Admin
7 agosto, 2013
Premessa: vuole essere un topic di discussione serio, cerchiamo di non dirottarlo in complottismi, pronostici e ricordi dei bei tempi che furono. E rimaniamo spoiler free.
Mi riferisco al fatto che da 3 anni (dal meccanismo squadre+coach in poi) le eliminazioni sono state trattate come la parte meno importante e più marginale del programma.
L'assenza della diretta relega a coach, squadra e professori vincenti il compito di nominare tre persone della squadra perdente e al coach e ai professori perdenti il compito di salvarne due. Quest'anno ogni eliminazione è stata provvisoria (gli anni scorsi ciò avveniva dalla 5^ puntata in poi), con due eliminati provvisori al ballottaggio finale, dove votavano anche i giudici.
Prima domanda: perché non abbiamo un documento a fine programma di chi ha votato per eliminare chi?
I giudici devono esplicitare ogni voto per la sfida a squadre e perfino il voto "secretato" della terza prova esce in sovrimpressione dopo aver rivelato la squadra che ha vinto. Perché non viene reso noto come finiscono i voti segreti sull'iPad di professori e giudici? L'eliminazione è una cosa importante, in un programma ad eliminazione. Perché ci dobbiamo limitare a "esce lui/lei"? Non sarebbe scontato aspettarsi trasparenza?
Seconda domanda: perché su 4 professori non c'è mai situazione di parità?
Se ogni squadra è composta da 4 professori, come mai non è mai avvenuta una situazione di parità in situazioni come la decisione del nominato o del concorrente da salvare? Se nel primo caso si può parlare di "nome di gruppo" (ma non viene detto, uno dei 4 fa il nome e si va via veloci come sempre), nel secondo si vede chiaramente che ognuno vota sull'iPad. Il voto di uno dei quattro vale doppio in caso di parità? E nel caso, chi? E perché non ci viene specificato?
Terza domanda: perché in 3 anni il meccanismo è cambiato quattro volte?
Da Amici 12 ad Amici 14, da quando in squadra sono rimasti in tre, il meccanismo è cambiato più volte. A volte votano coach e squadra, a volte squadra e prof. A volte salva il coach, a volte salvano i professori. L'anno scorso è cambiato addirittura da una puntata con l'altra. Perché non esiste un meccanismo chiaro e che venga specificato prima del momento eliminatorio?
In generale: perché le eliminazioni vengono vissute così en passant e non si presta la naturale attenzione e trasparenza che una gara richiederebbe?
Ma soprattutto:
PERCHÈ NESSUNO SI FA (e fa, in situazioni tipo conferenze stampa) QUESTE DOMANDE?
Banned
7 agosto, 2013
Perché credo ci sia una sorta di "accordo non detto" tra trasmissione e pubblico (e critica) sul fatto che conti di più la storia (incipit, peripezie, conclusione come in un intreccio favolistico) che la narrazione in sé.
Tutti si accorgono che c'è quest'aria fumosa che aleggia su tutte le dinamiche del programma, ma in fondo va bene così, anche perché ormai il programma è composto da due punte di diamante (non sto dicendo siano i più bravi, ma sicuramente i più vendibili e riconoscibili) e tante altre comparse brave (perché devono tener su lo show) che però non venderebbero mai un disco (la Marotta, la Miola, la Tesio, Tudisca etcetera che sicuramente ti offrono uno show da sabato sera senza stecche, ricordiamoci i lows di Amici 7 8 9 10 con alcuni concorrenti). E allora ciò che interessa al pubblico è
- passare una serata gradevole di musica cantata bene / ballata bene almeno e altre comparsate varie
- che il focus si concentri sempre di più sulle punte che sono poi quelle che rivedrà per un anno su altre reti, ascolterà in radio, di cui comprerà i lavori.
Utente
7 agosto, 2013
ouroboros88 ha detto
Perché credo ci sia una sorta di "accordo non detto" tra trasmissione e pubblico (e critica) sul fatto che conti di più la storia (incipit, peripezie, conclusione come in un intreccio favolistico) che la narrazione in sé.Tutti si accorgono che c'è quest'aria fumosa che aleggia su tutte le dinamiche del programma, ma in fondo va bene così, anche perché ormai il programma è composto da due punte di diamante (non sto dicendo siano i più bravi, ma sicuramente i più vendibili e riconoscibili) e tante altre comparse brave (perché devono tener su lo show) che però non venderebbero mai un disco (la Marotta, la Miola, la Tesio, Tudisca etcetera che sicuramente ti offrono uno show da sabato sera senza stecche, ricordiamoci i lows di Amici 7 8 9 10 con alcuni concorrenti). E allora ciò che interessa al pubblico è
- passare una serata gradevole di musica cantata bene / ballata bene almeno e altre comparsate varie
- che il focus si concentri sempre di più sulle punte che sono poi quelle che rivedrà per un anno su altre reti, ascolterà in radio, di cui comprerà i lavori.
e' proprio cosi!! L'eliminazione non ha per niente valore!
Utente
24 ottobre, 2013
ouroboros88 ha detto
Perché credo ci sia una sorta di "accordo non detto" tra trasmissione e pubblico (e critica) sul fatto che conti di più la storia (incipit, peripezie, conclusione come in un intreccio favolistico) che la narrazione in sé.
Non so il pubblico, ma la critica in teoria dovrebbe criticare queste cose. Ne dovrebbe almeno parlare.
Alex87 ha detto
Seconda domanda: perché su 4 professori non c'è mai situazione di parità?
Se ogni squadra è composta da 4 professori, come mai non è mai avvenuta una situazione di parità in situazioni come la decisione del nominato o del concorrente da salvare? Se nel primo caso si può parlare di "nome di gruppo" (ma non viene detto, uno dei 4 fa il nome e si va via veloci come sempre), nel secondo si vede chiaramente che ognuno vota sull'iPad. Il voto di uno dei quattro vale doppio in caso di parità? E nel caso, chi? E perché non ci viene specificato?
Non vorrei dire una stronz*ta (e se la dico, insultatemi) ma credo che da quest'anno votano gli 8 prof + i 3 giudici vip. Anche loro prendono il tablet in mano, dopo aver posato la cartelleta con il copione nel tascone della poltrona.
Banned
7 agosto, 2013
smiley ha detto
ouroboros88 ha detto
Perché credo ci sia una sorta di "accordo non detto" tra trasmissione e pubblico (e critica) sul fatto che conti di più la storia (incipit, peripezie, conclusione come in un intreccio favolistico) che la narrazione in sé.Non so il pubblico, ma la critica in teoria dovrebbe criticare queste cose. Ne dovrebbe almeno parlare.
No, perché noi siamo legati ancora al concetto di talent e quindi pensiamo che anche gli altri debbano criticare o parlare di cose che ci sembrano contraddittorie al concetto di talent.
Loro non lo sono più legati a quel format: Amici è ora uno show del sabato sera, d'intrattenimento, in cui inoltre ci viene presentata una nuova proposta della musica italiana giovanile, se siam fortunati due. Proposta/e che non scegliamo noi. Il resto, dai casting agli eliminati secondo dinamiche dubbie, è tutto necessario per la storia da imbastire.
Produttori, critici e pubblico stesso a momenti la vedono come una sorta di mix tra show varietà e serie tv a momenti. Poi noi di Reality House, che conosciamo tutto di Amici sin dal 2001, la vediamo in un modo diverso, ma noi siamo indietro, non loro.
Noi abbiamo ancora un'idea anacronistica e ormai andata, che ci piaccia o no.
Utente
18 dicembre, 2014
Io credo che amici ormai si sia trasformato in un varietà del sabato sera perdendo quasi ogni caratteristica di un reality/talent. Essendoci questa trasformazione anche le eliminazioni hanno perso valore,in realtà a loro non interessa proprio chi eliminare,l importante è portare avanti quei 2/3 già stabiliti dall inizio del programma,poi gli altri sono semplici pedine. Basti solo pensare a come avvenga il momento dell eliminazione:non c'e nessuna suspence,è tutto sbrigato in fretta,i ragazzi sono del tutto marginali. l eliminazione che dovrebbe essere il punto centrale di un talent! per loro è semplicemente un "dovere" una sorta di dovere fastidioso,qualcosa che devono fare,ma che li annoia.
Questa non è una risposta alle tue domande @Alex87 a cui credo noi non possiamo dare una risposta certa,questa più che altro è una constatazione,un amara constatazione.
Utente
14 marzo, 2015
ouroboros88 ha detto
smiley ha detto
ouroboros88 ha detto
Perché credo ci sia una sorta di "accordo non detto" tra trasmissione e pubblico (e critica) sul fatto che conti di più la storia (incipit, peripezie, conclusione come in un intreccio favolistico) che la narrazione in sé.Non so il pubblico, ma la critica in teoria dovrebbe criticare queste cose. Ne dovrebbe almeno parlare.
No, perché noi siamo legati ancora al concetto di talent e quindi pensiamo che anche gli altri debbano criticare o parlare di cose che ci sembrano contraddittorie al concetto di talent.
Loro non lo sono più legati a quel format: Amici è ora uno show del sabato sera, d'intrattenimento, in cui inoltre ci viene presentata una nuova proposta della musica italiana giovanile, se siam fortunati due. Proposta/e che non scegliamo noi. Il resto, dai casting agli eliminati secondo dinamiche dubbie, è tutto necessario per la storia da imbastire.
Produttori, critici e pubblico stesso a momenti la vedono come una sorta di mix tra show varietà e serie tv a momenti. Poi noi di Reality House, che conosciamo tutto di Amici sin dal 2001, la vediamo in un modo diverso, ma noi siamo indietro, non loro.
Noi abbiamo ancora un'idea anacronistica e ormai andata, che ci piaccia o no.
Non ci piace
Utente
24 ottobre, 2013
ouroboros88 ha detto
smiley ha detto
ouroboros88 ha detto
Perché credo ci sia una sorta di "accordo non detto" tra trasmissione e pubblico (e critica) sul fatto che conti di più la storia (incipit, peripezie, conclusione come in un intreccio favolistico) che la narrazione in sé.Non so il pubblico, ma la critica in teoria dovrebbe criticare queste cose. Ne dovrebbe almeno parlare.
No, perché noi siamo legati ancora al concetto di talent e quindi pensiamo che anche gli altri debbano criticare o parlare di cose che ci sembrano contraddittorie al concetto di talent.
Loro non lo sono più legati a quel format: Amici è ora uno show del sabato sera, d'intrattenimento, in cui inoltre ci viene presentata una nuova proposta della musica italiana giovanile, se siam fortunati due. Proposta/e che non scegliamo noi. Il resto, dai casting agli eliminati secondo dinamiche dubbie, è tutto necessario per la storia da imbastire.
Produttori, critici e pubblico stesso a momenti la vedono come una sorta di mix tra show varietà e serie tv a momenti. Poi noi di Reality House, che conosciamo tutto di Amici sin dal 2001, la vediamo in un modo diverso, ma noi siamo indietro, non loro.
Noi abbiamo ancora un'idea anacronistica e ormai andata, che ci piaccia o no.
Continuo a non essere d'accordo. I giornalisti dovrebbero essere estranei a queste dinamiche e quindi parlare di quello che succede, criticare il meccanismo se non è chiaro, parlare di come alcuni sono già conosciuti prima ecc...
Non necessariamente solo i giornalisti, ma anche i siti web che parlano del talent.
Banned
7 agosto, 2013
smiley ha detto
ouroboros88 ha detto
smiley ha detto
ouroboros88 ha detto
Perché credo ci sia una sorta di "accordo non detto" tra trasmissione e pubblico (e critica) sul fatto che conti di più la storia (incipit, peripezie, conclusione come in un intreccio favolistico) che la narrazione in sé.Non so il pubblico, ma la critica in teoria dovrebbe criticare queste cose. Ne dovrebbe almeno parlare.
No, perché noi siamo legati ancora al concetto di talent e quindi pensiamo che anche gli altri debbano criticare o parlare di cose che ci sembrano contraddittorie al concetto di talent.
Loro non lo sono più legati a quel format: Amici è ora uno show del sabato sera, d'intrattenimento, in cui inoltre ci viene presentata una nuova proposta della musica italiana giovanile, se siam fortunati due. Proposta/e che non scegliamo noi. Il resto, dai casting agli eliminati secondo dinamiche dubbie, è tutto necessario per la storia da imbastire.
Produttori, critici e pubblico stesso a momenti la vedono come una sorta di mix tra show varietà e serie tv a momenti. Poi noi di Reality House, che conosciamo tutto di Amici sin dal 2001, la vediamo in un modo diverso, ma noi siamo indietro, non loro.
Noi abbiamo ancora un'idea anacronistica e ormai andata, che ci piaccia o no.
Continuo a non essere d'accordo. I giornalisti dovrebbero essere estranei a queste dinamiche e quindi parlare di quello che succede, criticare il meccanismo se non è chiaro, parlare di come alcuni sono già conosciuti prima ecc...
Non necessariamente solo i giornalisti, ma anche i siti web che parlano del talent.
Continui a ragionare con l'idea di talent in testa. Ti do ragione, in quell'ottica hai solamente ragione.
Ma Amici non è più un talent: è una storia, è un varietà. È come se stessi chiedendo a Game of Thrones perché non c'è il televoto per mandare alla ghigliottina Khaleesi. Non ha più senso alcuno ciò che chiedi o che ti aspetti altri si chiedano.
Ora Amici è altro. Ed infatti non può nemmeno essere confrontato con tutti gli altri talent, perché non è un talent.
Posso invece accomodare domande del tipo: come si è arrivati a questa sua nuova forma, distante anni luce da quella sua originaria? Come mai durante la transizione nessuno si è chiesto niente? Questo sì. Ma ora tutte le domande che ti poni tu, le osservazioni che la buona @Stefy87 si fa o lo stesso post di apertura di @Alex87 sono fuoritempo massimo. È come se chiedessi "come mai copiavi al compito di Filosofia su Kant e perché nessuno ha protestato" allo specializzando di Chirurgia Plastica dell'Ospedale di Milano. È un'altra persona. È un'altra cosa, la tua domanda è fuori luogo, ormai.
Utente
7 agosto, 2013
Giuliana33 ha detto
Io credo che amici ormai si sia trasformato in un varietà del sabato sera perdendo quasi ogni caratteristica di un reality/talent. Essendoci questa trasformazione anche le eliminazioni hanno perso valore,in realtà a loro non interessa proprio chi eliminare,l importante è portare avanti quei 2/3 già stabiliti dall inizio del programma,poi gli altri sono semplici pedine. Basti solo pensare a come avvenga il momento dell eliminazione:non c'e nessuna suspence,è tutto sbrigato in fretta,i ragazzi sono del tutto marginali. l eliminazione che dovrebbe essere il punto centrale di un talent! per loro è semplicemente un "dovere" una sorta di dovere fastidioso,qualcosa che devono fare,ma che li annoia.Questa non è una risposta alle tue domande @Alex87 a cui credo noi non possiamo dare una risposta certa,questa più che altro è una constatazione,un amara constatazione.
volevo dire esattamente quello che hai scritto tu per spiegare il disinteresse e come sia trascurato il momento eliminazione, ma questo è successo anche dal momento in cui hanno tolto la diretta. l'eliminazione è in mano loro, non possono graché sorprenderci. molti si lamentavano delle bm che condizionavano il televoto o di chi si comprava i voti, a questo punto bastava aggiungere una giuria di QUALITA come fatto per amici big tre anni fa.
non abbiamo un documento perché essendo tutto gestito da loro a noi quasi non interessa chi ha votato chi. (paola fuori contro luca con prof votanti sarcina e rudy era cosa stranissima per esempio ma appunto loro seguono un copione)
votano 3 prof su 4 a ruotare, la giuria credo solo per l'eliminato definitivo
per l'altra domanda pensavo che il meccanismo fosse sempre stato uno salvato dal coach uno dalla caposquadra, ma lo cambiano come viene meglio a loro come la fase pre serale a seconda di chi dovevano eliminare o per riempire daytime.
nessuno si fa la domanda perché il meccanismo di eliminazione è diventato secondario a tutto il resto (spettacolo da intrattenimento) a modo loro
"Quello che non so di me è nell'ombra che disegna i miei passi"
Admin
7 agosto, 2013
ouroboros88 ha detto
smiley ha detto
ouroboros88 ha detto
Perché credo ci sia una sorta di "accordo non detto" tra trasmissione e pubblico (e critica) sul fatto che conti di più la storia (incipit, peripezie, conclusione come in un intreccio favolistico) che la narrazione in sé.Non so il pubblico, ma la critica in teoria dovrebbe criticare queste cose. Ne dovrebbe almeno parlare.
No, perché noi siamo legati ancora al concetto di talent e quindi pensiamo che anche gli altri debbano criticare o parlare di cose che ci sembrano contraddittorie al concetto di talent.
Loro non lo sono più legati a quel format: Amici è ora uno show del sabato sera, d'intrattenimento, in cui inoltre ci viene presentata una nuova proposta della musica italiana giovanile, se siam fortunati due. Proposta/e che non scegliamo noi. Il resto, dai casting agli eliminati secondo dinamiche dubbie, è tutto necessario per la storia da imbastire.
Produttori, critici e pubblico stesso a momenti la vedono come una sorta di mix tra show varietà e serie tv a momenti. Poi noi di Reality House, che conosciamo tutto di Amici sin dal 2001, la vediamo in un modo diverso, ma noi siamo indietro, non loro.
Noi abbiamo ancora un'idea anacronistica e ormai andata, che ci piaccia o no.
Ho capito cosa intendi e sono abbastanza d'accordo, soprattutto sul fatto che siamo anacronisticamente attaccati alle edizioni in cui era "tutto più bello" (anche se tantissime cose non tornavano anche allora, ma tendiamo a dimenticarcelo).
Però non capisco: secondo te il pubblico è così avanti dall'averne capito di più? O questo "non detto" è semplicemente un essere spettatori passivi e mandar giù tutto serenamente?
Banned
7 agosto, 2013
Alex87 ha detto
Ho capito cosa intendi e sono abbastanza d'accordo, soprattutto sul fatto che siamo anacronisticamente attaccati alle edizioni in cui era "tutto più bello" (anche se tantissime cose non tornavano anche allora, ma tendiamo a dimenticarcelo).
Però non capisco: secondo te il pubblico è così avanti dall'averne capito di più? O questo "non detto" è semplicemente un essere spettatori passivi e mandar giù tutto serenamente?
Secondo me non si mette in conto che il bulk delle persone che guardano ora Amici al sabato è diverso dal bulk di persone che lo guardavano quattro anni fa al martedì (ed è lo stesso motivo per cui il pomeridiano è stato sospeso su Canale 5, perché intercettava una fascia che poi non era lí a guardare il serale del sabato sera).
È come quelli dell'era "sabato sera" non abbiano poi così tanta conoscenza delle fasi precedenti, quindi per loro è tutto normale, ed è confacente ai canoni di uno show del sabato sera, intrattenimento + momento di presentazione musicale delle nuove leve. Oltretutto gli spettatori del sabato sono meno "fanatici" e pertanto se ne fregano meno di avvenimenti strani, dinamiche poco chiare. Aspettano di divertirsi (e infatti daje di comici, ospitate, robe pirotecniche folli) e non gliene frega nulla del giudizio dei professori, delle carte del televoto o di chi viene eliminato alla fine. Lo spettatore medio penso individui già i due finalisti ma non perché ha occhio come noi sin da Amici 1, perché la trasmissione glielo dice già da subito mediante la sua narrazione. Quindi per certi versi è passività (voglio divertirmi, non mi interessa l'aspetto talent) per altri è consapevolezza ma non scaltra, semplicemente già consegnata dalla prima puntata (sfido chiunque a non dire che i protagonisti sono Briga e i The Kolors a partire dalla prima esibizione della prima puntata).
Chi invece lo guardava al martedì/mercoledì etcetera era interessato al talent e ora, o non lo segue più (perché è sabato e si esce, perché il format è cambiato) o come molti qui dentro, si lamenta dei tempi andati. Ma guess what?! la trasmissione non si rivolge nemmeno più a te che guardi e ti lamenti.
Utente
3 agosto, 2014
all'inizio Amici era nata come scuola per nuovi talenti...poi, quando si è capito (forse da M.Carta in poi) che i vincitori potevano diventare galline dalle uova d'oro, sono subentrate di prepotenza le case discografiche (ora pura la radio) a dettare legge e tutto, per il business, si è trasformato...da alcuni anni, già dai provini, gli autori e major decidono chi portare avanti e chi far vincere ...astutamente, nei pomeridiani, con filmati ben mirati verso un ragazzo piuttosto che l'altro, indirizzano il popolo amiciano (che gli autori sanno essere principalmente formato da ragazzine/i facilmente plasmabili,) verso colui o colei, designato alla vittoria..dico questo perché ho letto che il pubblico ammesso al serale deve essere formato in maggioranza da giovanissimi e il restante non devono superare una certa età, altrimenti non entra in studio..(circa 35 anni non so se sia vero)....detto questo, i serali diventano uno show di promozione per: i possibili vincitori, gli ospiti canori, per i 3 giurati, per il 4 giudice, per il comico e per il coreografo Peparini dall'ego smisurato..basti pensare che in 3.30 di trasmissione, i minuti dedicati alle esibizioni dei ragazzi, sono solo 30/40 minuti, il resto è caciara, show e circo....perché lo si guarda pur sapendo di tutti questi magheggi?? perché c'è curiosità, perché c'è comunque la sensibilità, insita in ognuno di noi, che ti porta ad affezionarti in minima parte, a questi ragazzi vuoi per il carattere vuoi perché attraverso la loro arte, possono regalarti piccole emozioni
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