Ma è allucinante questa roba. Devono per forza far passare il cliché dell'artista dannato, fuori di testa, reietto eccetera eccetera? Quello che ci tiene ad informarci che pratica la masturbazione ossessiva è il massimo...

berto said

sepolcro said

Ma è allucinante questa roba. Devono per forza far passare il cliché dell'artista dannato, fuori di testa, reietto eccetera eccetera? Quello che ci tiene ad informarci che pratica la masturbazione ossessiva è il massimo...

Ecco! Mi vergogno di scrivere sull'articolo in home quella frase... Piuttosto mi mozzo la mano.

dovrebbero mozzargliela a lui...

adesso c'è l'anoressica che ha tentato il suicidio. Programma ideale per la domenica sera 

berto said

A me non è piaciuto... perchè la scrittura non è stata di certo il motore del tutto. Si è badato più ai casi umani, alle lacrime facili, ai personaggi sopra le righe... che di come scrive il vincitore (e figuriamoci gli altri...) non abbiamo capito praticamente nulla.

condivido in tutto e per tutto. l'idea di un programma come masterpiece è molto bella e di sicuro si adatta alla perfezione nel palinsesto di rai3 che proclama una ricerca di contenuto più che di ascolti (seppure la tanto sofferta programmazione di una serie come the newsroom ha trovato più collocazioni lei in due settimane che pechino express in due anni). eppure ieri abbiamo assistito a dei luoghi talmente comuni da debordare nei cliché dell'artista reietto, emarginato dalla società e che trova nella scrittura l'unico mezzo di espressione per le proprie sofferenze (prigione, anoressia, sesso, tentativi di suicidi, pseudo fughe da casa... tutto il repertorio completo). e quando ci è stato dato l'onore di ascoltare alcune righe di questi futuri capolavori, tutto quello che si è sentito è stato un concentrato di ossimori, metafore da diario di ragazzini e ragazzine di 13 anni, qualche parolaccia qua e là giusto per dare un tocco di scrittore ribelle e accostamenti di parole apparentemente senza senso perché fa tanto chic ("piramide di segatura", giusto per citarne uno). 

insomma, idea interessante, realizzazione pessima. 

poi chissà, potrebbe anche migliorare.

Si parte gia con gente con fidanzate che hanno tentato il suicidio... Evviva!

effettivamente è un po' meglio, ma certi cliché rimangono. Ma poi devono per forza essere tutti romanzi drammatici di personaggi liberamente ispirati a se stessi alla ricerca del senso della vita? Trovo non ci sia nulla di nuovo, di particolare... Almeno da quel poco, troppo poco, che si può percepire dei libri.