La prima volta che lessi l'articolo era presente anche il nome della direttrice di produzione che viene menzionata, mentre quando l'ho riaperto per riportarlo qui era già stato rimosso

Edwynivan ha detto

Ho fatto caso anch’io a questa cosa e non capisco perché. Si tratta di Sabina Gregoretti, in ogni caso.  

Giusto, non ricordavo

Fred ha detto
Arrivò il primo anno e fu una sorta di rivelazione, perché si inserì in un corpo docente di canto che c'era da qualche anno e lo smosse un po'. La storyline del coaching a Carta fu tutto sommato televisivamente carina, anche se è chiaro che lui lo supportò come "allenatore", diciamo così, non credo lo avesse "scelto": era un espediente molto televisivo che fu anche riuscitino, tutto sommato.

Già successivamente però il suo apporto cominciò ad essere un po' stantìo, secondo me: un po' pesante lo era. 

Vi arrivo a dire però che oggi sarebbe oro colato. Il canto come corpo docente è ai minimi storici. Lo scorso anno si salvicchiava giusto Arisa proprio perché più competente (ma non è che la lasciassero molto esprimere dei giudizi tecnici); quest'anno abbiamo Zerbi di cui ormai conosciamo il modus operandi e che dopo ormai una dozzina di anni avrebbe fatto anche il suo tempo (la Mary potrebbe dargli altro); la Cucca che nel ballo era molto più centrata, ci prova ma non riesco a trovarla a fuoco come giudice di canto; la Pettinelli che fa semplicemente la nemesi di Zerbi. E' un corpo docente di canto molto debole. Un tecnico ci vorrebbe, anche solo per sfatare un pochino molti giudizi affrettati, superficiali, dettati dal tifo e dalle fazioni: lo vediamo tutti quel è il dibattito sul canto quest'anno (ma anche lo scorso anno). Potrebbe essere Jurman? Anche, io non so, di certo un contraltare a quello che vediamo e sentiamo ora ci vorrebbe assolutamente. Lui e Zerbi però si stimano pochino: le loro non erano discussioni-teatrino, un po' calcate, come quelle che vediamo adesso...si leggeva proprio un po' di astio quando discutevano, quindi per me è escluso rivederlo sul bancone.

Una figura più tecnica e che sappia confrontarsi comunque sarebbe la benvenuta.  

Ma Jurman sarebbe un equivalente di tutti i "vocal coach" che lavorano nelle salette, non dell'attuale tipologia di professore (che è assai più affine ai ruoli che nei serali pepariniani erano di direttori artistici e giudici)

Fred ha detto

Nelle edizioni successive ad Amici 7 in cui partecipò lui fece a tutti gli effetti da professore, però. Non credo lo riprenderebbero per confinarlo nella saletta... e anch'io credo che, come dicevo, una figura più da esperto e da vocal coach la introdurrei proprio nel corpo docente...

Però poi mi viene in mente la post-produzione...  

Il fatto è che incarna una tipologia di profilo che il programma non cerca più (né a livello di insegnanti né a livello di concorrenti)

L.W. ha detto

Esatto.  

C'è da dire che nell'intervista si è dimostrato perfettamente consapevole di ciò, non ha fatto dichiarazioni da "ok boomer" che non ha capito come si sia evoluto il mondo negli anni successivi alla sua attività

DIEL87 ha detto

Peró anche lui, come altri, l’ho sempre trovato un po’ banderuola e fazioso sfociando spesso nell’incoerenza. Era partito come il vocal coach fissato con bel canto, tecnica e intonazione quando poi ad Amici10 esaltava Antonio Mungari a discapito di altri (non gli piaceva granché nemmeno Annalisa, che invece poteva essere esattamente un’alunna modello per lui guardando la tecnica). 

In realtà secondo me è dopo che è venuto fuori come professore focalizzato sulla tecnica, perché alla sua prima apparizione (venne nel programma a tenere un seminario di qualche giorno per poi dare un voto ai cantanti nella puntata del sabato, e lì doveva finire il suo lavoro teoricamente) disse che aveva individuato come profili in grado di avere una carriera Marco, Roberta, Maria Luigia e Giuseppe.

Siccome di questi quattro nomi l'unica che manifestamente aveva grande tecnica e una "bella voce classica" è Roberta io ho sempre visto le sue dichiarazioni come orientate a cercare qualcuno che per un motivo o per un altro (timbro, attitidine, personalità) potesse a suo avviso risultare poi credibile per una carriera. Per dire, Martha e Pasqualino non rientravano tra le sue preferenze ed avevano certamente più tecnica di Marco, Mary Louise o Giuseppe