Utente
28 maggio, 2018
Oggi prove generali dei brani. Vi posto i primi commenti.
Pensate che la resa della canzone sul palco vi farà cambiare opinione su qualcuno?
Oggi all'Ariston prove aperte. Belle canzoni, alcune sorprendenti. Poche, pochissime delusioni. (Alcuni flash: Cristicchi commuove, Arisa diverte, Turci spacca, Silvestri convince) #Sanremo2019 @LaStampa
— Roberto Pavanello (@robypava) February 4, 2019
Durante le prove all’Ariston, una @LoredanaBerte fortissima e un’@ARISA_OFFICIAL perfetta, cristallina, una montagna russa di note. Domani sera - almeno con loro - ci sarà da divertirsi #Sanremo2019
— Massimiliano Jattoni Dall'Asén (@JattoniDallAsen) February 4, 2019
I giovani spaccano: @ilvolo @IlVeroUltimo @IRAMAPLUME pezzi top #Sanremo2019 #prove
— Elisa D'Ospina (@ElisaDospina) February 4, 2019
Uno dei testi più intensi e più ricchi di sentimento è quello di @scristicchi Ascoltate bene le sue parole, meraviglioso #Sanremo2019 #prove
— Elisa D'Ospina (@ElisaDospina) February 4, 2019
Se ami i @negritaband la loro canzone la adorerete 👏 #Sanremo2019 #prove
— Elisa D'Ospina (@ElisaDospina) February 4, 2019
A me la canzone di @EnricoNigiotti tocca delle corde che avevo dimenticato di avere e ad ogni ascolto piango. Dolcissima #sanremo2019 #prove
— Elisa D'Ospina (@ElisaDospina) February 4, 2019
#Sanremo2019 #prove @AchilleIDOL attitudine trap su un pezzo rock = una bomba
— Alice Castagneri (@alicetta) February 4, 2019
Mahmood numero 1. Canzone super.#Sanremo2019
— Roberto Pavanello (@robypava) February 4, 2019
La canzone di Ghemon dovrebbe cantarla Mengoni #Sanremo2019
— Roberto Pavanello (@robypava) February 4, 2019
Occhio ad Einar...
#Sanremo2019— Roberto Pavanello (@robypava) February 4, 2019
Anche Enrico Nigiotti ha scritto una canzone che si intitola ‘voglio vincere Sanremo pure io’, cercando lacrime. EH. #Sanremo2019 #nonnohollywood
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Canta Irama. Con coro gospel sul palco. E una canzone che si intitola ‘voglio vincere Sanremo’. (Ma va fatta meglio di oggi. Se no il piano non funziona) #laragazzaconilcuoredilatta #sanremo2019
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
E Mahmood si balla. Anche senza autotune. #soldi #Sanremo2019
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Grazie pure ad Arisa per la quota buon umore. E pure per la quota Eurovision. Su, non stiamo a guardar per forza la classifica. Mandiamola a Tel Aviv e basta. Senza esitazione. #sanremo2019 #esc2019 #misentobene
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Che coppia. Patty Pravo ci regalerà gioie. Molte. Briga, gigantesco accanto a lei, che si inginocchia e alla fine se la sbaciucchia. Belli. #unpocomelavita #sanremo2019
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Quella di Simone Cristicchi non è una canzone. È quello che vorremmo sentirci dire. A preghiera. Di brividi. #abbicuradime #sanremo2019
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Motta è forte. La canzone è forte e in radio la sentiremo tanto. Chissà poi se qualcuno ci penserà anche sopra #dovèlitalia #sanremo2019
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Paola Turci canta come non stesse facendo il minimo sforzo. centratissima, senza la minima sbavatura. E la canzone al secondo ascolto è molto più bella che al primo. #lultimoostacolo #sanremo2019
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Ultimo sul palco. Con un pianoforte. E una canzone d’amore stappapancia. Che non so se sarà il suo Sanremo ma di sicuro sarà la mia canzone consumata #sanremo2019 #ituoiparticolari
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Prove in corso. Primi tre. Nek sul palco fa sempre la differenza. Zen Circus spettacolari (con spettacolo bandiere). Il Volo è il Volo e sta implodendo l’Ariston. #Sanremo2019
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Utente
28 maggio, 2018
Ribadisco la sensazione dei primi ascolti: @daniesilvestri con Rancore sono fuori gara. Più che una canzone un pugno nello stomaco che ogni volta mi fa piangere #Sanremo2019 #sanremofunky #provegenerali
— PaolaGallo 📢 (@OndeFunky) February 4, 2019
Che straordinaria eleganza vocale @Ghemon che in prova guadagna milioni di rose (VIOLA) #Sanremo2019 #sanremofunky
— PaolaGallo 📢 (@OndeFunky) February 4, 2019
c'è una cantante che è la perfezione. una certa @ARISA_OFFICIAL che amo ogni volta di più. #Sanremo2019
— Marta Cagnola (@martacagnola) February 4, 2019
alle prove di #sanremo2019. per ora sono stata ammazzata dagli @zencircus che hanno fatto una cosa da brividi enormi.
— Marta Cagnola (@martacagnola) February 4, 2019
Utente
23 dicembre, 2015
Francesco Renga “Aspetto che torni”: Ballata melodica, dolce e molto classica, sorretta dalle grandi doti interpretative di Renga. 6.5
Nino D’Angelo e Livio Cori “Un’altra luce”: Si tratta di un midtempo etnico, in lingua napoletana, di gusto mediterraneo. C’è un bell’incrocio di voci fra i due cantanti, uno di lunga carriera e l’altro più giovane, ma indubbiamente valido. 6.5
Nek “Mi farò trovare pronto”: La base è quasi rock ma molto orecchiabile, e, come era lecito aspettarsi, canzone e interprete esprimono grande energia. Nel cantare, Nek scende fra il pubblico, in un’atmosfera più da concerto che da “serioso” festival. Interessante! 7.5
Zen Circus “L’amore è una dittatura”: Una filastrocca ritmata che cresce fino a diventare incalzante, un testo notevole, una scenografia interessante con tamburi e sbandieratori, che richiama subito certe esibizioni eurovisive. Chissà? 6.5
Il Volo “Musica che resta”: Il sound è più moderno di quello di “Grande amore”, ma il pezzo è comunque basato sulle loro grandi voci e su di un crescendo finale tipico dei brani opera pop. Sicuramente in corsa per il podio. 8
Loredana Bertè “Cosa ti aspetti da me”: Un pezzo veramente forte, orecchiabile sin dal primo ascolto (elemento importantissimo per un’eventuale partecipazione eurovisiva). Gran ritmo, alcune incertezze vocali che, però, sono del tutto normali alla prima prova. 7
Daniele Silvestri “Argento vivo”: Un pezzo principalmente parlato, nel quale Silvestri racconta la suggestiva storia di un ragazzo cresciuto in carcere. L’intervento del rapper Rancore integra e completa il brano, coinvolgente ma non facile. 6.5
Federica Carta e Shade “Senza farlo apposta”: Il pezzo è orecchiabile ma un poco leggerino, evidentemente diretto a un pubblico estremamente giovane. Lei canta, lui rappa. A proposito: si pronuncia “Sciade”, come ha detto lui stesso. 5
Ultimo “I tuoi particolari”: Stavolta il vincitore delle Nuove Proposte 2018 ci regala una ballata d’amore, iniziandola al pianoforte. L’interpretazione, punto forte del favorito di questa edizione, è carica di passione. Da tenere d’occhio sicuramente. 7
Paola Turci “L’ultimo ostacolo”: Paola porta un midtempo radiofonico cantato con molta eleganza: del resto la cantante è una delle nostri interpreti di maggior classe, e non ci aspettavamo qualcosa di diverso da lei, che sa attraversare con grazia le sue stagioni musicali. 6.5
Motta “Dov’è l’Italia”: Pezzo in stile cantautorale ma che esplode nel ritornello, con un bel testo e una certa immediatezza, dote ovviamente da non sottovalutare sia in termini di successo in senso lato sia nell’ottica di una partecipazione eurovisiva. 6.5
Boomdabash “Per un milione”: Un’esplosione che farà sicuramente ballare l’Ariston. Il ritmo è simile a quello di “Non ti dico no”, il pezzo dell’estate interpretato insieme a Loredana Bertè. Se tanto ci dà tanto, sarà un centro. 7
Patty Pravo e Briga “Un po’ come la vita”: Il duetto improbabile di questa edizione è accompagnato da arpa e violoncello. Si tratta di un brano lento, nel quale iniziano insieme, poi lui si avventura nel rap mentre lei gli risponde col canto. 6
Simone Cristicchi “Abbi cura di me”: Un brano mistico, un immenso inno alla vita, recitato quasi come una preghiera. In un’intervista, Cristicchi ha raccontato che una sua amica suora di clausura lo ha definito “Una preghiera di Dio agli uomini”: questo dice tutto. Splendido il finale, in cui l’orchestra lo segue. 7
Achille Lauro “Rolls Royce”: Rockeggiante, incalzante, sostenuto da una voce molto particolare. Al basso lo accompagna Boss Doms, suo “compagno di avventure” a Pechino Express. Anche qui si balla: non passerà inosservato. 6.5
Arisa “Mi sento bene”: Pezzo imprevedibile. Parte come un cantico fiabesco, ma poi si apre in un ritmo dance godibilissimo, per tornare sul lento verso la fine. Arisa è da sempre interessatissima all’Eurovision Song Contest, quindi… occhio. 8
Negrita “I ragazzi stanno bene” bel rock con sonorità anni ’90, si apre con la chitarra e un fischio malinconico e incisivo, un pezzo destinato a passare molto nelle radio. 6.5
Ex-Otago “Solo una canzone”: Un brano molto pop e molto easy, una canzoncina orecchiabile che entrerà in testa al primo ascolto. 5
Einar “Parole nuove”: Un midtempo dal gusto tipicamente adatto ai teenager. Molto orecchiabile ma in qualche modo riecheggia melodie già sentite. 5
Anna Tatangelo “Le nostre anime di notte”: Un pop melodico che si piazza a un livello più alto rispetto alla sua solita produzione. Particolare il titolo che riprende quello di un bel romanzo di Kent Haruf. 6.5
Ghemon “Rose viola”: Una bella canzone che, malgrado sia nel suo solito stile, è più cantato che rap. Molto interessante il testo. 6.5
Irama “La ragazza col cuore di latta”: La canzone parte come un carillon, in parlato, ed esplode nel ritornello arricchito dalla presenza di un coro gospel. Qualche incertezza vocale anche per lui, ma, ripetiamo, è normalissima. 7
Enrico Nigiotti “Nonno Hollywood”: Un pezzo commovente, d’atmosfera, ricordo di un mondo che non c’è più. Eseguito molto bene e con passione. 7
Mahmood “Soldi”: Un sound a metà strada fra etnico e moderno ne fa un pezzo sorprendente. Il ritmo è accattivante e sicuramente adatto all’esportazione. 7.5
Utente
28 maggio, 2018
Causa treni, dicevo, ho perso la conferenza stampa d’apertura. E sono arrivato che avevano già provato Francesco Renga (“Aspetto che torni”), Nek (“Mi farò trovare pronto”), Nino D’Angelo e Livio Cori (“Un’altra luce”), The Zen Circus (“L’amore è una dittatura”). Quindi per le loro canzoni dobbiamo aspettare domani. Io e voi. Entro e quasi sussulto: si stanno esibendo Mimì, Cocò e… insomma sì, Il Volo (“Musica che resta”). Vi risparmio il commento, ho ascoltato troppo poco. Il sussulto, però, immaginate a cosa poteva essere dovuto.
Ma ci siamo con gli altri:
Loredana Berté – “Cosa ti aspetti da me”
E minchia.. Che pezzo rock ha tirato fuori la Bertè?
Daniele Silvestri – “Argento vivo”
Ricorda “Il mio nemico” ma più soft e più moderna, complice il featuring con Rancore. Parole importanti, lacrimuccia facile sull’ultima nota.
Federica Carta e Shade – “Senza farlo apposta”
Attenzione. Non male. Niente di che ma non male. Pure la teenager undicenne l’abbiamo accontentata.
Ultimo – “I tuoi particolari”
Quest’anno l’ho adorato. Il pezzo merita ma ha fatto di meglio. Ma dopo “Ti dedico il silenzio” o “Pianeti” vedi che è dura, eh?
Paola Turci – “L’ultimo ostacolo”
Il sound della Turci anni Novanta. Che ci piace. Posata come suo solito, bella come suo solito. Una certezza.
Motta – “Dov’è l’Italia”
Il mio preferito for ever. Pezzo lontano dalla logica sanremese ma d’altronde dice: “Dov’è l’Italia, amore mio? Mi sono perso”. Chiudete tutto.
Boomdabash – “Per un milione”
SINE MOI A QUAI. Che poi l’estate non è poi così lontana. Belli.
Patty Pravo e Briga – “Un po’ come la vita”
Fatico a comprendere il duetto. Che la canzone non è neanche male ma fatico. Ci riproverò domani.
Simone Cristicchi – “Abbi cura di me”
Sicuramente teatrale. È come se gli avessero aperto il cuore e avessero tirato fuori le parole della canzone. Lacrimuccia due.
Achille Lauro – “Rolls Royce”
Già me la immagino mia madre domani. Regia, ti prego non fategli i primi piani sennò non me la scollo più. Outsider coraggioso e meraviglioso. L’ho detto oggi, non lo dirò più.
Arisa – “Mi sento bene”
La Bella e la Bestia 2019 edition per i primi quindici secondi. Poi boom, non sentivo una Pippa così da anni. Ops.
E poi la voce, scusate: la vuoi sbaglià una nota, Arisa? Una ogni tanto.
Negrita – “I ragazzi stanno bene”
Pau è sempre più Enrico Ruggeri.
Ex-Otago – “Solo una canzone”
“Non è semplice restare complici quando l’amore non è giovane”. Sono un fan dai tempi di “Mezze stagioni” e sono di parte, ma che testo, ragazzi!
Einar – “Parole nuove”
Teenagers accontentate parte due.
Anna Tatangelo – “Le nostre anime di notte”
Quanto cazzo sei fortunato Gigi D’Alè?
Ghemon – “Rose viola”
Tanti cuori per quest’altro outsider a cui vogliamo tutti un po’ bene.
Irama – “La ragazza con il cuore di latta”
Ecco Bagliò, avrei rivisto la quota degli artisti per teenagers. Ma questo pezzo, se cantato bene, ha del potenziale. Come prima, l’ho detto adesso e non lo dirò più.
Enrico Nigiotti – “Nonno Hollywood”
Canzone paracula ma così si fa se vuoi vincere. Bravo Nigiotti. Lacrimuccia tre.
Mahmood – “Soldi”
Ogni certezza sprofonda. Altro pezzo che Baudo non si sarebbe mai cagato. Ma Baglioni sì. E io sono in crisi. “Soldi” spacca.
Utente
28 maggio, 2018
Nello studio di Vita in Diretta era presente Marino Bartoletti che ha assistito alle prove di oggi pomeriggio all’Ariston e ha rivelato qualche chicca. Per esempio, ha raccontato che l’applauso più lungo dei presenti è andato alla prova de Il Volo. I tre tenorini sono tra i favoriti dunque, ma il nome più gettonato è stato quello di Simone Cristicchi. Bartoletti ha sottolineato che la canzone di Cristicchi è molto importante e farà commuovere il pubblico. “Aspettatevi molto molto molto da Arisa. La qualità è veramente medio alta, forse superiore a quella dell’anno scorso”, ha aggiunto ancora l’ospite de La vita in diretta. Tra i suoi nomi, oltre a Il Volo e Simone Cristicchi, c’è anche Ultimo.
https://www.gossipetv.com/sanremo-2019-cantanti-primi-favoriti-simone-cristicchi-395364
Utente
28 maggio, 2018
Cosa vedremo nella prima puntata della 69esima edizione del Festival di Sanremo 2019? Due banchi di scuola, un coro gospel, aste luminose e sbandieratori. Blogo ha assistito alle prove tenutesi al teatro Ariston lunedì pomeriggio ed è quindi in grado di anticipare alcuni dettagli delle esibizioni dei Big in gara.
Gli Zen Circus si affideranno a due sbandieratori di bandiere nere con emoji, Daniele Silvestri siederà dietro ad un banco di scuola per raccontare il punto di vista di un sedicenne (lo stesso farà il rapper Rancore che duetta con il cantautore romano), Arisa canterà Mi sento bene con microfono su asta luminosa (ma non sarà l’unica), i Negrita ne sceglieranno una con le piume. L’orchestra batterà a tempo le mani sul ritornello di Soldi di Mahmood, mentre un coro gospel aiuterà Irama durante La ragazza con il cuore di latta. Per Ultimo intensa esibizione al pianoforte (ma nel finale si alzerà e il pubblico da casa potrà leggere in tv alcuni versi del testo di I tuoi particolari), toccante prova per Simone Cristicchi, che chiuderà il suo poetico brano sedendosi sugli scalini. Il frontman degli Ex Otago, invece, abbraccerà una ragazza in platea.
Qualche problema tecnico in prova per Loredana Bertè, Patty Pravo (con Briga, in ginocchio) e Irama. Quest’ultimo sabato sera sul palco dovrebbe portare un carillon.
Nel complesso impressione positiva per le perfomance live, all’insegna della sobrietà. Ottime sensazioni per Nigiotti, Achille Lauro e il duo Federica Carta-Shade. Curiosità per la scelta degli outfit, in particolare per Tatangelo e Pravo.
In termini di allestimento scenico, non sono da escludere sorprese. Se due anni fa la scimmia vincente di Gabbani si palesò sin dalle prove, l’anno scorso la vecchia che balla fu tenuta segreta fino alla diretta.
Utente
28 maggio, 2018
Come da tradizione, il giorno prima dell’inizio del Festival della Canzone italiana si svolgono le prove generali al Teatro Ariston. Questa è stata l’ultima volta che gli artisti hanno provato le loro esibizioni prima della presentazione al grande pubblico di domani, martedì 5 febbraio. La prima puntata del Festival vedrà infatti esibirsi tutti i ventiquattro artisti in gara. Noi abbiamo assistito alle prove generali, aperte a giornalisti e addetti ai lavori: ecco cosa ci ha colpito.
Dal vivo, la prova vocale di Arisa convince ancora più della versione in studio: la cantante è precisa e a fuoco. Stesso discorso per Simone Cristicchi, teatrale e completamente concentrato sul testo del suo brano.
Alcuni problemi tecnici per Irama (accompagnato da un coro gospel) che non regge vocalmente il ritornello. Problemi di audio in cuffia anche per Ultimo che ha voluto ripetere la prova una seconda volta. Nella sua performance, prima esordisce da solo al pianoforte, poi si alza e coinvolge il pubblico con le sue parole.
La rivoluzione rock di Achille Lauro è fatta ad hoc per l’Ariston. Il confronto dell’artista con il celebre palco è ordinato. Preciso e diretto pur nel suo essere un’onda di cambiamento. Stesso discorso per Mahmood che porta il suo mondo musicale all’Ariston. L’impatto è positivo. Vocalmente impeccabile e coinvolgente.
Nota di merito per Enrico Nigiotti. Nonostante qualche piccola imperfezione, è uno dei brani più applauditi del pomeriggio di prove. L’artista livornese non punta sulla performance “perfetta”, ma sulla verità di un’emozione. Piacerà molto. Qualche difficoltà invece per Briga e Patty Pravo, che decide a metà esibizione di scambiare il proprio posto sul palco con quello di Briga. Il rapper si inginocchia di fronte alla grandezza della Patty nazionale. E ci si rivede domani sul palco.
Loredana Berté si appoggia sulla forza del suo ritornello, i Boomdabash su quella del loro ritmo (inedito per il palco dell’Ariston) e Federica Carta e Shade sulla certezza di un refrain facile da ricordare per il pubblico. Einar vince l’emozione con una ballad in cui si sente a suo agio e Motta punta tutto sul suo saper essere calamitante. Dando estremo peso alle parole.
Il Volo si candida per una posizione alta in classifica: dal vivo l’impatto con i tre artisti è forte. Sono in forma e vogliono entrare ancora una volta nel cuore delle persone. I Negrita provano più volte, a causa di alcuni problemi tecnici. Ma l’attitudine del frontman è impeccabile: questo è per loro un brano importante.
Sembra emozionarsi Anna Tatangelo con un brano nel quale – dal vivo ancora di più – esprime tutta la sua capacità vocale. Daniele Silvestri prepara una scenografia essenziale ma chiara, con un banco di scuola in un angolo. Idem per i Zen Circus: si fanno accompagnare da alcuni sbandieratori.
Gli Ex-Otago si avvicinano al pubblico e la loro esibizione termina con un abbraccio del loro frontman a una ragazza in platea. Ghemon si esibisce con un abito molto largo, quasi a volersi proteggere da qualunque elemento esterno durante la performance. Prova superata anche per Nino D’Angelo e Livio Cori, la loro unione funziona anche sul palcoscenico.
Sia Nek che Francesco Renga sono sempre impeccabili dal vivo: c’è poco da dire. Infine Paola Turci è una certezza. Il suo brano non è per nulla semplice, ma l’artista sa essere chirurgica anche nell’esporre un’emozione. È a fuoco, precisa nel suo grido di dolore.
Un’ultima anticipazione: a volte, durante le esibizioni, le prime file della platea si aprono a ventaglio. In questo modo, entrano in scena le scale sotto al palco, che avvicinano ancora di più l’artista al pubblico.
Utente
15 aprile, 2018
Ma sono l'unica folle a fare un tifo sfegatato per Achille Lauro? Io lo adoro, non ha chance di vittoria ma spero che almeno non arrivi ultimo visto che le recensioni mi sembrano buone, non è per niente il solito trapper.
Sono curiosissima per il pezzo di Silvestri di cui non ho letto una sola opinione negativa, e anche Mahmood mi intriga parecchio.
P.S. Ascolto ogni giorno in radio il programma Back2Back su Radio2, condotto da Ema Stokholma e Gino Castaldo. Lui è un signor critico e giornalista e ha potuto ascoltare i pezzi in anteprima, ha parlato molto bene degli artisti già citati da me e anche del duo Nino D'Angelo/Livio Cori (lui ha dato per certo che si tratti di Liberato), e ha speso buone parole anche per il testo di Motta.
Dopo le recensioni avevo pochissima fiducia in Arisa ma a quanto pare le prove stanno facendo cambiare idea a molti, spero davvero che sia così perché è impossibile non volerle un po' bene.
Utente
24 agosto, 2015
E anche quest'anno, giornalisti molto più convinti e soddisfatti alle prove rispetto agli ascolti stampa
Comunque, la classifica di sabato sera penso sarà la più scioccante di sempre: penso sia il primo anno in cui, a dare una letta, almeno 20 concorrenti meriterebbero/sarebbero auspicabili in top 10...mai avuta tanta curiosità per l'esito delle votazioni!
Si prospettano tante performance spettacolari
Utente
7 agosto, 2013
Sapere già a memoria una canzone di #sanremo2019 ✅ con molto buon umore #senzafarloapposta di Shade (agitatissimo 💚) e Federica Carta. Belli insieme sul palco.
— silvia gianatti (@silviagianatti) February 4, 2019
Utente
28 maggio, 2018
Alle 14 puntuali iniziano le prove. Renga, Nino D’Angelo e Livio Cori confermano le impressioni del primo ascolto (qui la mia recensione) Arisa di bianco vestita sembra davvero libera di volare con quella voce straordinaria, un figurone. Daniele Silvestri e Rancore fanno una gara a parte. Più che una canzone un pugno nello stomaco che ogni volta mi fa piangere. Nek e Paola Turci eleganti e in perfetta forma ribadiscono loro stessi e il loro stile. A fuoco Loredana Bertè, sempre autorevole Patty Pravo nonostante le imprecisioni e sorretta da un elegantissimo Briga. Il Volo non sbaglia una nota in quota epicità e anche Einar canta bene un brano purtroppo innocuo. Meno a fuoco Irama con tanto di coro gospel, suggestivo Ultimo al pianoforte. Rock e sexy i Negrita con una canzone intensa e nel loro stile, elegantissimo Ghemon che guadagna milioni di rose (viola). Motta si muove con sicurezza e anche live convince così come Cristicchi che ti dice cose davvero importanti con delicatezza e poesia.
Anna Tantagelo e Boomdabash eseguono alla perfezione due brani nel loro stile, si sente che Anna vuole andare oltre. Zen Circus con tanto di sbandieratori in sala tirano sassi sonori con rara intensità. Gli Ex Otago mi piacciono molto, delizioso l’affresco di questa storia d’amore consolidata con tanto di sorpresa finale. Pieno di purezza Enrico Nigiotti che canta il nonno e una provincia che fu, da film teen il duetto Federica Carta e Shade,meravigliosamente tamarra la Rolls Royce di Achille Lauro e assolutamente a fuoco Mahmood che sta 1000 km luce lontano dalla retorica pur trattando un tema insidioso come il rapporto con il padre
Fonte: OndeFunky
Utente
28 maggio, 2018
Emozione, glamour e anche qualche stecca, dettata dall'emozione o da qualche problema tecnico poi prontamente risolto. Pomeriggio di prove all'Ariston per i 24 artisti che da domani si esibiranno sul palco della 69ma edizione del festival di Sanremo. Tra i più giovani, voce in piena forma e perfetta 'presenza' sul pezzo per Mahmood, che con la sua 'Soldi' fa battere le mani a tempo persino all'orchestra. Qualche problema di intonazione invece per Irama, che a dispetto del pezzo 'che spacca' sulla violenza contro le donne, e pur coadiuvato dal coro gospel Sherrita Duran, nella prima prova ha stonato vistosamente, per poi riprendersi -una volta risolti i problemi tecnici- nella seconda.
Voce senza sbavature e look 'acqua e sapone' per Anna Tatangelo, che senza tanto trucco dimostra finalmente la sua età e 'arriva' molto di più, mentre sull'outfit esagerato punta Ghemon, che si presenta con un trench lungo e total white screziato. Intensa la prova di Arisa, che con 'Mi sento bene' riesce vocalmente a dimostrare tutte le sue qualità, mentre c'è da lavorare ancora un po' sull'intesa da palco di Patty Pravo e Briga, apparsi ancora un po' troppo distanti, sia musicalmente che scenicamente (complice anche la grande differenza di altezza, Briga è davvero altissimo).
Perfettamente calati nel pezzo Nino D'Angelo e Livio Cori, bello l'impatto scenico della performance degli Zen Circus, d'effetto anche il brano di Simone Cristicchi, che, sedendosi sulle scale nel finale, rivela una delle sorprese più belle della scenografia, ovvero i sedili delle prime file della platea che si aprono. Bella energia anche in prova per Nek ed Enrico Nigiotti, un po' sottotono rispetto alle sue possibilità Francesco Renga ma si sa, l'emozione può giocare qualche scherzo. La partita si gioca sul palco in diretta, a partire da domani, e lì sarà tutta un'altra storia.
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