai suoi accoliti, tanto da essere presentato in un video promozionale a parte con il titolo di Meet The Cast (dove potrete notare immediatamente un plagio SPUDORATO della colonna sonora di Eragon, non bastasse quello già operato da Russ Landau anni fa con il main theme di Pirati dei Caraibi)

GONDOL TRIBE (BEAUTY)

(in piedi: Tai, Nick e Anna; accosciati, Michele, Julia e Caleb)

Michele Fitzgerald ha 24 anni, viene da Freehold, New Jersey e fa la barista lavora in un’agenzia di viaggi, ma logicamente la CBS pensava che non si addicesse al tema della bellezza.

Michele è una super fan (ha visto ogni singola stagione), non solo di Survivor ma pure di Harry Potter, che cita a) come ispirazione nella vita e b) come una delle tre cose che si porterebbe sull’isola (il libro, non Daniel Radcliffe). Principalmente si paragona a Parvati Shallow (elemento che ritroveremo ancora e ancora, come da tradizione) specie per la sua socievolezza maturata tramite il proprio (precedente?) lavoro. Probst la definisce “gradevole…magnetica…forte socialmente…in grado di far gravitare uomini e donne attorno a lei.”

Nick Maiorano ha 30 anni e viene da Redondo Beach, California. Nella vita fa il personal trainer (tipo CHIUNQUE a LA e dintorni) ma quello che la CBS non vi dirà è che gestisce/gestiva una colonna strategica relativa a Survivor sul sito di Rob Cesternino (Amazon, All Stars).

Pur essendo piacevole all’aspetto, dalla biografia di Nick emerge una fortissima arroganza di fondo che solleva ogni tipo di red flags attorno al suo possibile piazzamento. Shawn di Inside Survivor lo definisce un Narciso reincarnato; gli fa eco Probst che lo pronostica già come villain dell’edizione. La sua biografia è piena di gemme che non fanno altro che confermare quest’idea: il suo claim to fame è “so ascoltare meglio di chiunque altro”, il suo idolo è “nessuno, io sono il mio idolo perché amo la persona che sono”, il concorrente a cui si ispira “Courtney Yates e Jonathan Penner, ma sono molto più intelligente a livello sociale di entrambi”. Io lo chiamo come first boot.

Julia Sokolowski ha 18 anni, viene da Boston, Massachusetts ed è una studentessa universitaria.

Una dei più giovani concorrenti della storia (forse la più giovane?) Julia si presenta sulla scena come possibile rivelazione grazie alla sua intelligenza, che Probst definisce “non convenzionale per una teenager.” Ovviamente contro di lei giocherà il fattore età (che la renderà poco relatable coi compagni di tribù) e la poca esperienza, ma se Natalie Tenerelli è riuscita ad entrare nei 3… Natalie stessa è una dei concorrenti a cui Julia si paragona: le altre sono Parvati (e due), Jenna Morasca e Andrea Boehlke. Il suo claim to fame è un viaggio alle pendici del Kilimanjaro, il suo idolo un fratello più giovane malato di cuore.

Caleb Reynolds ha 28 anni, viene da Hopkinsville, Kentucky ed è un veterano dell’esercito americano, anche se alcuni di voi lo riconosceranno come concorrente della sedicesima edizione di Big Brother 16.

Non c’è molto da dire su Caleb: classico alpha male già visto all’opera durante il BB sotto il moniker di Beastmode Cowboy, chiuso dallo stesso in quarta posizione grazie ad un’alleanza dominantissima formata da un gruppo di bros. Dalla biografia è apparente come di Survivor sappia poco o niente: Hayden Moss (S27) viene definito come concorrente più simile “perché mi piaceva durante lo show ed era atletico. Sapeva quando essere una bestia e come giocare”. I riferimenti ad our Lord and Saviour Jesus Christ sono tantissimi, quasi quanto quelli all’esercito – che a quanto pare gli ha fornito l’esperienza necessaria a sopravvivere in ambienti ostili. Di certo la sua forza fisica tornerà utile nella tribe dei Beauty (mentre fra i Brawn sarebbe stato sacrificabile), quindi possiamo aspettarci di vederlo in gara per un bel po’. At least it’s not Frankie Grande.

Anna Khait ha 26 anni, viene da Brooklyn, New York, ha origini russe ed è una giocatrice professionista di poker.

Tolto il recente esempio di Garrett Adelstein (second boot durante Cagayan), i giocatori di poker hanno storicamente buon successo a Survivor: Jean-Robert Bellande partecipò a China (S15) e raggiunse il merge, così come Jim Rice durante South Pacific (S23). Nella sua attività, per sua stessa ammissione, usa tantissimo il suo aspetto fisico per ottenere un vantaggio sugli avversari uomini, cosa che le potrebbe tornare molto utile anche a Survivor. L’affiliazione a Parvati qui è telefonatissima (e tre) ma della sua biografia mi colpisce un altro aspetto: apparentemente Anna ha partecipato agli ultimi World Games (un diretto competitor dei Giochi Olimpici) nella disciplina del frontball, una specie di squash senza racchette. Il che aggiunge alla bellezza ed al cervello anche una certa prestanza fisica, rendendola una triple threat da cui non si può decisamente prescindere nel computo dei favoriti.

Tai Trang ha 51 anni, è logicamente di origini vietnamite, viene da San Francisco e fa il giardiniere.

Sesto di undici figli, Tai è stato descritto come “il cugino gay vietnamita di Yau-Man (S14, S16)”. La sua Beauty, secondo Jeff, sta nel fatto che “è orgoglioso di essere gay ed Asian American”, qualunque sia il senso. La combo gioviale + simpatico + buono come il pane lo renderanno inevitabilmente un target se riuscirà ad arrivare alla seconda parte di gioco, specie in considerazione di quanto sarebbe difficile batterlo al Gran Consiglio finale. La sua biografia è piena di cose positive: onlus contro l’AIDS, attivista LGBT, amato e sostenuto dalla famiglia.

CHANLOH TRIBE (BRAINS)

(in piedi: Peter, Neal e Debbie; accosciati: Aubry, Joseph e Liz)

Neal Gottlieb ha 38 anni, viene da Sausalito ed è imprenditore e CEO per una piccolo produttore di gelato (Three Twins Ice Cream).

Dalla sua biografia Neal sembra sveglio, sicuro di sé e generalmente adatto a un gioco come Survivor. È lui stesso a definirsi come forte dal punto di vista fisico (lo vedremo!) oltre che da quello mentale. Vincere il gioco ha più importanza per lui dei soldi che arrivano col titolo di Sole Survivor: è uno degli applicants di questa stagione, fan del programma da anni, e da come l’abbiamo letto su Twitter sembra anche divertente ed engaging dal punto di vista sociale. Lo vedo arrivare molto lontano nel gioco.

Debbie Wanner ha 49 anni, viene da Reading, Pennsylvania e nella sua vita è una chimica, ex capitano di lungo corso, ex luogotenente dell’aeronautica, ex insegnante di fitness ed aerobica, ex modella a tempo perso, ex meditazione, yoga, camminate e pesistica per principianti.

Debbie è, senza mezzi termini, un personaggione. I suoi hobby (senza contare le professioni) riempiono righe e righe della sua biografia : lei stessa si paragona subito a Benjamin “Coach” Wade (S18, S20, S23) e le somiglianze sono sotto gli occhi di tutti nonostante gran parte delle finte esperienze di vita di Coach fossero delle palle monumentali. Il rischio che gli altri concorrenti la trovino “strana” (ancor più di Aubry e Neal, per dire) c’è ed è molto alto, e la scelta di un costume intero con una TERRIBILE stampa di un volto di tigre sul davanti certamente non aiuta.

Peter Baggenstos ha 34 anni, viene da Minnetonka nel Minnesota ed è un medico di pronto soccorso.

Peter (da pronunciare obbligatoriamente alla tedesca, viste le sue origini svizzero/giamaicane) si fa notare nei video promozionali, oltre che per la sua somiglianza con Obama, per un certo ego e un’arroganza di fondo che non mi convincono. Si paragona a Pete Yurkovski da Philippines (S25), forse per il nome, ma mezza riga sopra pone i bros in cima alla lista delle cose che odia. Intelligenza e atletismo lo manterranno in gara fino al merge almeno, ma ho ragione di pensare che da lì in poi la strada per lui sarà tutta in salita.

Elisabeth “Liz” Markham ha 27 anni, viene da New York e lavora come quantitative strategist (scrive programmi che permettono di prevedere i prezzi delle azioni e fanno affari automaticamente).

Liz è descritta da Jeff come la persona più intelligente ad aver mai partecipato a Survivor, avendo totalizzato il massimo punteggio nel canonico test del QI. Allo stesso tempo si paragona a Parvati (e cinque – il quarto era NEAL), ma si descrive anche come abituata a stare all’aperto e in grado di mettere il suo cervello a servizio delle prove atletiche. Però convince la motivazione data per paragonarsi alla vincitrice di Fans vs. Favorites: non in quanto flirta con ogni essere vivente e non, ma perché è in grado di nascondere la sua intelligenza agli altri. Vedremo.

Joseph Del Campo ha 72 anni, viene da Vero Beach, Florida ed è un ex agente dell’FBI.

Secondo concorrente più vecchio della storia di Survivor dopo Rudy Boesch (uno dei 16 originali di Borneo, che poi fece la prima All Stars a 75 e durò sei giorni), Joe è in gran forma per la sua età e il paragone con Tom Westman, ex militare dominatore di Palau (S10), regge già di più anche se il secondo aveva una ventina d’anni in meno. Per lui i primi voti saranno fondamentali, dovendosi dimostrare da subito atletico e capace nelle prove per non farsi tagliare a causa dell’età – che resta comunque un rischio, viste e considerate le numerose evacuazioni a cui andiamo incontro.

Aubry Bracco ha 29 anni, viene da Cambridge, Massachusetts e lavora nei social media.

Aubry è la classica nerd (il suo video contiene innumerevoli riferimenti ad Harry Potter, CIAONE a Michele che dovrebbe essere la fan più accanita della storia) e allo stesso tempo ama passare come “quella un po’ strana” quando si relaziona con gli altri. Allo stesso tempo guadagna moltissimi punti nella mia classifica personale solo per aver citato Greg Buis (il mio concorrente preferito della storia di Survivor) come ispirazione, anche se si sente più simile alla combo Cochran/Sophie. Anche lei rischia di farsi notare all’inizio per tutte le ragioni sbagliate, specialmente se le cose andranno male a Camp Chanloh – ma se riesce a giungere fino al merge, potrebbe arrivare in fondo in carrozza mentre le altre minacce si smangiano fra loro.

TO TANG TRIBE (BRAWN)

(in piedi: Jason, Darnell e Jennifer; accosciati: Alecia, Scot e Cydney)

Cydney Gillon ha 23 anni, viene da Douglasville, Georgia ed è una bodybuilder professionista.

Jeff subito riconosce in Cydney bellezza e cervello oltre che ovviamente i muscoli, il che dovrebbe renderla la perfetta triple threat in un gioco come Survivor. Ma noi guardiamo altro: dalla sua biografia emerge un’apparente familiarità NULLA con lo show, con nessun riferimento alla strategia che intende usare nel gioco e una menzione di Tony proprio buttata via. Palesemente è stata reclutata per il gusto di avere una culturista in gioco – e se l’esempio di Davide Di Porto all’Isola 7 (?) ci insegna qualcosa, la mancanza dei suoi supplementi di amminoacidi a catena ramificata (che cita pure nella biografia) si farà sentire molto presto.

Scot Pollard ha 40 anni, viene da Carmel, Indiana ed è un ex giocatore professionista di basket, campione NBA nel 2008 con i Boston Celtics.

Fa sempre piacere vedere nel cast una persona che già conoscevo in precedenza (ciao Tyson Apostol, ciao Cliff Robinson, ciao Max Dawson) e fa ancora più piacere vedere che per ricoprire il token di “atleta professionista” hanno scelto quello che da un bel po’ di tempo era la mia scelta obbligata fra gli ex giocatori NBA. È alto due metri e undici (secondo concorrente più alto della storia di Survivor dopo l’inutilissimo Mitchell Olsen), non ha avuto una grandissima carriera ma si è distinto come role player in una fila di team di successo (mi preme ricordare i Sacramento Kings del 2001-02, a cui i Lakers di Bryant e O’Neal scipparono un titolo). Difficile vederlo arrivare in fondo, ma non penso sia così improbabile vederlo in lotta per il titolo di miglior atleta professionista nella storia di Survivor (Gary di Guatemala (S11) e Tyler di Worlds Apart (S30), entrambi settimi). A differenza di molti dei suoi predecessori, Scot intende dire immediatamente ai compagni di tribe della sua professione – vedremo se pagherà o meno, dopo intere stagioni rette dalla domanda “scopriranno o no che X ha fatto i milioni come sportivo?”

Alecia Holden ha 24 anni, viene da Dallas, è un’agente immobiliare e si trova nei Brawn perché il padre è un promotore di incontri di boxe. Really.

Ci sono molti problemi in Alecia, il primo dei quali è elicitato proprio da Probst (sempre bruttissimo segno) che la definisce una “bomba ad orologeria”. L’impressione immediata è quella di una nuova Abi-Maria (S25, S31) senza le qualità che redimevano Abi rendendola irresistibile. Fra l’altro si paragona a Kass (S28, S31), altro bel caratterino – il che non fa altro che confermare l’idea che questa Alecia non abbia ben capito a quale gioco stia partecipando. Inoltre, proprio perché era logicamente giusta per i Beauty, trovandosi nei Brawn potrebbe faticare a relazionarsi ai compagni per via del background differente. Possibile prima eliminata o goat? Il tempo ce lo dirà.

Darnell Hamilton ha 27 anni, viene da Chicago e lavora come postino presso l’US Postal Service, ovvero quelli che per innumerevoli anni furono i finanziatori di Lance Armstrong.

Cosa dire su Darnell? Poco si sa di lui, vista la sua assenza dai social media che l’ha reso l’ultimo concorrente spoilerato in ordine di tempo. Da una parte ha moltissimo potenziale (endorsement di Probst, struttura fisica perfetta per le prove di Survivor, esperienze di vita all’aperto, likability) dall’altra solleva moltissimi punti di domanda (è un fumatore incallito, cita “occhiali da sole per nascondere dalla mia vita i concorrenti brutti” come una delle tre cose che vorrebbe sull’isola, piazza Boston Rob e Tony come concorrenti a cui si paragona – ad onor del vero, affiancandoli a Sean Rector di Marquesas). Anche lui come Nick dei Beauty non ha un eroe, e se proprio ne dovesse scegliere uno “sarebbe Gesù, uno che si è sacrificato per il bene degli altri anche se non lo meritavano”. Non so bene dove stia il problema, ma davvero c’è qualcosa che non mi torna in lui. Lo attendiamo al varco!

Jennifer Lanzetti ha 39 anni, viene da Salt Lake City nello Utah e lavora come appaltatrice (nel campo delle costruzioni, pare)

Jennifer ha una di quelle storie che tanto piacciono in fase di casting: è sopravvissuta all’endometriosi (malattia del collo dell’utero), al cancro e alla dipendenza dalla droga. E’ amica di Jonas (concorrente di One World) Otsuji, che a quanto pare l’ha indirizzata a mettersi in gioco: non sembra conoscere tanto del gioco, dal momento che nel suo video promozionale ricorda lo sushi chef membro di S22 invece che S24. Da One World arriva anche la sua ispirazione nel gioco – si tratta di Parvati Kim Spradlin, che Jennifer si sente in grado di emulare in tutto e per tutto. Mi dà vibes negative per il clichè “ho passato di tutto nella vita, posso superare anche 39 giorni su un’isola deserta” su cui punta TANTISSIMO nel suo video e nella biografia, ma credo (spero) sia una cosa mia personale

Kyle Jason (che parteciperà al programma sotto il nome di Jason) ha 31 anni, viene da Detroit, Michigan e lavora come cacciatore di taglie.

Jason sembra essere una persona divertente nella sua unicità: cita come hobbies sfondare porte e farsi tatuaggi (non finiti, aggiungo io), allo stesso tempo è un fan del gioco dalla prima stagione ed è in gara per una causa nobile (curare la figlia minore affetta da autismo). Avendo passato la vita fra zone di guerra e paesi del terzo mondo, è abituato a sopravvivere e ad affrontare gli elementi. La sua strategia dichiarata include mentire ed accoltellare alle spalle in guisa di un Russell Hantz (S19, S20, S22) appena appena migliore. Jeff lo definisce in grado di empatizzare col prossimo, e forse veramente potrebbe assomigliare di più a un Tony Vlachos (S28) e magari riuscire a ripetere l’impresa che è valsa un milione al poliziotto di Jersey City.