Buona parte del successo del loro album di debutto, il duo lombardo lo deve proprio a questo brano, il terzo estratto nel febbraio 1992 dall'omonimo album. Sponsorizzati da Jovanotti - che compare anche nel videoclip -, gli 883 si impongono subito sulla scena pop italiana grazie allo stile orecchiabile e alla capacità di comunicare direttamente alla pancia dei giovani dei 90's. Doppio disco di platino, l'Uomo Ragno rappresenta la purezza adolescenziale che si perde sotto al peso delle responsabilità del mondo adulto.

Anche una delle più grandi interpreti della canzone italiana si è dovuta confrontare con lo scomodo ruolo di partire da favorita a Sanremo e classificarsi seconda (un saluto a Giorgia e Fiorella ). Per Mia fu il caso nel febbraio del 1992, con questo brano - primo e unico singolo estratto dall'album 'Lacrime' -, scritto fra gli altri da Giancarlo Bigazzi, e in cui la Martini molto intensamente descrive i suoi tormentati rapporti con gli uomini. Un classico.

Il 1990 fu un anno molto importante per il cantautore romano. Con l'album 'Oltre' compie una svolta nella sua produzione discografica, passando da melodie e testi semplici e immediati, a costruzioni più elaborate e spesso con un sottotesto. Di questa trasformazione, questo brano estratto nel 1992 è un buon esempio, nonché un singolo di grande successo diventato un suo evergreen. Qui il cantante diventa osservatore distaccato di una storia d'amore e delle sue conseguenze.

È il febbraio del 1993: un'impacciata e mal vestita romagnola 18enne sale sul palco dell'Ariston cantando questo brano. Malgrado le apparenze, la giovane ha una forte dote vocale e una potente capacità comunicativa: è l'inizio di un successo. La vittoria nella sezione nuove proposte è solo l'inizio. Grazie alla storia di Marco - come per altro si chiamava il suo fidanzatino - che se n'è andato via, fantastiliardi di adolescenti cotonate passano le sere piangendo e pensando alle proprie pene d'amore. È nata una stella.

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Nel 1993 non si affacciarono solo nuove leve, ma ci furono anche grandi conferme. È il caso del cantautore pugliese che grazie al primo singolo estratto dal suo quinto album 'Cannibali' (ciao Kesha ), sforna un tormentone estivo di prim'ordine che gli permette di vincere il Festivalbar di quell'anno. Strizzando l'occhio alla dance, e con la collaudata sinergia con Cheope (figlio di Mogol) nella scrittura, Raf sottolinea l'importanza degli istinti primordiali anche in una società che è sempre più frenetica.

Il secondo album degli 883, 'Nord Sud Ovest Est', fu il disco più venduto dell'anno (1993) in Italia e contiene un gran numero di successi. Fra questi, una delle ballate più note di Max e Mauro, che narra di uno dei temi più ricorrenti del duo: l'amore (evidentemente non corrisposto) per una bella e irraggiungibile donna. Tra i produttori del brano, Claudio Cecchetto e Pierpaolo Peroni (compagno di Syria). Per settimane alla #1 della Fimi, la canzone pare fosse stata in realtà scritta per Massimo Ranieri

Il cantautore riminese - scoperto non a caso da Lucio Dalla - è uno degli esempi meglio riusciti di orecchiabilità musicale e qualità testuale. Questo brano - secondo singolo estratto dal suo terzo album 'Samuele Bersani' - vinse infatti nel 1998 il Premio Lunezia come miglior testo letterario e si caratterizza per l'intenso e delicato racconto della disillusione da una storia d'amore. La popolarità del pezzo fu aiutata dall'inserimento nelle colonne sonore dei film 'Chiedimi se sono felice' e 'Fuochi d'artificio'.

Determinati colori evocano sensazioni forti ma contrastanti. Sicuramente è il caso del 'Rosso' - terzo estratto nel 1997 del suo album di debutto 'Il giardiniere' - del cantautore romano, che ci parla sia di passione che di rabbia. Entrambe legate alla stessa persona però: Fabi sogna infatti il proprio funerale, rendendosi conto che la donna che ama non solo non versa una lacrima per lui ma non è neanche a lutto. È, infatti, vestita di rosso

La camaleontica cantante di origine albanese ha dovuto aspettare il 1999 per vincere da solista il Festival di Sanremo. E lo fa nel suo stile: colpendo per l'immagine, la personalità, le capacità vocali e interpretative che esaltano questo pezzo power pop inserito nel suo omonimo dodicesimo album. Aggressivo e sfrontato, dai sapori mediorientali, il brano rappresenta una sorta di ritorno alle origini dell'interprete, una vera e propria guerriera d'amore.

Col primo estratto dal quarto, omonimo, album, Giorgia interpreta uno dei brani più freschi, solari e radiofonici della prima parte della sua carriera, abbandonando un po' quell'aura sobria che l'ha inizialmente contraddistinta. Uscito ad aprile, il pezzo fu un successo estivo del 1999 e anche il video è - almeno fino alla svolta dance - fra i più catchy della sua carriera. Cionostante, la grandiosa vocalità della cantante romana non è messa in secondo piano, ma riesce anzi a essere sempre valorizzata.

A fine maggio 1999 irruppe nelle radio e nelle classifiche una boyband italiana che - con un solo album, 'Squerez' (disco di diamante!) - diventò un vero e proprio fenomeno di costume: i Lunapop. Oltre a celebrare la famosissima Vespa, il singolo di debutto di Cesare Cremonini e soci è un gioioso e allegro inno alla spensieratezza che loro stessi rappresentavano alla fine dei 90's. La canzone fu infatti scritta da Cesare mentre preparava gli esami di maturità e cosa c'è di più fresco dell'estate più bella della vita?

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Il brio e la vivacità dei Lunapop non si smentivano nemmeno nelle ballate romantiche come questa, che si distanziavano da quanto proponeva la musica pop italiana fino ad allora. Secondo singolo di 'Squerez', pubblicanto nel febbraio 2000 ma in radio già da novembre 1999 (rimase ai vertici delle classifiche radiofoniche per mesi), il pezzo è sì un brano d'amore, ma un amore generico che può essere anche interpretato nei confronti della musica.

Come già visto per diversi altri esempi, spesso il successo di una canzone si accompagna a una pubblicità o a un film. È questo il caso anche della canzone più nota del cantautore canadese. Pubblicata nel giugno 1991 - lead del suo sesto album 'Waking up the neighbours' -, fece da colonna sonora al film 'Robin Hood' con Kevin Costner. La grande dichiarazione d'amore - con videoclip girato nelle foreste inglesi! - ha venduto oltre 4 milioni di copie negli Stati Uniti e (record imbattuto) è stata alla #1 della classifica britannica per quattro mesi di fila.

Strettamente legato al brano precedente è il singolo di debutto - uscito nel luglio 1991 - della band britannica. 'I'm too sexy' rimase infatti svariate settimane alla #2 della classifica UK, proprio dietro ad Adams. Arrivò comunque alla #1 negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Austria e in Svizzera. Il pezzo è un pop dance fresco ed estivo, con un testo molto ironico: racconta infatti di un modello che si piace molto e che si sente appunto, toooo sexy 

Pubblicato nell'ottobre 1991 come singolo di lancio di uno degli album dei record dei 90's - 'Dangerous', che ha sfornato singoli per due anni! -, è uno dei brani più famosi del Re del Pop. Nel creare il suo personale inno contro il razzismo, Michael fece come di suo consueto le cose in grande. Il notissimo videoclip, ad esempio, vede la partecipazione del bambino più famoso dei 90's Macaulay McCulkin e fu il video più costoso della storia quando uscì. La canzone raggiunse la #1 in una ventina di Paese del mondo.

Esclusi l'italiano e lo spagnolo per ovvie ragioni, la lingua usata in quasi tutte le canzoni del contest è l'inglese. Grazie a questo successo - pubblicato nel giugno 1994 - possiamo invece ascoltare il wolof, lingua dell'Africa Occidentale (mi sento molto Licia Colò ). Il brano è un delicato ma pungente urlo (sottovoce) contro la violenza e le ingiustizie. Il pezzo rimase alla #1 in Italia per nove settimane e in Francia per addirittura sedici!

Probabilmente la più famosa canzone della band rimasta da poco orfana di Dolores O'Riordan () è uscita nel settembre del 1994 come lead del loro secondo album, 'No need to argue'.      Il brano si discosta dalle precedenti atmosfere del gruppo - un rock più melodico - abbracciando la rabbia del grunge. Anche il testo è a carattere politico: una chiara presa di posizione contro la guerra nell'Irlanda del Nord, scritta in soli 20 minuti dalla cantante dopo che seppe della morte di due ragazzini per mano di due terroristi dell'IRA.

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Chi era bambino (come me) o adolescente nei 90's non può non ricordarselo: Ambra è stata l'icona italiana del decennio. Oltre ad avere il ruolo di maggiore spicco a 'Non è la Rai', nell'ottobre del 1994 debuttò anche in musica con questo singolo, che diede poi anche il nome al pluricertificato album. Presentata proprio durante il programma pomeridiano (con cui si chiuse anche, nel 1995, accompagnando le lacrime delle ragazze), la canzone parla chiaramente di una teen love story e alterna parti cantate a "rap" (chi non si ricorda delle corna di Ambra? )