Utente
7 agosto, 2013
BOHEMIAN RAPSODY
John Reid: Allora voi siete i Queen. E tu devi essere Freddie Mercury. Avete talento! Tutti e quattro. Su, ditemi: cosa hanno i Queen di diverso da tutte le altre aspiranti rock star che incontro?
Freddie Mercury: Glielo dico io cosa abbiamo. Siamo quattro emarginati male assortiti che suonano per altri emarginati: i reietti in fondo alla stanza che sono piuttosto certi di non potersi integrare. Noi apparteniamo a loro.
https://www.youtube.com/watch?v=d9oZnpop9yk
Non credo che servano molte parole per raccontare la storia di Freddy Mercury.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
"A million dreams are keeping me awake"
I sogni ci tengono svegli, qualche volta addirittura in vita.
A detta di molti, siamo vittime dell'industria dello spettacolo, abili signori che mercificano i nostri sogni e strappano biglietti in cambio dell'illusione di poterli realizzare. P.T. Barnum la pensava in modo diverso e sosteneva che la più nobile delle arti è quella che rende gli altri felici.
E cosa ci rende più felici di un sogno?
A Phineas Taylor Barnum, tra i primi e più importanti imprenditori circensi, è ispirato The Greatest Showman, film del 2017 diretto da Michael Gracey. Nel cast, nei panni del protagonista, c'è Hugh Jackman, affiancato da Zac Efron, Michelle Williams, Rebecca Ferguson, Zendaya e Keala Settle.
Si tratta di uno dei film che mi ha più colpito negli ultimi tempi. Mi ritengo uno spettatore difficile da accontentare, ma The Greatest Showman è una di quelle opere che mi soddisfa su vari fronti. C'è l'emozione della storia, esaltata dalla bellezza di molte canzoni originali. C'è la tecnica cinematografica, con inquadrature suggestive e riprese d'effetto. C'è un messaggio più profondo che va oltre la semplice trama e che rende il film in qualche modo universale.
Ciò che mi piace così tanto di questo musical, infatti, è che non si tratta della semplice storia della nascita di un circo ottocentesco, ma di una vera e propria celebrazione della diversità. dell'unicità. O meglio ancora, dell'"umanità", per usare le parole del film.
"How can we rewrite the stars?"
Se c'è un tema portante in The Greatest Showman, oltre alla personale e tortuosa ricerca della felicità del protagonista, si tratta della capacità di reagire alle difficoltà che la vita ci mette davanti, di guardarle in faccia e di trovare in noi stessi il coraggio di affrontarle.
Lo spettacolo messo su da Barnum accoglie nella sua compagnia persone fuori dal comune. Barnum per primo riesce a vedere l'unicità dietro le loro "stranezze", convinto che il pubblico prima o poi riuscirà a coglierne la bellezza, quella stessa bellezza insita in ognuno di noi e che nessuno potrà mai scorgere se non la mostriamo.
Gli artisti di Barnum sono persone emarginate a causa della loro classe sociale, del colore della loro pelle o delle malformazioni fisiche. Sono individui per i quali la società non riserva alcun posto, ritenuti indegni, osceni, indecenti, ripugnanti, vergognosi ed oltraggiosi. Lo stesso Barnum, frustrato dalla sua sete di successo, arriverà a definirli fenomeni "da baraccone".
Ciò di cui non si accorge, però, è che quelle stesse persone, grazie a lui, sono riuscite ad emergere per quello che sono, a sentirsi orgogliose del loro modo di essere e a mostrarsi finalmente agli altri. Quel "circo", come i giornali definiscono lo spettacolo di Barnum, è diventato metafora di amicizia, di famiglia, di condivisione e di sostegno reciproco. Un luogo in cui trovare il proprio posto nel mondo e dove poter contare sugli altri davanti ad ingiustizie e pregiudizi.
Sarà proprio il calore di questa nuova famiglia a dare a Barnum una nuova prospettiva e a fargli capire che la magia che stava cercando non è poi così lontana.
"I'm not scared to be seen, I make no apologies.
This is me"
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 ottobre, 2018
Premessa: dividerei i 10 film che ho scelto in due categorie. Da una parte ci sono dei film che mi piacciono o addirittura amo non solo per la storia che raccontano, ma anche per l'impatto che hanno avuto su di me, per come si sono sedimentati da qualche parte dentro di me, per avermi fatto un minimo maturare; dall'altra ci sono pellicole che mi sono piaciute molto, che rivedo con piacere ma che non hanno agito su di me con la stessa profondità dei primi. Beauty and the Beast fa parte di questa seconda categoria. Tra l'altro la categoria musical era quella sulla quale avevo posto l'ipoteca lol perché non avrei saputo che cosa portare di diverso (anche perché non ho ancora visto Aladdin, attenderò il dvd) e temevo che BATB potesse essere una scelta gettonata, mentre ritenevo che i miei film del cuore fossero verosimilmente al sicuro #einvece mi sono visto costretto a cedere il mio film romantico ma pazienza!
La storia la conosciamo certamente tutti, di base l'action movie ricalcherebbe il film d'animazione del 1991 in modo abbastanza pedissequo se non fosse per alcune libertà che a mio parere poco aggiungono alla magia della vicenda. Ricordiamo, per esempio, lo spettacolare incipit del cartone animato, con l'antefatto della vicenda narrato in modo assolutamente strepitoso attraverso le vetrate del castello, incipit che qui viene sostituito da una scena, a mio parere decisamente meno d'impatto, recitata dagli attori in carne e ossa e salvata dalla memorabile colonna sonora:
https://www.youtube.com/watch?v=vDAzOI6J3sI
Posto sotto spoiler una variazione che invece ho trovato azzeccata:
La maledizione fa sì che la popolazione del villaggio obliteri del tutto l'esistenza del castello e dei suoi abitanti, compresi eventuali parenti, figli, ecc: per cui, quando l'incantesimo viene spezzato, è emozionante assistere alla reunion con persone a lungo tempo dimenticate
Io credo che il film, pur soffrendo un po' dell'inevitabile - almeno per me - confronto con la fonte, resti emozionante, sognante. Forse quello che manca è un po' di... paura, mistero, 'goticità'. In particolare, la Bestia non riesce a veicolarmi realmente sensazioni sinistre, rabbiose, disperate nemmeno nella prima parte, apparendo subito fin troppo ingentilito. Tra l'altro, l'interprete, Dan Stevens, di base è discretamente bono ma che delusione quando la bestia riottiene la forma umana ero al cinema con una mia amica, ci siamo guardati in questo modo ed entrambi abbiamo convenuto sul fatto che come bestia avesse decisamente più fascino
Comunque, piccoli cari, vi lascio il trailer in modo che possiate reimmergervi immediatamente nella magia di questo delizioso film
Utente
7 agosto, 2013
Sushi ha detto
Io ero indeciso se prenderla o no (era la mia terza o quarta scelta), ma poi ho letto che era stata criticata perché aveva dato una trasposizione troppo positiva di un personaggio e in generale di un periodo storico argentino in realtà controverso e questo mi ha inibito
Amers,purtroppo in questo periodo non garantirei una presenza costante ed adeguata e poi,Evita a parte,avrei scelto tutte pellicole d' annata tra il 1951 e il 1980....
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Anche io, comunque, avevo pensato ad Evita come scelta alternativa. In particolare, di quel film mi piace il frammento con I'de be surprisingly good for you
Ho cominciato a recuperare qualche musical in gara che non avevo visto e che mi ha colpito dalla presentazione. Magari con più calma cercherò di scrivere qualcosa
Utente
7 ottobre, 2018
Alby ha detto
"How can we rewrite the stars?"
Adoro questa canzone, è stata una delle mie preferite del 2018, nonostante la abbia scoperta tardivamente infatti conobbi The Greatest Showman, l'unico film del lotto che io abbia visto, solo quando Fedez assegnò Never Enough a Naomi a XF12
L'anno scorso per me è stato un po' un punto di svolta per quanto riguarda la voglia, il desiderio di partecipare attivamente, fare sentire la mia voce anche come persona gay (un film mi permetterà di parlare meglio della cosa ) e questo anche grazie alla forza di canzoni quali Rewrite the stars e This is me che ok, non hanno testi riconducibili direttamente alle questioni LGBTQ+, ma che veicolano messaggi di liberazione, autodeterminazione ecc che hanno rinsaldato la mia necessità di... essere qualcosa all'interno di una comunità, non una persona sempre e solo sullo sfondo quindi consiglio anche io la visione di The Greatest Showman lol
Comunque c'è un film che tra presentazione e video mi ha già infuso molta curiosità
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
davenport70 ha detto
Amers,purtroppo in questo periodo non garantirei una presenza costante ed adeguata e poi,Evita a parte,avrei scelto tutte pellicole d' annata tra il 1951 e il 1980....
Beh io volevo portare un film del 1956, uno dei miei film preferiti, cui son più legata e che amo in modo maniacale * _ *
Però commenta uguale dai :*
Utente
7 agosto, 2013
HAIRSPRAY - GRASSO E' BELLO
TRAMA: E' il 1962 e a Baltimora c'è aria di grandi cambiamenti. L'adolescente con qualche chilo di troppo Tracy Turnblad ama ballare e sogna di poter partecipare un giorno al programma musicale Corny Collins Show . La sua solarità e il suo ottimismo però vengono ostacolati dalla madre Edna, una donna di 135kg che invita la figlia a tornare con la mente nella realtà e ridimensionare le proprie ambizioni. Quando a Tracy si presenta l'opportunità di entrare nel cast della trasmissione citata non vuole sprecarla e così si impegna a far cambiare idea alla madre, la quale vive reclusa in casa da 11 anni per la vergogna della propria obesità. La direttrice del programma, Velma Von Tussle, cercherà in tutti i modi di osteggiare la personalità strabordante di Tracy, considerata un pericolo per la figlia Amber (anch'essa candidata) e la vittoria finale. In un "the end" per nulla scontato, chi si aggiudicherà il titolo di reginetta tra la scatenatissima over size Tracy e la biondissima e cattivissima Amber Von Tussle?
CURIOSITA':
- John Travolta, per interpretare Edna, ha dovuto vestirsi da donna e mettersi una panciera da cento chili
- Brittany Snow (Amber Von Tussle) ha dichiarato di aver partecipato alle riprese del film nonostante stesse vivendo in quel momento un periodo buio a causa della sua anoressia
- Zac Efron ha vinto il premio agli MTV Movie Awards 2008 come miglior performance rivelazione
PERCHE' QUESTA SCELTA?: La decisione di portare questo musical nasce dal fatto che lo stesso è un eccellente promotore di battaglie che anche io, nella mia professione, cerco di portare avanti, soprattutto con i ragazzi adolescenti e la loro fragilità. I messaggi veicolati dal film e che possono essere presi da esempio sono infatti tantissimi:
- Andare avanti per la propria strada e inseguire i propri sogni anche se qualcuno dice di non farlo o ci scoraggia;
- Fregarsene del giudizio della gente che non perde occasione per additare le persone per i loro difetti, in questo caso per qualche chilo di troppo. Se stiamo bene con noi stessi, nessuno può abbatterci
- Integrazione razziale. Per coloro che vedranno il film, assisteranno a una manifestazione che la stessa Tracy organizza per l'integrazione razziale. Lascio a voi la curiosità di sapere come questo si intreccia nel film.
Buona visione!!
Utente
7 agosto, 2013
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
FLASHDANCE - NON SOLO 'WHAT A FEELING'
Il film-musical Flashdance non ha lanciato solo la hit What a feeling ma ha consacrato anche il successo del brano MANIAC.
Maniac, di Michael Sambello, era originariamente destinata all’omonimo film di William Lustig del 1980 ma fu scartata. Il testo è stato attenuato (visto che nel film di Lustig il Maniac era riferito ad un assassino spietato e pericoloso) e la canzone è stata utilizzata per Flashdance.
Utente
7 ottobre, 2018
Alex8806 ha detto
Direttamente da Amici 2009:
Adriano Bettinelli avevo una crush potente per lui
Qui uno dei momenti più iconici di Beauty and the Beast, quello del ballo sulle note della celeberrima soundtrack
...quando sembra che non succeda più, ti riporta via, come la marea, la felicità...
Utente
24 ottobre, 2013
CHICAGO (2002)
Chicago è uno dei musical di maggior successo di tutti i tempi, sono tantissime infatti le versioni messe in scena in tutto il mondo. Essendo quindi un'opera così amata dal pubblico diventa difficile cercare di fare qualcosa di diverso. Nel 2002, però, Rob Marshall ha portato il musical sul grande schermo con un cast eccezionale. Il grande rischio ha pagato perché è stato in grado di mettere d'accorso sia il pubblico che la critica. Il film ha vinto 6 Oscar, tra cui quello per miglior film e miglior attrice non protagonista.
Il musical da sempre è sinonimo di inverosimile, di esagerazione e Chicago non è da meno.
Il film inizia con Velma Kelly (Catherine Zeta Jones), la stella di un nightclub, che dopo essersi esibita sulle note di All about that jazz viene arrestata per l'omicidio della sorella e del marito. Nello stesso locale si trova al momento anche Roxie (Renée Zellweger), una ex ballerina di fila, insieme all'amante grazie alle cui conoscenze spera di poter diventare una star dello spettacolo. Successivamente Roxie scopre che l'amante l'ha ingannata solo per andarci a letto e in realtà non ha nessuna conoscenza in grado di aiutarla. Dopo la scoperta Roxie gli spara e lo uccide mentre lui stava andando via prima dell'arrivo di suoi marito. Viene mandata nella stessa prigione di Velma, ma il rapporto - nonostante un'ammirazione iniziale di Roxie - tra le due è molto conflittuale. Entrambe infatti si contendono le attenzioni del Billy Flynn (Richard Gere), l'avvocato che non ha perso una causa e che riesce a trasformare tutto in un evento pubblico coperto dai media.
Tutto il film è un continuo di momenti musicali, più che un dialogo interrotto da un intermezzo musicale siamo di fronte a tante canzoni intervallate da alcuni dialoghi. I momenti reali vengono ripetutamente accompagnato da altri meno reali dove viene rappresentato quello che potrebbe accadere se fossero in scena.
Vi consiglio di guardare anche solo le esibizioni di Catherine Zeta Jones in All about that Jazz, Queen Latifah (Mama Morton, secondina al carcere) in When you're good to mama e il numero di tip tap di Richard Gere.
Sotto vi metto solo il video di Queen Latifah.
Se conoscevate il film e vi piaceva oppure se solo ne siete incuriositi, votatelo
Utente
7 ottobre, 2018
Non esclusivamente della soundtrack storica vive il Beauty and the Beast del 2017: nuove songs aiutano a sondare i tormentati animi dei personaggi, tra le quali, a mio parere, spicca questa Evermore, cantata da Dan Stevens nel film e dalla voce pazzeschina di Josh Groban nella versione edita come singolo
La Bestia ha permesso a Belle di abbandonare il castello e di andare a salvare il padre; ormai certo che l'incantesimo non potrà essere spezzato, si abbandona all'espressione dei proprio sentimenti volti alla malinconia e alla tristezza
Utente
7 agosto, 2013
Ricordandovi di votare la categoria Musical andiamo a scoprire la seconda categoria!
Se qualcuno non ha ancora presentato il film della prima categoria può comunque ancora farlo, ho tenuto aperte le votazioni insieme così da dare a tutti il tempo di poter scrivere qualcosa nel tempo a disposizione 🙂
Utente
7 agosto, 2013
"Coraggiosa Clarice... me lo farai sapere quando quegli agnelli smetteranno di gridare, vero?"
è una citazione tratta dal film "Il silenzio degli innocenti" che è un film di
ALTA TENSIONE
ed è la nostra seconda categoria.
Ricordo che sparso aveva la priorità su tutti essendo stato il primo iscritto e nessuno l'aveva scelta tra gli altri.
Vado a presentarvi ora i film in gara in ordine di iscrizione al gioco:
@sparso ha deciso di concorrere con...
@xello ha deciso di concorrere con...
@NotturnoManto ha deciso di concorrere con...
@smiley ha deciso di concorrere con...
@Rio91 ha deciso di concorrere con...
@Alex8806 ha deciso di concorrere con...
@amers ha deciso di concorrere con...
@Alby ha deciso di concorrere con...
@Sushi ha deciso di concorrere con...
Le votazioni sono aperte fino a martedì 18 alle ore 12.00
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