Utente
10 agosto, 2016
È senza dubbio l'artista del momento.
Achille Lauro, pseudonimo di Lauro De Marinis, nasce come cantante hip-hop per poi virare verso sonorità alternative e trap.
Difficilissimo inquadrarlo in un genere musicale specifico, ma è indiscutibile che Lauro sia ormai un artista a tutto tondo, che accompagna alla sua produzione musicale dei veri e propri happening attraverso i quali veicolare messaggi e cultura.
Innegabilmente ha regalato dei momenti che resteranno iconici e credo di poter dire che sia l'unica vera popstar (in senso worldwide) che abbiamo nel nostro paese.
Qui una sua intervista di ormai tre anni fa sulla sua musica e i suoi messaggi:
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Utente
10 agosto, 2016
#Sanremo2020 è stato il Festival di Achille Lauro perché ha avuto il coraggio di fare una cosa a cui in Italia non eravamo più abituati: ha fatto la popstar. Qui parlo di Lauro, glamour, Zeffirelli e di Robert Smith ragazzino che vede Bowie in tv https://t.co/O6EQqkNOXh
— Daniele Cassandro (@d_cassandro) February 10, 2020
Utente
10 agosto, 2016
«Achille Lauro, sì, l'ho visto... ma è normale, tutto normale... la cosa straordinaria oggi è sposarsi in chiesa, no?» #AmandaLear #LAssedio pic.twitter.com/9JWPqZCieE
— L'Assedio (@lassedio) February 12, 2020
Utente
28 maggio, 2018
Con un'intervista al Corriere della Sera, Achille Lauro mette fine alle varie teorie che circolavano riguardo le sue origini familiari. Secondo alcuni il cantante proviene da una condizione estremamente disagiata e di grande povertà, secondo altri invece la sua è una famiglia dell'alta borghesia romana.
Ebbene, Achille Lauro ha rivelato di essere figlio di Nicola De Marinis, professore universitario e avvocato, autore di quattro libri sul diritto del lavoro e, a partire dal 2014, magistrato della Corte di Cassazione per meriti insigni. In realtà tutta la famiglia paterna di Achille Lauro è composta da alti funzionari dello Stato: il nonno Federico De Marinis era prefetto di Perugia; l’ex procuratore della Repubblica di Bari, Michele De Marinis, e il viceprefetto di Bari, Matteo De Marinis, sono suoi parenti.
Tuttavia la verità sta nel mezzo, infatti il cantante ha ammesso che, a causa di una crisi familiare, all'età di 14 anni decise di andare a vivere con suo fratello Federico, di cinque anni più grande, in una comune nella periferia romana, a Val Melaina, Montesacro. Il collettivo si chiamava Quarto Blocco e con loro c’erano altri venti ragazzi: chi scriveva, chi dipingeva, chi incideva musica a torso nudo. Così il giovane Lauro ha iniziato a scrivere i primi testi e a incidere musica.
Riguardo alle voci che lo dipingono come uno spacciatore, ladro di motorini e saccheggiatore di supermercati, Achille Lauro si difende dicendo che queste leggende tratte dal suo libro "Io Sono Amleto" non sono da prendere alla lettera ma sono il frutto di una biografia romanzata. Non nasconde però di essere cresciuto in un ambiente difficile, di essere venuto a contatto con persone problematiche e anche con la droga. Ma ci tiene a precisare che Sanremo è il frutto di quindici anni di impegno: "se avessi buttato il tempo in queste sciocchezze non sarei qui".
L'intervista qui
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
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7 agosto, 2013
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8 febbraio, 2020
Achille Lauro sta trasformando l’uscita di ‘16 marzo’ in un’epica digitale da quarantena
Nelle stories di Instagram il cantante racconta il dietro le quinte del pezzo che uscirà il 3 aprile. “In studio non esistono né regole né orari e dopo qualche ora già percepiamo un’atmosfera di leggenda”
Achille Lauro sta trasformando la pubblicazione del nuovo singolo 16 marzo in un’epica digitale da quarantena. Nelle stories di Instagram racconta il dietro le quinte del pezzo che uscirà il 3 aprile.
Nelle stories è ricostruita la lavorazione del pezzo di cui si ascolta un accenno, un’introduzione di chitarra elettrica agrodolce, alla Vasco Rossi, e la voce di Lauro: “te ne vai come non fosse niente, come non fossi te”. Si ascolta un messaggio vocale di Lauro (foto del profilo: il piccolo Macaulay Culkin) che spiega come vorrebbe la linea di chitarra. Ed ecco il chitarrista che alle Maldive, con strumento, Mac e ampli, suona l’introduzione. Due ore dopo, il produttore Gow Tribe la monta sul pezzo. Il tutto introdotto da una frase di Jean-Michel Basquiat: “io non ascolto ciò che dicono i critici d’arte, non conosco nessuno che ha bisogno di un critico per capire cos’è l’arte. Io non penso all’arte quando lavoro. Io tento di pensare alla vita”.
In un comunicato stampa il cantante spiega: “Ho sempre curato con attenzione maniacale tutto ciò che riguardasse la mia musica: dalle parole dei miei brani, alla direzione delle produzioni musicali, all’immaginario visivo, ma soltanto adesso assaporo la libertà di forgiare la musica a mia immagine e somiglianza. Sono mesi che non dormo. Sono ossessionato dal creare. Ho trovato ‘il me’ che ho sempre cercato. In questi giorni di isolamento, che mi hanno costretto ad un processo introspettivo e di meditazione profonda, ho trovato la forza creare arte e dare vita a questo brano, 16 marzo, che descrive l’attuale urgenza simbiotica di raccontare una nuova fase della mia eterna rinascita con un nuovo linguaggio, libero e liberato. Mai come questa volta sento la mia musica così mia”.
Nei giorni scorsi, Lauro ha tenuto su Instagram un piccolo diario di bordo. Ha spiegato che 16 marzo è una lettera a una ragazza: “L’ho chiamata come il giorno in cui gliel’ho dedicata.Come il mese dei nuovi amori. Quel mese in cui ogni donna torna da chi non la starà cercando più. Come me”. Ha postato un estratto dell’audio con un assolo di chitarra e suoni che richiamano le power ballad anni ’80. Ha imbastito un racconto del modo in cui le session iniziate in febbraio si sono intrecciate alla diffusione del coronavirus. Non c’è spazio per la modestia in questo piccolo Decameron formato Airbnb: “In studio non esistono né regole né orari e dopo qualche ora già percepiamo un’atmosfera di leggenda”.
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10 agosto, 2016
Che ne pensate?
Tranquilli, il prossimo album di #achillelauro non cambierà la musica italiana. Di @MoninaMichele. https://t.co/DJRd3CwKr7
— TPI (@tpi) July 5, 2020
Utente
25 aprile, 2020
Pierluigi ha detto
Qui per ricordarvi che circa una settimana fa è uscito "Bam Bam Twist", questo suo nuovo singolo strizza l'occhio agli anni 60' ed è veramente bellissimo... inutile dirlo, Lauro ha cacciato l'ennesima bomba!
Verissimo, più l'ascolto e più mi piace
Mirton ha detto
Che ne pensate?Tranquilli, il prossimo album di #achillelauro non cambierà la musica italiana. Di @MoninaMichele. https://t.co/DJRd3CwKr7
— TPI (@tpi) July 5, 2020
Penso che si commenti da solo
Di lui apprezzo solo il fatto che supporti artiste sottovalutate del calibro di Nathalie e L'Aura
Utente
10 agosto, 2016
Non concordo. Che ne pensate?
La verità è che Achille Lauro è semplicemente noioso (orcolat.com)
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