Utente
2 marzo, 2014
Parigi, attentati in vari punti della città: oltre 120 morti. Stato d'emergenza
Oltre cento vittime nella sala concerti Bataclan, dove un centinaio di persone sono state tenute in ostaggio fino a quando non sono intervenute le teste di cuoio. Gli attentatori gridavano "Allah è grande". Esplosioni nei pressi dello Stade de France, dove si giocava Francia-Germania. Hollande annuncia lo stato d'emergenza, 1.500 militari nelle strade della capitale. La condanna della Santa Sede
PARIGI - Parigi ripiomba nel terrore. Un attacco al Bataclan, sala per concerti nell'XI arrondissement, non lontano dalla sede di Charlie Hebdo, dove sono rimaste uccise 118 persone. Colpi di kalashnikov in un ristorante e in un bar del X arrondissement. Granate attorno allo Stade de France, alla periferia della capitale francese, dove era in corso l'amichevole Francia-Germania. Spari a Beaumarchais e in altre due strade. In azione anche due attentatori suicidi. Fonti di polizia citate da BFMTv parlano di almeno 40 morti, oltre a quelli del Bataclan. Otto gli attentatori per dalle forze dell'ordine, tutti morti. Un'offensiva terroristica che colpisce al cuore della Francia, la seconda in meno di un anno, di fronte alla quale il presidente François Hollande annuncia lo stato d'emergenza e il ripristino dei controlli alle frontiere, oltre alla mobilitazione di 1.500 militari a Parigi.
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Terroristi kamikaze con cintura esplosiva, il Prefetto: "Tutti morti". Otto attentatori, "tutti morti". Gli appartenenti del commando terrorista che ha assaltato il Batlacan sono morti durante il blitz della polizia. Tre di questi hanno azionato le loro cinture esplosive. L'ha riferito la polizia della capitale transalpina. Il blitz della polizia "è stato estremamente difficile: i terroristi erano chiusi al piano, hanno sparato e avevano cinture esplosive", ha dichiarato il prefetto di polizia Cadot. "Tre di loro si sono fatti saltare con le loro cinture esplosive e uno di loro, anche lui con indosso una cintura, è stato colpito prima di farla esplodere", ha precisato una fonte vicina all'inchiesta. Cadot ha dichiarato che secondo gli inquirenti "tutti" i terroristi autori dell'ondata di attentati che stanotte hanno insanguinato Parigi, "sono morti". La squadra sarebbe stata composta da 8 terroristi anche se secondo Cadot e nonostante proseguano le ricerche di eventuali complici, all'inizio il numero rilevato era di 5 terroristi. I quattro che hanno agito alla sala concerti Bataclan sarebbero gli stessi che prima hanno aperto il fuoco nei bar e nei ristoranti nelle vicinanze. Il quinto terrorista sarebbe il kamikaze che si è fatto saltare in aria allo Stadio di Francia alle 21,20, l'azione che ha dato il via al massacro.
La rivendicazione dell'Is. Testimoni che si trovavano al Bataclan di Parigi hanno raccontato in lacrime che i terroristi gridavano "Allah u Akbar", "Allah è grande". E militanti dello Stato islamico hanno immediatamente celebrato su Twitter con l'hashtag in arabo "Parigi in fiamme". Le indagini sono state subito prese in carico dall'antiterrorismo.
Poche ore dopo gli attentati è arrivata la rivendicazione dello Stato islamico. "Ricordate, ricordate il 14 novembre. Non dimenticheranno questo giorno, come gli americani l'11 settembre. La Francia manda i suoi aerei ogni giorno in Siria, bombardando bambini e anziani, oggi beve dallo stesso calice", ha affermato il canale Dabiq France, secondo quanto ha scritto su Twitter Rita Katz, direttore di Site, che monitora i gruppi jihadisti.
L'orrore al Bataclan. L'attacco più sanguinoso è quello al Bataclan, dove in 1.500 assistevano al concerto del gruppo americano Eagles of Death Metal: l'assalto, gli spari, gli omicidi a sangue freddo, la presa di ostaggi, poi il blitz delle teste di cuoio. E di decine di persone che volevano soltanto trascorrere una serata ascoltando musica.
"Siamo riusciti a fuggire, c'era sangue dappertutto, hanno tirato con un fucile a pompa sulla folla", ha detto al sito di Le Figaro un uomo che si trovava all'interno del locale. E un altro: i terroristi "erano molto calmi. Hanno ucciso a freddo molti ostaggi, ad uno ad uno. Poi ricaricavano e ne uccidevano altri. Hanno ricaricato le armi tre o quattro volte".
"Erano a volto scoperto, molto sicuri di sé. Erano molto giovani", ha raccontato un giornalista di Europe 1, Julien Pierce, che era all'interno del teatro. Ha visto entrare "due o tre individui non mascherati, con armi di tipo kalshnikov" che hanno "cominciato a sparare alla cieca sulla folla". E' durata "dieci-quindici minuti, c'è stato il panico, la gente si è mossa verso il palco, qualcuno è stato calpestato, io stesso sono stato calpestato - ha aggiunto - Hanno avuto tutto il tempo di ricaricare le armi almeno tre volte".
La polizia ha evacuato le strade attorno ai luoghi degli attentati avvertendo che gli assalitori "sono ancora in strada, tornate a casa". E la prefettura ha invitato i cittadini a rimanere in casa "per le prossime ore" a "evitare di uscire salvo in caso di necessità assoluta". Ai locali pubblici è chiesto di "rafforzare la sicurezza agli ingressi e accogliere chi ne ha bisogno", e di "interrompere gli eventi in corso all'aperto".
Domani tutte le scuole e le università della regione di Parigi rimarranno chiuse, così come gli uffici e tutti gli stabili che ospitano servizi per il pubblico. Sulla scorta dello stato d'emergenza tutte le manifestazioni di piazza sono vietate fino a nuovo ordine.
Le parole di Hollande. Il capo dell'Eliseo, che assisteva alla partita tra Francia e Germania, è stato fatto allontanare dallo stadio ed è andato al ministero dell'Interno per seguire gli eventi. Le inferriate attorno allo stadio sono state bloccate e migliaia di persone sono rimaste bloccate all'interno.
Il presidente francese ha voluto rivolgersi alla nazione poco dopo gli attentati: "Nel momento in cui vi parlo sono in corso attacchi terroristici senza precedenti nella zona di Parigi. E' una terribile prova che ancora una volta ci colpisce. Dobbiamo dare prova di sangue freddo. La Francia di fronte al terrore deve essere forte e grande". "Dobbiamo difenderci", ha affermato annunciando in diretta tv lo stado d'emergenza in tutto il Paese e la chiusura delle frontiere. "Rinforzi militari convergono sulla regione di Parigi per evitare nuovi attentati", ha proseguito il capo dell'Eliseo, visibilmente scosso. Hollande, che ha annullato la sua partecipazione al G20 in Turchia domenica, ha chiuso il proprio discorso con un pensiero positivo e incoraggiante: "Abbiamo di fronte una nazione pronta a difendersi", ha detto sottolineando che "le forze di sicurezza stanno facendo del loro meglio, sono in azione" e invitando i francesi ad "avere fiducia".
Il capo dell'Eliseo e il primo ministro Manuel Valls si sono poi recati al Bataclan. Davanti al locale, il presidente francese ha ribadito che quella al terorrismo sarà "una lotta senza pietà" che il Paese "unito e determinato".
Gli attentati che hanno nuovamente colpito al cuore Parigi hanno suscitato sdegno in tutto il mondo. E il mondo politico francese ha messo da parte le proprie divisioni. "Stasera ancora l'orrore... Sospendiamo le nostre campagne fino a nuovo ordine", ha comunicato su Twitter la presidente del Fronte Nazionale, Marine Le Pen.
Santa sede: a Parigi attacco a pace umanità, serve reazione decisa. "Siamo sconvolti da questa nuova manifestazione di folle violenza terroristica e di odio che condanniamo nel modo più radicale insieme al Papa e a tutte le persone che amano la pace. Preghiamo per le vittime e i feriti e per l'intero popolo francese". Lo ha affermato la Santa Sede commentando le stragi a Parigi, con una nota del portavoce padre Federico Lomabrdi. "In Vaticano stiamo seguendo le terribili notizie da Parigi. Si tratta - ha sottolineato Lomabrdi - di un attacco alla pace di tutta l'umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell'odio omicida in tutte le sue forme.
Moderatore
7 agosto, 2013
Non mi sorprende più. Ormai sappiamo il messaggio che vuole dare l'Isis, ormai sappiamo come si muove. Non mi stupisce e non mi arrabbio nemmeno. Quelle morti le ha rivendicate l'Isis, ma sono morti commesse da tutto l'occidente e degli Usa. Non è una provocazione insensata. Perché non è mai stato fatto niente per fermare 25000 terroristi, avendo a disposizione una potenza enorme occidentale e Statunitense? Perché gli Usa finanziano armi all'Isis e poi si indignano davanti a questi avvenimenti?
La mia risposta è che vale ancora troppo poco la vita di noi innocenti rispetto agli interessi economici e il contrasto con la Siria. Quando si metteranno dalla parte dei cittadini, forse, finalmente potremo mettere un punto a questa storia.
Utente
7 agosto, 2013
Ho un paio di amici in Erasmus a Parigi... le perone sono spaventate, c'è paura anche di uscire per andare a fare la spesa stamattina.... che brutta cosa; purtroppo però una cosa del genere ce la dovevamo aspettare, come ha detto @Latinista "vale ancora troppo poco la vita di noi innocenti rispetto agli interessi economici e il contrasto con la Siria".
Questo è il mondo in cui viviamo oggi
Banned
7 agosto, 2013
É stato uno shock ieri sera, dal nulla, ricevere la prima notifica di Facebook:
"X was marked safe during Paris Terror Attacks".
Non ci ho capito più niente e non ho preso sonno per molto, aspettando che arrivassero altre conferme dalle mie conoscenze là.
--
Per il resto non so cosa dire, sto tentando di formulare qualcosa, capire con i miei mezzi limitatissimi quali direzioni dovremmo seguire, quali idee esplorare, su quali principi e fondamenti morali basarsi per uscir fuori da questa tenaglia. Non è facile.
1) L'odio e l'azione generano odio e azione: sono controproducenti specie in un caso come questo dove il fuoco che accende gli animi di chi compie questi atti è proprio un odio accecato. Sicuramente non è la soluzione, ed è lo stesso motivo per cui nonostante le gigantesche forze occidentali, non stiamo attaccando. Giustamente, dico io.
2) L'integrazione, l'educazione sono opportunità purtroppo "monche" dal momento che non penetrano nei nuclei caldi (che sono sia geografici che ideologici ma soprattutto e purtroppo relazionali/familiari, la famiglia rappresenta, ahimè, il momento più grosso in cui si forma una mente e non sempre anzi poche volte si riesce a controvertire ciò che viene assorbito in tale istanza).
3) la protezione "innalzata" è solo difensiva e si può fare solo a dei costi in termini di nostra libertà, di nostra privacy, ossia di ciò che fondamentalmente distingue l'Occidente. Saremmo, ad esempio, disposti ad essere schedati e controllati in ogni cosa che facciamo, in cambio di una sicurezza maggiore? Qualunque sia la risposta di ognuno di noi, c'è da pensare che una società con le palizzate è sempre in tensione e in allerta, quindi non risolve il problema, lo copre con un mantello nervoso, anzi crea probabilmente tremori interni e instabilità.
Quali altre vie vedete?
Utente
9 gennaio, 2014
l'ho saputo ieri sera grazie a messaggi di amici e non ci credevo, sono tornato a casa e ho preso coscienza del fatto. stamattina risveglio amarissimo... per fortuna parenti e amici che sono lì stanno bene ma che angoscia... le immagini della gente appesa alle finestre per sfuggire alle sparatorie mi fa sentire senza protezione
Utente
7 agosto, 2013
Io l'ho appreso collegandomi qui verso mezzanotte e qualcosa. Tra l'altro avevo appena visto un episodio di Criminal Minds. Non mi hanno mai spaventato realmente questi accadimenti ma è la prima volta che un attentato terroristico riesce nell'intento di cui è posto in essere ovvero instillare paura e terrore. Non mi sento al sicuro come le altre volte, nonostante io abiti in una città non soggetta a questo tipo di cose ma per spirito altruistico e nazionalista da italiano ho paura che prima o poi una cosa del genere possa accadere a Roma o Milano.
Mi chiedo, la nostra difesa sarebbe pronta con piani ad hoc e tempistiche brevi per far fronte a situazioni di questo tipo?
Utente
7 agosto, 2013
Sono stata sveglia fino alle 3 a vedere i vari tg e alle 7 ero già di nuovo in piedi perchè......perchè la paura era già dentro di me ed ogni giorno sempre di più. Il fanatismo non porta mai niente di buono, che sia religioso, razziale o ideologico perchè secondo me dietro ogni tipo di fanatismo c'è un'unica e sola parola: Potere. E purtroppo il potere dei terroristi è questo: non farci sentire sicuri a casa nostra, instillare in ognuno di noi la paura. Quello che mi fa più arrabbiare è il non potermi difendere; che difesa possiamo avere se mentre vado a lavorare con la metro il ragazzo di fianco a me che fino a 5 secondi prima mi sorrideva ora si fa saltare in aria? Che possibilità di difendermi ho se mentre prendo un caffè o assisto a un concerto dei pazzi esaltati mi sparano contro con un fucile a pompa? Se vuoi annientarmi dammi la possibiltà di difendermi ad armi pari, altrimenti io penso che il terrorismo sia riassumibile in un'unica e sola parola: vigliaccheria!!!
Utente
9 gennaio, 2014
14 NOVEMBRE 2015 – MILANO
L’Isis ha rivendicato ufficialmente gli attacchi di Parigi. “È la capitale dell’abominio e della perversione. Questi attentati non sono che l’inizio della tempesta. L’attacco è un avvertimento per coloro che vogliono meditare e trarre una lezione”. Sono questi alcuni dei passaggi più significativi del comunicato ufficiale, diffuso su Twitter, con il quale lo Stato Islamico in mattinata ha rivendicato.
LA CROCIATA — “Otto fratelli che portavano cinture esplosive e fucili d’assalto hanno preso di mira luoghi scelti minuziosamente nel cuore della capitale francese”, si legge nel testo della rivendicazione, pubblicato dai media francesi e diffuso dal Califfato attraverso Twitter. “Parigi ha tremato” e “le sue strade sono diventate strette”, afferma il comunicato. “La Francia – prosegue – e quelli che seguono la sua voce devono sapere che restano i principali obiettivi dello Stato islamico e che continueranno a sentire l'odore della morte per essersi messi in testa alla crociata, aver osato insultare il nostro profeta, essersi vantati di combattere l'islam in Francia e aver colpito i musulmani nella terra del califfato con i loro aerei".
FONTE:gazzetta
Utente
9 gennaio, 2014
questo il tweet con la rivendicazione di cui ho postato la traduzione
#IS have officially claimed responsibility for #Paris attacks. Statements in Arabic and French so far. pic.twitter.com/fpf6o7g1RB
— Charlie Winter (@charliewinter) November 14, 2015
Utente
7 agosto, 2013
Non vi sentite ancora più impotenti nel pensare che se succedesse da noi, la nostra difesa sarebbe in mani incapaci?
Adesso è Alfano, ma più avanti potrebbe essere Salvini, un grillino qualunque... boh, a me 'sto pensiero deprime e spaventa.
Che strano uomo avevo io, con gli occhi dolci quanto basta...
Utente
7 aprile, 2015
Tutto questo è agghiacciante, non ci sono davvero parole...pensare a dei ragazzi come me che vanno a sentire un concerto e si trovano al centro di una sparatoria mi fa venire i brividi. Ho un'amica che vive a Parigi e che ieri sera si trovava vicino alla zona della strage, ma fortunatamente non è stata coinvolta. Si sente miracolata ma ovviamente adesso è sotto shock e la paura è enorme.
Utente
7 agosto, 2013
pazzoreality ha detto
Non vi sentite ancora più impotenti nel pensare che se succedesse da noi, la nostra difesa sarebbe in mani incapaci?Adesso è Alfano, ma più avanti potrebbe essere Salvini, un grillino qualunque... boh, a me 'sto pensiero deprime e spaventa.
E secondo te chi dovrebbe o saprebbe difenderci ? Conosci qualcuno che possa essere all' altezza ?
Utente
7 agosto, 2013
Lubna ha detto
pazzoreality ha detto
Non vi sentite ancora più impotenti nel pensare che se succedesse da noi, la nostra difesa sarebbe in mani incapaci?Adesso è Alfano, ma più avanti potrebbe essere Salvini, un grillino qualunque... boh, a me 'sto pensiero deprime e spaventa.
E secondo te chi dovrebbe o saprebbe difenderci ? Conosci qualcuno che possa essere all' altezza ?
E' proprio grazie alle grandi DIFESE dei paesi occidentali e di quello che hanno combinato in medioriente negli ultmi 30 anni che accadono cose del genere.
Forse se fossimo stata una popolazione più intelligente e meno avida, governata da una classe politica e dirigente meno avida, più lungimirante, con più rispetto per le generazioni future e più colta certe cose non sarebbero successe.
Utente
7 agosto, 2013
La vicenda è ancora troppo calda per me per poter fare ipotesi sul futuro, sono più proiettata al presente. Non posso far altro che esprimere rabbia e tristezza per l'accaduto.
Mi trovo d'accordo con gran parte dei commenti già fatti. L'unica cosa che mi sento di aggiungere e condividere è un commento di Fiorella Mannoia:
Sui corpi ancora caldi è partita la campagna elettorale.
Vedo troppi sciacalli sui corpi delle vittime, vedo una caccia alle streghe verso "l'immigrato" che scappa proprio da quei carnefici che stiamo giustamente tutti condannando, vedo la trasformazione di questa vicenda in un pretesto per fare politica di basso livello (o forse sarebbe meglio definirla "caciara"). La mia solidarietà non va solo a parenti, amici, conoscenti delle vittime, ai feriti, al popolo francese che sta vivendo nella paura, ma anche a coloro verso i quali si sta riaccendendo la caccia alle streghe.
Utente
2 marzo, 2014
Ieri sono stata tutto il giorno all'Università a Roma. In città si respira davvero un'aria pesante. La Farnesina che si trova lì vicino era ed è presidiata da tantissimi uomini delle forze dell'ordine. Alfano ha fatto arrivare a Roma 700 militari e ha alzato l'allerta a livello 2. Non riesco a spiegarvi come mi sento a vedere Roma così. Ho paura, ma anche una gran rabbia. Oltre a una grande, grandissima incredulità. Ho paura, anche perché l'8 dicembre verrà aperto il Giubileo che porterà qui una marea di gente e io tremo all'idea di quello che potrebbe succedere... però non voglio darla vinta a queste bestie e quindi cercherò di continuare la mia vita normalmente. Ho una gran rabbia perché non si può morire così andando ad un concerto, a un bar o a vedere una partita. Ho una gran rabbia perché queste sono bestie, ma anche l'Occidente di errori ne ha fatti tanti, tantissimi. Ho una gran rabbia perché come sempre ci sono dei politici (ed è una parola grossa chiamarli così) che immediatamente hanno speculato su questa grandissima tragedia. Ho una gran rabbia perché adesso per qualcuno islamico è uguale terrorista, basti vedere i titoli di certi giornali, che però non riportano e non credo che le faranno mai che il numero maggiore delle vittime di questi terroristi, sono proprio gli islamici. E sono incredula è due giorni che mi sento così, senza parole, impotente di fronte all'immane tragedia che è successa, ma anche a di fronte a certe cose che sento e che mi lasciano ancor più senza parole...
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