Utente
6 dicembre, 2019
Come sempre prima di comunicare i risultati ci tengo a ringraziare le 2 GUEST STAR OSPITI. Continuate a seguirci, ormai siam giunti alla fine.
Risultati
Molte posizioni ravvicinate, dalla quarta alla settima divise da due, tre punti l'una con l'altra. Per cui brave/i anche voi nelle posizioni intermedie.
Tre opere d'arte han fatto meglio trovandosi in molte top6, peraltro sempre nelle posizioni di vertice. Chiamo qui al centro della Sala quindi:
@Krishoes
@alessandrino
@Alby
Complimenti ragazzi. Come sempre c'è la tiritera che uno ha fatto meglio e bla bla bla la mia GAG con la musica demenziale ma avendo finito le alternative (ho solo l'effetto dello sciacquone del WC ahahah oppure la pernacchia prrrrr) passerò direttamente a premiare il primo posto, la medaglia d'🥇.
ALESSANDRINO
Domani, nel pomeriggio, scopriremo le indicazioni per l'Ultima Sala che concluderà il percorso espositivo.
Grazie e buona domenica sera,.
Utente
7 agosto, 2013
Contentissimo per questo risultato sono contento sia arrivato in concomitanza con l'opera che, come dicevo nella presentazione, è forse la mia preferita fra quelle che ho presentato, quella che realmente mi piacerebbe andare a visitare in prima persona.
Ringrazio tutti quelli che hanno apprezzato la mia particolarissima barriera corallina
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Complimenti Ema! Mi è piaciuta davvero tanto quest'opera.
Viste le premesse e il tema, questa sala è stata una delle mie preferite. Ammetto di aver avuto un debole per le due opere di Marina Abramovic, due ottime scelte meravigliosamente illustrate, tra l'altro, molto in linea anche con l'idea che avevo io di questa sala.
Contento ovviamente che l'opera che ho scelto sia andata in top, grazie
Game Ranking Winner 2021/2022
Utente
30 novembre, 2019
Utente
7 ottobre, 2018
Complimenti ad alessandrino, ho trovato queste sculture straordinariamente espressive e affascinanti sin dal primo impatto l'altra scelta che ho adorato è stata Reportage a Korem di Salgado, la presentazione fatta da Alpha ha arricchito di significato un'immagine che già da sola mi aveva colpito per umanità e solennità.
Utente
7 agosto, 2013
Grazie a tutti ragazzi
È stata una sala molto coinvolgente, fra le mie preferite sino ad ora. Le opere dell'Abramovic mi hanno stregato e impressionato allo stesso momento. Ho trovato potentissime le foto di Salgado e molto divertente la proposta di Casa (anche se ammetto di non essere riuscito a trovare Wally )
Utente
30 aprile, 2020
Complimenti Alessandrino, ho apprezzato molto il concept della tua opera con le statue, rappresentazione inanimata delle persone, che diventano un habitat naturale fondendosi con le specie viventi sottomarine. Bravissimi anche Alby e Kris per aver raggiunto la Top 3 con le loro proposte. Il tema di questa Sala si prestava a interpretazioni molto diverse ed è stato bello vedere come ciascuno di noi l'ha restituito secondo la propria sensibilità.
Grazie mille a chi ha apprezzato la foto di Salgado che ho scelto per questa sala e ringrazio anche Fob e DGS per i commenti. Sono lieta che la storia personale di questa famiglia sconosciuta, attraverso la sua immagine ritratta con grande maestria, sia giunta a noi creando anche solo un piccolo istante di empatia tra mondi differenti.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Contentissimo per la vittoria di alessandrino, mia opera preferita di questa sala
Bellissimo vedere tante interpretazioni diverse del tema, anche se io mi ero concentrato sull’idea di “tante gente”. Ringrazio anche i giudici che hanno apprezzato la mia opera e che sono stati buoni, nonostante il signor Fob mi avesse intimorito, dicendo che sarebbe stato cattivissimo (come a The Lineup).
Utente
6 dicembre, 2019
Ci siamo, la Sala finale, la centrale alla quale ruotano attorno tutte le altre, è rimasta l'unica sguarnita. Vediamo come riempirla.
All'interno di un polo museale di tutto rispetto come il nostro, a fianco di collezioni permanenti di proprietà della struttura si alternano ciclicamente installazioni e mostre temporannee, aventi una durata variabile, scelte dai curatori e amministratori del Museo.
Nella Sala Finale succederà proprio questo.
Come potete vedere dall'immagine gli spazi e i supporti lasciati vuoti indicano chiaramente che non ci limiteremo ad osservare dodici opere d'arte, di pari passo con il numero di voi concorrenti, ma assisteremo a 12 mostre temporanee diverse.
Ognuno infatti presenterà per questa Sala:
3 opere d'arte accompagnate da
1 titolo della mostra temporanea e
1 audioguida (breve descrizione scritta che posterete autonomamente in topic una volta svelata tutta la Sala)
Come scegliere il contenuto di una Mostra temporanea?
Non c'è una soluzione unica. Ma tante plausibili opzioni.
1) scegliere tre opere d'arte di un medesimo artista allo scopo di svelare una sua caratteristica particolare
2) scegliere tre opere d'arte di artisti diversi appartenenti a un'identica corrente artistica
3) scegliere tre opere d'arte di artisti diversi appartenenti a periodi storici diversi aventi un soggetto comune o un comune modo di rappresentare un emozione
4) scegliere semplicemente tre opere d'arte di un artista che vi piace, anche diverse fra loro, capaci di mostrarne la versatilità
5) scegliere una tecnica pittorica come protagonista e portare tre esponenti poco conosciuti ma meritevoli
6) scegliere soluzioni alternative che non vi elencherò perchè altrimenti alternative de che? ahahah
Non è difficile. Siete brave. Siete bravi. Confido in voi.
La votazione per voi dodici sarà la solita, TOP6 in privato. Cambierà per quest'ultima Sala, come avevo annunciato nell'open post, il contributo dei visitatori e del pubblico.
Tutte le GUEST STARS OSPITI passate unite al PUBBLICO (ringrazio tutti colori i quali han seguito anche solo una Sala, in particolar modo per esserci sempre stato @lukeyyy , se ci abbandoni ora vengo a cercarti te lo dico) sceglieranno le loro 3 MOSTRE TEMPORANEE preferite assegnando 3 targhe di riconoscimento. ATLETA, SANSONE e ANIMALIER. Targhe che svelerò poi. ATLETA attribuirà 8 punti, SANSONE e ANIMALIER 5 punti ciascuna.
Pensate bene. Come sempre chi sceglie e opziona un'artista per primo ha la precedenza. Può essere presente lo stesso artista in 2 temporanee diverse purchè non siano entrambe esclusivamente su di lui. Per esempio: è chiaro che una temporanea HAYEZ ritrattista dell'anima (con solo ritratti suoi di massimo d'azeglio, cavour ecc.) è ben diversa da un'altra temporanea su ROMANTICISMO IN ITALIA con opere di 2 pittori differenti e 1 sola opera d'arte sua.
Naturalmente non poteva mancare per la Sala Finale l'AUDIOGUIDA. Sarà la, breve o lunga a seconda dei casi, descrizione che accompagnerà la visita della mostra. A differenza delle volte precedenti sarà ammesso solo il testo scritto. La pubblicherete autonomamente in topic, come al solito.
Accetto proposte da domani martedì 20 dalle ore 15 via telegram/MP fino a giovedì 22 alle 23.
Grazie e 👋.
Utente
6 dicembre, 2019
Ultimo giorno per la consegna del materiale!
Domani, nel primo pomeriggio pubblicherò ed aprirò la Sala Finale. A seguire sarete poi liberi di postare in autonomia il contenuto scritto dell'amata AUDIOGUIDA.
@Krishoes @Emm @Casadelvino @monechiapi @Iry8
Buon pomeriggio al Museo, 👋.
Utente
6 dicembre, 2019
LE PERCEZIONI DELLA MEMORIA
René Magritte, La Memoria
Iren Gule, Ritual memory
Refik Anadol, Melting memories
@Alpha
TRAMONTI
Pierre-Auguste Renoir, Tramonto sul mare
Ivan Aivazovsky, Il tramonto sul mare
Caspar David Friedrich, Donna al tramonto del Sole
@Waves of Music
RIPRODUZIONE SESSUATA
Opere di Ellen Sheidlin
@Casadelvino
IN DEEPEST BLUE
Ernst Stückelberg, Sappho
Gigi Cavenago, Illustrazione per la copertina del Maxi Dylan Dog n.26
Richard Stott, Intimacy with Christ
@NotturnoManto
ALLEGORIA DELL'OLTREMONDO
INFERNO Pablo Picasso, Guernica
PURGATORIO Salvador Dalì, La persistenza della memoria
PARADISO William Turner, Luce e Colore (La Teoria di Goethe)
@alessandrino
ONCE UPON A CHILD
Opere di Terry Ofosu Boateng
@Alby
A WOMAN'S TEAR
Artemisia Gentileschi, Susanna e i vecchioni
Berthold Woltze, The Irritating Gentleman
Sue Williams, Irresisitible
@Iry8
UN NUOVO EDO
Salvador Dalì, L'aurora
Giovanni Morgese, Rinascita
Alex Stoddard, Glory, Glory
@edorf
INSIDEART
Oscar Oiwa, Paradise
Chris Engman, Landscape for Quentin
Yayoi Kusama, Infinity Mirrors
@monechiapi
LOVE DENIED
Tamar Kvesitadze, Man and Woman
Amanda Cotton, Inexorable
Alexander Milov, Love
@Krishoes
UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA
Opere di Santo Varni
@Emm
---
---
VIE DI FUGA
Opere di Francesca Woodman
@Alabama Monroe
---
E' fatta. L'ultima Sala è aperta a tutti. Potete pubblicare da ora, se lo vorrete, il contenuto dell'audioguida in formato scritto. Non sono ammesse altre tipologie di supporto. Solo lo scritto.
Nella giornata di Domenica aprirò poi il voto.
Grazie. Buon pomeriggio al Museo, .
Utente
7 agosto, 2013
Santo Varni
Per impegni abbastanza fitti di quest’ultimo periodo non sono riuscito a fare mai presentazioni decenti alle mie proposte. Ora, non essendo mai entrato neanche in una top5, non ho grossi rimpianti, evidentemente ho gusti molto diversi dal resto del cast/giudici e non sarebbe cambiato nulla, ma quando si parla di arte va bene tutto, sempre.
Se guardo indietro, vedo un filo conduttore che collega tutte le opere che ho presentato, e quel filo conduttore sono io: ho portato la mia città, ho portato l’amicizia tra un artista controverso e una delle cantanti che più amo al mondo, ho portato il pittore che mi ha fatto avvicinare all’arte quando avevo sei anni, il mio fotografo preferito.. davvero, non ho alcun rammarico.
Ciliegina sulla torta di questo percorso “in solitaria” non può che essere Santo Varni.
Ora, amerei scrivere una più o meno breve bio di Santo Varni, con corrente artistica, influenze, opere principali ecc, ma da un lato il tempo è con me anche oggi tiranno, dall’altro so che non sarei all’altezza del mio proposito, dal momento che ci tengo molto poichè è un mio prozio.
Figura di spicco dell’arte genovese dell’800, scultore ma anche raffinato studioso ed esperto d’arte, sì, ma per me principalmente illustre membro della famiglia da cui ho preso il mio secondo cognome: non avrei potuto concludere questo percorso, ripeto, con Artista diverso.
Una parte delle sue opere (in generale, e in particolare anche che vi ho proposto) si può vedere visitando il Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova. Per chi non lo sapesse, è un Cimitero-Museo a cielo aperto, in verità delle dimensioni di un paesello, che offre al visitatore (anche se non ha parenti che vi riposano) un’esperienza avvolgente, quasi mistica.
Forse percorrendo una via più tortuosa del solito, ma sono contento di portare in gara un minuscolo frammento di me, quindi comunque vada sarò felice.
Utente
24 agosto, 2015
TRAMONTI
Amo i tramonti, da sempre. Per concludere il mio percorso ne ho cercato tre rappresentazioni affascinanti e differenti tra loro.
Impressionista, astratto e suggestivo il primo,
Romantico, cinematografico e malinconico il secondo,
Fino allo straordinario Friedrich, con un'opera che trovo potentissima, evocativa ed imponente: luce, calore e atmosfera colpiscono con trasporto questa donna che si staglia al centro del quadro, ad accogliere il dolce tepore serale. Vi lascio con questa immagine, che sia propizia in vista di una nuova stagione marcatamente migliore delle ultime.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Once Upon A Child
Per la Sala Finale ho scelto di puntare per un artista che amo profondamente. Stavolta è stato lui a cercare me, poiché il primo incontro con le sue opere è avvenuto per caso, tramite Instagram, in una delle tante immagini suggerite tra quelle che potrebbero piacerti. E infatti mi è piaciuto davvero moltissimo.
Derrick Ofosu Boateng è un fotografo ghanese che nella Sala Finale presenta tre dei suoi scatti più famosi ed apprezzati. Tantissimi gli elementi distintivi delle sue fotografie, tra tutti i bambini, la sua terra e l'utilizzo dei colori esaltato al massimo, surreale se non iperreale, che mette sullo sfondo dei protagonisti un Ghana iper-colorato, che quasi stona, distorce, restituisce una dimensione quasi fiabesca ad una terra ricca di contraddizioni, dove spesso la povertà condiziona la vita. Da qui il titolo della mostra temporanea, Once Upon A Child, per sottolineare l'equilibrio fragile tra la spensieratezza dell'infanzia e l'incertezza del futuro.
Music Makes The Pain Fade, vede le figure di tre ragazzini estendersi su un meraviglioso cielo azzurro, trombe squillanti in una mano, pugno alzato nell'altra in segno di orgoglio e resistenza. Perché la musica, ossia prendere la vita con gioia e affrontare le difficoltà con grinta, può davvero far sbiadire il dolore.
The Love For Ghana è un vero e proprio omaggio di Derrick alla sua terra. Anche qui ritornano le figure di bambini impegnati in qualcosa di ludico, immersi nella felice spensieratezza di una corsa in bicicletta. I due ragazzini indicano un punto all'orizzonte, mentre alle loro spalle la terra, il mare e il cielo assumono i colori accesi della bandiera del Ghana. "Ciò che va ricordato a proposito del nostro Paese, dopo le nostre morti individuali", scrive Derrick, "è che abbiamo la responsabilità di promuovere e progettare la nostra nazione ad un livello più alto in termini di pace, modo di vivere. Estendere e promuovere l'amore, ispirare persone di diverse culture e di diverso background". Un obiettivo che è nelle mani dei giovanissimi, a cui spetta il compito di guardare avanti, di guardare oltre.
Self Belief trasmette un senso infinito di pace, con questi colori freddi, ma allo stesso tempo avvolgenti. "La Pace è l'acqua in cui nuotiamo, è l'ottimismo in cui cresciamo. La pace sono i nostri occhi che ci spediscono in un viaggio di bellissimi fiori, anche se chiusi. Siamo la nostra luce da vedere, la nostra stima da sostenere a testa alta. Dando ai nostri sogni la possibilità di volare, dicendo addio alle nostre paure più profonde". Queste le parole di Derrick su questo scatto. Un bambino, stavolta accompagnato da un uomo più grande, che condivide e collabora in un viaggio verso la serenità di un individo, di un popolo, di un mondo intero.
Trovo che le fotografie di Derrick siano di una bellezza e di una profondità infinita. Sono immagini che mi affascinano, che mi catturano e che mi commuovono, ma che mi riconnettono anche con un certo senso di serenità, di fiducia e di speranza. Ne ho scelte tre, ma avrei voluto che questa mostra fosse attrezzata per venti opere. Amo il suo modo così originale e per nulla scontato di raccontare un Paese e un continente così complesso che, nonostante i mille problemi, ha un cuore gioioso e un popolo fantastico.
"Ho sempre voluto mostrare il Ghana e l'intero continente africano nella mia maniera, facendo brillare una luce sulle persone e sulla cultura della mia nazione. Le persone hanno moltissimi stereotipi e pregiudizi sul Ghana e sull'Africa intera, che sono spesso negativi. Voglio mostrare la verità attraverso il mio lavoro. E la verità è che in Africa viviamo in pace e viviamo in armonia".
Utente
7 agosto, 2013
LOVE DENIED
Per la sala finale centrale, ho proposto a me stesso una sfida: sforzarmi di presentare qualcosa di nuovo rispetto a ciò che ho sottoposto alla vostra attenzione fino a questo momento.
Ho portato in gara la performance art, dipinti classici e contemporanei, una fotografia naturalistica, un'illustrazione digitale.
È arrivato il momento di mettermi alla prova con la scultura, anzi, con tre sculture. Tre autori, tre stili e materiali differenti, ma un fil rouge ideologico che a mio parere lega queste opere: l'amore negato.
Man and Woman di Tamar Kvesitadze
"Man and Woman" è un'imponente scultura cinetica di fibra di vetro e metallo, progettata nel 2007 dalla scultrice georgiana Tamar Kvesitadze. È stata installata tre anni più tardi sul lungomare di Batumi, in Georgia, sulle rive del Mar Nero.
Un'opera di sette tonnellate, alta circa 8 metri, che ogni sera, verso le sette, compie una rotazione completa in dieci minuti. Le due statue si avvicinano, si fondono l'una con l'altra in un abbraccio struggente, per poi dividersi di nuovo.
La scultura si basa sulla novella di un ragazzo azero musulmano chiamato Ali e una principessa georgiana cristiana di nome Nino. I due giovani amanti non riuscirono mai a vivere a pieno il loro amore a causa delle diverse origini religiose e delle implicazioni di una guerra che li tenne lontani.
L'opera "Man and Woman" esprime alla perfezione la tragicità di questo amore negato. Ci mette di fronte all'ingiustizia dei conflitti armati e il dolore della forzata separazione.
Inexorable di Amanda Cotton
"Inexorable" è la prima scultura non binaria del Regno Unito, progettata dall'artista e designer Amanda Cotton.
Le due figure rappresentano Anne Bonny e Mary Read, due piratesse del diciassettesimo secolo, vestite in abiti maschili, le cui vicende si sono perse nei meandri della storia, ma ritornano in vita sotto forma di scultura.
Della loro vita si sa poco, i pochi dettagli disponibili derivano dai racconti di Charles Johnson (pseudonimo di Daniel Defoe), biografo dei bucanieri, contenuti in "Storia generale dei pirati". Fu proprio Johnson a fare riferimento a una forte intimità fra le due donne, che si amarono per un breve periodo.
Un amore negato, oscurato dagli storici maschi. Anne e Mary infransero i confini di genere e sbalordirono la gente dell'epoca. Delle pioniere che si sono fatte strada da sole in una società incredibilmente dominata dagli uomini.
"Inexorable" è posizionata nell'Execution Dock di Wapping, a est di Londra, punto sul fiume Tamigi dove pirati e contrabbandieri furono giustiziati per più di quattro secoli.
Le personalità di Anne e Mary vengono rappresentate nell'opera sotto forma di fuoco e terra: due elementi forti e indipendenti, che diventano pericolosamente inarrestabili se combinati.
La scultura si "completa" con l'azione dell'aria e dell'acqua. La Cotton ha voluto creare delle fessure per permettere all'aria di fluire attraverso i loro corpi, così come "l'aria di mare", simbolo della libertà, fluì nelle loro vene quando erano in vita, alla ricerca di avventure.
Love di Alexander Milov
"Love" è una scultura del fabbro e designer ucraino Alexander Milov, presentata per la prima volta nel 2015 al festival Burning Man in Nevada, Stati Uniti.
Una grandiosa struttura a telaio metallico, la cui parte esterna delinea due adulti - un uomo e una donna - seduti, schiena contro schiena. Delle gabbie con al loro interno due bambini, che cercano di toccarsi, attraverso le grate di metallo.
A primo impatto potrebbe sembrare riferita alla perdita d'infanzia in età adulta, c'è chi invece in essa vede il simbolo di due bambini che cercano di non allontanarsi, nonostante la separazione dei genitori.
È l'artista stesso a dare la chiave di lettura: "Love" rappresenta il conflitto fra uomo e donna, l'espressione interna ed esterna della natura umana.
Due amanti che mettono al primo posto il loro ego, e fanno fatica a venirsi incontro. Un altro aspetto dell'amore negato, stavolta dagli stessi soggetti, che non riescono a mettere da parte l'orgoglio per far prevalere il sentimento univoco che li lega.
Una scultura dinamica, che si trasforma con il passare delle ore e acquista nuovi significati con l'accendersi della luce. Al tramonto, i bambini all'interno cominciano a brillare: "La luce è simbolo di purezza e sincerità, che unisce le persone e dà la possibilità di riavvicinarsi dopo il sopraggiungere di un periodo buio".
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