Utente
24 agosto, 2015
Quello che mi dispiace è che Guadagnino abbia davvero una bassa considerazione dell'Italia (e del resto, vista la sua esperienza personale, è difficile dargli torto) e l'Italia (umana, non paesaggistica) che ne emerge è sempre la solita: macchettistica, nevrotica, esagerata.
Ma non siamo solo così, ed è un peccato che all'estero molti non lo sappiano.
Avrebbe potuto chiamare qualunque attore italiano tra i tanti talenti che abbiamo per le parti secondarie di personaggi italiani, invece si è affidato ad attori sconosciuti da caratterizzare con tutti i peggiori stereotipi italiani, o addirittura ad una ragazza francese per una parte italiana...
Questo all'estero non disturba, anzi, ma da spettatore italiano l'ho trovata un'occasione mancata, il film è bello ma i cambi di lingua così forzati e i personaggi secondari così raffazzonati mi hanno un pò indisposto durante la visione, insieme ai difetti di cui ho già parlato sopra.
Insomma, bello, molto bello in alcuni punti (il finale soprattutto) ma si, penso che si sarebbe potuto fare di meglio sotto alcun punti.
Forse un plebiscito di consensi un pò esagerato.
Banned
7 agosto, 2013
@Waves of Music non ti ho mai risposto!
Non mi è piaciuto per niente il fatto che il mondo fosse tranquillo di fronte a quella che era evidentemente una relazione sbilanciata e """pericolosa""", un adulto con un ragazzino, un adulto che alla fine della fiera se ne é andato e ha ricominciato la sua vita senza troppi patemi e un ragazzino che infatti ci rimane sotto come un idiota, davanti al camino a piangere.
Fondamentalmente è stato preso in giro, direi quasi abusato "mentalmente" da una persona molto più avanti con l'esperienza che si è fatto il suo flirt e poi l'ha lasciato andare e fondamentalmente lasciato dimenticare. Mentre il ragazzino ci è rimasto sotto, nella sua giustificata """immaturità""".
E tutti che non dicevano niente, quando sapevano sarebbe andata a finire così. E no, non serve passare per queste scottature, queste sono solo deleterie.
Questo non mi è piaciuto per niente.
Utente
7 agosto, 2013
ouro ha detto
@Waves of Music non ti ho mai risposto!Non mi è piaciuto per niente il fatto che il mondo fosse tranquillo di fronte a quella che era evidentemente una relazione sbilanciata e """pericolosa""", un adulto con un ragazzino, un adulto che alla fine della fiera se ne é andato e ha ricominciato la sua vita senza troppi patemi e un ragazzino che infatti ci rimane sotto come un idiota, davanti al camino a piangere.
Fondamentalmente è stato preso in giro, direi quasi abusato "mentalmente" da una persona molto più avanti con l'esperienza che si è fatto il suo flirt e poi l'ha lasciato andare e fondamentalmente lasciato dimenticare. Mentre il ragazzino ci è rimasto sotto, nella sua giustificata """immaturità""".
E tutti che non dicevano niente, quando sapevano sarebbe andata a finire così. E no, non serve passare per queste scottature, queste sono solo deleterie.
Questo non mi è piaciuto per niente.
Ci sarà probabilmente un sequel come già auspicato sia da Guadagnino che da Chalamet e Hammer. Il film infatti non copre tutta la storia narrata da Aciman, che continua dopo 15 anni. Chi ha letto il libro sa che non è stato un flirt estivo per Oliver, ma un amore che è durato per tutta la vita. La "parte forte" nella storia, secondo me, è proprio Elio, che, grazie anche ad un'ambiente familiare che lo ha aiutato ad accettare la sua natura, ha vissuto negli anni meglio di chi come Oliver invece ha dovuto nascondere il proprio io. E già nel film questo emerge durante la telefonata, quando Oliver dice ad Elio che è fortunato ad avere dei genitori così perché i suoi se avessero saputo lo avrebbero spedito in un correzionale. Oliver era "un giovane che aveva trovato tanta felicità per qualche settimana e aveva passato il resto della sua vita a intingere batuffoli di cotone in quella ciotola di felicità, temendo che finisse, senza osare berne più di un ditale", uno che viveva con una cartolina raffigurante il loro luogo segreto (la collina di Monet nel libro, che nel film è invece il laghetto) che aveva preso ad Elio incorniciata in ufficio, che i suoi figli avrebbero dovuto restituirgli alla sua morte, su cui dietro aveva scritto "Cor cordium, cuore dei cuori, non ho mai detto niente di più vero a nessuno nella mia vita" citando l'aneddoto sulla morte di Percy Bysshe Shelley che Elio nel libro gli racconta prima di dichiararsi (nel film questa parte è sostituita dal racconto sul monumento ai caduti della Battaglia del Piave). Insomma se si legge il libro, il debole, e quello che si rivela il più infelice, sarà proprio Oliver che non ha mai avuto il coraggio di vivere a pieno quello che è stato l'unico vero amore della sua vita. Uno che ha indossato una maschera. Elio invece ha seguito il consiglio che gli ha dato il padre nel bellissimo monologo, quello di vivere e amare anche a costo di soffrire.
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Intanto ai BAFTA James Ivory ha vinto il premio come miglior sceneggiatura non originale, e dopo la vittoria anche dei WGA sembra proiettato anche all'Oscar.
James Ivory wins Adapted Screenplay! With a little help from @realchalamet... #EEBAFTAs pic.twitter.com/4kxlUDD3qh
— BAFTA (@BAFTA) February 18, 2018
Niente da fare per Guadagnino che aveva la nomination come miglior regista (vinto da Del Toro) e miglior film (vinto da Three Billboards outside Ebbing, Missouri) e per Chalamet battuto da Oldman come miglior attore protagonista.
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