@anna53 , come promesso . 

Ho sempre amato tutti gli animali ma ho deciso di agire concretamente quando , a causa dell'ignoranza del paese in cui abitavo , ho conosciuto la cattiveria umana . E anche l'indifferenza . Ho sempre vissuto in posti pieni di gatti randagi , delle cui sorti non parlerò per evitare una depressione acuta . Ho capito però che avevano bisogno di me quando vidi un bel micio rosso sul ciglio della strada , in fin di vita perché appena investito . Lo raccolsi precipitosamente ( ma non chiedermi con quale coraggio perché non lo so e perché sono emofobo  ) e andai dal veterinario più vicino ; ricordo che aprì l'ambulatorio proprio quel giorno e io ero il suo primo paziente . Trascorsi quasi un mese lì dentro per quel gattino che aveva bisogno delle flebo quasi tutto il giorno , entravo alle 8 di mattina ed uscivo alle 20 di sera , portavo i miei noiosissimi libri e studiavo lì . Nonostante tutto , le cure non sortirono l'effetto sperato e dopo un po' me ne feci una ragione .  Il veterinario invece è oggi un mio grandissimo amico , anzi  ai tempi mi chiese di lavorare con lui come assistente perché era stupito dall'immediato legame che si creava tra me e tutti gli animali che venivano a trovarci e della naturalezza con cui collaboravo insieme a lui , ma rifiutai .

Da questa primissima avventura con gli animali  ho capito però che ero io ad avere bisogno del loro calore e non il contrario , così ho cercato sempre di rendermi utile , nei limiti delle mie possibilità , collaborando con alcune associazioni che si occupano di sfamare e ospitare i randagi in attesa che qualche bell'anima decida di accoglierli in casa 

JonSnow ha detto
@anna53 , come promesso . 

Ho sempre amato tutti gli animali ma ho deciso di agire concretamente quando , a causa dell'ignoranza del paese in cui abitavo , ho conosciuto la cattiveria umana . E anche l'indifferenza . Ho sempre vissuto in posti pieni di gatti randagi , delle cui sorti non parlerò per evitare una depressione acuta . Ho capito però che avevano bisogno di me quando vidi un bel micio rosso sul ciglio della strada , in fin di vita perché appena investito . Lo raccolsi precipitosamente ( ma non chiedermi con quale coraggio perché non lo so e perché sono emofobo  ) e andai dal veterinario più vicino ; ricordo che aprì l'ambulatorio proprio quel giorno e io ero il suo primo paziente . Trascorsi quasi un mese lì dentro per quel gattino che aveva bisogno delle flebo quasi tutto il giorno , entravo alle 8 di mattina ed uscivo alle 20 di sera , portavo i miei noiosissimi libri e studiavo lì . Nonostante tutto , le cure non sortirono l'effetto sperato e dopo un po' me ne feci una ragione .  Il veterinario invece è oggi un mio grandissimo amico , anzi  ai tempi mi chiese di lavorare con lui come assistente perché era stupito dall'immediato legame che si creava tra me e tutti gli animali che venivano a trovarci e della naturalezza con cui collaboravo insieme a lui , ma rifiutai .

Da questa primissima avventura con gli animali  ho capito però che ero io ad avere bisogno del loro calore e non il contrario , così ho cercato sempre di rendermi utile , nei limiti delle mie possibilità , collaborando con alcune associazioni che si occupano di sfamare e ospitare i randagi in attesa che qualche bell'anima decida di accoglierli in casa 

Onore ai gattari del forum! 

Fino a un paio di anni fa collaboravano anche io con un paio di associazioni ma ho dovuto dare forfait, ne andava della mia salute. C'è tanta gente che fa paura all'interno di queste realtà, e io non ne potevo più.

L'anno scorso il mio ex mi ha rifilato il coniglio che aveva preso due giorni prima perchè si era già stancato (pensa te, i conigli fanno la cacca! e tanta!) e un po' alla volta sono entrata a far parte di un gruppo gestito per fortuna da persone meravigliose e mentalmente stabili che si occupa di animali esotici. Ho abbandonato l'associazione qualche mese fa, il mio povero coniglio si era ammalato all'improvviso ed era morto nel giro di un paio d'ore e io ero sconvolta al punto da non volere più vedere un animale in vita mia.

Qualche settimana dopo la scomparsa del coniglio, un'amica che si occupa di affidamenti mi porta a casa un affarino nero ingarbugliato tutto occhioni e miagolii e mi chiede di tenerlo un paio di giorni. Ovviamente è ancora quiMi piacerebbe ritornare a fare volontariato, ma ogni volta che ci penso energie e coraggio calano all'improvviso.

Che bellissimo topic! Io ho un cagnolino di 8 mesi...vi dirò ho sempre desiderato un cane ma per un motivo o per un altro non lo abbiamo mai preso. Ed in più io ne avevo una fifa matta. Quando avevo 3 anni un pastore tedesco mi saltò addosso e mi buttò a terra...vi lascio immaginare il trauma...

Per esperienza personale peró posso dirvi che si, sono sempre stato sensibile al maltrattamento degli animali, ho sempre creduto di capire il bene che un padrone puo' avere per il suo animale...ma solo vivendolo ho capito davvero cosa significa tutto ció. Con il mio Aaron c'è un rapporto bellissimo. Ci ama tutti in famiglia e ci fa le feste. Si è affezionato anche ai nonni ed ora tutti impazziamo per lui. Un periodo quando era piccolo abbiamo creduto di doverlo dare a qualcun altro perché c'era il rischio che mio fratello fosse allergico...ma fortunatamente si scoprì che così non era ed è stata una gioia immensa. È come se avesse colmato un vuoto. Siamo una famiglia numerosa, siamo in 5 e volevamo un altro fratellino o sorellina ma mia madre purtroppo non puo' più avere figli e Aaron ha colmato proprio quel vuoto lì...per i miei è un figlio e per noi è un fratellino. Se riesco vi posto una foto...magari domani peró...

pesca81it ha detto
anche un'altra senatrice michela brambilla è una che combatte da anni contro cio, e mi pare di aver letto pochi giorni fa che vorrebbe far si che smettano di fare la festa della carne di cane in cina, quando sa benissimo che il suo intervento sarà inutile

La Brambilla non fa in tempo a fare una cosa che trovo positiva che già mi dà motivo di ricredermi. Bisognerebbe capire perché la Brambilla abbia criticato il Festival di Yulin.

Una prima accusa che si potrebbe fare è che, non essendoci un controllo sanitario efficace sulla carne di cane, è più facile il contagio di certe malattie (per esempio la rabbia) dal cane a chi ha lavorato a stretto contatto con il cane. In tal caso, quindi, si tratterebbe di una critica volta a difendere l'uomo, non l'animale. Però la Brambilla, da sempre, ha portato avanti battaglie animaliste e sembrerebbe strano che, di punto in bianco, ponesse tanta attenzione all'essere umano.

Una seconda critica che può essere mossa è alle condizioni precarie di custodia, trasporto e macello. In tal caso, allora, mi sembrerebbe che la Brambilla con una mano punti il dito contro la Cina, mentre con l'altra cerchi di nascondere come può ciò che avviene in Italia. La condizione degli agnelli mangiati per Pasqua dalla maggior parte degli italiani non è di certo così migliore!

Una terza critica è che si mangia carne di cane, che è un animale domestico. A questo punto rispondo: differenze culturali. Pure noi mangiamo il cavallo, il maiale, l'agnello ecc... Quindi l'unica risposta valida sarebbe imporre il vegetarianismo a tutti. Però, a questo punto, provate a togliermi la fiorentina, il prosciutto crudo dentro la piadina o la mortadella che io inizio a sbranarvi.