Siamo arrivati alla fine di questo bellissimo viaggio e un po’ mi dispiace, ci avevo preso gusto a condividere con voi la mia passione per questa donnina meravigliosa e le emozioni che lei mi regala... spero di avervi contagiato almeno un po’ con la mia Giorgite acuta! D’altra parte sono molto contenta perché io e G. siamo arrivate in fondo e io ho potuto farvi ascoltare molte sue canzoni e ce ne sarebbero ancora tantissime!!!

Oggi ho la possibilità di proporvene altre quattro e io ho pensato di concludere questo viaggio facendo un mini sunto della sua carriera, di quella che è stata e di quella che è oggi, e delle sue diverse sfaccettature, partendo da dove tutto è iniziato per arrivare alla Giorgia attuale.

LIVE

Il primo live è una cover in inglese. Giorgia ne ha fatte tante, bellissime (da Whitney Houston ai Beatles, dai Queen a Michael Jackson per dirne alcune, semmai vi andasse di recuperarle) dando dimostrazione di trovarsi molto a suo agio e di saper cantare perfettamente anche in inglese.

Quella che vi propongo, rappresenta il mondo musicale in cui è nata, quello da cui tutto è iniziato, infatti è in quella musica che babbo Giulio l’ha immersa fin da subito. Mi riferisco alla musica black americana degli anni ‘50 e ‘60 e quella che vi faccio ascoltare oggi è una delle cover che cantava nei Club romani nel periodo della sua gavetta: (You Make Me Feel Like) A Natural Woman brano di Aretha Franklin del 1967.

Questa è la versione pazzesca, da brividi, che ha fatto nella trasmissione di Virginia Raffaele “Facciamo che io ero”. Io credo che sia impossibile non emozionarsi ascoltando questa cover...

Il secondo live che vi propongo è una versione piano e voce del brano con cui è iniziata la sua carriera, dell’unico fra i suoi più grandi classici con cui, a detta sua, non è mai entrata in contrasto, quello che sente più suo: E Poi.

Di questa canzone vi ho già parlato molto all’inizio di questo viaggio, quindi evito di dilungarmi che non vorrei annoiarvi.

L’esibizione è avvenuta durante Una notte a Roma nel 2005. Un pianoforte e una voce e la dimostrazione che non serve altro per creare una magia.

Questa versione mette a nudo la voce di Giorgia, che si può apprezzare in tutta la sua bellezza, nei suoi colori e nelle sue sfumature, nella sua potenza e nella sua dolcezza.

CAVALLI DI BATTAGLIA

Voglio finire quest’avventura così com’è iniziata, per questo il primo cavallo di battaglia che ho pensato di proporvi è quello con cui Giorgia ha fatto il suo provino per entrare a MusicHouse: Gocce di memoria. Una delle sue canzoni più belle, quella con cui ha dimostrato tutta la sua bravura non solo come interprete ma anche come autrice.

Giorgia ha scritto Gocce di memoria nel 2003 sulla musica di Andrea Guerra, compositore della colonna sonora del film La finestra di fronte di Ferzan Özpetek. Il brano è stato poi incluso anche nel suo sesto album: Ladra di vento.

È un brano d'impronta autobiografica che afferma l'importanza dei ricordi, gli unici in grado di farci ricongiungere con le persone che sono entrate nella nostra vita e che hanno lasciato un segno. Il riferimento è alla sua storia d’amore con Alex Baroni, morto nel 2002 per un incidente stradale.

“La morte di Alex, dentro di me, io ce l’avrò per sempre... Piangevo perché avrei voluto morire anch’io, con lui... Poi, qualcosa dentro di me ha deciso di resistere, sopravvivere”.

“Sono gocce di memoria queste lacrime nuove
Siamo anime in una storia incancellabile
Le infinite volte che mi verrai a cercare nelle mie stanze vuote
Inestimabile, è inafferrabile la tua assenza che mi appartiene
Siamo indivisibili, siamo uguali e fragili e siamo già così lontani
Con il gelo nella mente sto correndo verso te...”

Con questo brano Giorgia ha vinto nel 2003 il Nastro d'argento per la migliore canzone originale, tre Italian Music Awards nelle categorie Miglior singolo, Miglior composizione e Miglior arrangiamento e il premio Gransito Movie Awards come Miglior canzone. Il compositore Andrea Guerra invece ha vinto il Ciak d'oro come Miglior colonna sonora, il Globo d'oro e il David di Donatello. Insomma è una una canzone che ha lasciato davvero il segno in ogni senso...

Il videoclip, diretto dall'aiuto regista del film Gianluca Mazzella, è stato girato sul ponte Sisto, a Roma, lo stesso che si vede all'inizio del film e vi compare lo stesso cast: tra gli altri, la protagonista Giovanna Mezzogiorno.

Arrivati a questo punto, probabilmente la cosa più giusta e anche la più facile forse sarebbe stata proporvi uno dei suoi più grandi cavalli di battaglia, come Di sole e d’azzurro o Come saprei, ma a parte il fatto che ve li ho già proposti nelle ultime dirette, io, come ho detto prima, voglio concludere questo bellissimo viaggio con la Giorgia di oggi che, come lei stessa ha detto in un’intervista, “ha trovato la leggerezza che scava in profondità”. Giorgia che canta testi sempre profondi ed impegnati ma che riesce a farlo anche tirando fuori la parte più allegra e scanzonata di lei.

Il secondo che vi propongo è quello che è stato il suo cavallo di battaglia per tutta la scorsa estate, quello con cui ha fatto ballare migliaia di persone... è una canzone elettropop molto ritmata che non ha scritto lei, ma che lei ama molto: Credo.

“Io amo molto Credo che ha scritto per me Tony Maiello. Un brano che non sembra affatto scritto da un ragazzo molto giovane, che racconta una storia che sento molto mia.”

“E credo nelle lacrime che sciolgono le maschere…ho fatto a pugni con me stessa…ho fatto un patto col mio ego. Ma credo in un amore che vince sempre sulle tenebre…io credo in questa vita, credo in me…credo in te”.

Non si direbbe che il testo di Credo, che è il terzo singolo estratto del suo ultimo album Oronero, non sia di Giorgia... il testo di Tony Maiello infatti è pienamente conforme alla sua mentalità. In un mondo di incertezza, paura, dolore, dobbiamo trovare qualcosa in cui credere profondamente.

“Io “Credo” sì, ma prima di tutto nella potenza e il coraggio di avere fede in ciò che si è e in ciò che si fa. Per credere, in una religione, nell’amore, nell’amicizia, nelle relazioni con gli altri, devi prima fare un cammino dentro te stesso. Se riesci a sopravvivere a tutti i dolori e se saprai gestire bene anche le gioie che la vita ti riserva, allora penso che arriverai a credere nell’anima, che ci sia un aldilà oltre a questo nostro affannarci sulla terra. Io so che l’anima conosce e non si vanta”.

Questo è il messaggio di speranza che Giorgia vuole trasmetterci con questa canzone!

Il video, in cui Giorgia è una figa pazzesca? (scusate la digressione parte seconda?), è stato girato dal regista Cosimo Alemà. Fra scene di ballo e giochi in spiaggia, il video ruota attorno al concetto del riscatto: credere nelle proprie passioni, fino all'accettazione di se stessi.