Utente
7 agosto, 2013
Un commento letto in un altro topic mi ha fatto riflettere su questa cosa ? la fede cattolica é una componente importante nella mia vita... partecipo attivamente alla vita della mia parrocchia (sono responsabile del coro parrocchiale), vado a messa ogni domenica.... lo faccio perché ci credo veramente, perché Dio in qualche modo mi ha sempre aiutato quando ne ho avuto bisogno, dimostrandomi di essere accanto a me...
Ciononostante, non mi sento di essere bigotto... sono di mentalità abbastanza aperta e non prendo per oro colato tutto ciò che viene detto o fatto, riuscendo a discernere le cose che condivido da quelle che non condivido...
E voi? Siete tipi spirituali? Credete in Dio o cmq in qualcosa che è al di sopra di noi?
Ho frequentato la parrocchia fino a relativamente pochi anni fa e quando ero al liceo ho pure insegnato catechismo ai bambini per tre anni, nonché recitato/cantato in diversi musical a tema religioso.
Poi sono rinsavito.
Ho frequentato così a lungo perché avevo molti amici in parrocchia con cui stavo (e con alcuni dei quali sto) molto bene, ma non ho mai avuto una particolare profondità spirituale (infatti non so cosa possa aver trasmesso a quei poveri bambini).
Utente
7 agosto, 2013
Io mi rivedo in toto nella tua (alessandrino) esperienza solo che non con il coro ma come animatrice e ora presidente parrocchiale dei gruppi di azione cattolica.
Ma il mio rapporto con la fede va a periodi...a natale del 2015 e del 2014 sono andata a fare anche qualche giorno di ritiro spirituale e nel 2014 ho fatto un percorso di discernimento su me stessa, sempre di impronta religiosa però, perchè mi sentivo un po' ipocrita. Da animatrice di azione cattolica devo trasmettere i valori cristiani ma soprattutto il valore della fede in Dio...una fede che avevo iniziato a pensare più come una quotidianità, un "perchè l'ho sempre fatto" mentre la fede non deve essere così. Durante quei periodi mi sono riavvicinata alla fede e alla chiesa, ho cercato di dare un valore ai momenti di riflessione ed ad esempio alla messa. Ma da metà del 2016 non ho partecipato a niente di "particolare" e questo mi ha portato a tornare ad uno stato di "limbo" in cui credo ma non alimento la mia fede che resta lì nel dubbio se sia forte o meno.
Io credo soprattutto nei vari valori cristiani e mi piace pensare ci sia qualcuno lassù ma poi la mia parte razionale si mette di mezzo e quella mi dice di no o meglio...non per banalizzare...ma se esiste Dio perchè non possono esistere le fate? La mia domanda va spesso oltre (causa troppi Tf forse XD)...esiste qualcosa oltre e che non vediamo? Ma questo forse va fuori dal contesto.
Poi ci terrei a sottolineare che credere in Dio quindi avere fede non vuol dire necessariamente credere in tutte le cose che dice la Chiesa (e su questo ebbi uno sfogo anche durante Psiche XD) e che se qualcuno non crede e non ha fede comunque non è da meno o "diverso". I valori che noi cristiani chiamiamo appunto "valori cristiani" sono quelli che dovrebbero avere tutti come persone educate e mature...a prescindere dalla fede.
Chiudo il papiro scusate XD con una cosa che mi colpì in filosofia alla superiori quando studiai Kirkeegard....lui riprendendo Pascal parlava di una scommessa:
Se credi e poi dopo non c'è niente non perdi niente, se credi e poi c'è qualcosa vinci tanto
Se non credi e non c'è niente vinci ma non vinci niente, se non credi e poi c'è qualcosa perdi tanto
(l'ho scritta in soldoni come me la ricordavo )
Utente
7 agosto, 2013
La spiritualità è un sentimento complesso secondo me, bisogna sentirla, come la fede. Da me va e viene (più va che viene), ma non ho avuto un'educazione religiosa né i primi sacramenti. Non sono proprio nemmeno battezzato perché i miei erano due mezzi figli dei fiori (20 anni dopo ma ok). Non sono chiuso verso queste cose, è che ho l'impressione di non aver tempo!
Rispetto molto la religione perché storicamente ha dato un ordine e una struttura sociale importanti in periodi difficili, ma non ha saputo evolversi e oggi davvero risulta anacronistica su troppi aspetti. E poi cozza con la scienza...
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
Semola ha detto
Poi ci terrei a sottolineare che credere in Dio quindi avere fede non vuol dire necessariamente credere in tutte le cose che dice la Chiesa (e su questo ebbi uno sfogo anche durante Psiche XD) e che se qualcuno non crede e non ha fede comunque non è da meno o "diverso". I valori che noi cristiani chiamiamo appunto "valori cristiani" sono quelli che dovrebbero avere tutti come persone educate e mature...a prescindere dalla fede.
Questa è una cosa che condivido anche io tantissimo... non penso che essere cattolico o cmq andare in chiesa ti renda migliore di uno che non ci va... magari una persona che non crede è più cristiana di me che vado in chiesa perché i suoi valori sono più forti dei miei e si comporta meglio nella vita di tutti i giorni...
Una cosa che mi infastidisce è invece quando ci si aspetta che uno perdoni sempre, pieghi sempre la testa e sia sempre esemplare, solo perché "va in chiesa"... ognuno ha un carattere, una dignità e un modo di pensare e quindi è giusto che si comporti come meglio crede, se questo non arreca danno all'altro...
Per il resto, anche a me qualche volta è capitato di avere dei dubbi o di pensare alla fede come un'abitudine, ma penso che sia una cosa quantomeno normale.... alla fine siamo uomini e abbiamo a che fare con qualcosa che non possiamo vedere o conoscere, quindi i cedimenti ci stanno... l'importante è rialzarsi e continuare se la si reputa una cosa fondamentale, magari senza affrontare il cammino da soli, ma con una guida che ti sappia consigliare e sostenere
Utente
7 agosto, 2013
alessandrino ha detto
magari senza affrontare il cammino da soli, ma con una guida che ti sappia consigliare e sostenere
Verissmo...nel mio percorso di discernimento infatti ne avevo una...ma non ero "pronta" ad affidarmi a questa guida e forse anche per questo poi ho un po' perso lo slancio che mi aveva dato quel cammino.
alla fine siamo uomini
Questa è stata la risposta che il mio co-animatore diventato prete mi ha dato quando gli ho chiesto come fa una Chiesa che professa i valori cristiani aver fatto anche le crociate o l'inquisizione....cose per me senza senso.
E lui appunto mi disse che la chiesa è fatta da uomini come la religione è stata scritta da uomini e come tali hanno i loro limiti e contraddizioni.
Sarò sincera che non mi ha soddisfatto del tutto ma meglio di niente
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Penso di aver capito a chi ti riferissi
Prima di tutto, quoto il messaggio dell'altra discussione per poi approfondire:
Un altro pregiudizio che non so abbandonare è quello nei confronti della religione. Anche qui, istintivamente, tendo a diffidare di chi è eccessivamente religioso, anche perché so che potenzialmente potrebbe essere una persona socialmente pessima. Mi spiace dirlo, ma nella mia vita ho avuto pochissimi esempi di persone religiose e aperte da qualsiasi punto di vista, che sia umano, sessuale o scientifico. Ho avuto pochi esempi di persone religiose buone, quando dovrebbe essere la regola.
Allora, anche io, come tutti, ho avuto un passato da perfetto bambino credente. E devo dire che durante la mia infanzia Dio era davvero un qualcosa di bello per me, in quanto io per primo sentivo una presenza sopra di me capace di guidarmi e di farmi capire cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato.
Se non fosse che, arrivato ad un certo punto della mia vita, mi sono reso conto che tutti quei precetti positivi che mi aveva insegnato la fede fossero semplicemente giusti. E non giusti perché io fossi credente, giusti perché ero un essere umano. Quella presenza che sentivo da piccolo, alla fine, era la mia coscienza.
Il fatto che si debba aiutare il prossimo, che si debba praticare il bene, sono cose giuste a prescindere dal fatto che io creda in Dio o meno, dovrebbero essere delle conseguenze ovvie del fatto che esistiamo.
Ora, io capisco perché una persona possa credere, è naturale, nella storia dell'uomo si è sempre cercato di attribuire a un Dio tutto ciò che noi stessi non riteniamo possibile. Allo stesso tempo, però, vedo tuttora la fede come una grandissima limitazione. Attenzione, non parlo assolutamente della Chiesa, non voglio nemmeno considerare ciò che ha fatto e fa tuttora per far regredire le persone in quella situazione di paura facile da controllare, quello è un discorso a parte che prescinde dall'idea di un'entità superiore. D'altra parte, il fatto che quasi tutte le idee cristiane (e in generale delle religioni monoteiste) siano obsolete e anacronistiche penso sia chiaro a tutti. O meglio, a tutti quelli dotati di un minimo di conoscenze riguardanti la storia o la scienza (in più, molte delle idee bigotte della Chiesa derivano effettivamente dalla religione, non le hanno inventate su due piedi, quindi il distaccarsi dalla Chiesa alle volte mi pare più che altro una scusa per non chiedersi se alcune cose siano giuste o sbagliate nella religione stessa).
Dicevo, non parlo della Chiesa come istituzione, parlo proprio dell'idea che ci sia qualcuno a guidarci.
So di sembrare eccessivamente intransigente, ma io trovo che sia troppo comodo pensare che qualcuno ci segua e ci protegga sempre. Siamo noi i primi a dover reagire di fronte ai problemi, siamo noi a dover cercare di raggiungere degli obbiettivi sempre più alti, siamo noi a dover essere abbastanza forti da affrontare ciò che ci fa più paura. Personalmente, penso di essere una persona molto più forte di quando ero credente, perché so che ogni mia azione è una mia decisione che porterà ad una conseguenza, e quando decido di fare un qualcosa di buono è perché è giusto per il bene di un altro, non perché l'ho imparato da Dio.
Purtroppo io non riscontro questo nella maggior parte dei credenti praticanti. Intendo, appunto, chi crede nel Dio cristiano e nei suoi precetti. Mi duole dirlo, ma nella mia vita ho trovato pochissimi esempi di credenti convinti in grado di discernere ciò che è giusto da ciò che è giusto per Dio, lo si vede ormai sempre di più in giro, visto anche 'sto ritorno ad un tipo di fede conservatrice che sta dilagando durante gli ultimi anni. Poi oh, ovvio che ci siano tantissime eccezioni, ma per me la tendenza generale è questa.
Ripeto, con questo non dico che la fede sia un qualcosa di negativo, dico che bisogna essere persone intelligenti per riuscire a capire dove la fede può arrivare e dove deve fermarsi. Il credo deve evolversi insieme all'uomo, se no a quest'ora dovremmo ancora credere che la terra sia piatta e al centro della terra. Basti pensare agli americani, la cui quasi metà è creazionista. CREAZIONISTA. E a livello religioso avrebbero anche ragione, dovessimo andare ad analizzare la Bibbia. Però hanno torto per palesi ragioni scientifiche, e questo penso sia abbastanza ovvio a chiunque sia dotato di un minimo sindacale di cultura.
Ma a questo punto, per quanto potremo smentire sempre più insegnamenti della Bibbia? Io penso che si sia arrivati a un punto in cui l'unico insegnamento valido sia quello di amare il prossimo come sé stessi. E come ho detto all'inizio, non dovrebbe servire un Dio per capirlo, semplicemente raziocinio. La religione quindi si riduce a un insieme di riti fondamentalmente inutili. Un placebo.
Perdonate l'ennesimo textwall, ma è un argomento che trovo davvero importante. So di essere abbastanza radicale, però penso davvero che sia necessaria la formazione di una coscienza positiva globale al posto delle religioni, perché non trovo davvero nessun lato positivo nel credere, al giorno d'oggi.
Utente
7 agosto, 2013
AEdre ha detto
Allo stesso tempo, però, vedo tuttora la fede come una grandissima limitazione.
Perchè?
D'altra parte, il fatto che quasi tutte le idee cristiane (e in generale delle religioni monoteiste) siano obsolete e anacronistiche penso sia chiaro a tutti. O meglio, a tutti quelli dotati di un minimo di conoscenze riguardanti la storia o la scienza (in più, molte delle idee bigotte della Chiesa derivano effettivamente dalla religione, non le hanno inventate su due piedi, quindi il distaccarsi dalla Chiesa alle volte mi pare più che altro una scusa per non chiedersi se alcune cose siano giuste o sbagliate nella religione stessa).
Mi puoi spigare meglio questo passaggio? XD
So di sembrare eccessivamente intransigente, ma io trovo che sia troppo comodo pensare che qualcuno ci segua e ci protegga sempre. Siamo noi i primi a dover reagire di fronte ai problemi, siamo noi a dover cercare di raggiungere degli obbiettivi sempre più alti, siamo noi a dover essere abbastanza forti da affrontare ciò che ci fa più paura. Personalmente, penso di essere una persona molto più forte di quando ero credente, perché so che ogni mia azione è una mia decisione che porterà ad una conseguenza, e quando decido di fare un qualcosa di buono è perché è giusto per il bene di un altro, non perché l'ho imparato da Dio.
Concordo con discorso generale. Adesso non faccio catechismo da un'eternità Ma non "insegnano" che Dio ci protegge sempre come l'hai inteso tu...Dio c'è e puoi "parlargli" per un sostegno (poi psicologicamente è come se parlassi con te stesso XD), lui ti accetta per come sei e ti perdona sempre ma non agisce e non ti protegge sempre altrimenti direi che molte cose (anche attuali) non succederebbero. L'uomo ha il libero arbitrio sempre e non decide Dio...ognuno è fautore del suo destino e delle sue azioni..l'unico compito di Dio è esserci a prescindere.
Sul il discorso è giusto e non perchè l'ho imparato ci sta e l'ho scritto anche io ma io da cristiana cattolica non agisco perchè l'ho imparato da Dio ma sicuramente la religione cristiana con cui sono cresciuta mi ha insegnato che quello è un modo giusto (anche se non l'unico)
Purtroppo io non riscontro questo nella maggior parte dei credenti praticanti. Intendo, appunto, chi crede nel Dio cristiano e nei suoi precetti. Mi duole dirlo, ma nella mia vita ho trovato pochissimi esempi di credenti convinti in grado di discernere ciò che è giusto da ciò che è giusto per Dio, lo si vede ormai sempre di più in giro, visto anche 'sto ritorno ad un tipo di fede conservatrice che sta dilagando durante gli ultimi anni. Poi oh, ovvio che ci siano tantissime eccezioni, ma per me la tendenza generale è questa.
Io invece penso la Chiesa non sia mai stata così poco conservatrice come con Papa Francesco...ha sicuramente tantissime lacune e limite che io in primis non giustifico ma un ritorno indietro io non lo vedo
So di essere abbastanza radicale, però penso davvero che sia necessaria la formazione di una coscienza positiva globale al posto delle religioni, perché non trovo davvero nessun lato positivo nel credere, al giorno d'oggi.
Su questa coscienza concordo.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
semota ha detto
Perchè?
Appunto per il discorso che ho fatto dopo, perché per me credere in molti casi limita il pensiero di una persona al fatto che "se Dio ci ha insegnato questo, così dobbiamo fare". Anche tu hai parlato del rivolgerti a Dio per avere un conforto, ma appunto, come hai detto dopo, di base parliamo a noi stessi e ci diamo coraggio. Il punto è proprio questo, per me rivolgersi a un Dio è una sorta di rassegnazione all'essere subordinati al volere divino. Contare su noi stessi e basta porta, secondo me, ad essere più consapevoli, ed essere più consapevoli porta ad essere più forti e accettare situazioni negative con una maturità diversa.
Mi puoi spigare meglio questo passaggio? XD
Intendo dire che attribuire delle azioni negative alla Chiesa come organizzazione è corretto in parte, perché la Chiesa, oggi come ieri, segue comunque delle "direttive" della Bibbia in ambito sociale. Certo, nella storia molti avvenimenti come quelli che hai citato nel tuo post precedente sono stati errori umani, ed è normale sbagliare, essendo umani, però in molti casi derivano comunque da principi enunciati nella Bibbia. Il fatto, però, che si attribuiscano tutte le colpe alla Chiesa, non è corretto, perché alcuni precetti come la conversione (parlando magari delle crociate allora) o la definizione di famiglia (parlando dei più recenti temi come divorzio, omosessualità e aborto) sono parti integranti della religione stessa. Mettendo in discussione questi punti, crolla, per me, l'intero senso della religione cattolica. Restano, come ho già detto, solo i principi giusti per tutti, che vanno oltre la religione.
Io invece penso la Chiesa non sia mai stata così poco conservatrice come con Papa Francesco...ha sicuramente tantissime lacune e limite che io in primis non giustifico ma un ritorno indietro io non lo vedo
In questo caso, invece, non parlo di Chiesa ma di credenti. Purtroppo, parlare oggi con un credente convinto (soprattutto di una certa età) è come fare un salto indietro nel medioevo. Basta guardarsi intorno e vedere quanti, oggi, nel 2017, pensano ancora che l'Italia sia un paese cattolico e come tale le sue tradizioni siano basate solo sulla Chiesa. E non mi addentro a parlare di altri temi come l'aborto e la sessualità perché non finirei più
Utente
7 agosto, 2013
Edre ha detto
Appunto per il discorso che ho fatto dopo, perché per me credere in molti casi limita il pensiero di una persona al fatto che "se Dio ci ha insegnato questo, così dobbiamo fare". Anche tu hai parlato del rivolgerti a Dio per avere un conforto, ma appunto, come hai detto dopo, di base parliamo a noi stessi e ci diamo coraggio. Il punto è proprio questo, per me rivolgersi a un Dio è una sorta di rassegnazione all'essere subordinati al volere divino. Contare su noi stessi e basta porta, secondo me, ad essere più consapevoli, ed essere più consapevoli porta ad essere più forti e accettare situazioni negative con una maturità diversa.
Aspetta però....dipende da come ti rivolgi a Dio. Capisco il tuo discorso e lo condivido ma personalmente se mi capita di rivolgermi a Dio è per avere quel qualcosa in più che mi faccia reagire e che dentro di me non trovo e in questi casi non posso pensare di bastare a me stessa perchè non ne uscirei. Il ovviamente ti rispondo da credente...se non credessi penserei di avere solo me stessa e in qualche modo si farebbe o forse, per come sono fatta, cercherei altro che mi dia la forza per reagire.
Intendo dire che attribuire delle azioni negative alla Chiesa come organizzazione è corretto in parte, perché la Chiesa, oggi come ieri, segue comunque delle "direttive" della Bibbia in ambito sociale. Certo, nella storia molti avvenimenti come quelli che hai citato nel tuo post precedente sono stati errori umani, ed è normale sbagliare, essendo umani, però in molti casi derivano comunque da principi enunciati nella Bibbia. Il fatto, però, che si attribuiscano tutte le colpe alla Chiesa, non è corretto, perché alcuni precetti come la conversione (parlando magari delle crociate allora) o la definizione di famiglia (parlando dei più recenti temi come divorzio, omosessualità e aborto) sono parti integranti della religione stessa. Mettendo in discussione questi punti, crolla, per me, l'intero senso della religione cattolica. Restano, come ho già detto, solo i principi giusti per tutti, che vanno oltre la religione.
Ricorda però che anche la religione è stata fatta da uomini e la Chiesa è un mezzo per concretizzare la religione quindi per me è giusto "incolpare" la Chiesa come istituzione. Sui temi di attualità concordo con te.
In questo caso, invece, non parlo di Chiesa ma di credenti. Purtroppo, parlare oggi con un credente convinto (soprattutto di una certa età) è come fare un salto indietro nel medioevo. Basta guardarsi intorno e vedere quanti, oggi, nel 2017, pensano ancora che l'Italia sia un paese cattolico e come tale le sue tradizioni siano basate solo sulla Chiesa. E non mi addentro a parlare di altri temi come l'aborto e la sessualità perché non finirei più
Assolutamente d'accordo...come parlare con parroci formati prima o dopo il concilio vaticano II.
Ma ci tengo a sottolineare che forse non nelle grandi città o nei ruoli che contano ma in alcuni paesini ci sono preti più "aperti" e cercano di andare incontro alle persone.
Se iniziamo a parlare di temi di attualità non finisco più nemmeno io e mi torna il nervoso di mesi fa
Utente
7 agosto, 2013
WParry ha detto
io ho una forte fede! Sono capo scout ormai da tre anni e trovo nella fede tanto conforto e forza per andare avanti ! Non sono bigotto e metto spesso in discussione la Chiesa ma mi fido di lei
@WParry tu sei un mio acerrimo nemico almeno da me scout e AC non vanno molto d'accordo
Utente
11 novembre, 2016
semota ha detto
@WParry tu sei un mio acerrimo nemico almeno da me scout e AC non vanno molto d'accordo
anch da noi !! E pensa che la mia migliore amica è animatrice dell'AC! Botte e schianti ogni volta che ci si vede!!
la vita scout è meravigliosa comunque ed è tanto che mi auguro di fare incontri gemellati con l'ACR della mia zona !
Utente
24 agosto, 2015
Se ci fosse la casella 'non so', andrei su quella.
Sicuramente non mi riconosco minimamente nell'istituzione Chiesa, anche se riconosco e rispetto il fatto che per molte persone sia un punto di riferimento fondamentale. Io negli ultimi anni ci vedo solo molta ipocrisia e troppi dettàmi in cui non mi riconosco più. Quando ero piccolo ci andavo assiduamente, poi, com'è ovvio che sia, crescendo ho maturato convinzioni molto diverse anche se, a dirla tutta, buona parte dei miei principi sono comunque ispirati a insegnamenti di stampo cattolico.
Insomma distinguerei molto 'Fede'(idee,sensazioni) da 'Chiesa'
Utente
7 agosto, 2013
Edre era proprio il tuo post
Cmq rispetto le tue idee, anche se alcune cose le condivido, altre meno....
Non penso che la fede sia una limitazione... la limitazione sta nelle persone che non sono in grado di considerare altri punti vista, per le quali tutto è bianco o nero... almeno per mia esperienza personale, la vicinanza a Dio mi ha aiutato a guardare le cose con occhi diversi con meno superficialità, quindi in un certo senso mi ha aperto la mente, rendendomi più riflessivo facendomi abbracciare pensieri diversi, come ad esempio quello scientifico... non dico che Dio mi ha aperto il cervello perché uno deve avere la mente aperta a prescindere... che però la religione abbia accentuato la mia parte riflessiva quello si...
È giusto quello che dici sul fatto che si debbano affrontare i problemi e le paure in prima persona, e infatti non è Dio che lo fa al posto nostro... credere però che Dio mi stia vicino sempre e cmq, mi fa affrontare le cose con più tranquillità.... è vero che la chiesa ha le sue leggi, ma è pur vero che l'uomo ha il libero arbitrio, non è costretto da Dio a comportarsi in un certo modo.... la religione ti dà la via, poi tu sei libero di seguirla o meno, ma almeno io non l'ho mai vissuta come un'imposizione...
Per quanto riguarda il discorso dei credenti praticanti, come dicevo nel post di prima, credo che l'essere credente non voglia dire essere perfetti o cmq migliori degli altri.... i difetti li abbiamo tutti, credenti e non, e penso che la concezione credente=buono - non credente=cattivo sia superata... posso professori la personatura migliore del mondo anche se non vado in chiesa... se poi all'atto pratico falliscono, la gente mi giudicherà per quello...
La cosa migliore è avere una mente aperta, formarsi e informarsi su tutto, perché solo in questo modo è possibile operare una scelta... che la chiesa sia indietro su molti fronti, questo senza dubbio, ma è importante anche come la vivi la spiritualità... non devi per forza seguire la corrente... se la maggior parte è rimasta ai canti a cappella, io preferisco di gran lunga canti ritmati e giovanili accompagnati da chitarre e borgo, non importa se le signore anziane si scandalizzano i buoni principi me li da? Quello è l'importante, poi sta a me, nel mio piccolo, trovare qualcosa che porti ad un cambiamento positivo
Utente
7 agosto, 2013
WParry ha detto
anche da noi !! E pensa che la mia migliore amica è animatrice dell'AC! Botte e schianti ogni volta che ci si vede!!
Io non conosco scout visto che il mio mondo è AC XD ma mi ha sempre affascinato l'organizzazione.
la vita scout è meravigliosa comunque ed è tanto che mi auguro di fare incontri gemellati con l'ACR della mia zona !
Si possono fare gemellaggi anche con altre zone così facciamo campeggi itineranti
Ma @WParry ti fidi della Chiesa in che senso?
Waves of Music ha detto
Insomma distinguerei molto 'Fede'(idee,sensazioni) da 'Chiesa'
Assolutamente...Fede io la intendo il mio rapporto diretto con Dio
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
semota ha detto
Aspetta però....dipende da come ti rivolgi a Dio. Capisco il tuo discorso e lo condivido ma personalmente se mi capita di rivolgermi a Dio è per avere quel qualcosa in più che mi faccia reagire e che dentro di me non trovo e in questi casi non posso pensare di bastare a me stessa perchè non ne uscirei. Il ovviamente ti rispondo da credente...se non credessi penserei di avere solo me stessa e in qualche modo si farebbe o forse, per come sono fatta, cercherei altro che mi dia la forza per reagire.
E ripeto, per me è proprio questo il turning point necessario per chi non crede e che spesso i credenti non capiscono (non è una critica, è una constatazione, ed è anche naturale per chi crede), il fatto che quando non si ha un punto di riferimento in Dio solitamente si riesce a reagire con più consapevolezza, perché sai di non avere niente oltre le tue esperienze e la tua forza personale che ti possa aiutare. Detto così pare una cosa brutta, però nella vita mi ha aiutato molto il sapere di dover contare su me stesso per raggiungere un obiettivo, perché mi sento più spronato a dover dare il meglio di me. Anche nelle situazioni negative, il doverti interrogare sulle soluzioni, sulle ragioni di quello che è successo, ti porta, almeno secondo me, ad affrontare il tutto con più lucidità e ad accettare quello che è successo alla luce di considerazioni oggettive. Sarà che io non ho mai sperimentato veramente la fede, ma dovessi rivolgermi a un'entità superiore per avere delle risposte o un conforto, mi sentirei sempre in una sorta di limbo di incertezza. Ma ovviamente per chi crede non è così, lo capisco. O meglio, capisco che possiate trarne giovamento, non capisco come e perché.
Ricorda però che anche la religione è stata fatta da uomini e la Chiesa è un mezzo per concretizzare la religione quindi per me è giusto "incolpare" la Chiesa come istituzione. Sui temi di attualità concordo con te.
Appunto, la Chiesa è sicuramente dalla parte del torto per il suo modo di agire, ma agisce sempre seguendo la religione, quindi non riesco proprio a ritenere il cristianesimo stesso esente da alcuni lati negativi. La colpa della Chiesa è quella di non aver compreso quasi mai nella sua storia la sua natura di organizzazione spirituale e non politica/sociale, ma d'altra parte è la religione stessa a renderlo necessario.
Most Users Ever Online: 2564
Currently Online: kiko13, NicksFactor, JohnnyGreg, allego, Princess Carolyn, Edwynivan, jackdol, Going19, mentirosa
393 Guest(s)
Currently Browsing this Page:
1 Guest(s)
Top Posters:
Olimpico85: 46188
pesca: 33007
KassaD1: 26546
xello: 25443
pazzoreality: 24095
Newest Members:
Jennifer Davis
Danc
Danc
Tulipano89
Shanel
Forum Stats:
Groups: 6
Forums: 207
Topics: 26762
Posts: 1386560
Member Stats:
Guest Posters: 7
Members: 22776
Moderators: 9
Admins: 3
Administrators: RealityHouse, Alex87, mariomatt
Moderators: sadida83, Fob92, BB, Latinista, Alby, amers, Edre, monechiapi, Capo Horn