Game Ranking Winner 2019/2020
Utente
7 agosto, 2013
Appena annunciato il theme art e lo slogan di questa edizione dell’Eurovision Song Contest
Signore e signori, introducing the "bellissimo" slogan and theme art of #Eurovision 2022. 🇮🇹
This is #TheSoundOfBeauty! 💚🤍❤️ pic.twitter.com/jpruVJKZbR
— Eurovision Song Contest (@Eurovision) January 21, 2022
Utente
2 maggio, 2016
immagino sia stata una corsa ai ripari dopo la foto con il lampione visto che la spiegazione e nuove informazioni le daranno lunedì
slogan non proprio la cosa più originale del mondo ma ci sta dai, dovevo aspettarmelo che sarebbero andati sulla direzione grande bellezza
logo da vedere all'opera speriamo già martedì ma almeno i coloro mi piacciono
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Poteva essere meglio, poteva essere peggio, per me è tranquillamente nella media. La cosa positiva è che finalmente abbiamo cambiato il font dello slogan dopo otto anni. Non necessariamente nel font più bello di sempre, anzi, ma è qualcosa. Avrei comunque preferito qualcosa di più "capace di essere stand-alone", più che un logo questo sembra una decorazione.
Lo slogan è carino, almeno abbiamo evitato la classica, generica frase motivazionale che si è vista dal 2013 in poi (con la sola eccezione del Portogallo). Un altro takeaway di questo slogan però, è che mezza Europa non sappia cosa sia una sinestesia.
Utente
9 settembre, 2013
Sono abbastanza d'accordo con @Edre: non siamo davanti a nulla di particolarmente iconico e/o innovativo, però apprezzo che si sia trovata una sintesi fra un'idea ipotetica di italianità e il respiro internazionale che contraddistingue la manifestazione. Per dire, dopo la Tour Eiffel stilizzata del JESC io già temevo ci toccasse una rielaborazione della Mole Antonelliana, per cui da quel punto di vista mi va più che bene
L'isterismo che però leggo in giro, sia contro che a favore (perché di esagitati italiani che hanno già deciso che Torino 2022 riscriverà la storia del contest ce ne sono fin troppi) mi pare però l'ennesimo segnale della perdita di obiettività da parte di una fandom sempre più tossica e incapace di guardare al di là del proprio naso e delle banali ripicchine tra nazione e nazione (davvero nel 2022 siamo ancora fermi ai confronti fra nord e sud Europa? Non è un po' ora di crescere e passare oltre?)
E comunque: a fare la differenza non è tanto la parte visiva quanto l'implementazione sia a livello televisivo che nel materiale promozionale. E su questo capiremo già di più da martedì con l'allocation draw.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Per dire, dopo la Tour Eiffel stilizzata del JESC io già temevo ci toccasse una rielaborazione della Mole Antonelliana, per cui da quel punto di vista mi va più che bene
L'isterismo che però leggo in giro, sia contro che a favore (perché di esagitati italiani che hanno già deciso che Torino 2022 riscriverà la storia del contest ce ne sono fin troppi) mi pare però l'ennesimo segnale della perdita di obiettività da parte di una fandom sempre più tossica e incapace di guardare al di là del proprio naso e delle banali ripicchine tra nazione e nazione (davvero nel 2022 siamo ancora fermi ai confronti fra nord e sud Europa? Non è un po' ora di crescere e passare oltre?)
Concordo in pieno e approfitto di questi passi per ampliare un po' il discorso. Magari è un guardare un po' troppo a fondo, ma credo che potremmo aspettarci qualcosa del genere in questi mesi.
Quando si tratta di paesi con una base culturale forte come la Francia o l'Italia, ma che ad essa associano anche una forte presenza di stereotipi, sembra ci sia una volontà di base, da parte degli altri, di avere come identità visiva rappresentativa qualcosa di più legato allo stereotipo che all'effettiva cultura nazionale. Ho fatto proprio ieri in un discorso fuori da RH l'esempio della Tour Eiffel francese (vista da molti come uno dei loghi più belli degli ultimi anni): io sono contento del fatto che non abbiamo seguito la stessa strada. Da italiano mi urta parecchio quando la nostra storia e cultura viene ridotta agli stereotipi e alle immagini che gli altri vogliono vedere in noi. Ci ho scherzato su anche qua, ma anche la critica allo slogan è un po' un controsenso da questo punto di vista. Per quanto non sia il massimo, io trovo la scelta di puntare su una sinestesia azzeccata anche da un punto di vista linguistico. Si lega alla nostra tradizione poetica ed è un aspetto molto più "veramente italiano" di altri luoghi comuni che avremmo potuto trovare.
Per il resto, io non mi aspetto niente di diverso dall'attuale fandom eurovisivo. Mi sto preparando psicologicamente (e già l'ho detto nelle predizioni per il 2022) a critiche eccessive e OTT sull'organizzazione italiana, che credo a conti fatti sarà tranquillamente nella norma. C'è già una mentalità volta ad analizzare l'organizzazione in modo più critico rispetto ad altre nord-europee solo perché è l'Italia, un po' com'è stato fatto di recente anche per il Portogallo. Quindi direi di non badare troppo a ciò che dicono gli eurofan e soprattutto la stampa eurovisiva più grossa e guardare al riscontro effettivo con il pubblico che non segue assiduamente la manifestazione. Quello ci darà un'idea più onesta di come andrà la nostra organizzazione.
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