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Serie di fantascienza di culto, fenomeno di costume ed elemento integrante della cultura popolare britannica, Doctor Who è una delle cose più belle che mi sia mai capitato di vedere. Il telefilm, andato in onda per la prima volta sulla BBC nel 1963, si è interrotto nel 1989 ed è tornato in auge nel 2005 con una "nuova serie" (così chiamata per distinguerla dalla "serie classica", ovvero le 26 stagioni precedenti), in continuità con il passato ma allo stesso tempo assolutamente fruibile anche da sola, poiché rappresenta un nuovo inizio perfetto per avvicinarsi al mondo del Dottore. (anche la numerazione delle stagioni riparte da 1)

Dal 1963 ad oggi il protagonista è sempre lo stesso: il Dottore, un Signore del Tempo originario del pianeta Gallifrey che viaggia attraverso il tempo e lo spazio a bordo di una cabina telefonica blu chiamata Tardis, sempre in compagnia di uno o più compagni umani (generalmente belle ragazze), vivendo mille pazze avventure.

Il Dottore, morendo, ha la capacità di rigenerarsi in un nuovo Dottore e questo fa sì che ognuno di essi, pur essendo sempre lo stesso personaggio, abbia le sue peculiarità. Quella del 2017 è la dodicesima incarnazione del personaggio, interpretata da Peter Capaldi (al centro della foto).

Il mio consiglio per avvicinarsi al telefilm è quello di partire dalla nuova serie del 2005 (sono 9 stagioni, la decima è attualmente in corso, da 13 episodi l'una, quelle dalla 5 alla 9 sono anche disponibili su Netflix) e poi eventualmente recuperare la serie classica, che ad oggi potrebbe risultare assai ostica.

Doctor Who è un inno alla vita, all'avventura, una dedica per i sognatori e per tutti coloro che hanno sempre fame di nuove scoperte. Ci si trova di tutto: storie incredibili e mozzafiato, personaggi meravigliosi e complessi che vi faranno innamorare, un umorismo irresistibile, drammi esistenziali, pathos e grande emozione. Non fatevi frenare dagli effetti speciali scadenti o dalla presenza di un certo tipo di fantascienza trash che inizialmente potrebbe scoraggiare. La prima stagione è decisamente sottotono rispetto alle altre (pur avendo anch'essa le sue perle) ma già dalla seconda c'è un netto aumento qualitativo e da lì in poi è un crescendo continuo, che porterà ad alcune fra le cose più belle che si possano trovare nella televisione di oggi.