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anna53
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29 luglio, 2015 - 16:01
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 Amici!!!..Oggi lascio liberi di scorrazzare nei prati il cane e il gatto laugh e posto articoli inerente ad un altro animale che in tanti posseggono e si prendono cura con affetto: LA TARTARUGA!kiss

Come curare una tartaruga di acqua dolce

Come prima cosa, devi sapere che letartarughe hanno bisogno di una vasca molto grande adeguata dove poter nuotare, di una zona asciutta dove potersi muovere e di sole. Quindi se hai un giardino o una terrazza, puoi creare con una vasca grande (con ad esempio la piscina per bambini) e allestirla con alcuni sassi, dove la tartaruga può uscire dall'acqua e prendere il sole. Se invece devi tenerla in casa, la sistemazione adatta è un acquario di vetro, facile da lavare e da disinfettare. Non mettere nel fondo dell'acquario della ghiaia troppo piccola, perché potrebbe mangiarla e quindi causare una costipazione intestinale. Inoltre devi creare una zona asciutta, che deve essere facilmente raggiungibile dalla tartaruga, puoi usare delle rocce o dei pezzi di legno.

Un'altra cosa basilare è la temperatura dell'acqua che deve essere tra i 23-25 gradi, da ottenere tramite un riscaldatore collegato ad un termoriscaldatore (lo puoi acquistare nei negozi per animali). Per la salute della tartaruga l'esposizione al sole è molto importante, quindi durante legiornate calde e soleggiate, puoi esporla alla luce diretta del sole, lasciando sempre una zona d'ombra, dove può ripararsi. Mi raccomando il coperchio di vetro toglilo, perché non verrebbe a contatto con i raggi ultravioletti, quindi l'esposizione risulterebbe inutile. Se invece l'esposizione non è possibile, puoi utilizzare delle lampade che emettanoraggi ultravioletti e calore (anche questi li puoi acquistare nei negozi per animali). Questo tipo di lampada, sostituisce il sole e la devi tenere accesa per circa 12 ore al giorno e va sostituita ogni 9-12 mesi.

Per tenere in salute la tua tartaruga, devi sempre tenere l'acqua pulita, se vive nella piscina, ti basta svuotarla e aggiungere acqua pulita, se invece vive nell'acquario puoi installare un filtro esterno, che elimina gli odore sgradevoli e toglie le impurità dell'acqua. Mi raccomando circa ogni 15 giorni, devi cambiare l'acqua. Per quanto riguarda l'alimentazione, va fatta mangiare tutti i giorni e man mano che cresce, va diminuita la frequenza dei pasti. Quando invece è adulta devi dargli da mangiare solo per 3-4 giorni. Mi raccomando una cosa molto importante, non esagerare con il mangiare, perché una causa frequente di mortalità è l'eccessivo cibo, non farti impietosire, perchè la tartaruga sembra sempre affamata. Puoi darle i gamberetti (quelli che vendono nei negozi di animali), e man mano puoi aggiungere pezzetti di insalata, carote, fagiolini, frutta ed inoltre (se vuoi) puoi 1 volta alla settimana dargli unintegratore di vitamine e minerali per rettili.

Per concludere ti elenco gli errori più comuni, che possono fare morire unatartaruga d'acqua dolce:  tenere l'acqua delle tartarughe fredda;  dare da mangiare tanto alle tartarughe; tenerle nell'acqua sporca, per troppi giorni; privarle dell'esposizione diretta del sole o della lampada per rettili;  tenere le tartarughe in un ambiente precario.

 

5 alimenti da non dare alla tartaruga d'acqua

Farinacei

Se ci pensiamo bene, la tartaruga di certo non si alimenta con pane e pasta. Gli alimenti da evitare assolutamente quindi sono tutto ciò che si ottiene dalla farina e dalla sua lavorazione. Evitare quindi i biscotti, il pane, fette biscottate e la pasta sia cruda che cotta. L'animale infatti non ha l'apparato giusto per digerire questi cibi ed è molto probabile che l'ingestione di farinacei provochi blocchi intestinali. Se è capitata qualche briciola di pane nell'acqua di sicuro non ci si deve preoccupare. Se invece un bambino ha dato grissini o alimenti simili alla tartaruga è bene portarla da un veterinario specializzato.

Piante ed insetti sconosciuti

Molte persone pensano che le tartarughe mangino qualsiasi tipo di insetto e pianta. Questo ovviamente non è vero. È bene comprare solo mangime adatto a loro ed evitare di dargli insetti e piante varie trovate in giardino o nei campi. Spesso i bambini si divertono a dargli qualche piccolo animaletto che però potrebbe essere velenoso e portarle addirittura alla morte. Evitare assolutamente di somministrare l'edera che è fatale. Come animaletti vanno bene lombrichi, le camole e larve di zanzara. Per quanto riguarda la verdura va bene il radicchio, il crescione ma anche la carota.

Il cioccolato è uno degli alimenti assolutamente vietati per gli animali e soprattutto per le tartarughe d'acqua. Questa sostanza, nella stragrande maggioranza dei casi è mortale perché altamente tossica. Gli zuccheri presenti in un pezzettino di cioccolato infatti sono eccessivi per un animale di queste dimensioni e in breve possono portare ad un'intossicazione. Anche se per noi il cioccolato rappresenta un alimento prelibato, nelle tartarughe provoca seri danni al sistema nervoso. Dunque fare attenzione se si hanno bambini o ospiti a casa che inconsapevolmente vogliono dare un pezzo e un biscotto di cioccolato alla tartarughina.

5

Latte e latticini

Anche il latte e i latticini si devono escludere dall'alimentazione delle tartarughe acquatiche. Somministrare loro questi alimenti può essere davvero pericoloso per lasalute in quanto possono incorrere in gravi problemi intestinali. Evitare quindi assolutamente di dare pezzi di formaggio di qualsiasi tipo. Anche in questo caso si potrebbero manifestare casi di diarrea e blocchi intestinali. Anche piccole dosi di questi cibi causerebbero in breve tempo l'intossicazione dell'organismo e portare l'animale alla morte.

Frutta

Tra i 5 alimenti da non dare alla tartaruga d'acqua, figura anche la frutta. Anche se per molti sembra un alimento del tutto innocuo, per le nostre amiche nuotatrici non lo è. Questo perché oltre a presentare un'alta percentuale di zucchero, la frutta è anche ricca di fibre. Un'assunzione elevata e continua di questo alimento infatti può portare dissenteria. Oltre a questo non bisogna neanche sottovalutare il pericolo di fermentazioni e problemi di acidità. Insomma, la frutta provoca molti più danni che benefici. Per tenere in forma la nostra tartaruga e il suo apparato digestivo è bene evitare eccessive dosi di frutta.

FONTE: aninmalidalmondo.pianetadonna.it

 

Razzo
Sicily
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29 luglio, 2015 - 16:29
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anna53 ha detto

Razzo ha detto
Vi confesso che non ho mai particolarmente amato gli animali, al punto tale da adottarne uno, però da qualche periodo una coppia di miei amici ha adottato un meticcio e mi sono innamorato dei lei, si chiama Maia ed è un'amore. Ha solamente tre mesi ma è dolcissima.

Avere un animale in casa @Razzo ..è meraviglioso,kiss..se hai spazio a sufficienza ti consiglio di adottarne uno, è un'esperienza da provare per le tante soddisfazioni che ti dahug

Purtroppo non posso Anna, mi farebbe molto piacere avere un cagnolino a cui pensare...

Stefy87
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29 luglio, 2015 - 17:00
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anna53 ha detto
@stefy87..ho un articolo per te!!!..sarò meglio il pelosetto o la stagista che ti ritrovi????lollol

Cani in ufficio per ridurre lo stress

Altro che cani, a me per ridurre lo stress ci vuole solo una vacanza!!cool

Comunque ti dirò, la stagista si sta dando una leggera mossettina.. per fortuna io in questi giorni ci sono poco e faccio solo qualche comparsata a controllare.. lei l'abbiamo soprannominata "Evanescence", ha l'espressione reattiva del cagnolino che hai postato!!

"Io CATTIVA

ho le ali puntate su Dio"  

                                                                                            

undri
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29 luglio, 2015 - 18:28
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l'articolo sulle tartarugheclapclap

le mie mi odiano sicuro... perché la vasca non è molto grande (è come quella della foto, forse un po' di più, ma a me sembra tanto piccola per lorohug) e soprattutto alcune volte mi dimentico del cibomaraurla_png è capitato che stessero senza mangiare anche per alcuni giorni poverepiango2piango2 oppure mi dimentico di cambiare l'acqua... che poi io la devo cambiare spesso, altro che ogni 15 giorni! le mie scagazzano come conigli e nuotano sempre nella melma... cambiamo l'acqua ogni 10 giorni massimo perché poi non le vediamo più in mezzo al verdelmao però escluse quelle poche volte che mi dimentico di dar loro da mangiare, hanno sempre gamberetti a volontàhugma non esagero mai (mia sorella sìyell). giuro però che non sapevo che la frutta facesse male a loro... per fortuna non gliel'ho mai data anche se mi era passato per la mente spessorofl

dai, tutto sommato faccio tutto quello che c'è scritto

acqua sì

vasca sì

cibo sì

sole sì

zona asciutta sì

temperatura? a "tatto" mi sembra di sì (nuoto e quindi capisco abbastanza la temperatura dell'acqua sentendola). ecco, d'estate ahimè, è decisamente più calda, ma non posso cambiarla ogni giorno

 

comunque credo che le mie due tartarughine non si piaccianorofl una delle due ha problemi relazionali perché ha assistito alla morte della sua prima compagnapiango2 mio papà puliva la vasca e le ha messe in un vaso (peccato fosse a quasi 2m da terra e lui ignaro delle capacità di "arrampicatrici" delle tartarughemess) ed una delle due si è lanciata giùrip

Razzo
Sicily
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29 luglio, 2015 - 18:31
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Pensavo che questo fosse il topic più adatto, questa specie è in via d'estinzione...

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Morg
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29 luglio, 2015 - 18:36
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Anche i miei genitori hanno una tartaruga d'acqua (che in realtà era di mia sorella ma quando è venuta a vivere con me la bestiola la lasciata a loro.)

Fino a poco tempo fa avevamo un'acquario simile a quello della foto, ma la tartaruga è cresciuta e ci stava stretta. Quindi di recente i miei hanno speso più di seicento euro tra mega-acquario, mega-termometro ipertecnologico, mega-lampadona (perchè con l'acquario nuovo mica puoi usare il vecchio impianto di riscaldamento no?!)

Trattano meglio lei di me rolleyes

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anna53
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29 luglio, 2015 - 22:24
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undri ha detto
l'articolo sulle tartarugheclapclap

le mie mi odiano sicuro... perché la vasca non è molto grande (è come quella della foto, forse un po' di più, ma a me sembra tanto piccola per lorohug) e soprattutto alcune volte mi dimentico del cibomaraurla_png è capitato che stessero senza mangiare anche per alcuni giorni poverepiango2piango2 oppure mi dimentico di cambiare l'acqua... che poi io la devo cambiare spesso, altro che ogni 15 giorni! le mie scagazzano come conigli e nuotano sempre nella melma... cambiamo l'acqua ogni 10 giorni massimo perché poi non le vediamo più in mezzo al verdelmao però escluse quelle poche volte che mi dimentico di dar loro da mangiare, hanno sempre gamberetti a volontàhugma non esagero mai (mia sorella sìyell). giuro però che non sapevo che la frutta facesse male a loro... per fortuna non gliel'ho mai data anche se mi era passato per la mente spessorofl

dai, tutto sommato faccio tutto quello che c'è scritto

acqua sì

vasca sì

cibo sì

sole sì

zona asciutta sì

temperatura? a "tatto" mi sembra di sì (nuoto e quindi capisco abbastanza la temperatura dell'acqua sentendola). ecco, d'estate ahimè, è decisamente più calda, ma non posso cambiarla ogni giorno

 

comunque credo che le mie due tartarughine non si piaccianorofl una delle due ha problemi relazionali perché ha assistito alla morte della sua prima compagnapiango2 mio papà puliva la vasca e le ha messe in un vaso (peccato fosse a quasi 2m da terra e lui ignaro delle capacità di "arrampicatrici" delle tartarughemess) ed una delle due si è lanciata giùrip

Hai visto @undri che bell'articolo interessante??..kiss..c'è sempre qualcosa da imparare!!..ma non dimenticarti di dar loro da mangiare, porelle!!messlol...se trovo qualcosa d'altro d'interessante te lo posto!!hug

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anna53
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29 luglio, 2015 - 22:40
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Razzo ha detto
Pensavo che questo fosse il topic più adatto, questa specie è in via d'estinzione...

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Questa è l'aquila reale e purtroppo si, è a rischio estinzione, ti posto un articolo kiss

L’Aquila Reale è a rischio estinzione per la distruzione del suo habitat

Da uno studio-pilota svolto nell’ambito del progetto ‘Un nuovo volo’ finanziato dall’azienda Norda e condotto dalla Lipu-BirdLLife, Lega Italiana Protezione Uccelli, un’Associazione per la conservazione della Natura attiva in Italia dal 1965, è emerso un dato allarmate per quanto riguarda il rischio estinzione dell’aquila reale.

I dati sono stati reperiti attraverso il monitoraggio di cinque importanti aree di montagna tra Alpi (Gran Paradiso, catena del Lagorai, Parco nazionale dello Stelvio, e Dolomiti bellunesi) e Appennino (Monti Sibillini).

A minacciare il grande rapace sarebbe soprattutto l’abbandono della pastorizia con la scomparsa progressiva di prati e pascoli di montagna, che in soli 30 anni si sono ridotti quasi della metà, minacciando il suo habitat naturale e quello di altre specie come la coturnice, il gallo forcello e il re di quaglie.

Secondo i risultati ottenuti dalla LIPU, a danneggiare l’habitat dell’aquila compaiono anche il degrado e la frammentazione del territorio, causati dalla costruzione di strade, dalla sottrazione di suolo per l’edilizia e le attività industriali, commerciali e turistiche, e dall’agricoltura intensiva. Altre cause, non meno gravi, sono rappresentate anche dalla presenza di linee elettriche, causa di morte per folgorazione, l’arrampicata sportiva su parete, causa di abbandono dei nidi, la presenza di dighe, che stravolgono l’habitat e la piaga del bracconaggio.

Il Direttore Generale LIPU, Elena D’Andrea, ha così dichiarato: ‘Lo studio che abbiamo realizzato grazie a Norda sarà molto utile per ottenere una maggiore tutela di questa specie e per far conoscere al pubblico la sua bellezza e importanza. La difesa dell’ambiente deve diventare un’esigenza di tutta la società, che dall’ambiente trae risorse, come l’acqua, indispensabili per vivere. E gli uccelli, in questo contesto, svolgono un ruolo insostituibile di indicatori dello stato di salute dell’ambiente che ci circonda’.

In questo caso l’Italia e chiamata a ricoprire un ruolo molto importante visto che oltre il 10% delle 4.100-4.500 coppie presenti nell’Unione europea nidifica proprio nel nostro Paese, con un numero complessivo di circa 486-547 coppie. Possiamo solo auspicare che riesca in ciò, dato anche dalle scelte alquanto indiscutibili prese in questi giorni riguardo il prolungamento dei tempi di caccia.

fonte:ecologia.guidone.it

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anna53
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29 luglio, 2015 - 22:50
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Morg ha detto
Anche i miei genitori hanno una tartaruga d'acqua (che in realtà era di mia sorella ma quando è venuta a vivere con me la bestiola la lasciata a loro.)

Fino a poco tempo fa avevamo un'acquario simile a quello della foto, ma la tartaruga è cresciuta e ci stava stretta. Quindi di recente i miei hanno speso più di seicento euro tra mega-acquario, mega-termometro ipertecnologico, mega-lampadona (perchè con l'acquario nuovo mica puoi usare il vecchio impianto di riscaldamento no?!)

Trattano meglio lei di me rolleyes

E' vero Morg, si spendono soldi anche per mantenere questi piccoli animaletti, ma in generale un po tutti gli animali che ci fanno compagnia, smitten..dal momento che entrano in casa, fanno parte pure loro del nucleo familiare e soddisfiamo ogni loro esigenza e capriccio...ad esempio io ho una cesta piena di giocattoli per la mia cagnolina viziatissima..per non parlare dei biscotti.....è stata fortunata ad avermi incontratoheart ed io ne sono felice.

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Morg
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29 luglio, 2015 - 23:10
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Tenere animali in casa significa trattarli al meglio delle proprie possibilità e viziarli il più possibile :-)

Il discorso che volevo fare io però è un po' diverso. 

Nel caso della tartaruga si tratta di acquisti assolutamente necessari al suo benessere, non di accessori superflui. 

Si parla tanto di maltrattamenti su cani e gatti, e spesso si trascurano e si ignorano altri animali: tartarughe tenute a languire in piscinette microscopiche dove non hanno nemmeno lo spazio per una nuotata, senza termostato per riscaldare l'acqua e senza lampada soffrono e probabilmente sono malate, ma i proprietari non se ne accorgono.

Conigli tenuti in gabbia, anche solo per poche ore, stanno malissimo, fisicamente e soprattutto psicologicamente. Se nutriti poi con i cibi secchi dei negozi non parliamone, necessitano di verdura fresca e fieno. E costa. E loro sporcano. E se non si è disposti a trattarli come meritano allora che si compri un peluche.

Anche queste sono crudeltà, non solo i casi eclatanti di abbandono. Solo che si tende a considerarli animali di serie b.

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anna53
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29 luglio, 2015 - 23:21
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Ritorniamo a parlare delle tartarughe d'acqua: @undri ..tu la lavi la tua tartarughina??Ci fai il bagnetto??lol

Come pulire il guscio di una tartaruga d'acqua

Introduzione

Chi possiede un animale domestico sa quanto sia piacevole la sua compagnia.  Sulversante opposto, si deve considerare che gli animali necessitano di una serie di attenzioni: devono essere nutriti, accuditi, curati e lavati. Secondo le ultime indagini, nella classifica degli animali domestici più comuni, le tartarughe occupano una piazza di tutto rispetto. Questi rettili si suddividono in due gruppi principali: tartarughe di terra e tartarughe marine. In questa guida vedremo come pulire il guscio di unatartaruga marina (o comunemente chiamate tartarughe d'acqua).

Occorrente

Assicurati di avere a portata di mano:
  • Spazzolino e dentifricio
  • Aceto bianco
  • Olio di mandorle
  • Per l'allevamento di queste bestiole, l'ideale è utilizzare appositi acquari che prevedano zone in acqua e zone all'asciutto. Per far sì che la nostra tartaruga si mantenga in buona salute, dovremo alimentarla a dovere. Questo consiglio è fondamentale anche per la pulizia stessa dell'animale, infatti tanto meglio la tartaruga è alimentata, e tanto più in salute si mantiene il suo carapace. Se l'animale mangia in modo sano e regolare, guscio e cute saranno molto meno intaccati dal calcare e dai microrganismi dell'acqua. A questo proposito bisogna garantirle un buon apporto di proteine e di vitamine.

    Fatta questa doverosa premessa, non ci resta che entrare nel clou della guida e scoprire come pulire le tartarughine d'acqua in modo facile ed economico, dunque appuntamento ai successivi passi!

  •  
    Uno dei nemici principali delle tartarughe è il calcare: esso si deposita sul guscio e negli spazi interstiziali, creando una patina opaca che dà luogo a delle vere e proprie incrostazioni. Per non creare malessere nell'animale, dovremo pulire il loro carapace con frequenza settimanale. Il metodo più semplice ed economico è utilizzare un comune spazzolinoda denti e un piccolo quantitativo di dentifricio. Quest'ultimo contiene delle sostanze antibatteriche e detergenti, ideali per il nostro scopo.
    Nell'eseguire questo passaggio, ponete attenzione a non ricoprire incautamente il musetto della bestiola, si rischierebbe di irritare la sua pelle. Sfregate il guscio con movimenti regolari in ogni direzione, cambiando la posizione della tartaruga.
     
    Quando avete completato la pulizia, potrete proseguire nel trattamento della nostra tartarughina. Un consiglio è quello di lucidarne il guscio con dell'olio di mandorle, avendo cura di farlo penetrare nelle scanalature dello stesso. Oltre ad un carapace più lucente, otterrete una naturale protezione contro il calcare.
    In alternativa al dentifricio, potrete adottare un panno imbevuto di acetodi vino bianco e sfregarlo sul guscio dell'animale insistentemente fino a rimuovere ogni residuo di sporcizia. Anch'esso presenta azione disinfettante, anticalcare e lucidante. Dopo questa pulizia potrete utilizzare comunque l'olio di mandorle, come descritto precedentemente.

    Oltre ai rimedi naturali citati, potrete acquistare dei prodotti appositi, facilmente reperibili nei negozi specializzati. Un consiglio personale che posso darvi, è di preferire i rimedi naturali a quelli pronti all'uso.

    Consigli

    Non dimenticare mai:
    • Usate acqua poco calcarea e pulite il guscio una volta alla settimana.
  • Come fare il bagno a una tartaruga

  • Fare il bagno ad una tartaruga serve ad eliminare residui di sporco dal carapace. Inoltre ha effetti benefici sull'idratazione ed ilmetabolismo. Nel caso di tartarughe di acqua non è importante il livello dell'acquacontenuta nella ciotola. Invece è fondamentale per le tartarughe di terra. Per le tartarughe di terra possono essere previste delle ciotole basse di acqua direttamente nel terrario. La ciotola dell'acqua va messa a disposizione in modo che la tartaruga possa bere e fare il bagno anche autonomamente. Fondamentale è tenere sotto controllo la temperatura ed il livello dell'acqua, evitando che la tartaruga anneghi. Inoltre l'acqua nella ciotola va sostituita quotidianamente. La ciotola, invece, va lavata ogni due o tre giorni. Il bagno è consigliabile farlo una volta a settimana. In questa guida viene illustrato come fare il bagno ad una tartaruga.
  • Assicurati di avere a portata di mano:
    • Ciotola bassa, tipo sottovaso
    • Spazzolino da denti
    • Acqua tiepida
    • Per fare il bagno ad una tartaruga prendete una ciotola abbastanza bassa, tipo un sottovaso. Riempite la ciotola in base alla grandezza della tartaruga. Regolatevi in questo modo: riempite la ciotola fino a bagnare il carapace. Cioè deve arrivare alla linea di congiunzione tra pancia e guscio. In questo modo la tartaruga riesce a respirare e a bere in caso di necessità. La durata del bagno è di circa 10 - 15 minuti, da interrompere nel caso la tartaruga abbia voglia di uscire dalla ciotola. Una volta terminato il bagno asciugate immediatamente e accuratamente la tartaruga per evitare il raffreddamento repentino. Questo potrebbe portare a gravi condizioni di salute.
    • Fare il bagno alla tartaruga significa idratarla. Innanzitutto perché in questa occasione la tartaruga potrà bere a sufficienza. Oltre a ciò l'idratazione avviene anche attraverso la pelle che rimane a contatto con l'acqua. Restando in ammollo in acqua calda viene attivato anche il suo metabolismo. Stimolandola a mangiare e a muoversi. Stesso beneficio a cui porta l'esposizione ai raggi solari. Oltre al metabolismo, stimola anche la diuresi e la defecazione. In parte per l'effetto rilassante del bagno....
    • fonte:animalidalmondo.pianetadonna.it
Razzo
Sicily
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29 luglio, 2015 - 23:34
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anna53 ha detto

Razzo ha detto
Pensavo che questo fosse il topic più adatto, questa specie è in via d'estinzione...

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Questa è l'aquila reale e purtroppo si, è a rischio estinzione, ti posto un articolo kiss

L’Aquila Reale è a rischio estinzione per la distruzione del suo habitat

Da uno studio-pilota svolto nell’ambito del progetto ‘Un nuovo volo’ finanziato dall’azienda Norda e condotto dalla Lipu-BirdLLife, Lega Italiana Protezione Uccelli, un’Associazione per la conservazione della Natura attiva in Italia dal 1965, è emerso un dato allarmate per quanto riguarda il rischio estinzione dell’aquila reale.

I dati sono stati reperiti attraverso il monitoraggio di cinque importanti aree di montagna tra Alpi (Gran Paradiso, catena del Lagorai, Parco nazionale dello Stelvio, e Dolomiti bellunesi) e Appennino (Monti Sibillini).

A minacciare il grande rapace sarebbe soprattutto l’abbandono della pastorizia con la scomparsa progressiva di prati e pascoli di montagna, che in soli 30 anni si sono ridotti quasi della metà, minacciando il suo habitat naturale e quello di altre specie come la coturnice, il gallo forcello e il re di quaglie.

Secondo i risultati ottenuti dalla LIPU, a danneggiare l’habitat dell’aquila compaiono anche il degrado e la frammentazione del territorio, causati dalla costruzione di strade, dalla sottrazione di suolo per l’edilizia e le attività industriali, commerciali e turistiche, e dall’agricoltura intensiva. Altre cause, non meno gravi, sono rappresentate anche dalla presenza di linee elettriche, causa di morte per folgorazione, l’arrampicata sportiva su parete, causa di abbandono dei nidi, la presenza di dighe, che stravolgono l’habitat e la piaga del bracconaggio.

Il Direttore Generale LIPU, Elena D’Andrea, ha così dichiarato: ‘Lo studio che abbiamo realizzato grazie a Norda sarà molto utile per ottenere una maggiore tutela di questa specie e per far conoscere al pubblico la sua bellezza e importanza. La difesa dell’ambiente deve diventare un’esigenza di tutta la società, che dall’ambiente trae risorse, come l’acqua, indispensabili per vivere. E gli uccelli, in questo contesto, svolgono un ruolo insostituibile di indicatori dello stato di salute dell’ambiente che ci circonda’.

In questo caso l’Italia e chiamata a ricoprire un ruolo molto importante visto che oltre il 10% delle 4.100-4.500 coppie presenti nell’Unione europea nidifica proprio nel nostro Paese, con un numero complessivo di circa 486-547 coppie. Possiamo solo auspicare che riesca in ciò, dato anche dalle scelte alquanto indiscutibili prese in questi giorni riguardo il prolungamento dei tempi di caccia.

fonte:ecologia.guidone.it

Grazie @anna53 anche se non ha quattro zampe è sempre un animale da proteggere, mentre più a destra nella foto, c'è una specie molto diffusa lmaolmaolmaolmao

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anna53
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29 luglio, 2015 - 23:49
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Morg ha detto
Tenere animali in casa significa trattarli al meglio delle proprie possibilità e viziarli il più possibile :-)

Il discorso che volevo fare io però è un po' diverso. 

Nel caso della tartaruga si tratta di acquisti assolutamente necessari al suo benessere, non di accessori superflui. 

Si parla tanto di maltrattamenti su cani e gatti, e spesso si trascurano e si ignorano altri animali: tartarughe tenute a languire in piscinette microscopiche dove non hanno nemmeno lo spazio per una nuotata, senza termostato per riscaldare l'acqua e senza lampada soffrono e probabilmente sono malate, ma i proprietari non se ne accorgono.

Conigli tenuti in gabbia, anche solo per poche ore, stanno malissimo, fisicamente e soprattutto psicologicamente. Se nutriti poi con i cibi secchi dei negozi non parliamone, necessitano di verdura fresca e fieno. E costa. E loro sporcano. E se non si è disposti a trattarli come meritano allora che si compri un peluche.

Anche queste sono crudeltà, non solo i casi eclatanti di abbandono. Solo che si tende a considerarli animali di serie b.

E' vero quel che dici...ci sono forme "occulte" di crudeltà...e cioè far rientrare nella normalità certi comportamenti umani, nei confronti di animali considerati di serie B dimenticando che tutti gli animali hanno una propria sensibilità non solo cane e gatto, tutti si ammalano, soffrono se non curati adeguatamentewink..ora posto un articolo che tratta dei malesseri delle tartarughelaugh

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anna53
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29 luglio, 2015 - 23:52
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Come riconoscere i segni di una malattia nelle tartarughe d’acqua

Impara a riconoscere i segni di un possibile malessere della tua tartaruga acquatica: potresti salvarle la vita recandoti subito dal veterinario. 

Se hai deciso di prendere una tartaruga d’acqua dovrai imparare a riconoscere i segni precoci di una possibile malattia per poter intervenire opportunamente e salvarle la vita.

Per renderti conto del suo stato di salute inizia ad osservare l’aspetto generale del carapace, del piastrone, degli arti, della testa, del collo e della coda.

Prendendo in mano la tartaruga potrai renderti conto se ci sono dei problemi: verifica ad esempio se riesce a reggersi sui quattro arti, a camminare e se si ritrae nella corazza.

Le tartarughe sane si ritraggono velocemente nella corazza appena vengono maneggiate: nel caso dovessero rimanere inermi e con gli occhi chiusi significa che è in corso un malessere.

Ugualmente sussistono problemi se la tartaruga messa sul dorso non riesce a raddrizzarsi, quando è sana invece tende a rimettersi in posizione muovendosi con vitalità.

Controlla che il galleggiamento sia lineare perché se inclinato da un lato significa che c’è un problema intestinale oppure respiratorio: anche se la tartaruga passa troppo tempo fuori dall’acqua, preferendo non immergersi, significa che non sta bene.

Osservando la testa è possibile poi capire molte cose: ad esempio se risulta sempre deviata su un lato o viene spesso roteata significa che si è verificata una lesione cerebrale.

Il collo sempre esteso e la tendenza a mantenere la bocca aperta potrebbe poi essere indice di una patologia respiratoria: anche la presenza di muco purulente da naso, bocca e occhi è indicativo di un’infezione respiratoria in corso.

Va prestata attenzione anche alla pelle e alla superficie della corazza: alterazioni della colorazione, comparsa di una patina grigiastra, presenza di aree lacerate sono tutti segnali che dovrebbero metterti in allarme.

Appena noti uno di questi segnali non temporeggiare ma rivolgiti al tuo veterinario di fiduciaoppure affidati alle cure esperte di un centro medico veterinario specializzato in rettili.

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anna53
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30 luglio, 2015 - 0:11
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Abbiamo analizzato la Tartaruga nell'acqua ora osserviamola sulla pelle..sorpresomolte persone amano tatuarsi questo animaletto vediamo il perché..kiss

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TATUAGGI CON TARTARUGA: IL SIGNIFICATO E I DISEGNI PIÙ BELLI

Gli animali sono tra i soggetti più apprezzati per piccoli e grandi tatuaggi, soprattutto dalle donne che decidono di tatuarsi ma anche per gli uomini, grazie alla varietà di significati che caratterizza ogni animale.

I tatuaggi con tartaruga sono molto diffusi, molto apprezzati soprattutto per la forma dell’animale, assolutamente adatta sia per tatuaggi piccoli che per grandi disegni, grazie ai diversi stili con cui è possibile realizzarla.
L’avrete vista sia in chiave realistica che in stile maori, a seconda dei gusti di chi li indossa; i posti preferiti per i tatuaggi con questo soggetto sono la spalla, il piede, il braccio e la schiena.
Per tatuaggi femminili e discreti la caviglia rimane uno dei posti più apprezzati; se volete un tatuaggio con tartaruga potete pensare anche a un disegno marino come decorazione, per fare del vostro corpo una vera opera d’arte.

Molto amate sono anche le tartarughe in stile maori, anche se a onor del vero dobbiamo dire che per le popolazioni tribali l’animale non è radicato nella cultura come invece, per esempio, lo sono i delfini.
Rimane comunque un animale ricco di significati: innanzitutto è simbolo di protezione, merito del guscio che lo racchiude. Così il vostro tatuaggio potrà assumere la valenza di un patto di difesa per chi amate, la vostra famiglia, i vostri cari.

Non dimentichiamoci inoltre che la tartaruga è tra gli animali più longevi e sicuramente tatuarvela vi porterà fortuna!

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anna53
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30 luglio, 2015 - 0:21
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Chiudo questa giornata dedicata a questi animaletti da compagnia con una poesia di Trilussa ed un video kiss

La tartaruga.

Mentre una notte se n'annava a spasso,
la vecchia tartaruga fece er passo più lungo
de la gamba e cascò giù
cò la casa vortata sottoinsù.
Un rospo je strillò: "Scema che sei!
Queste sò scappatelle che costeno la pelle...
_ lo sò rispose lei_ ma prima de morì,
vedo le stelle.
 
 
 
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anna53
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30 luglio, 2015 - 1:29
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Buonanotte a tutti...

vi lascio con una delle mie canzoni preferite, dolcissima, per una serena nottesleep

undri
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30 luglio, 2015 - 2:46
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anna grazie mille per tutti questi articoli, domani li leggo benehug

 

@Morg hai proprio ragione... mantenere delle tartarughe costa e pure tanto e, come dici tu, sono cose necessarie alla sua vita, non oggetti secondari come giochi e/o altro. noi abbiamo cambiato vaschetta (che ormai non è più vaschettarofl) due volte perché loro crescevano e avevano bisogno di più spazio (e continuo a credere non ne abbiano abbastanza purtroppo...) e bisogna avere cura nel dar loro da mangiare, pulire la vasca e tutto quanto

io comunque non ho un impianto bello come il tuosorpreso ce lo avevo col vecchio acquario per pesci

poi le tartarughe ogni tanto bisogna farle camminare un pochino fuori dall'acqua (soprattutto durante la crescita) cosicché si rafforzano le gambe ed è una cosa impressionante: schizzano via come schegge! voi pensate che siano lente, ma a volte dovevo fare dei salti per fermarle, infatti costruivo sempre un recinto improvvisato bello largo e le controllavo dall'altorofl e lì ho scoperto le capacità di arrampicatrici delle tartarughe! pure in verticale i loro artiglietti si incastravano e con una sola gamba si tiravano su tutte!lol

 

un lato negativo è che vivono per i conti loro, non ti accorgi della loro presenza (io poi le tengo in terrazza che c'è il sole e vado benissimo a cambiare l'acqua e a pulire sia loro che la vaschetta) e per questo nelle giornate in cui sei stanco e magari stressato ti dimentichi completamente della loro esistenza e le lasci morire di famerip anche perché non sono come i cani o i gatti che quando hanno fame vengono da te o ti fanno comunque capire le loro esigenze, quello stanno lì zitte e non ti guardano neppurepiango2 insomma, non è facile capire cosa serve a una tartaruga, non sai neanche se hanno fame perché quelle mangiamo sempre

 

P.S. ho letto nell'articolo solo la parte che dice che le tartarughe sane si ritraggono velocemente nella corazza appena maneggiate e mi è sceso un sospiro di sollievololpensavo che le mie mi odiassero visto che si nascondono sempreroflanni che stiamo assieme e devi nasconderti dentro ogni volta che ti pulisco te o le tue feci?roflperò non mi hanno morsohug invece una delle due ha morso 2-3 volte mia mammalol forse odia lei e no melolhug

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Morg
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30 luglio, 2015 - 13:39
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Spero che almeno tu abbia sia una piattaforma adeguata sia acqua a sufficienza per permettere loro di nuotare, perchè è inutile far far loro le passeggiate se nell'acquario mancano le due superfici di cui hanno bisogno.

E non si tratta di avere un acquario molto attrezzato, la lampada a raggi ultravioletti e il termostato per regolare la temperatura dell'acqua sono le basi che ogni proprietario di tartarughe d'acqua deve possedere.

D'estate possono anche essere lasciati spenti, per lo meno con 'ste temperature, ma quando non fa così caldo sono fondamentali, soprattutto se le lasci sul balcone e rischiano la polmonite.

Poi boh, a te piacerebbe essere lasciato senza cibo perchè chi si dovrebbe occupare di te ha altro per la testa? Perdona il tono scazzato, ma per me non è accettabile dimenticarsi dei propri animali, che siano cani, gatti, tartarughe o criceti.

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anna53
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30 luglio, 2015 - 15:49
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amici !!!..Oggi proseguiamo il viaggio alla ricerca di notizie utili sulle tartarughine d'acqua dolcekiss

Come riprodurre tartarughe d'acqua dolce

Le tartarughe d'acqua dolce sono uno dei più popolari animali da compagnia. Questirettili acquatici sono disponibili in quantità, in qualsiasi forma e dimensioni, e affascinano sia i bambini che gli adulti. Tuttavia, possono essere veramente difficili da allevare a causa della loro natura delicata, i loro rigorosi requisiti ambientali, la loro dieta specifica e l'abitudine di sporcare l'acqua. Farle riprodurre è un'impresa ancora più difficile, perché occorre posizionare la tartaruga femmina e la tartaruga maschio nel loro habitat ideale, che deve essere riempito per metà d'acqua e deve contenere i filtri, le rocce ed una lampada riscaldante, in base alla specie che avete scelto. Vediamo insieme come riprodurre le tartarughe d'acqua dolce.

Se osserviamo con attenzione le nostre tartarughine nell'acquaterraio, ci renderemo subito conto che è arrivato il momento dell'accoppiamento perché avviene un determinato rituale. Il maschio comincia un certo tipo di corteggiamento e prolunga le zampe anteriori, verso il volto della femmina e le fa vibrare velocemente e poi avviene l'accoppiamento vero e proprio. Infine, dopo un periodo di tempo che non è consentito sapere perché la natura non fornisce periodi precisi, si può assistere alla deposizione delle uova. Questo è il momento cruciale in cui serve il nostro aiuto. Le femmine di solito, depositano le uova sulla terra ferma e noi dobbiamo essere lesti a toglierle molto delicatamente anche perché le femmine più grandi, potrebbero divorarle.

Una volta tolte le uova dall'acquaterraio, bisogna metterle in un nuovoacquario con circa un terzo di acqua che va tenuta a temperatura costante (ventinove-trenta gradi). Prima di effettuare questa operazione però, va inserita nell'acquario, una vaschetta più piccola su cui è stata adagiata della torba precedentemente bollita e raffreddata. È proprio su questa torba che depositeremo con cura le piccole uova e poi occorrerà coprire l'acquario con un coperchio avendo l'accortezza, di mantenere ben umido l'ambiente.

Dopo circa sessanta giorni, assisteremo alla schiusa delle uova sempre che le nostre manovre siano state effettuate con la massima cura ed attenzione. Le tartarughine, una volta uscite dal guscio, si gettano immediatamente nell'acqua che dovremo tenere a temperatura costante di trenta gradi. Non aggiungiamo mangime all'acqua, se non dopo qualche giorno e ovviamente, anche quando i piccoli saranno leggermente cresciuti, non mettiamoli insieme agli adulti che potrebbero arrecare loro dei danni.

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