Utente
23 dicembre, 2015
le candidature arrivate alla commissione musicale del Festival sono ritenute insufficienti ed insoddisfacenti
A maggior ragione se, nel momento in cui il Festival andrà in scena, la musica si troverà ancora immersa in una situazione quanto mai grigia con concerti bloccati, instore impossibili da realizzare, persone rinchiuse in casa ed impossibilitate a comprare un disco o disinteressante anche solo ad ascoltarlo.
La soluzione apparirebbe, dunque, quella di rifugiarsi sul ritorno prestigioso di qualche vecchia gloria e sul cuscinetto dei “soliti nomi” che a Sanremo non riescono proprio a dire di no realizzando, dunque, anche una semplice edizione di transizione pur di riuscire ad andare comunque in scena.
Peccato che anche da questa categoria di artisti in molti stiano tutt’ora temporeggiando per cercare di capire se il Festival davvero si farà, in che modo e quando.
Non avrebbe senso per nessuno programmare un progetto discografico attorno ad un appuntamento così importante se poi questo dovesse risultare incapace di riequilibrare l’investimento fatto o se fosse trasportato in avanti nel tempo costringendo, magari, a scontarsi con un già ricchissimo mercato estivo
Slittamento dell'annuncio dei nomi dal 17 Dicembre al 6 Gennaio?
Che ne pensate? Sarà vero? A me sembra strano, soprattutto dopo questa difficoltà di pubblicizzare la propria musica, che i cantanti siano pochi e i brani poco convincenti? Noi pensavamo il contrario, cioè che la fila fosse più abbondante del solito.
https://recensiamomusica.com/allarme-sanremo-2021-mancano-le-canzoni/
Utente
23 dicembre, 2015
KOWALSKI ha detto
Amadeus ha detto poco tempo fa che sono arrivati piu' brani del solito... E ora mancano canzoni?
Ma credo non possa dire "Sono arrivati 50 brani orribili", quindi dice che sono tutti pazzeschi e tantissimi. Poi magari il sito non sa nulla e parla giusto per supposizioni.
Utente
25 agosto, 2018
KOWALSKI ha detto
Amadeus ha detto poco tempo fa che sono arrivati piu' brani del solito... E ora mancano canzoni?
In realtà l'articolo dice anche:
Malgrado le proposte siano già un numero considerevole, stando a quanto aveva dichiarato il direttore artistico del Festival qualche settimana fa, queste non starebbero entusiasmando Amadeus e gli organizzatori di Sanremo 2021 sia per una forma-canzone non in linea con il taglio fresco, leggero e contemporaneo che si vorrebbe dare alla prossima edizione della kermesse sia per la qualità dei nomi che ci si sarebbe aspettati di veder scendere in campo.
Quindi le canzoni ci sono ma non piacciono (perchè poco attuali o radiofoniche?) o non sono dai nomi che si vorrebbe (cioè magari sono da gente tipo Iurato, Mietta, Mezzanotte, Carone... che ci prova tutti gli anni ma che serve per far numero nelle proposte)
Utente
23 dicembre, 2015
Credo che le difficoltà siano per un certo target di cantanti.
I giovani possono puntare al Festival ugualmente anche senza poi instore e concerti o comunque limitati. Basta portare un buon pezzo al Festival e il platino/oro arriva. Il pezzo estivo poi viene da solo.
Magari gli over possono "lamentarsi", dato che non vanno forte su Spotify e/o al Festival, senza concerti e altre pubblicità è quasi controproducente proporsi al Festival.
Poi bisogna vedere cosa decideranno di fare. Festival a Marzo 2021 o oltre? I brani sicuramente dovranno essere diversi in base al periodo effettivo. Ne sapremo di più nella finale dei Giovani. Perchè una volta che annunci i cantanti con i brani, quelli rimangono.
Utente
1 dicembre, 2019
Ricordo anch'io che l'anno scorso o due anni fa fecero un annuncio simile, lamentando che le canzoni sembravano brutte...
Certo, che finora quelle ufficialmente proposte siano poche e presentate per nomi non di primo piano è possibile, per i motivi da loro stessi spiegati. Anche il "poche" però è relativo: al pubblico Amadeus non può certo far capire che la qualità dei nomi e dei brani è così così, ma allargarsi a millantare tante richieste se in realtà sono un pugno potrebbe andare contro i suoi interessi, perché qualcuno potrebbe astenersi dal candidarsi per paura della concorrenza. Ma ci sono effettivamente dei grossi interrogativi, e in mancanza di rumors cos'altro doveva inventarsi il sito pur di scrivere qualcosa sul Festival?
Comunque, nel momento in cui la Rai deciderà che non si può ritardare ancora e romperà gli indugi, la situazione si sbloccherà. Certo, che l'annuncio del cast verrà posticipato mi sembra ormai certo. Ma su quello ulteriore del Festival, ho dei dubbi.
Utente
18 settembre, 2018
Mah, questo articolo mi convince poco. Pochissimo.
Mi pare più una provocazione a casaccio per mantenere la brace accesa.
Che possa slittare la scelta dei cantanti, anche per guadagnare tempo, è più che probabile, questo sì.
Sarà comunque un Festival di transizione nella migliore delle ipotesi: chi è che si imbarca in grandi progetti o cala l'asso di briscola proprio ora, rischiando di bruciarlo?
Utente
25 agosto, 2018
Richard ha detto
Che possa slittare la scelta dei cantanti, anche per guadagnare tempo, è più che probabile, questo sì.
Sarà comunque un Festival di transizione nella migliore delle ipotesi: chi è che si imbarca in grandi progetti o cala l'asso di briscola proprio ora, rischiando di bruciarlo?
Quindi in sostanza dai ragione all'articolo. Dici che ti convince poco però poi pensi che l'annuncio possa slittare e che sarà un Festival di transizione perchè i cantanti non calano l'asso. Alla fine è quello che dicono loro... o no?
Utente
18 settembre, 2018
Daniele ha detto
Quindi in sostanza dai ragione all'articolo. Dici che ti convince poco però poi pensi che l'annuncio possa slittare e che sarà un Festival di transizione perchè i cantanti non calano l'asso. Alla fine è quello che dicono loro... o no?
Diciamo che non condivido lo spirito e l'approccio: partono dicendo che le canzoni non convincono, come se fosse questo il problema, e sembra che loro lo sappiano da chissà quale osservatorio privilegiato.
In realtà ne sanno quanto noi e alla fine deducono a buon senso quel che diciamo noi, cioè che si sta prendendo (anche giustamente) tempo.
Utente
18 settembre, 2018
Patrick ha detto
Il mio più grande timore/dubbio è legato al fatto che molte canzoni possano parlare di covid, distanziamento social e chi più ne più ne mettaPer il resto sono certo che ci sia un numero elevatissimo di cantanti che ci proveranno..
Sottoscrivo.
Alla prima canzone che "puzzi" di Covid vado sotto casa di Amadeus.
Anche io immagino un assalto al Festival, forse soprattutto da parte dei medio bassi calibri, e meno voglia dai "big" o presunti tali.
Utente
1 dicembre, 2019
Richard ha detto
Chi è che si imbarca in grandi progetti o cala l'asso di briscola proprio ora, rischiando di bruciarlo?
Ecco, su questo hai/hanno ragione: è vero che in teoria dovrebbero provarci un po' tutti, ma, se la situazione non migliora prima della scadenza del termine per l'invio dei brani, può darsi che pochi degli artisti con grandi progetti su cui investire rispondano all'appello, temendo che nei prossimi mesi avranno poca possibilità di promuovere, e continueranno a proporsi più che altro quelli in una situazione "o la va o la spacca", artisti da un po' di tempo ai margini del giro che conta, che incidono per piccole etichette ecc.
In definitiva, se quest'anno non si dovesse assistere al pressoché consueto aumento del numero di Big in gara (impossibile che lo riducano), potrebbe essere la conferma che, al di là dei 20 che sarà riuscito a trovare tra quelli abbastanza in auge o comunque discretamente attivi a livello indie, subito dietro di loro ci fosse un gruppone di artisti che magari ci provano sempre, ma vengono considerati di scarso appeal per il pubblico di Rai 1, al di là delle canzoni proposte: Trovato, Iurato, Dear Jack, Neffa, Carone, Tricarico, Sonohra, Alexia, L'Aura, Venuti tanto per intenderci.
Patrick ha detto
Il mio più grande timore/dubbio è legato al fatto che molte canzoni possano parlare di covid, distanziamento social e chi più ne più ne metta
Nooo, per favore!
Al riguardo sono piuttosto ottimista, ammesso che ci siano diverse proposte che alludono in modo più o meno velato all'isolamento o alla crisi legata al lockdown, Amadeus ne ammetterà al massimo un paio (contrariamente a quanto fecero nel '90, quando tanti brani musicalmente ricalcavano, magari spudoratamente, la moda della lambada, o un paio d'anni dopo, dove diversi testi facevano riferimento all'AIDS).
Ottimisticamente, preferisco comunque pensare che, visto che anche gli artisti hanno avuto più difficoltà a incontrare autori e musicisti, i brani presentati fossero in realtà nel cassetto da tempo, e non messi giù per l'occasione. Sperando che non si tratti di "scarti"...
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