Utente
9 agosto, 2019
Mi butto anch'io nel commentare le vostre scelte per il concerto che per adesso ho amato di più. La musica elettronica è talmente vasta e ricca di influenze che è quasi ovvio perdersi in questo mondo ma vedo che alcuni di voi hanno ‘’orecchio’’ e mi hanno reso un bimbo felice. Grazie.
Andiamo ai commenti del più truzzo dei giudici:
Hey Mr policeman non farci una multa perché siamo solo all’inizio! Il brano di Eva ha il giusto bilanciamento tra base potente e cantato frizzante, un’ottima apripista. Suono forse troppo old school ma con queste note raggae è perfetta per una notte d’estate a base di alcool e…altro. Good choice!
Ho pianto in discoteca anch’io. Perché volevo buttarmi in pista ma il cantante mi ha confuso con la fisica quantistica. Nonostante sia coerente con il concerto non ho ricevuto quella carica che mi aspettavo. Forse il troppo cantato, forse il ritmo che sembra crescere ma poi non lo fa. Mi siedo già così presto?
Uh gli MNDR! Ritorno in centro pista a colpi di swerlk ma siamo ancora in fase riscaldamento. Ottima scelta dopotutto, non potevano mancare ad un concerto del genere. Il brano che hai scelto ha la fortuna di avere dei bassi potenti che me la fanno apprezzare. Hai scelto bene ma non hai esagerato. Resto comunque soddisfatto.
Money Machine si distacca dalla lineup e crea curiosità. Non è una canzone che mi travolge e forse a quest’ora potrebbe risultare fiacca ma quel disturbo lo amo e lo amerò anche in un ‘altra canzone presente al concerto. Mi hai incuriosito, bravo/a.
Jagwar Ma… ma quanto attacchi? Mi aspettavo al min 1:40 un crescendo da paura ma ti sei messo a fare falsetti. Mi dispiace ma non mi ha preso, c’è troppa chitarra e poco elettronica.
SSi..on! Ecco questo è il pezzo che anche senza tunz tunz ti colpisce. Inizia come una canzone soft, con quel bassino simpatico quel ritornello che ti entra in testa, stai ondeggiando e poi BOOM parte il caos. Amo questi pezzi che sorprendono con poco. Sceltona ottimona.
Su Georgia non puoi dire nulla. Sceltona ottimona e furbona. Il sound elettro vibe c’è, l’ascolterei volentieri sotto le stelle. Personalmente la considero overrated ma questo è sicuramente il suo posto.
L’unico italiano che volevo vedere in questo concerto! Si sa che in Italia l’elettro è un po’ ignorante ma Liberato ha quella ricercatezza che te lo distingue. Non so il napoletano ma poco importa, il sound è on point e a volume alto i bassi ti mettono carica.
Questo brano è quello che mi aspettavo: energia. KLP ha tutto. Mi ricorda le Icona pop in questo pezzo. Poi quel ''are you ready?’’ mi fa gridare. Come spendere poco e fare bella figura, bravo/a!
Dei Kazaky avevo un’opinione negativa, forse perché LOVE la vedo più da strike a pose e poco inclusiva. Ma mi devo ricredere e bacchettarmi le dita. La canzone, al contrario, ha un raggio d’utenza molto vasto e ha una potenza tale da trascinare anche il classico truzzone.
I Planet Funk accontentano tutti con questo suono prettamente estivo. Shock per il loro prezzo, pensavo costassero molto di più. Anche loro rientrano perfettamente nel mood. È il brano che spacca, immagino fumi sparati qua e là e braccia tese in aria. Energia pura!
Utente
7 agosto, 2013
È qui la festa???
Ho amato questo concerto e sono felice che ognuno di voi sia riuscito a portare qualcosa di diverso e personale. Vi siete districati tutto sommato bene in un tema che aveva sì dei paletti chiari, ma allo stesso tempo tante variabili e sfumature. Non nascondo che da concorrente non avrei saputo bene dove andare a parare e mi sarei trovato in difficoltà quanto voi.
Questa volta metto da parte aderenze, locure e *azzi vari, mi lascio trasportare semplicemente dal mood e dai BPM del (mio) Dopodomaniland. Mi immagino a zompare sul prato, madido di sudore, nella vana speranza che qualcuno mi limoni, a un passo dal provare le prime pasticche della mia vita per fare la ragazza ribelle (che poi se ne pente e piange attaccata al water una volta tornata in albergo).
Eva Simons feat. Konshens: un inizio bomba. Sento il boato del pubblico di ubriaconi pronto a scatenarsi buttandosi i bicchieri di plastica colmi di birra in pieno viso. Una scelta che può accontentare una buona fetta di spettatori, sia chi è alla ricerca della cassa che pompa a più non posso, sia chi si trova al concerto ma è meno avvezzo a proposte troppo estreme.
Sem&Stènn feat. CRLN: mi sento disorientato. Se da un lato la base mi intriga, dall'altro le scarse capacità dei due performer principali mi provocano un senso di disagio. Ci provano, ci credono tantissimo, ma il risultato non convince. Non li trovo credibili, specie in un contesto del genere. La canzone giusta... con i cantanti sbagliati.
MNDR: quella proposta che sguazza bene in un evento che cerca di essere anche glamour. Arrangiamento ricercato, un aspetto non scontato in questo tipo di musica, si gioca molto con i suoni e sul come mixarli e renderli accattivanti. L'unico appunto negativo che posso fare è che mi aspettavo un'esplosione a un certo punto del pezzo, che non è arrivata, perché la melodia del cantato gira un po' su se stessa, ma in generale è molto convincente.
100 gecs: sono andato un attimo al bagno chimico ed uscendo fuori pensavo di essere entrato in un mondo diverso, stile armadio di Narnia. Dal Dopodomaniland sono stato scaraventato di botto su un altro pianeta, dove a emergere è l'hip hop. Avevo pagato il biglietto per un altro tipo di evento, quindi rispetto e non mi lamento con chi mi accompagna ma aspetto pazientemente il prossimo performer.
Jagwar Ma: questo è il pezzo giusto per farmi tornare nel mood. Sto già mischiando troppe marche di birra diverse e il loop psichedelico del pezzo è una giusta colonna sonora per quello che sta succedendo nel mio cervello e nel mio stomaco. L'acid house si scontra con qualche venatura rock e vedo la gente attorno a me apprezzare e farsi trascinare. Mi accodo a loro, come fossimo nella nostra Woodstock 2020.
Ssion: quando parte il pezzo sono già pronto per urlare infastidito "Dacci uno schiaffone con quella consolle!" e lui deve aver capito le mie intenzioni perché di botto l'atmosfera della canzone cambia radicalmente e mi trovo a pogare come se fosse l'ultimo giorno della mia miserabile esistenza. Non capisco niente ma mi travolge. La gente attorno a me ha paura io possa spirare da un momento all'altro da quanto mi sto scatenando quando il pezzo diventa bello cattivo. Mi sento così libero.
Georgia: oh c'è anche lei. Avete presente quando siete a un concerto e vi sentite novelli Simon Cowell? I miei amici mi guardano male perché continuo a urlare nelle loro orecchie "Lei la conosco!!!". Mi godo tutta la canzone e poi alla fine mi rendo conto che sono rimasto quasi completamente fermo. My hips don't lie. Una bellissima canzone da ascoltare quando voglio, con le mie inseparabili cuffiette, forse non l'ideale per un evento in cui voglio fare tanta tanta baldoria.
Liberato: attorno a me ho olandesi, belgi, tedeschi, inglesi, tutti marcissimi quanto me. Sono orgoglioso di vedere un artista del mio paese che non sfigura in questa cornice internazionale e mi sgolo agitando all'impazzata la bandiera che da nazionalista mi porto sulle spalle. Guys, dimenticate Dopodomaniland ora siamo al Mergellinaland. Ho voglia di pizza, s'è fatta 'na certa. Piango e non so se è più per la fame o per Liberato che mi fa ripensare ai miei ex e a come la mia vita sentimentale sia rimasta nel bagno chimico. Intanto ballo tra le lacrime. L'emozione forte della serata.
KLP: asciugati quegli occhi, cretina! Qualcuno mi urla questo, io ormai non riconosco più facce e voci. Però prendo alla lettera il consiglio e sfoggio un sorrisone marpione. Mi sento alla settimana della moda con questa "Push", la passerella è la mia, toglietevi tutti davanti. Che goduria. Mi sento fashion sui miei tacchi a stiletto fantasma. Dove lo vuoi l'autografo amo? xoxo
Kazaky: oh wow. Che bello essere ghei. Loro li hanno davvero i tacchi, sono invidiosssso. Sono venuto qui per ascoltare qualcosa di bello spregiudicato, sfacciato ed eccolo qui. Sì, questo è quello che voglio! You want me, you love me, you hate me, I don't care. Insegnatemi la vita ragazzi. Sono al collasso e il ginocchio presto mi dirà addio, ma non me ne frega gnente, l'assicurazione penserà a tutto. Questo Dopodomaniland vale tutti i centesimi che ho preso dal salvadanaio rotto.
Planet Funk: una bella conclusione più commerciale all'insegna del ricordo dei vecchi tempi andati. Ci vuole pure questo outro nostalgico e frizzantino, scaletta on point. La luce dell'alba sta per giungere, noi abbiamo le batterie quasi scariche, e l'afa ci sta per scavare la fossa, ma c'è ancora spazio per un'ultima ballatina, prima di tornare a casa, con un ricordo indelebile nel corazon.
Utente
7 agosto, 2013
Io entro per commentare un divertentissimo episodio di The Circle Francia e leggo qui, fermi tutti non so se ho letto bene alcune cose. Chi raggira la consegna e viene pure premiato. Io sono sotto shock, annulliamo questo concerto. Datemi le 21 di domani sera, e stavolta non sarò pacifico. Au revoir
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
JoJo ha detto
Io entro per commentare un divertentissimo episodio di The Circle Francia e leggo qui, fermi tutti non so se ho letto bene alcune cose. Chi raggira la consegna e viene pure premiato. Io sono sotto shock, annulliamo questo concerto. Datemi le 21 di domani sera, e stavolta non sarò pacifico. Au revoir
Utente
4 febbraio, 2018
JoJo ha detto
Io entro per commentare un divertentissimo episodio di The Circle Francia e leggo qui, fermi tutti non so se ho letto bene alcune cose. Chi raggira la consegna e viene pure premiato. Io sono sotto shock, annulliamo questo concerto. Datemi le 21 di domani sera, e stavolta non sarò pacifico. Au revoir
JoJo alle 21
Game Ranking Winner 2018/2019
Utente
4 marzo, 2015
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Eccomi pronto, ancora ubriaco per l'euforia, a dare i miei giudizi dopo essermi scatenato.
Allora, partiamo subito dicendo che anche io ho un po' abbandonato ogni tipo di considerazione che ho fatto negli scorsi concerti. Ho semplicemente messo la luce soffusa, mi son fatto uno spritz, ho attaccato la playlist e immaginato di essere in centro pista (sì, l'ho fatto davvero). Quindi ho considerato quanto mi sono mosso, ho ballato e sono stato trasportato dalla musica.
Eva Simons: era da un po' che non sentivo parlare di lei, mi ricordo ancora quando la sua Silly Boy fu scambiata per il duetto del secolo tra Rihanna e Gaga. A tratti mi è sembrata un po' anacronistica, con qualche sonorità da anni 2000, ma è impossibile stare fermi quando parte la base dopo il ritornello. Quella è la parte veramente forte del pezzo e sfido chiunque a stare fermo.
Sem&Stènn: ero molto curioso di sentire il brano dopo aver letto il loro nome, visto che non li sentivo più da X Factor. Leggo dagli altri commenti che non ha convinto molto come scelta. Beh, che dire? Io l'ho trovata pazzesca. Mi sono mosso tutto il tempo, la base mi ha catturato moltissimo, pur non essendo "potente" e non avendo un'esplosione. Questo è il caso di uno di quei brani che non hanno bisogno di un beat spaccatimpani per farti ballare, ma su cui danzi molto rilassatamente facendoti trasportare dalla musica. Il "bridge" finale il colpo di grazia.
MNDR: altra proposta su cui non puoi stare fermo. Qua ci sono il beat e il ritornello martellanti che non possono non trascinarti e ti fanno ballare, scatenandoti con le luci psichedeliche che ti sovrastano quando arriva il ritornello.
100 gecs: qua si tratta da una proposta diversa da tutte le altre, disorientante, come se entrassi in un trip visionario. Anche qua ti muovi per forza, come se fossi in un rave. Se dovessi trovare una pecca, forse la breve durata, perché finisce e ne vuoi ancora, ti aspetti che ci sia dell'altro e invece devi passare inesorabilmente alla canzone successiva.
Jagwar Ma: dopo aver pogato e aver dimenticato tutto con la proposta precedente, qua si passa ad un mood molto più soft. Mi sono mosso, ho battuto il piede, ma non ho ballato. La presenza delle chitarre e della batteria nel ritornello, che è il pezzo in cui forse la canzone dovrebbe esplodere di più, mi rimandano ad altri generi come l'indie rock, quindi rimango spiazzato.
Ssion: qua si tratta di un'altra proposta che si discosta dall'elettronica pura. Parte anche qua come un brano indie rock, ma poi diventa altro e inizi a muoverti. Questo intendevo quando dicevo che poteva trattarsi anche di una scelta che non fosse spinta per tutto il brano, ma che ti preparasse pian piano al momento di esplosione, con un crescendo. Qua accade esattamente questo, inizi a muoverti pian piano e poi ti sbatti da una parte all'altra nella parte strumentale che segue il ritornello, vero pezzo forte del brano.
Georgia: una vecchia conoscenza di RH. Chi l'ha scelta avrà giocato di strategia? Ricordandosi quanto io l'abbia sostenuta altrove. La base di About Work the Dancefloor è inevitabilmente elettronica. Quello che ho notato, ascoltandola in un contesto diverso, in cui dovevo far muovere gambe e braccia a tempo di musica, è che i versi sono più potenti del ritornello (che ho sempre apprezzato molto) in cui forse ti senti meno in vena di ballare, ma comunque il movimento d'anca c'è stato.
Liberato: io invece non mi aspettavo di trovarmi di fronte Liberato e la scelta mi ha spiazzato, ma non in negativo. La trovo una scelta azzecatissima. La base è forse quella che più mi trascina, con diversi livelli di intensità e di sonorità, ma tutti in grado di farti ballare, alcuni in modo più soft, altri più spinto. Ho apprezzato molto questo aspetto.
KLP: enaup! Che scelta! Altra canzone che mi ha fatto ballare dall'inizio alla fine. La forza del brano sta assolutamente nel ritornello, potente, sensuale, in cui ti vien voglia di strusciarti contro chiunque ti passi vicino. E se il ritornello è la ciliegina sulla torta, tutto il resto della canzone è il dolce che la tiene su, in cui ti prepari allo sculettamento della parte centrale, sempre con quella sensualità che ti fa muovere a tempo di musica e ti fa venire voglia di limonarti la qualsiasi.
Kazaky: che potenza anche qua! Altra canzone che ti fa sbattere i fianchi forsennatamente e ti fa fare pose da strike a pose (scusate il gioco di parole). Apprezzo molto la parte quasi sospesa tra un ritornello e l'altro, con quella specie di organo che ti fa rimanere in bilico, poi la musica si blocca, partono le casse e poi il brano esplode. Voglio anche questo, avere quei momenti in cui sei lì in attesa del momento in cui parte la mina che ti fa saltare come un pazzo e nel mentre cresce l'adrenalina.
Planet Funk: qua parte il revival. La posizione in scaletta la valorizza molto perché è perfetta per chiudere la serata. Qua non ti scateni più, ti muovi delicatamente perché è una canzone che è un po' un inno, che ti trascina nei ricordi. Mi chiedo se senza questo fattore avrebbe sortito lo stesso effetto e se senza questa posizione nella lineup si sarebbe persa in mezzo alle altre proposte.
Utente
15 febbraio, 2019
Purtroppo non sono riuscito ad inviare i miei voti nella precedente LineUp (che ho adorato), quindi a 'sto giro mi sono dato una mossa!
Condivido un pò il pensiero comune. E' stato il concerto che mi è piaciuto meno, nonostante il genere che comunque non disprezzo. Per noi del pubblico è bello vedere come si muovono i concorrenti in gara quando escono fuori dalla comfort zone. Quindi, ben vengano queste sfide, anche se più difficili per loro.
Le scelte che ho apprezzato di più sono state Liberato, Eva Simons, MNDR e KLP.
Invece ho fatto fatica a comprendere e a farmi trasportare dalle proposte di 100gcs (&...) e Sem&Stenn.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
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