Utente
7 agosto, 2013
Partendo dal presupposto che immaginavo l'esito, visto e sapendo che Dolcenera qui RH ha un ottimo gradimento, quindi onore e merito ad Alex8806, che, come ho scritto precedentemente stimo sia come persona ed utente, ma anche per l'artista che ha portato in gioco.
Come dissi tempo a dietro, non ho nessun rimpianto, anzi, non è per spavalderia, ma sono felice del percorso fatto, un po meno di alcuni giudizi, che non condivido ma rispetto visto che sono soggettivi.
So benissimo sia un gioco e come tale va rispettato, ma sono sicurissima al 200% che in alcuni casi non viene mai votato l'artista, la canzone, la storia, ma l'utente, e questo a parer mio non lo trovo giusto... Detto ciò auguro ai rimanenti un grande in bocca al lupo, e sarò curiosa di leggere a chi toccheranno le prossime critiche, sempre se ci saranno, visto che ormai sono uscita.
Buona continuazione
Banned
20 novembre, 2016
pesca ha detto
So benissimo sia un gioco e come tale va rispettato, ma sono sicurissima al 200% che in alcuni casi non viene mai votato l'artista, la canzone, la storia, ma l'utente, e questo a parer mio non lo trovo giusto... Detto ciò auguro ai rimanenti un grande in bocca al lupo, e sarò curiosa di leggere a chi toccheranno le prossime critiche, sempre se ci saranno, visto che ormai sono uscita.
Con che faccia tosta...
Banned
20 novembre, 2016
pesca ha detto
La stessa che usi per scrivere cose senza senso ed esultare ad un'eliminazione di "UN GIOCO"....
Adesso...
Ah no scusami, sei stata eliminata prima di me.... Bye
Io non ho mai scritto nulla che non avesse un senso, a meno che la tua mente affuscata dal tuo voler continuamente far polemica abbia frainteso qualche messaggio.
Si chiama tifo, lo stesso che hanno fatto altri per te. Però giustamente lì andava bene eh E se per te fosse solo un gioco, non avresti iniziato a fare polemica dal giorno 1, rovinando l'atmosfera di molti giocatori e giudici.
wow, insegnami ad essere come te nella vita
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
Utente
7 agosto, 2013
Comunque per restare in tema catfight, Katy Perry qualche giorno fa ha postato una storia così:
Il signore intervistato è il produttore Greg Wells, che tra parentesi non produce niente di decente dal 2008, e che tra l'altro non ha mai lavorato con Britney, ha detto per difendere Katy: "she's handed a script like a Britney Spears and told what to sing".
Quindi, com'è già che vi avevo detto si sfatano questi luoghi comuni?
Ah si, così:
Edit: @NotturnoManto quand'è che ci fai un confessionalee
Utente
7 agosto, 2013
Signore e Signori, Buonasera!
Essendo questa la settimana di Sanremo, non potevo non avvalermi dell'aiuto del conduttore del Festival, Pippo Baudo, qui immortalato con l'ex concorrente di My Favorite Singer, Claudio Baglioni!
In questo Gala vi è stato chiesto di calarvi nei panni di giovani autori cinematografici e di immaginare la perfetta colonna sonora per un film.
Ci sarete riusciti? Cosa avranno escogitato le vostre menti? Come sarà andato il lavoro di squadra? Non ci resta che scoprirlo in questo..
6° GALA di My Favorite Singer!
A tra poco!
@Alessandra92 @xello @Targaryen @Edre @Casadelvino @Krishoes
Utente
7 agosto, 2013
6° GALA - COLONNE SONORE
TEAM JOKE
BRITNEY SPEARS E @JoJo / NELLY FURTADO E @vike
HIGH LIFE
Starring: Paris Hilton as Katheryn & Linsday Lohan as Joanne
Beverly Hills.
Katheryn e Joanne si erano conosciute da bambine.
Katheryn era nata nelle campagne Californiane ma era cresciuta a Beverly Hills, a casa della nonna a cui era legatissima. La nonna era una ricca magnate della città e aveva preso a cuore sua nipote Katheryn allontanandola dalla vita spirituale che conducevano i suoi genitori.
Joanne invece si ritrovò a Beverly Hills perché la mamma, italiana stabilitasi a New York, aveva tentato di sfondare nel mondo del cinema, ricevendo però solo qualche ruolo minore e niente più. Riuscirono comunque a stabilizzarsi nella ricca Beverly Hills grazie alle pulizie che il papà faceva a casa di una miliardaria di nome Veronica.
Katheryn era da sempre la più popolare, sin dall'asilo nido l'attenzione era su di lei. Joanne invece era una ragazzina più tranquilla, forse un po' stramba e ribelle per il contesto (sua mamma quando era piccola le diceva sempre che siamo tutti nati per essere superstar; forse l'aveva presa troppo alla lettera).
Nonostante la puzza sotto il naso, la bontà d'animo di Katheryn era così grande che riuscì a stringere un'amicizia molto forte con Joanne, imparandone ad apprezzare la personalità e le particolari abitudini - una volta si presentò ad una serata importante con abiti sporchi di cibo: c'era della carne con cui probabilmente si era sporcata mangiando e da cui non si era pulita - potete immaginare quando Katheryn la vide!
La loro amicizia era completarsi l'una con l'altra: condividevano tutto e ad inizio 2009 a Beverly Hills condividevano anche la popolarità (erano considerate sullo stesso livello).
Katheryn usciva con un ragazzo, Number1. Number1 era attraente, era desiderato, ambito da tutte le star di Beverly Hills. Eppure era una relazione che aveva finora tenuto coperta perché preferiva mantenere la sua immagine trasgressiva, che pare andasse molto di moda in quegli anni - si diceva avesse baciato una ragazza ad una festa e che, ubriaca, avesse urlato che le era piaciuto.
Anche Joanne usciva con un ragazzo e anche lei manteneva segreta questa relazione. Lei lo faceva più perché si divertiva a mentire (negli anni aveva sviluppato di più il suo lato ribelle), le piaceva vestirsi della sua faccia da poker quando frequentava la vita mondana della città.
Una sera dell'agosto 2013, Katheryn e Joanne decisero di andare ad un party esclusivo. Erano le star della pista.
Ma quella non era una serata come le altre. Joanne iniziò a bere, e bere, e bere, mentre Katheryn ballava con chiunque le capitasse intorno. La pista si era trasformata in un campo di battaglia di ballo.
Maneater:
(durante la canzone le protagoniste: )
(la canzone sta finendo e Joanne si allontana ubriaca).
Katheryn non si accorse che stava ballando addosso ad un ragazzo di cui riconosceva il profumo. Era proprio Number1!
Forse era arrivato il tanto atteso momento di presentarlo all'amica del cuore, Joanne. La quale intanto si era ritrovata così stordita da aver deciso di rintanarsi nella sua macchina in attesa di Katheryn.
Uscita dal party, Katheryn, con appresso Number1 si fiondò eccitata verso la macchina dove Joanne si era appisolata.
Ma appena quest'ultima riprese coscienza, si trasformò in pochi secondi in un piccolo mostro: quel Number1 con cui usciva Katheryn era anche il ragazzo con cui usciva lei!
Joanne a Katheryn: "Cosa? E' da gennaio 2009 che va avanti la nostra cattiva storia d'amore!"
Joanne a Number1 "Juda! Juda! Sei un re senza corona!"
Katheryn: "Senti bella, io sto uscendo con Number1 da luglio 2008! L'ho sempre detto che noi raguzze californiane siamo le migliori. Non lo sai che il sole caldo ci bacia la pelle tanto da far sciogliere tutti i ghiaccioli?"
Joanne si allontana ubriaca.
Katheryn: "Ecco brava vattene o ti sparo in aria come un fuoco d'artificio, ti faccio fare ah ah ah!"
Number1: "Joanne torna qui, non ti allontanare da sola"
Joanne: "Non voglio più baciarti, non voglio più toccarti, voglio solo fumarmi la mia sigaretta e stare zitta. Non pronunciare più il mio nome!"
Katheryn: "Lascia stare quel pavone, continuiamo a viverci il nostro sogno adolescenziale".
Ma di Number1 più nessuna traccia. Tutte queste manfrine avevano fatto allontanare entrambe dal loro sogno più grande.
Le due amiche si ritrovarono così sul ciglio della strada a piangere, una di spalle all'altra. Tristi. Ingannate. E le loro aspettative distrutte.
Ma proprio nel momento più buio, quando tutto sembrava perso, una figura bionda si avvicinò alle due: era Jean, la cosiddetta principessa di Beverly Hills. Pare fosse un'erede della miliardaria Veronica da cui il papà di Joanne faceva le pulizie.
Jean, mai abbastanza esperta di storie d'amore capì subito il da farsi.
Chiamò Kim, la sua amica canadese - si diceva fosse una ragazza un po' promiscua, ma una vera mangiatrice di uomini - e in vivavoce con le due ragazze escogitarono un piano per umiliare Number1.
Katheryn e Joanne, con l'aiuto di Jean e Kim, si sarebbero travestite reciprocamente nell'arco di una giornata ingannando così Number1 fino all'incontro finale, in cui tutt'e 4 avrebbero rivelato la verità e avrebbero finalmente avuto giustizia e annientato la sete di Number1.
Womanizer:
(la canzone copre tutta la scena dell'inganno)
E fu così che con un ruggito e degli applausi, Katheryn e Joanne scoprirono il valore della vera amicizia.
Nonostante ciò, Katheryn rimase incatenata alla relazione con Number1 fino a Marzo 2014, dopo la fine della quale non riuscì più a rialzarsi mentre Joanne non lo vide mai più lontanamente. La loro era stata solo una perfetta illusione.
TEAM ALBINO
NINA ZILLI E @Alby / GIORGIA E @Teolino
Approcciandoci al tema di questo Gala, abbiamo cominciato a giocare un po' con i generi, musicali e cinematografici, per capire quale potesse essere il terreno di incontro più interessante per le nostre artiste, due grandi donne della musica italiana.
Volevamo che il nostro film portasse con sé un messaggio importante e che lo facesse dando ai brani scelti un ruolo significativo nell'economia della storia. Non un semplice sottofondo musicale, quindi, ma tracce che combinandosi alle immagini potessero dare un effetto suggestivo, sostituendosi in qualche modo alla narrazione diretta.
Abbiamo immaginato un film drammatico con una componente sociale molto presente, il tema della violenza sulle donne, molto sentito sia da Giorgia che da Nina. Un film coraggioso e anche un po’ insolito rispetto alle proposte del cinema italiano, con immagini forti e all’occorrenza disturbanti. La linea della colonna sonora è quella di affidare ad interpreti femminili i frammenti musicali del film, da interpretare come un modo per dar voce allo stato d’animo, ai pensieri e alle emozioni della protagonista nei vari momenti della storia.
Se il pezzo di Nina, più intimo e toccante, fa da commento alla scena drammatica di metà film, lo splendido brano di Giorgia esplode nel finale con un messaggio di libertà e d’amore.
Per un niente
Come contributo di Nina alla colonna sonora del film ho scelto Per un niente, un brano poco conosciuto ma che per diversi aspetti trovo molto adatto e cinematografico. Delicato al punto giusto da accompagnare ciò che accade sullo schermo, ma anche così potente da riuscire a connotare le immagini e a dar loro un impatto emotivo ancora più incisivo.
La scena che ho immaginato, in un suggestivo bianco e nero, è una scena molto forte e a tratti esplicita. Se fossi il regista del film, vorrei che la combinazione tra le immagini e la canzone arrivasse al pubblico come un pugno dritto nello stomaco. Per un niente è il brano che dà voce ai pensieri della protagonista nel momento in cui, per la prima volta, l’uomo di cui è innamorata e di cui si fida ciecamente si scaraventa su di lei e comincia a picchiarla in preda alla rabbia. È un dolore insopportabile, disperato, un tradimento, ma i toni malinconici del pezzo fanno da contrasto, andando a cogliere sfumature particolari.
La canzone, pur parlando di un amore che fa male, non parla di violenza, ed è stata una scelta stilistica. Trovo interessante, però, il modo in cui l’accostamento con la storia e con le immagini di questa scena possa darne in questo senso una lettura diversa e anche un po’ più metaforica, a cominciare dal titolo. È una canzone dedicata in qualche modo ad un uomo che fa parte del passato. Nel film è forse un uomo che non c’è mai stato, che si è rivelato diverso da quello che sembrava. L’amore non può essere quello, ma a volte anche un gesto così meschino e vigliacco non basta a comprenderlo in maniera così immediata. Anche sotto i suoi colpi forsennati, la protagonista ripensa all’amore per lui. Qualcosa si è appena spezzato, ma in qualche misura sente che la sua mancanza potrebbe ucciderla quasi quanto la sua presenza.
Nel film la canzone parte nel momento in cui i dialoghi dei personaggi sono silenziati. I loro movimenti sono mostrati con un leggero effetto rallenty. Li vediamo discutere animatamente, gridare l’uno contro l’altra senza poter ascoltare nulla, se non le parole della canzone. Non è la prima volta che litigano in quel modo, ma stavolta non finirà come le altre.
“Sognavo un mondo insieme a te, crollava il mondo senza te”
È l’attacco del ritornello a coincidere con il momento in cui lui perde il controllo e comincia a colpire la donna. Nelle parole tutto il suo sconforto. Di tanto in tanto, la cinepresa stacca su qualche dettaglio. Gli occhi atterriti di lei. Lui che la afferra con violenza. Grida strozzate. Oggetti in mille pezzi.
Con l’inizio della seconda strofa, alle immagini di questa scena si uniscono in montaggio frammenti di altre due scene. La prima ritrae i due sorridenti durante un momento di felicità e di tenerezza. Nell’altra scena troviamo la protagonista da sola, davanti ad uno specchio, con il volto coperto di lividi e lo sguardo perso nel vuoto. Nella mente si confondono immagini contrastanti. Le mani di lui che le accarezzano il viso. Lei, ora a terra, ad incassare i colpi. Il suo sorriso, quello del suo uomo. Gli occhi di lui accecati dalla rabbia.
“Batteva il cuore insieme a te, sanguina e muore senza te”
Adesso l’unica scena è quella in cui la protagonista è davanti allo specchio con il viso tumefatto. Quell’uomo così dolce, quell’uomo a cui ha sempre dato tutto il suo amore e che vedeva al suo fianco in ogni suo domani. Come può averle fatto questo? Come farà a stare con lui? Come farà a stare senza di lui? A spiegare quelle ali e ad andare via? Non ci riuscirà, non così presto.
“Amavo il tempo insieme a te, amaro il gusto senza te”
Non mi ami
La canzone che ho scelto per la colonna sonora del nostro film è Non mi ami. Un brano potente in cui una donna canta la sua forza e quella di tutte le altre donne. Un grido sì di dolore, ma soprattutto di speranza, di voglia di aprirsi al mondo, di amarsi, dopo una storia sbagliata, e di non essere più soggiogata a niente e nessuno. Giorgia stessa parlando di questo brano ha detto: “il messaggio, se posso concedermi tale pretesa, è imparare ad amare se stessi senza condizione alcuna, la più difficile delle missioni che passa attraverso la lotta la perdita la resa la rinuncia e la rinascita, siamo nudi davanti all'amore”.
Il brano dunque accompagna il momento in cui la nostra protagonista diviene finalmente consapevole che quello era un amore sbagliato, un amore malato e finalmente trova il coraggio di dire basta.
Adesso la scena è a colori e la nostra protagonista è sola e, davanti allo specchio, guarda i suoi lividi che non sono solo quelli esteriori. Per la prima volta getta tutte “le maschere” che aveva messo su per portare avanti quell’amore ed è “nuda” di fronte alle sue ferite. Per la prima volta ha il coraggio di confrontarsi con quell'amore per lei così importante, ma anche così sbagliato. E capisce che nonostante lo ami, deve amare prima se stessa. Questa presa di coscienza segnerà il primo passo verso la sua rinascita.
La musica parte nel momento in cui lui torna a casa. Ha in mano dei fiori e come ha fatto tante altre volte le chiede scusa, promettendo che non succederà più... ma stavolta lei non è più disposta a perdonare. Getta i fiori e gli urla che lei non è quella che lui si è sempre immaginato e non vuole più essere condizionata ed oppressa da lui:
“Spero che poi non ce l’avrai con me. Non sono io l’immagine che hai di me. Non vedi, che cerchi il controllo sui pensieri e su me e perdi me”
Lui è talmente sorpreso che non riesce a dire nulla, rimane immobile. Finalmente ogni velo che nascondeva la realtà è caduto e lei con una forza che nemmeno pensava di avere, riesce a dirgli tutto quello che per tanto tempo si era tenuta dentro.
Le sue parole sono inframezzate dalle parole del brano che le rende ancora più potenti ed incisive.
“Ero un nodo fatto su di te, quello che so io non lo devo certo a te. La voglia la rabbia, le tue armi sui pensieri e su me, e perdi me...”
Lui capisce che la sta perdendo e prova a fermarla ma stavolta non ci riesce, lei ha una nuova luce negli occhi e una nuova consapevolezza.
“Non importa davvero se hai preso tu la parte migliore di me, ma credevi per davvero che sarei stata per te l’aria la scusa la lealtà purezza illusa...”
Anche se lui ha preso la sua parte migliore, adesso lei sa che non lo vuole più nella sua vita, che ha pianto fin troppe lacrime per lui.
“Non ci sarai nei miei anni dentro ai miei discorsi, sai che solo il tempo prende e dà. Spengo le lacrime ora è possibile ne ho sprecate per te...”
Finalmente lei hai il coraggio di dirgli che quello non è amore, che no, lui non la ama. E glielo ripete anche mentre esce e lo lascia da solo in casa. In quella casa dove non metterà più piede.
“Non mi ami, no, tu non mi ami, perché non mi ami, no tu non mi ami così”
Nella scena successiva che è anche quella finale, vediamo la nostra protagonista uscire dalla porta di una caserma dei Carabinieri. Anche se non l’abbiamo visto, questo ci fa capire che lei è riuscita a compiere anche l’ultimo atto: l’ha denunciato.
Vicino alla caserma c’è un ragazzo che vende dei fiori, lei decide di regalarsi una rosa. Annusandola cammina per strada, piangendo e sorridendo al tempo stesso. Cammina verso la sua nuova vita, sa che il percorso che dovrà affrontare per rimarginare le sue ferite sarà ancora lungo, ma per la prima volta dopo tanto tempo si sente libera!
Il messaggio che vogliamo dare con il film che abbiamo immaginato e con le canzoni che abbiamo scelto è che non importa aver sbagliato persona, ciò che conta è capire quando un amore è malato. Riuscire a prendere coscienza che quando un amore non è più un amore bisogna allontanarsi prima che sia troppo tardi. Non è facile, ma prenderne coscienza e imparare ad amarsi è il primo passo, forse il più importante, verso la rinascita.
TEAM NOTTURNORUMPLE
PASSENGER E @NotturnoManto / LANA DEL REY E @Rumple
A CRUEL TWIST OF FATE
(Un film di NotturnoRumple)
"L’emozionante colonna sonora vi immergerà in una storia affascinante e senza tempo"
The Guardian
"Afflitti per la conclusione di My Favorite Singer? Questo film placherà il vostro bisogno di drama e Complex Personality in attesa della seconda edizione"
The Indipendent
"Ampiamente meritate le candidature all’oscar di Portman e Madden, così come quella per la struggente colonna sonora: Lana Del Rey e Passenger hanno firmato la nuova My heart will go on"
Vanity Fair
I protagonisti di questa pellicola cult e romanticamente drammatica sono Lizzy (una vibrante Natalie Portman), ballerina jazz quasi quarantenne dal passato gravato da ombre, e Wren Wildeve (Richard Madden, decisamente qui alla sua prova più matura e intensa), trentenne violinista, attivista per i diritti lgbtiq+ e impegnato contro ogni forma di discriminazione. I due si conoscono a New Orleans, città languida e romantica, al Gay Pride dove entrambi sono stati chiamati a partecipare come artisti. Intraprenderanno una relazione passionale e travolgente, destinata a cadere vittima di un crudele destino.
Si sa che l’amore può trovare modo di nascere e respirare tra luci e ombre, ma quando queste ultime prendono il sopravvento è chiaro che mille luci accenderanno soltanto un fuoco fatuo. Le ombre di un passato ancora dolorosamente pulsante perseguitano la donna, spingendola a dipendere dalle sicurezze che Wren le offre, trovando in lui la sua unica ragione di vita, in un attaccamento che sfocia nell’ossessione. Si susseguono così pesanti litigi alternati a momenti di appassionato amore, fino a quando i comportamenti della donna finiscono con l’esasperare il talentuoso violinista, all’apice del successo, corteggiato da diverse major e soprattutto da una giovane donna, e molto più attraente di Lizzy, Kateryna (interpretata da Sophie Turner).
Avviene così che, al termine di una delle serate più importanti della sua vita, dove si esibisce in un importantissimo teatro con la sonata "Il trillo del diavolo" di Giuseppe Tartini, e dopo l’ennesimo litigio con Lizzy, che difatti non è andata a vedere la sua performance, Wren, euforico per la standing ovation guadagnata, non riesce a respingere il bacio che Kateryna gli strappa. Lizzy però, giunta per tentare di riconciliarsi con l’amato e provare veramente a farsi aiutare ad affrontare finalmente il passato, li scorge e non concede a Wren la possibilità di spiegare quello che è successo: prende le sue poche cose fuggendo a Hollywood, lasciando il violinista distrutto dal dolore.
Torna giugno, e con esso il Gay Pride. Wren sa che è proprio dovere andarci, perché i diritti e le vite stesse dei suoi amici omo e bisessuali, transessuali, intersessuali sono sempre minacciate. Perché lui vuole veramente fare la differenza in questo mondo. Eppure non sa smettere di pensare alla sua amata, non smette mai di cercarla dentro ogni cosa che vive e che scrive, è consapevole del fatto che non ha mai veramente provato ad aiutare la donna ad affrontare i propri demoni ed è tormentato per questo.
Nello stesso momento Lizzy si trova a Hollywood, è sempre più fuori di sé, imbottita di ansiolitici, con la feroce convinzione che il suo uomo la abbia tradita e che non potrà mai più riaverlo. Conduce una vita ormai alla deriva, l’unico sfogo che trova risiede nella danza, anche se ormai la sua arte non è più leggiadra e avvolgente come un tempo. Ecco che, come quasi tutte le sere, Lizzy (o Elizabeth, come usa farsi chiamare adesso… sa che Lizzy fa parte di una vita che le appare ormai morta per sempre) sta per salire sul palco quando sente una voce femminile chiamarla… la voce di Kateryna. Come la giovane sia riuscita a rintracciarla resterà un mistero, il suo intento è spiegarle che, nella sera fatale del concerto, era stata lei a prendere l’iniziativa e a baciare un Wren visibilmente alticcio. È in lacrime, ha bisogno di confessarlo perché si vergogna profondamente di avere approfittato di una persona non del tutto in sé, sa bene che è una cosa sbagliata e disgustosa. Lizzy resta fredda davanti alla rivelazione, è ormai inibita dalle troppe pillole prese, non riesce a fare trasparire alcuna emozione. Kateryna sprona Lizzy a cercare Wren e permettergli di chiarire le cose, poiché negli occhi dell’uomo si rivela palese il dolore che lo attanaglia. Un assistente di scena pone fine al dialogo risolutore, Lizzy deve fare il proprio ingresso sul palco.
Le prime note di Terrence loves you di Lana Del Rey accompagnano la salita di Lizzy sul palco, la scena si fa patinata, le luci soffuse mettono in evidenza le nubi di fumo che si distendono lungo i tavoli degli spettatori: il tutto assume una parvenza triste e retrò, quasi in bianco e nero.
Lizzy inizia a danzare ma fa fatica, il suo corpo è ormai corroso e irriconoscibile, si sente persa (But I lost myself when I lost you / But I still got jazz When I've got those blues). Improvvisamente si sente trafitta dallo sguardo accusatore di Wren, seduto in completo elegante e intento a sorseggiare Whisky, che la guarda scuro in volto (But you are who you are / I won't change you for anything / For when you are crazy / I'll let you be bad / I'll never dare change thee / To what you are not). Ciò che ha la parvenza di sogno è davvero solo un’illusione: Wren non è davvero lì, e in quel momento la donna ha un crollo nervoso, cade. Si rialza trovandosi di fronte lo sconcerto dei pochi spettatori che fissano lei confusa, comprende che LUI non c’è, fugge dal palco, fugge di nuovo, forse per sempre.
La vediamo vagare barcollando per le vie di Los Angeles, all’ombra di Hollywood con gli abiti di scena ancora addosso. Si imbatte in una locandina che pubblicizza il prossimo spettacolo dell’amato, la strappa, la stringe a sé (Trying to transmit, can you hear me? / Ground control to Major Tom / Can you hear me all night long? / Ground control to Major Tom). Si accascia al suolo, piange, comprende che, se anche Kateryna avesse ragione e lui fosse veramente distrutto dal dolore, cercarlo sarebbe deletereo per lui e per la sua carriera, perché Lizzy ha finalmente, inevitabilmente compreso che il suo dramma non avrà mai fine. Si asciuga il volto sporco di mascara colato (I lost myself and I lost you too / And I still get trashed, honey / When I hear your tunes), per poi rialzarsi e svanire nella notte…
TITOLI DI CODA
La struggente My soul is falling apart, composta per l’occasione da Lana e Passenger, accompagna il ritorno alla realtà degli spettatori, le lacrime scorrono sui volti di uomini e donne, nessuno è riuscito a rimanere insensibile davanti ai tormenti dei due giovani amanti e alle voci dei due straordinari cantanti e musicisti. Tra il pubblico c’è anche Melyssa, giovane donna che nel personaggio di Lizzy ha visto sé stessa, ha compreso che anche la sua vita è ormai fuori controllo. Esce dalla sala, dal cinema, si incammina e porta gli auricolari alle orecchie, ha bisogno di riascoltare quella meravigliosa soundtrack, di riflettere su ciò che ha visto. Mentre vaga e ascolta le straordinarie voci (Was is the trick of the light / or a shot in the dark / was it hell or high water / that broke our hearts) comprende che deve fare qualcosa, che non può aspettare che un uomo, o una donna, arrivi a salvarla, deve farlo da sola… acquisisce in quel momento la consapevolezza di essere abbastanza forte da provarci (But I lost myself when I lost you / But I still got jazz When I've got those blues). Lei non svanirà nella notte come Lizzy, ma si farà trovare sveglia dai colori di una nuova alba.
FINE
Qualche annotazione a livello complessivo. Noi ci siamo parimenti divertiti ed emozionati nello svolgere questo, chiamiamolo così, esercizio di scrittura creativa, e speriamo che la cosa possa risultare evidente per chi legge. Per quanto riguarda la scelta delle canzoni, abbiamo deciso di proporre due canzoni affini per tematiche (Terrence loves you potrebbe essere la continuazione di Hell or High Water) ma differenti nel mood, come differenti sono i caratteri e i dilemmi dei due protagonisti. Io, Notturno, ho scelto, tra i molti che la nutrita discografia di Passenger mi offre, un brano (primo singolo estratto da Runaway, dell’anno scorso) secondo me più immediato rispetto ad altri portati in precedenza, dove ravviso qualcosa di diverso nel dolce timbro che caratterizza l’artista, un graffio, qualcosa di ruvido che interpreta bene la desolazione provata dal protagonista maschile. Il testo è ricco di interrogative (non marcate dal punto interrogativo semplicemente perché non presente nel testo stampato nel booklet del disco) che incalzano e che danno voce a un tormento che è più evidente, più ‘diretto’ rispetto a quello vissuto della protagonista femminile. Subito dopo l’annuncio del tema, io, Rumple, ho pensato a come Terrence loves you potesse sposarsi perfettamente, come colonna sonora, con un film che rappresentasse l’amore nella sua drammaticità e che, con grande inventiva e spirito collaborativo, Notturno e io abbiamo realizzato. Con questo brano dal sapore ‘jazzy’, contenuto nell’album Honeymoon (2015), Lana ci fa intraprendere un nuovo viaggio emozionale attraverso atmosfere suggestive e inquietanti, raccontandoci di un amore irrecuperabile per un uomo famoso e ormai lontano. Lana non smette mai di sorprenderci quando si tratta di omaggiare i suoi idoli, ed è per questo che nel brano è presente la citazione di una frase contenuta nel testo di una canzone, ‘Space Oddity’, di un artista leggendario come David Bowie.
TEAM PUPALEX
LEONA LEWIS E @Pupi87 / DOLCENERA E @Alex8806
Per questo sesto gala, io e Pupi abbiamo deciso di vestire i panni da registi e buttare giù una idea per un nuovo film piuttosto che ricorrere a uno già uscito.
Il tema principale è lo scontro generazionale tra figli e genitori, con i primi che cercano di realizzare i propri sogni nonostante l'ostilità dei loro familiari. Protagonisti 5 ragazzi adolescenti con i rispettivi 5 desideri: Luca (omosessuale che sogna di crearsi una famiglia con il proprio compagno, lottando contro un padre omofobo e una madre soggiogata dal marito); Serena (ipovedente curiosa e con una forte propensione alla scoperta del mondo e di nuove culture che deve gestire due genitori esageratamente apprensivi); Mirko (ballerino che deve continuamente scontrarsi con un padre che considera il ballo "roba da donne" e una madre che vorrebbe che il figlio si sistemasse con un lavoro serio); Cristian e Annalisa (lei figlia di avvocati ma economicamente indipendente e lui figlio di tassista e sarta a domicilio, devono lottare contro lo stile educativo e le ideologie culturali dei genitori, i quali sono convinti che ragazzi appartenenti a due ceti sociali così diversi non posso stare insieme). Luca, Serena e Mirko sono amici che si ritrovano sempre allo stesso bar a raccontarsi le proprie vicissitudini; Annalisa è la cameriera del locale, fidanzata con lo studente Cristian che pur di non stare in casa raggiunge ogni sera la compagna. 5 storie narrate in parallelo e che si intrecciano tra loro, fino a che tutti diventano amici di tutti.
Colonna sonora del film: Siamo tutti là fuori di Dolcenera
Il film si conclude con i protagonisti che hanno raggiunto i propri obiettivi. Nello specifico, l'ultima scena vedrà Luca, Serena e Mirko invitati al matrimonio di Cristian e Annalisa, i quali coronano il loro sogno d'amore ballando al centro della sala la loro canzone preferita: A moment like this di Leona Lewis.
Il primo piano si concentra sullo sguardo innamorato perso di Cristian negli occhi di Annalisa e mentre ballano la canzone si sente la sua voce fuori campo:
"Se fino a qualche tempo fa mi avessero detto che oggi sarei stato quì con la donna della mia vita e con i miei migliori amici a festeggiare il mio matrimonio non ci avrei mai e poi mai creduto. Probabilmente gli avrei pure riso in faccia. Eppure le cose cambiano e cambiano da un momento all'altro, senza nemmeno accorgersi che la propria vita è già stata rivoluzionata. A volte basta un sorriso, un cenno, altre volte invece devi lottare per ottenere ciò che vuoi. L'importante è non smettere mai di sperare. Quante persone sperano in un cambiamento, in un qualcosa che gli possa sconvolgere la vita? E quante volte quel qualcosa arriva davvero e quante no? Quante lotte abbiamo dovuto sostenere con i nostri genitori per poterci sentire liberi? Per poter essere noi stessi? Ci sono persone che attendono una vita per un momento come questo. Io personalmente sono incredulo: non riesco a credere che stia succedendo proprio a me..".
Titoli di coda
Utente
7 agosto, 2013
Pubblico ed ex concorrenti, per votare dovrete fare una classifica, dal primo al quarto classificato, di tutti e quattro i team. Tempo massimo per votare, le 18:00 di domani!
Ricordo che in questo Gala verrà giudicata la squadra nella sua interezza, sia dai giudici che dai professori. Anche loro dovranno comporre una classifica dal primo al quarto posto di tutti e quattro i team e inviarmela entro le 18:00 di domani.
Ricordo che un team verrà salvato dal pubblico.
Un team verrà salvato dalla classifica dei giudici.
Un team verrà salvato dalla classifica dei professori.
Il team rimanente dovrà affrontare il ballottaggio e uno dei due componenti dovrà lasciare il gioco.
In bocca al lupo a tutti!
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
Commento brevemente il tutto.
Complimentissimi a tutti per il lavorone fatto, tra chi ha creato addirittura i dialoghi del film, chi è entrato nello specifico della trama, chi ha scelto tematiche interessanti, chi ha saputo incastrare pezzi - punti specifici della trama alla perfezione.
Ho preferito due team su tutti, per la combo pezzi scelti - descrizione.
Tra gli altri due la differenza l'hanno fatta i pezzi scelti (trovando le descrizioni sugli stessi standard).
Curiosissimo dei risultati
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