Utente
5 aprile, 2018
In usicta il giorno di San Valentino, il secondo album di inediti di Caroline Polachek intitolato "Desire I Want To Turn Into You" anticipato dai singoli Bunny is a Rider, Billions, Sunset e Welcome To My island
Game Ranking Winner 2021/2022
Utente
30 novembre, 2019
Tramite un video postato su Instagram, Caroline elenca la tracklist:
1. Welcome to my island
2. Pretty in possible
3. Bunny is a rider
4. Sunset
5. Crude drawing of an angel
6. I believe
7. Fly to you (ft. Grimes & Dido)
8. Blood and butter
9. Hopedrunk everasking
10. Butterfly net
11. Smoke
12. Billions
Ovviamente il brano in collaborazione con Grimes e Dido mi mette un grossissimo hype
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30 novembre, 2019
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Utente
30 novembre, 2019
Album che sto consumando da quando è uscito, scorre che è una meraviglia, il range vocale di Caroline non può che rendere piacevolissimo l'ascolto. Secondo il mio personalissimo parere, da lei si può avere il miglior pop in circolazione.
Ogni traccia ha il suo perchè, il suo fascino, la sua particolarità. Escludendo i singoli usciti, le mie preferite sono Crude Drawing Of An Angel e Butterfly Net.
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Utente
30 novembre, 2019
Utente
8 febbraio, 2020
Agli albori della sua carriera ritenevo Caroline facesse un uso smodato di autotune tanto da annientare in parte la gradevolezza del suo timbro e fuorviarmi; adesso invece con DIWTTIY l'upgrade è stato esponenziale, la voce è sprigionata in modo soave, tesa come uno strumento ad arco tirato a nuovo, l'autotune non è che un ornamento usato con parsimonia, come dettaglio stilistico e non come fulcro, e lo spirito art-pop della sua proposta emerge con una compostezza e una grazia a tratti da pelle d'oca. Tra chitarre gitane, organo, cornamuse, echi celtici, sfumature ambient qua e là, penso che ci sia stato un lavoro meticoloso sugli arrangiamenti che ha decisamente elevato la risultante finale.
L'album ormai è un evergreen del mio spotify, penso lo abbia candidato in più categorie possibili ai Best of 2023 perché andava tributato in ogni tubo catodico possibile, e Butterfly Net nella versione solista era nella mia top 10 delle canzoni internazionali di fine anno. Devo dire che dopo averle ascoltate entrambe, continuo a preferire la solo version, più trip hop, più fluttuante, rispetto alla versione più tech e digitalizzata del duetto con Weyes, che pure adoro, ma che non eleva un risultato già di per sé perfetto.
Più in generale, ammetto di trovare la standard version dell'album un qualcosa compiuto e già ultimato, mentre la deluxe quasi spezza l'atmosfera eterea e la vena spiccatamente ascetica delle 12 tracce: l'album è un trip medidativo / onirico in cui ad esempio le sonorità quasi dubstep di Coma non si amalgamano più di tanto a mio avviso al concept sonoro originario. Spring Is Coming With A Strawberry In The Mouth è un gradevole outtakes, forse il migliore degli inediti, benché con le sonorità synthpop secondo me sviluppate in un nuovo progetto tendente a quelle sonorità avrebbe avuto la sua collocazione ideale. Il fatto che l'aggiunta migliore sia la nostalgica versione acustica di I Believe conferma un po' questa sensazione che l'album fosse già fatto e finito nella sua impostazione originaria e rimanga insuperato in quella.
Giustamente Caroline voleva festeggiare un anno dell'album e ha fatto questo regalo ai fan nella notte di san Valentino, senza troppe altre dietrologie, e in questo senso ci sta l'idea della riedizione, pur senza togliere e aggiungere nulla ad un progetto già di suo memorabile.
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