Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
"Il dolore, così inatteso, immeritato, mi aveva chissà perché snebbiato la mente.
Mi resi conto che non odiavo l'anta della credenza, odiavo la mia vita,
la mia casa, la mia famiglia, il mio giardino, la mia falciatrice.
Niente sarebbe mai cambiato.
Non mi sarei potuto aspettare niente di nuovo.
Doveva finire. E finì"
Vi avevo promesso un viaggio nel girone degli sconfitti e degli antieroi, so here we are
Per la categoria film d'animazione mi sembrava ovvio optare per un film assolutamente non adatto ai bambini. Nulla di porno (sorry for that ), ma un film che sostanzialmente parla di droga e di abisso esistenziale.
Si tratta di A Scanner Darkly, opera fantascientifica e distopica di Richard Linklater (di cui qualche anno dopo ho amato l'esperimento di Boyhood), con Keanu Reeves. Robert Downey Jr, Winona Ryder e Woody Harrelson. Il film è tratto dal romanzo omonimo di uno scrittore a dir poco geniale, Philip K. Dick.
Ho visto per la prima volta A Scanner Darkly durante un cineforum all'Università e mi ha affascinato sin da subito anche per la particolare tecnica d'animazione, assolutamente pertinente rispetto alla trama. Una tecnica che ha impiegato un anno e mezzo di post-produzione tra lavoro digitale e colorazione con acquerello direttamente sulla pellicola. L'effetto serve non solo a dare un'estetica unica al film, diciamo da fumetto/cartone animato, ma anche a simulare le distorsioni percettive dei protagonisti, perlopiù tossicodipendenti.
Presumibilmente siamo nel futuro, ma un futuro che non è poi così lontano, sebbene ci siano degli oggetti non ancora inventati. Tra questi, le tute disindividuanti di cui si serve la polizia per garantire l'anonimato ai suoi agenti che operano sotto copertura.
Sotto la protezione di questa tuta conosciamo Bob Arctor, l'agente "Fred", che si è infiltrato in una casa popolata da tossicodipendenti, come la sua fidanata Donna. Un ambiente surreale in cui tutti si sballano e si intrattengono in dialoghi senza senso.
Una nuova droga si sta velocemente impossessando della gente, la cosiddetta Sostanza M, dove M sta per Morte.
Con il passare del tempo, anche Bob diventa schiavo di questa sostanza. Una dipendenza che gli causerà la progressiva separazione dei due emisferi cerebrali e che lo trascinerà in una drammatica parabola autodistruttiva.
Bob poteva scegliere di non cedere al fascino della Sostanza M. O forse no.
Quando si ritrova in una stanza della narcotici a guardare le registrazioni fatte a casa sua, a sorvegliare se stesso, inizia lentamente a guardarsi dentro.
L'oscuro scrutare nel profondo della nostra anima.
In uno sconvolgente intreccio di doppi giochi, Bob sarà vittima della sua stessa fragilità, ma anche di un sistema spietato che ha scelto proprio lui.
Troverà la giusta motivazione per redimersi o sarà destinato a soccombere?
Oltre all'avvincente ambientazione poliziesca e futuristica, ad uno svelamento finale che trovo tanto bello quanto geniale, e alla tragicomicità delle situazioni create (come la scena qui su), amo la fortissima componente umana di questo film. Non ultima, la toccante dedica scritta da Philip K. Dick in memoria degli amici rimasti schiacciati dalle conseguenze troppo potenti delle droghe.
"Questa storia è dedicata alle persone che hanno pagato troppo per i loro piccoli errori. Io li ho amati tutti. Questi coloro cui dedico il mio amore. In loro memoria. Questi i compagni che ho avuto, i migliori. Rimarranno in me e il nemico non sarà perdonato. Il "nemico" fu il loro sbaglio nel gioco della vita. Fateli giocare ancora, in qualche altro modo, e lasciate che siano felici.
"Che cosa vede uno scanner?
Vede dentro la testa, vede dentro il cuore. Vede dentro di me, dentro di noi.
Vede in modo chiaro o oscuro?
Spero che veda in modo chiaro, perché io non riesco più a vedere dentro di me.
Io vedo solo tenebre.
Spero per il bene di tutti che gli scanner vedano meglio. Perché se lo scanner vede solo in modo oscuro, così come me, allora sono dannato, dannato per sempre.
E in questo modo finiremmo per morire tutti, conoscendo poco o niente.
E su quel poco che conosceremo ci saremmo anche sbagliati"
Utente
7 agosto, 2013
Nell’immaginario regno di Arendelle, situato su un fiordo della penisola scandinava, vive la principessa Elsa. Quest'ultima, fin da piccola, è dotata di un magico potere: creare e manipolare il ghiaccio. Nessun problema fino a quando un giorno, giocando, finisce per colpire involontariamente la sua sorellina Anna alla testa con un getto di ghiaccio, che la lascia priva di sensi. Il re e la regina di Arendelle chiedono aiuto ai Troll, il cui re, Gran Papà, spiega che nonostante il potere di Elsa sia un dono, è anche una tremenda maledizione, e avverte la piccola di non lasciarsi mai andare alla paura. Il Troll quindi rimuove dalla mente di Anna il ricordo dei poteri della sorella ma non dei bei momenti trascorsi insieme, e i regnanti promettono che Elsa imparerà a controllarli prima che diventino troppo pericolosi; da quel giorno, i sovrani decidono di tenere la figlia maggiore nascosta al mondo e addirittura ad Anna. Quando però il re e la regina muoiono in un naufragio, le due sorelle rimangono più sole che mai.
Cresciuta con il dolore di quel ricordo che le ha paralizzato la vita e che l'ha resa prigioniera del suo stesso dono/maledizione, la principessa Elsa compie 21 anni ed è pronta per salire al trono. Il giorno dell'incoronazione viene perciò organizzata una grande festa e il palazzo è riaperto al popolo per la prima volta dopo molto tempo. Anna conosce uno degli invitati, il principe Hans delle Isole del Sud; i due si piacciono subito e lui le chiede di sposarlo. Anna accetta ingenuamente ma Elsa rifiuta di dare alla coppia la sua benedizione, giacché i due si conoscono a malapena; Anna, allora, le rinfaccia tutti gli anni di solitudine che le ha fatto passare e, nella discussione che ne segue, Elsa sprigiona involontariamente i suoi poteri davanti a tutti i presenti, perdendone il controllo e causando un inverno perenne su Arendelle.
Gridato lo scandalo, Elsa fugge dal regno. Sarà Anna, con l’aiuto del nuovo amico Kristoff e della sua renna Sven, a mettersi alla ricerca della sorella per chiederle di tornare e portare l’atteso disgelo.
CURIOSITA':
- Il film si ispira alla fiaba La regina delle nevi di Andersen
- È il film di animazione che nella sua categoria ha realizzato il maggiore incasso della storia del cinema
- Vince due premi Oscar nel 2014: miglior film d'animazione e miglior canzone
FILM RIASSUNTO IN POCHI MINUTI:
Utente
7 agosto, 2013
LA SPOSA CADAVERE
Come racconta una leggenda popolare, nella Russia dell'Ottocento era pratica comune che gruppi antisemiti facessero irruzione durante i matrimoni di coppie ebree, rapendo e uccidendo la sposa, colpevole perché responsabile della propagazione della "razza ebraica". La sposa, orribilmente uccisa, veniva seppellita nel suo abito nuziale. Victor, promesso sposo, si ritrova improvvisamente nella regno dei morti, dove si unisce in matrimonio con una misteriosa sposa cadavere, mentre la sua sposa vivente, Victoria, lo aspetta nel regno dei vivi. La vita nel regno dei morti si rivela più felice e gioiosa rispetto alla rigida esistenza terrena: Victor imparerà che niente e nessuno, in questo o nell'altro mondo, riuscirà a tenerlo lontano dal suo vero, grande amore.
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Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
IL GOBBO DI NOTREDAME
Trailer
Trama
Nella Parigi del XV secolo, dentro il campanile della cattedrale di Notre Dame, vive lontano da tutti Quasimodo, giovane deforme, cresciuto e allevato dal giudice Frollo che, vent'anni prima, volendo ripulire la città dagli zingari, si era reso colpevole della morte della madre del ragazzo ed era stato punito con l'obbligo di prendersi cura dell'allora bambino. Quando, in occasione della festa dei Folli, Quasimodo trova il coraggio per uscire in piazza, la folla lo aggredisce. Esmeralda, giovane gitana, lo difende. Frollo dà ordine a Febo, capo delle guardie, di arrestare la ragazza. Esmeralda si rifugia nel campanile, Quasimodo la protegge, Febo se ne innamora e non sa se obbedire agli ordini. Frollo vuole a tutti i costi catturare la donna, fa attaccare le case dei gitani e mettere a fuoco Parigi. Solo alla fine di rocamboleschi inseguimenti, viene ristabilito l'ordine, con la sconfitta del malvagio Frollo e il ritorno alla vita di Quasimodo.
Curiosità
- Per realizzare il cartone animato la produzione ha passato 10 giorni a Parigi per esplorare Notre-Dame, alcune parti segrete, il Palazzo di Giustizia e la posizione originale della Corte dei Miracoli.
- I nomi dei Gargoyles sono grandi omaggi. Due si chiamano Victor e Hugo, in onore dello scrittore del romanzo a cui è ispirato il cartone. Il terzo si chiama Laverne, in omaggio a una delle Andrews Sisters.
- All’inizio era stata concepita una storia d’amore tra Quasimodo ed Esmeralda, ma fu deciso di rendere Febo più eroico e centrale nella storia e da lì è nata l’idea di una sorta di triangolo amoroso.
Utente
7 agosto, 2013
DRAMMATICO
è la nostra ottava categoria.
Ricordo che sparso aveva la priorità su tutti essendo stato il primo iscritto e xello l'aveva scelta come priorità.
Vado a presentarvi ora i film in gara in ordine di iscrizione al gioco:
@sparso ha deciso di concorrere con...
@xello ha deciso di concorrere con...
@NotturnoManto ha deciso di concorrere con...
@smiley ha deciso di concorrere con...
@Rio91 ha deciso di concorrere con...
@Alex8806 ha deciso di concorrere con...
@amers ha deciso di concorrere con...
@Alby ha deciso di concorrere con...
@Sushi ha deciso di concorrere con...
Le votazioni sono aperte fino a sabato 6 luglio alle ore 18.00
Ricordo che per votare ogni utente avrà a disposizione 10 punti, da distribuire a proprio piacimento per un massimo di 5 film. Non si potrà votare il proprio film.
Utente
7 agosto, 2013
BOY ERASED – VITE CANCELLATE
Io e tua madre non vediamo come tu possa vivere sotto questo tetto se in sostanza vai contro Dio...
ll film diretto da Joel Edgerton, racconta la vera storia della crescita, della presa di coscienza e della dichiarazione della propria omosessualità di Jared Eamons (Lucas Hedges), figlio di un pastore battista di una piccola città dell'America rurale, che all'età di 19 anni ha deciso di aprirsi con i suoi genitori (Nicole Kidman e Russell Crowe), riguardo alle proprie preferenze sessuali. Temendo di perdere la famiglia, gli amici e la chiesa cui appartiene, Jared viene spinto a partecipare ad un programma di terapia di conversione. Mentre è lì, Jared entra in conflitto con il suo terapeuta (Joel Edgerton) e inizia per lui il viaggio alla ricerca della propria voce e per accettare il suo vero io.
Inizialmente il ruolo di Russel Crowe era stato affidato a Viggo Mortensen
Ho visto questo film per la prima volta otto mesi fa. Era uno dei 2 film inseriti in un cineforum dal titolo “ Ragazzi imperfetti” (titolo che ancora oggi faccio fatica a comprendere) in cui spettava a me presentarlo e moderare il dibattito. A causa della mia deformazione professionale quando si affrontano questi temi…anziché moderare…se non mi toglievano il microfono avrei parlato solo io
Game Ranking Winner 2017/2018
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Utente
7 agosto, 2013
SCHINDLER'S LIST
Trailer
Trama
Tratto dal libro di Thomas Keneally è la vera storia di Oscar Schindler, industriale tedesco, che nel 1938 capisce che è bene legarsi ai comandanti militari. Li frequenta nei locali notturni, offre bottiglie preziose. Quando gli ebrei sono relegati nel ghetto di Cracovia Schindler riesce a farsene assegnare alcune centinaia come operai in una fabbrica di pentole. All'inizio sembra sfruttarli, in realtà li salva. Di fronte alla persecuzione tremenda, il tedesco trasforma quella sua prima iniziativa in una vera missione, fino a comprare letteralmente le vite di quasi milleduecento ebrei (la famosa lista) che sicuramente morirebbero nel campo di Auschwitz.
Colonna sonora
Curiosità
- Il film è stato rifiutato da Martin Scorsese: all'inizio era interessato ma alla fine gli sembrò un argomento che doveva essere diretto da un regista ebreo. Anche Roman Polanski rifiutò perché non si sentiva ancora pronto ad affrontare l'Olocausto. Aveva vissuto nel ghetto di Cracovia fino all'età di 8 anni e la madre morì nel campo di concentramento di Auschwitz.
- E' il più costoso film in bianco e nero mai realizzato fino ad oggi.
- Steven Spielberg non è stato pagato per questo film. Ha rifiutato di accettare lo stipendio dicendo che sarebbero stati "soldi di sangue".
- Steven Spielberg appare in un breve cameo nel film: è un Ebreo che attraversa il campo alla fine del film.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
In moonlight, black boys look blue"
Per molti è soltanto il film che ha "scippato" l'Oscar dalle mani di La La Land, ma la verità è che all'alba di quel 28 febbraio 2017 io ero tra quelli che esultavano con le capriole carpiate per quel miracoloso "Moonlight, you guys won best picture" arrivato in extremis e contro ogni aspettativa.
Esultavo perché stava vincendo un film che mi aveva scombussolato il cuore e in cui mi ero ritrovato così tanto, nonostante la mia storia sia considerevolmente diversa da quella del protagonista. Della sera che vidi Moonlight ricordo chiaramente gli occhi lucidi di commozione, una forte sensazione di voler bene al regista e una voglia assurda di rompere le scatole ai miei contatti WhatsApp per condividere quell'emozione.
Moonlight è un film di grande sofferenza, ma allo stesso tempo avvolto da un'atmosfera di dolcezza e delicatezza. Nonostante sia per certi versi un film crudo e senza filtri, doloroso come un pugno nello stomaco, riesce a non perdere mai la sua poesia, che non è solo stilistica e formale, ma è insita nella sensibilità dei personaggi, resi meravigliosamente dagli attori (tra cui gli ottimi Mahershala Ali, Naomie Harris e Janelle Monáe) e da alcune scene davvero molto forti e commoventi.
Moonlight segue, negli anni, la vita di Chiron, un personaggio che cerca di tenersi a galla tra mille difficoltà. Il film racconta la sua evoluzione in tre capitoli, intitolati con l'appellativo con cui gli altri si rivolgono al protagonista in quella particolare fase della sua vita, il modo in cui il mondo lo percepisce mentre è alla disperata ricerca della sua identità. "Piccolo", "Chiron" e "Black".
Sin da bambino Chiron viene preso di mira dai coetanei per il suo essere introverso, timido e in qualche modo diverso. Insieme a sua madre, una donna annientata dalla sua tossicodipendenza, Chiron vive in un quartiere difficile in cui si può solo soccombere o diventare parte integrante del sistema.
Gli unici suoi punti di riferimento virtuosi sono il suo amico Kevin, un ragazzino che a differenza sua sembra essere disinvolto e abile nel reagire alle difficoltà quotidiane, e Juan, lo spacciatore di sua madre che sviluppa verso di lui un affetto quasi paterno.
Crescendo, Chiron comincerà a prendere sempre più consapevolezza dei suoi sentimenti nei confronti di Kevin. Il suo è un amore tenero e sognante, ma allo stesso tempo segnato dall'amarezza di non poter essere corrisposto, di non poter essere se stesso, soprattutto nella delicata realtà in cui vive.
Chiron ci prova comunque, ma proprio quando nuove possibilità si presentano all'orizzonte, ancora una volta, l'ambiente circostante gli si mostra in tutta la sua crudeltà. Prova a ribellarsi, ma finisce per essere nuovamente vittima del modo in cui vanno le cose.
L'adulto che è diventato non è il ragazzo che era. Per non soccombere, ha dovuto imparare a mordere, a tradire la sua natura gentile.
Quello di Chiron è uno dei personaggi cinematografici a cui sono più legato e affezionato. Si tratta di un ragazzo buono che ha pagato troppo caramente le cose orribili che gli sono successe, cose che hanno avuto il sopravvento su di lui. Non tutti ce la fanno e non tutti hanno davanti a sé una via in discesa per arrivare alla felicità.
Come tanti, Chiron è un personaggio che lotta per raggiungerla, ma questa lotta interiore, certe volte, non fa altro che farci girare a vuoto e allontanarci. Nonostante tutto, però, in ognuno di noi c'è quel qualcosa su cui poter far leva, quella speranza che ci dà la forza per ricominciare, per trascinarci fuori dalle tenebre e trovare finalmente la nostra strada.
Per Chiron, anche per il cupo e duro Chiron, questa forza resta ancora l'amore.
"A un certo punto dovrai decidere da solo chi diventare. Non lasciare che qualcun altro decida per te"
Utente
7 agosto, 2013
Ciao a tutti! Scusate ma ho fatto un weekend in barca e non c'era troppissima connessione!
Vi ringrazio tanto per aver fatto passare Alice in Wonderland che effettivamente è una delle scelte che ho portato con più decisione
Presento ora brevemente i miei film d'animazione e drammatico 🙂
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
WALL E di Andrew Stanton
Quando ero piccolo, non mi perdevo al cinema neanche una nuova uscita della Disney. Poi dalle scuole medie ho praticamente smesso di guardare cartoni animati. Una delle pochissime eccezioni l'ho fatta all'università, andando al cinema con un'amica biologa a vedere questo film che lei diceva fosse assolutamente da vedere. Io ero scettico ma... ancora oggi sono innamorato pazzo di WALL E
Questo premiatissimo film del 2008 è allo stesso tempo una super atipica storia d'amore fra due robot diversissimi (l'amore non ha limiti no? ) e un'acuta riflessione su quanto di male stiamo facendo al nostro pianeta.
I motivi per guardarlo sono fondamentalmente questi ragazzi. WALL E è uno dei personaggi cartoon meglio riusciti degli ultimi decenni secondo me - tant'è che rimasi stupito che nessuno lo portò nella scorsa edizione -, è tenerissimo sotto molti aspetti. E lo scenario dipinto è allo stesso tempo inquietante ma con una bellissima speranza tutta racchiusa in una piantina (non vi svelo di più).
Vi lascio col trailer e vi consiglio di vederlo perché secondo me una lacrimuccia alla fine ve la fa venire
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
MYSTERIOUS SKIN di Gregg Araki
Premessa: È in assoluto il film a cui più tengo fra tutti e 10 quindi trattatemelo bene
Pur essendo del 2004 e ambientato prevalentemente negli anni Ottanta (inizio Novanta), questo è un film che urla 90's da tutti i pori e già solo per questo lo amo. Non per nulla è basato su un romanzo di quel decennio. È il capolavoro dal mio punto di vista del regista losangelino e pur essendo un film molto difficile, trovo che vada visto.
I protagonisti:
Neil (Joseph Gordon-Levitt)
È un ragazzo all'apparenza cinico, irriverente e senz'altro molto disinibito in quanto fa il marchettaro. Cresciuto in una famiglia disagiata, ha di fatto una sola amica: Wendy. Come a lei, il natìo Kansas sta stretto, e come lei, scappa a New York. Man mano, scopriremo che il carattere di Neil è una corazza e dopo un percorso discendente ma di formazione, anche il ragazzo capisce molto di sé e da dove ripartire (forse).
Brian (Brady Corbet)
Coetaneo di Neil, all'apparenza ne è l'opposto: bravo ragazzo, attaccato alla famiglia (disfunzionale pure la sua però), studioso e... ossessionato dagli Ufo. Brian è convinto di essere stato rapito dagli alieni da piccolo e a quell'episodio attribuisce i problemi di salute che ha. Anche il suo sarà naturalmente un percorso di formazione, meno brutale ma forse ancor più psicologicamente scioccante rispetto a quello di Neil.
Eric (Jeffrey Licon)
Oltre a Wendy, Neil ha un altro amico: Eric (quello col cappellino). Omosessuale come lui, è sicuramente il personaggio più positivo di questo drammaticissimo film. Probabilmente se non ci fosse stato il film sarebbe stato troppo pesante. Innamorato non corrisposto di Neil, stringe amicizia con Brian una volta che Neil e Wendy partono per New York. A lui è anche affidato un ruolo di omosessuale un po' più stereotipato e - a differenza del romanzo - il personaggio conosce una minor evoluzione.
Wendy (Michelle Trachtenberg)
Ovviamente, ogni gay adolescente che si rispetti, deve avere una migliore amica strafiga, un po' svitata e altrettanto problematica. In Mysterious Skin questo ruolo è affidato alla riuscitissima Wendy. Migliore amica fin dall'infanzia di Neil, Wendy crescendo se ne innamora ma si schianta contro i gusti sessuali dell'amico. Frustrata da questo e da una realtà dove non si sente al suo posto, parte per prima alla volta di New York. Lì diventa indipendente e matura prima degli altri protagonisti, accogliendo successivamente Neil e passando da spalla a consigliera positiva.
Questi sono i quattro - stupendi - personaggi principali. Ce ne sono poi diversi altri, dalle madri dei due principali, ad Avalyn (timido interesse amoroso di Brian), fino all'ex allenatore di baseball, purtroppo.
I motivi per i quali ho scelto questo film:
_ È un pugno allo stomaco. La prima volta che l'ho visto rimasi male e davvero scosso. Il tema d'altro canto è fra i più difficile: la pedofilia. Però poi ho saputo interiorizzarlo e farlo mio finché non è diventato uno dei miei film preferiti.
_ Senza andare così tanto nel drammatico (per fortuna), è un film che vedo come molto biografico Pure io sono cresciuto in un posto dimenticato da dio, pure io avevo un'amica strafiga e ribelle (che oggi è finita meno bene di Wendy :-/), pure io da adolescente ero super cinico, pure io mi sono trasferito in una città (okay non grande come NY ahahah) per conoscermi e crescere. E il Kansas può diventare un piccolo paese delle Alpi, come l'entroterra della Sicilia, come un sobborgo di una metropoli, come un posto sperduto in val padana... C'è un po' di Kansas in tutti noi
_ A livello di recitazione e regia è un ottimo film ragazzi! È molto crudo ma non per questo non manca una poesia, spesso disillusa ma anche capace di dolcezza, nel raccontare le vite dei protagonisti. Quando si dice: avere un cast in stato di grazia!
_ Penso che sia una delle poche volte che un romanzo stupendo non si sia tramutato in un film che mi ha deluso. Sono ovviamente due cose diverse, ma è un film che davvero merita.
_ Indie e potente al punto giusto l'azzeccatissima colonna sonora
Purtroppo non ho trovato il trailer in italiano:
Votate il miglior film dei 2000's!
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 ottobre, 2018
Non ho mai visto Mysterious skin, ma ne ricordo perfettamente l'ottima recensione che ne fece Ciak (la rivista cinematografica che collezionavo una quindicina di anni fa)... parlava di cicatrici e di domande sollevate dal film che fanno male poi ero interessato al film anche perché Michelle Trachtenberg interpreta uno dei personaggi chiave xD delle ultime tre stagioni di Buffy
Tra il Palermo Pride e lo studio non sono ancora riuscito a presentare il mio splendido film drammatico, spero di riuscirci
Utente
7 agosto, 2013
Coco
Coco è un film d'animazione Disney Pixar ambientato in Messico e racconta la storia di Miguel, un ragazzino che sogna di diventare un musicista seguendo le orme del suo idolo. Ma nella sua famiglia la musica è stata bandita da generazioni, da quando la trisavola Imelda fu abbandonata dal marito chitarrista e lasciata sola a crescere la piccola Coco (ora bisnonna del protagonista). Stanco di sottostare a quel divieto e desideroso di dimostrare il proprio talento, Miguel decide di partecipare ad una gara di musica che si terrà nella giorno in cui si celebra il Día de los Muertos, una tradizionale festa dei defunti tipica della cultura messicana.
A seguito di una misteriosa serie di eventi, Miguel finisce per aver accesso all'Aldilà dove incontra i suoi parenti defunti ma dovrà ritornare nel mondo dei vivi entro l'alba altrimenti rimarrà per sempre in quel luogo. Il ragazzino può in realtà tornare subito a casa grazie alla benedizione di un membro della famiglia, Imelda si offre così di dargli la benedizione a patto che non suoni più per tutta la vita. Miguel rifiuta e scappa, finendo per imbattersi nel simpatico Hector con cui intraprenderà uno straordinario viaggio alla scoperta della storia e del segreto che si cela dietro alla sua famiglia.
Curiosità
- Mara Maionchi dà la voce all'anziana mamá Coco nella versione italiana del film.
Penso di non esagerare dicendo che si tratta di un piccolo capolavoro. Emozionate, variopinto, bizzarro, è un film che riesce a trattare con una rara delicatezza un tema difficile come la morte e su come il ricordo dei defunti possa essere importante. Disney e Pixar sono riusciti nella non facile impresa di sviluppare un'idea vincente senza terrorizzare i bambini e allo stesso tempo far emozionare i grandi. Altre tematiche portanti sono quelle della famiglia e delle tradizioni, inoltre il film ci suggerisce anche che nella nostra vita non possiamo essere ciò che non siamo e che dunque dovremmo essere noi stessi e cercare sempre di realizzare i nostri sogni e i nostri obiettivi.
Utente
7 agosto, 2013
Hachiko
Commovente film drammatico del 2009 basato sulla storia vera di Hachiko, un fedele cane di razza Akita che tutte le mattine accompagnava il suo padrone alla stazione ferroviaria di Shibuya (a Tokyo) per poi tornarvi nel pomeriggio ad accoglierlo quando rientrava dalla giornata lavorativa come professore universitario. Un giorno però l'uomo ha un malore e muore mentre era all'università. Hachiko, ogni giorno e per quasi dieci anni, ha continuato a recarsi alla stazione in attesa di rivedere finalmente il suo amato padrone scendere dal treno. Con il passare del tempo, durante le sue visite quotidiane, il cane attirò l'attenzione dei pendolari, di coloro che lavoravano nelle vicinanze e anche dei media, e la sua storia iniziò a diffondersi facendo diventare Hachiko simbolo di amore e fedeltà.
Curiosità
- Hachiko morì l'8 marzo del 1935. La notizia fece il giro del Giappone e venne dichiarato un giorno di lutto nazionale. L'8 marzo di ogni anno in Giappone viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachiko e quel gesto di assoluta fedeltà nei confronti del padrone.
- Nel quartiere di Shibuya, nei pressi della stazione, è presente una statua in bronzo con le sembianze di Hachiko realizzata in suo onore.
Hachiko è narrativamente un film molto semplice che possiede come unico tema il rapporto indissolubile di amore e di fedeltà tra un cane ed il suo padrone. È un film onesto, fatto di buoni sentimenti e lacrime, ma mai melenso o eccessivo, e che ha saputo raccontare al meglio la vera e straordinaria storia di Hachiko, l'indiscusso protagonista della pellicola.
Utente
7 agosto, 2013
Eccoci forse alla categoria più attesa...
ROMANTICO
è la nostra nona e penultima categoria.
Ricordo che sparso aveva la priorità su tutti essendo stato il primo iscritto e Rio91 l'aveva scelta come priorità.
Vado a presentarvi ora i film in gara in ordine di iscrizione al gioco:
@sparso ha deciso di concorrere con...
@xello ha deciso di concorrere con...
@NotturnoManto ha deciso di concorrere con...
@smiley ha deciso di concorrere con...
@Rio91 ha deciso di concorrere con...
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@amers ha deciso di concorrere con...
@Alby ha deciso di concorrere con...
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Le votazioni sono aperte fino a sabato 6 luglio alle ore 18.00
Ricordo che per votare ogni utente avrà a disposizione 10 punti, da distribuire a proprio piacimento per un massimo di 5 film. Non si potrà votare il proprio film.
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