La seconda puntata di MasterPiece parte dalla scorsa eliminazione di Lorenzo Raffaini, caduto sin da subito nel dimenticatoio come la voglia della gente di seguire il programma. Ospite di questo nuovo appuntamento l’attore Michele Placido. I concorrenti rimasti in gara sono 11 e oggi diremo addio a due di loro… nel caso ci ricordassimo il volto di qualcuno.
Lilith Di Rosa, Agnese Peretto, Maria Isabella Piana e Nikola Savic parteciperanno alla prima gara eliminatoria ma, prima che ciò avvenga, i restanti aspiranti scrittori sono costretti a tornare nella factory in compagnia di Massimo Coppola, sbarbato e ben vestito come la prima seconda serata richiede.
Finalmente, dopo un inutile preambolo con l’editor della Bompiani Cristofori, parliamo della prova di scrittura applicata: i quattro malcapitati dovranno inventare un monologo dove una persona “sta in fila”. A giudicarli – oltre De Cataldo, la Selasi e De Carlo – anche messer Placido vestito come ne L’ultimo padrino.
Partono i 30 minuti di scrittura. E scopriamo così Agnese intenta a toccare il tema attuale della disoccupazione, la professoressa Piana pronta a far di tutto pur di salvare una persona cara, Nikola parlare delle lunghe trafile fatte per ottenere il permesso di soggiorno e, infine, Lilith impostare il tutto sulle domande di una vecchina genialoide.
Michele Placido, terminata la prova, legge a voce alta i quattro elaborati senza sapere a chi appartengano, in modo tale da non esserne influenzato durante il giudizio. Dopo il palesarsi degli autori, l’attore decide di salvare Maria Isabella Piana e Nikola Savic.
Si va così al voto dei giudici tra i due romanzieri. Voto favorevole unanime per Lilith. Agnese Peretto va a rischio eliminazione.
La seconda prova vede invece coinvolti Stefano Bussa, Adelmo Monachese, Lorenzo Vargas (che salutiamo!) e Federica Lauto. Coppola, per permettere ai quattro di esercitarsi nella scrittura veloce, decide di portarli in biblioteca.
Torniamo in studio e scopriamo che il quarto giurato è tale Luca Bianchini. Con due scontri diretti, i concorrenti avranno 2 minuti di tempo per elaborare un testo.
Federica e Lorenzo dovranno così affrontare il tema dell’odio nato dallo scoprire la copia di un loro romanzo regalata ad un amico venduta a basso prezzo in un mercatino. Letti i testi, Bianchini salva Lorenzo Vargas, che torna in Factory.
Adelmo e Stefano, invece, devono immaginare di scrivere un biglietto allegato ad un loro romanzo indirizzato ad un importante professore. Bianchini salva Monachese.
Federica e Stefano sono sul punto di andare a rischio eliminazione. Per tentare di salvarsi viene chiesto loro di scrivere il testo di un videomessaggio dove annunciano di voler fare esplodere la casa editrice della quale fanno parte. Potrebbero fare lo stesso con lo studio di Masterpiece, grazie?
De Cataldo salva Federica Lauto
De Carlo salva Stefano Bussa
Selasi salva Federica Lauto.
Stefano Bussa va a rischio eliminazione per la seconda volta di fila.
I rimasti Raffaella Silvestri, Jelena Kuznekova e Stefano Trucco dovranno elaborare un testo partendo dalla biografia di Ugo Tognazzi. Quarto giurato d’eccezione Steve Della Casa. Del GF?
Dopo un momento amarcord presa da un VHS qualunque di Techetè con Tognazzi e Raimondo Vianello, una volta assegnati i temi i tre scrittori possono partire con le composizioni. Raffaella, sosia ufficiale di Roberta Lanfranchi, pensa di aver avuto un’idea originale: far parlare Ugo da morto. Metafora della sua carriera, stroncata prima ancora di cominciare?
Parte Trucco col suo tema “sono un uomo esemplare“. Coppola è perplesso: “Ha preso un palo gigante“. Vargas e la sua innata simpatia gli danno del bignami. Lo stesso De Cataldo non capisce l’impostazione giornalistica data al pezzo e chiede a Stefano delle delucidazioni.
Jelena doveva parlare di un attore che, smessi i panni del mestiere, aveva decido di dedicarsi al ruolo di venditore. E il brano scritto, nonostante qualche opposizione, sembra trovare il consenso di De Carlo. Un po’ meno quello dei competitor rivali, intenti a criticare sempre tutti.
Raffaella invece – parlando dall’oltretomba – si concentra sull’ossessione di Tognazzi per le donne. “Non è scritto benissimo” – afferma Lilith dalla factory. La Silvestri spiega poi il significato dello stesso. “Così si capisce che cosa intendevi” – dice Taiye.
Della Casa salva Jelena Kuznekova.
I giudici mandano a rischio Raffaella Silvestri. Voto favorevole soltanto dalla Selasi. La scrittrice si dichiara arrabbiata: “Sono l’unica che ha scritto un testo narrativo come richiesto“. Persino Coppola dissente dal responso della giuria.
Agnese Peretto, Stefano Bussa e Raffaella Silvestri rischiano di uscire dal gioco. Per decretare l’eliminato la giuria dovrà basarsi sul pezzo di scrittura creativa elaborato in settimana. Prima di arrivare a ciò c’è spazio per un rvm sul seminario svolto con il traduttore nonchè scrittore Martino Gozzi.
Parte la prova che – come previsto dal regolamento – avrà per quarto giudice Elisabetta Sgarbi. I tre candidati all’eliminazione avevano come compito quello di elaborare un testo inserendo in esso sia una prostituta che una radio.
Vengono letti i tre testi, gli scrittori salvi si confrontano su quale pezzo sia il migliore. Il mio sbadiglio implora pietà.
Tutte e tre i giudici eliminano Agnese Peretto, che lascia così MasterPiece insieme al suo romanzo.
A questo punto Elisabetta Sgarbi dovrebbe eliminare uno tra Stefano Trucco e Raffaella Silvestri ma, COLPO DI SCENA, non se la sente e chiede di poter far restare in gara tutti e due. De Cataldo, dopo dei cavilli legati al regolamento, acconsente ma spiega che “la doppia eliminazione ci sarà… è solo rimandata“. Così come la gioia nel vedere questo programma, si spera.
