[url="http://www.sorrisi.com/wp-content/uploads/2012/01/GM17680-ok.jpg"][img align="left"]http://img820.imageshack.us/img820/1977/gm17680ok.jpg[/img][/url] [b]UPDATE: Il blog DavideMaggio.it smentisce la notizia di Sorrisi e dà per certa la partenza al 26 gennaio. [i]Possiamo infatti confermarvi che l’Isola dei Famosi 9 partirà regolarmente il 26 gennaio prossimo. Nessuno slittamento, dunque, a causa del naufragio della Costa Concordia, come trapelato questo pomeriggio in rete.[/i][/b] [i]L’isola dei Famosi non partirà giovedì 26 gennaio. Lo ha deciso Lorenza Lei, direttore generale della Rai, dopo la tragedia del Giglio. Secondo quanto Sorrisi ha appreso in ambienti Rai, la Lei ritiene indelicato mandare in onda un programma come il reality di Raidue, costruito intorno alle vicende di naufraghi vip, a così breve tempo dal disastro della nave Costa Concordia, il cui bilancio è per ora di 11 morti e 26 dispersi. Resta ancora da decidere la nuova data della partenza del reality, condotto quest’anno da Nicola Savino e Vladimir Luxuria. [/i] Queste le parole pubblicate da Sorrisi.com, il sito del settimanale diretto da Alfonso Signorini. Se confermata, la notizia avrebbe del clamoroso. Con tutto il rispetto per la tragedia della Concordia, cosa si otterrebbe dallo spostamento di una settimana di un reality show? Un’ipocrisia tutta italiana, l’ennesima dopo le polemiche sulla mancata sospensione di Ballando, sabato sera.
Se però la sospensione del talent ballerino di Raiuno si sarebbe potuta comprendere, alla luce della recente tragedia, rimandare di una settimana un programma che già di per sé va in onda a più di 10 giorni dall’accaduto, non ce lo si può proprio spiegare. Il fatto che il programma richiami il concetto di naufragio è solo relativo: dopo nove edizioni, il format è noto a tutti e la riproposizione di naufraghi degli anni passati potrebbe contribuire a mettere in luce altri aspetti, rispetto a quello della sopravvivenza. Non è necessario chiamarli "naufraghi", non è necessario mettere una nave come nell’ottava edizione. Questi piccoli aspetti relativi potrebbero essere bypassati senza problemi rispettando, lì sì, il buon gusto relativo a ciò che è accaduto. Tuttavia, rimandare di una settimana la prima puntata, di per sé, nulla aggiunge e molto toglie. Pensiamo ai soldi persi per il booking degli hotel di staff e cast, all’affitto dell’Isola, alle persone che lavorano in loco e che devono lavorare 7 giorni in più, a tutti gli altri problemi logistici. Nulla di tutto questo resusciterà le vittime della tragedia e nulla di tutto questo allevierà le paure e lo sconforto dei superstiti. Ma se si ragiona solo col buonismo, queste cose non le si può certo capire.