(A me intanto mi mancano le classifiche di gradimento (con i ragazzi disperati a prosciugare gli stipendi dei genitori e le lucine verdi/rosse per l'accesso al serale)

Che comunque dava un senso alla fase preserale e soprattutto lasciava decidere al pubblico chi voleva o no? Anche perché nel caso dei cantanti i Cd li comprano i tre giudici e i dieci professori o voi? "io non ne compro in ogni caso"

- La diretta

- un giorno della settimana che non sia "sabato"

- I ragazzi che decidono cosa-cantare cosa-ballare senza baby sitter.

- I Rwm dove si scambiavano carinerie

- I benvenuti alla seconda puntata di C'è Posta per teeeeee ah scusate Amici!?

- Le carte che non sono mai pronte

- La sigla

- L'imbarazzante prova Daniel Ezralow (Mi venivano due/tre brividi) ma mi manca

- A poi sti quadri di Peparini ne vogliamo parlare? Belli / Bellissimi / Stupendi / Lacrime / standing ovation ma a me mi mettono un angoscia alcuni salvo solo quei due di Gabriele che fa molto Garofolo però bho gente a terra che si rotola disperata - facce disgustate - stessi passetti - confusione - indovina chi è il concorrente fra i cento ballerini nel palco, che poi la cosa comica è per dare messaggi socialiiiii cioè Amici deve dare messaggi sociali? Con quei maleducati negli spalti che urlano le peggio cose! 

Manca tutto, ma ormai è così, quindi mi sembra inutile dire sempre le stesse cose, basta non vederlo ed Amen, mi dispiace per quei ragazzi che non hanno visto il vero Amici e sono cresciuti con sta cosa fintissima io voglio le cassetteeeee .

Ma grazie Stefyyyy! Mi dai una Steve La Chance di sfogarmi sul programma, dato che quello attuale non lo sto vedendo (mi informo da voi) e ho voglia di scriverne!

Cosa non mi piace. Srotolo la pergamena. SVRAP.

- L’assenza di un meccanismo forte. Prima si cambiava quasi ogni anno, con tante pongate per carità, però fra sfide, classifiche, uscite il meccanismo creava il PATHOS che serviva. Se il cast era meno forte, c’era comunque un sistema che portava i ragazzi a smuoversi. Si guardava il programma chiedendosi “chi uscirà”, “che succederà”, “come andrà”? Queste domande oggi come oggi non riesco più a pormele e di conseguenza la visione del programma è sterile e non motivante. Nel topic degli ascolti leggevo che si attribuiva la colpa degli ascolti buoni ma non boommosi al cast…per me, il grave problema è la formula. Cast e formula possono sopperire l’uno all’altro: se uno non funziona, si compensa con l’altro. Se c’è l’unione perfetta è boom. Se non c’è nessuno dei due, come accade quest’anno, è la morte. Il meccanismo forte e preciso manca perché gli fa comodo che sia così: i prescelti vanno avanti senza problemi.

- I troppi e troppo gravanti interessi discografici (nel canto) e pepariniani (nel ballo) che affossano totalmente la competizione. Parliamoci chiaro: i sovraesposti e i favoriti della produzione ci sono sempre stati, anche nelle edizioni storiche, è anche fisiologico che accada. Ma tutti, e loro in primis, ci mettevano la faccia e si sporcavano le mani anche senza paura di essere divisivi. Adesso si hanno i prescelti da lanciare e quasi da “promuovere” ai quali attutire il colpo sempre, dei quali preservare l’immagine costantemente, che si lodano e s’imbrodano anche quando non si deve, che s’impongono in tutti i modi. Ciò provoca la morte lenta della commissione dei prof, ma non solo al serale, anche nella fase preserale: quella di canto è già bella che avvenuta, a quella di ballo si sta provvedendo (uno come Andreas sarebbe stato criticatissimo da Kledi e dalla Cele, ma sono stati praticamente silenziati). Si esaurisce la loro vena critica e nel 90% dei casi i loro interventi sono pretestuosi.

- e tutto questo ha effetti anche nel cast: non è possibile da un po’ di anni a questa parte avere un 20% di “palesemente preferiti” che si prendono tutto il minutaggio e un 80% di tappezzeria. Nelle edizioni storiche il racconto era corale e a parte pochi reietti ognuno prendeva parte e aveva un suo ruolo.

- la fine del racconto dinamiche fra i ragazzi. Sono d’accordo che non si pretende Amici 7, il troppo non piace neanche a me, ma in un gruppo di persone le dinamiche esistono, punto. Non si può far finta di niente. Un talent che mette insieme una classe di ragazzi e che dura mesi non le può ignorare. La Defi si è messa in testa che “tolgono lustro al programma”: non si capisce allora perché un programma celebrato – anche da certa “intellighenzia” – come Masterchef, per fare un esempio, le dinamiche fra i concorrenti le contempli eccome mentre ad Amici le si rimuove, in un programma che per anni le ha messe al centro!

- l’equivoco in cui è caduto il serale: un po’ show, un po’ talent, un po’ mettemoce in mezzo di tutto di più. Se la Mary ha deciso che vuole lo show, lo facesse fino in fondo, punto. Eliminasse completamente la sfida a squadre perché è palesemente edulcorata, diciamo così, e soprattutto le parti in cui si articola sono buttate via così, non vengono minimamente spiegate, per una “gara” è imperdonabile. Non si può eliminare la gente come se si espletasse una formalità, senza spiegazioni di sorta, senza soprattutto che ci siano dei demeriti e delle effettive motivazioni dietro (vedi eliminazione di Patrizio, emblematica in questo senso). Io mi devo mettere a vedere una cosa che abbia senso compiuto: se è uno show è uno show, se è un talent è un talent, se è un ibrido dev’essere riuscito. Quest’ibrido non è riuscito, PER ME.

- L’accesso al serale: un casino reso apposta un casino per far passare senza problemi chi hanno deciso chi deve andare. Per me, le prime puntate dei serali in cui c’erano i semafori di accesso sono fra le cose più emozionanti del programma e dei talent in generale in Italia.

- Lo stato pietoso in cui è ridotto il daytime. Un racconto raffazzonato e lacrimoso che pare quasi scollegato con gli speciali del sabato e con il serale, che si trascina per mesi come acqua fresca.

- Mi manca la SIGLA coi ragazzi, quando li vedevi e dicevI: toh, questo è ancora in gara, guarda che belle le fouettes di X, l’altro non c’è più, purtroppo.

- Mi mancano le emozioni tangibili di un tempo, seppur con il pongo. Adesso i ragazzi arrivano stra-consapevoli di tutto, e quando provano a fare i “sognanti” sembrano…finti. Si calca moltissimo sulla retorica, sempre per creare un’immagine bellissima, manca il politicamente scorretto dei giudizi taglienti e giusti, è tutto meraviglioso, tutto bellissimo, persone fantastiche, arte, gioia, toda bellezza. Non c’è racconto vero ma tutto teso a creare una bella immagine. (Problema un po’ anche degli show SKY per me…).

Poi quello che avete detto voi, certo.

Bisognerebbe però dire come lo vorremmo sto programma, come lo rifonderemmo in base ai cambiamenti che ci sono stati e di cui dobbiamo tenere conto… (ma con alcune delle cose che abbiamo detto in precedenza, è difficile).