[img align=left]http://www.indaginidifensive.it/atti/img/tribunale.gif[/img] Si parte subito con uno dei tanti RVM cari alla De Filippi e a Zanforlin, quelli che poi hanno decretato il successo del programma negli anni e che hanno permesso alla trasmissione di fare della polemica gratuita il proprio cavallo di battaglia. Il filmato riguarda il dopo eliminazione del cantante Stefan che ha appunto perso la sfida contro Arnaldo e che vede coinvolti Giorgia, Gabriella e Paolo che dopo dieci anni non hanno capito di avere un microfono tenuto costantemente sotto controllo. I succitati tre, nel consolare l’amico, demoliscono con un sol colpo il lavoro della commissione interna, di quella esterna e degli autori del programma. Come si permettono di fare tali illazioni sul pongo regolamento, sul fatto che ad Amici si dia maggiore spazio al personaggio rispetto al talento e soprattutto come osano rivelare al pubblico che in realtà lì dentro è tutto pilotato. Le generazioni odierne non sono più quelle di una volta e necessitano di un bel processo pubblico, e poco importa se Marco Carta affibbiando mille simpatici epiteti a Grazia di Michele, il programma l’abbia vinto.

Un Zanforlin infuriato chiama a raccolta Giorgia, Paolo e Gabriella. E’ tempo di dare una strigliata alle nuove leve e per l’occasione snocciola uno a uno i quattro comandamenti impressi su pietra da Maria in persona, che custodisce gelosamente nel cassetto del suo comodino. Punto primo: “Voi siete il nulla, noi siamo tutto”. Punto secondo: “Mai mettere in dubbio la credibilità del programma”. Punto terzo: “ Non criticare MAI l’operato della commissione”. Punto quarto: “Attenersi rigorosamente al copione che viene consegnato ad ogni ragazzo che firma un contratto con la scuola”. Il tutto condito da parole quali rispetto del lavoro di non si sa chi, professionisti, look maker, fisioterapisti e residence gratuito. Ma il processo vero e proprio inizia elencando una a una le frasi del trio che hanno maggiormente indispettito i piani alti. Si parte da Giorgia che dice testuali parole: “Mangiarotti (che ha eliminato Stefan ndr) non capisce un ca***” Interviene lo stesso Mangiarotti con il modulo prestampato, scritto appositamente per i commissari esterni. “Faccio questo lavoro da ____ anni (inserire nello spazio il numero degli anni), voi non avete rispetto per il mio lavoro, come se fossi il primo arrivato che dice cose a caso”. Sfora leggermente dicendo che i ragazzi sono INEDUCATI, poiché non sanno stare al mondo e considerano amici come il passo definitivo che li consacrerà al successo e IGNORANTI, poiché non conoscono la musica e non sanno dare il giusto peso alle parole. Giorgia tenta di spendere due parole ma viene brutalmente censurata. E’ il turno di Paolo che si lancia in dichiarazioni pesanti sulla sfidante di Giulia: “A lei hanno messo una cessa contro, per farla restare”. La Celentano consiglia a Paolo di analizzare per bene se stesso e di non mettersi nei panni di chi giudica perché non può dire né di essere bello, né ricco, né famoso, né tantomeno capace. Sorge spontaneo chiedersi che ci sta a fare lì. Si ritorna infine a Giorgia che ipotizza che sia tutto pilotato. Stavolta risponde Zerbi, dicendo che senza Amici nessuno di loro avrebbe avuto la possibilità di confrontarsi con persone di tale caratura e che se avessero suonato i campanelli di tutti i discografici lì presenti, nessuno avrebbe aperto la porta, giacché anche ora nessuno sgomita per mettere sotto contratto qualcuno di loro. I ragazzi vengono invitati a togliere la maglia e svuotare completamente gli armadietti. In sala relax tutti pensano a una sospensione. Prima di comunicare il verdetto però, i tre vengono convocati davanti alla commissione e viene chiesto loro cosa rappresenta la maglia di amici per ciascuno e cosa farebbero una volta usciti da lì. Per Gabriella la maglia è un mezzo che le è stato dato per esprimersi e per poter fare quello che vorrebbe fare da una vita, cantare. Giorgia, una volta fuori dal programma non si aspetta “gnante” e tra una lacrima e l’altra confessa di non voler perdere l’unica cosa che non le va di perdere. (Dopo averci già rimesso i capelli) Per Paolo la maglia rappresenta il suo presente e il suo futuro, è un trampolino di lancio ma anche fuori dalla scuola si impegnerebbe per poter realizzare il suo sogno. Zanforlin parla di un provvedimento drastico già deciso, per mantenere ovviamente una certa teatralità, tuttavia invita la commissione a riunirsi ancora una volta per decidere di modificare la punizione. Ce li vedo in sala professori “ma secondo voi, venti minuti bastano per far finta di aver preso un’altra decisione?” Al rientro in studio Zanforlin chiarisce anche la situazione di Francesca rea di non aver preso il pullman per andare a lezione. Per lei la punizione viene cancellata. Prova a parlare ma la mannaia della censura non la risparmia e viene malamente zittita. I professori hanno deciso che domani Giorgia, Gabriella e Paolo si esibiranno e dal voto complessivo subiranno una decurtazione dei punti. Giorgia ne perderà DUE, Grabriella e Paolo UNO. E se qualcuno si azzarderà ancora a mettere in dubbio programma e commissione, subirà le umiliazioni delle Forche Caudine. Così è deciso, l’udienza è tolta.

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