Utente
24 agosto, 2015
Argomento caldo da sempre ma di assoluta - e triste - contemporaneità: se ci si trova a discutere, dal vivo o sui social network, con una persona appartenente all'orrida categoria dei complottisti e dei negazionisti (di ogni tipologia, ma ovviamente al momento è il Covid il tema caldo)?
Io sto sfidando da settimane una mia ex maestra 50enne che a discapito della sua professione e gentilezza è pienamente caduta nella trappola, condividendo a manetta stronz*te complottiste di ogni tipo: dal vaccino influenzale che provocherebbe il Covid alla dittatura che Conte starebbe cercando di instaurare. Le sue reazioni ai miei commenti, in cui le riporto fonti più affidabili e link per siti che smascherano bufale, sono di due tipi: l'ignorare il commento oppure, se magari qualche altro utente mi dà ragione, l'eliminazione del post. Mai una rettifica o un'ammissione di colpa.
Ora, io forse sarò scemo a perdere 15 minuti a settimana a starle dietro, però che dobbiamo fare? Lasciarli friggersi nelle loro convinzioni o cercare di controbattere punto per punto?
E, soprattutto, come sradicarli dal loro loop - che alimentano gli uni con gli altri - di dubbi e sospetti campati per aria?
Banned
7 agosto, 2013
Non e' possibile per un semplice motivo.
Il 90% delle persone negazioniste / complottiste mancano proprio di giudizio critico e di capacita' di lettura e comprensione oltre il semplice significato letterale di una frase, o il primo livello di un contenuto.
Pertanto, potrai comunque mettere davanti a loro le spiegazioni anche pre-digerite dimodoche' si faccia proprio A, poi B, poi C, ergo D senza grandi difficolta' mentali tra osservazioni provate e scientifiche e conclusioni ragionate e logiche, che loro non ti seguiranno.
Crederanno a cio' che vogliono credere, perche' appunto e' un credere. Come una religione. C'e' davvero poco che si possa fare con tali persone!
Utente
21 aprile, 2015
ouro ha detto
Non e' possibile per un semplice motivo.Il 90% delle persone negazioniste / complottiste mancano proprio di giudizio critico e di capacita' di lettura e comprensione oltre il semplice significato letterale di una frase, o il primo livello di un contenuto.
Pertanto, potrai comunque mettere davanti a loro le spiegazioni anche pre-digerite dimodoche' si faccia proprio A, poi B, poi C, ergo D senza grandi difficolta' mentali tra osservazioni provate e scientifiche e conclusioni ragionate e logiche, che loro non ti seguiranno.
Crederanno a cio' che vogliono credere, perche' appunto e' un credere. Come una religione. C'e' davvero poco che si possa fare con tali persone!
Purtroppo hai ragione.
Io anche mi sono ritrovato con una persona apertamente negazionista. Ci ho parlato poco, ma appena ho visto che era quadrata ci ho rinunciato.
Waves of Music ha detto
Argomento caldo da sempre ma di assoluta - e triste - contemporaneità: se ci si trova a discutere, dal vivo o sui social network, con una persona appartenente all'orrida categoria dei complottisti e dei negazionisti (di ogni tipologia, ma ovviamente al momento è il Covid il tema caldo)?Io sto sfidando da settimane una mia ex maestra 50enne che a discapito della sua professione e gentilezza è pienamente caduta nella trappola, condividendo a manetta stronz*te complottiste di ogni tipo: dal vaccino influenzale che provocherebbe il Covid alla dittatura che Conte starebbe cercando di instaurare. Le sue reazioni ai miei commenti, in cui le riporto fonti più affidabili e link per siti che smascherano bufale, sono di due tipi: l'ignorare il commento oppure, se magari qualche altro utente mi dà ragione, l'eliminazione del post. Mai una rettifica o un'ammissione di colpa.
Ora, io forse sarò scemo a perdere 15 minuti a settimana a starle dietro, però che dobbiamo fare? Lasciarli friggersi nelle loro convinzioni o cercare di controbattere punto per punto?
E, soprattutto, come sradicarli dal loro loop - che alimentano gli uni con gli altri - di dubbi e sospetti campati per aria?
Come sradicarli? Coi fatti. Ho letto l'articolo di uno che è deceduto e che non credeva al covid.
Utente
11 novembre, 2015
E' difficilissimo anche perché alcuni ti guardano come fossi uno scemo tu, poi ti ridono in faccia e ti dicono che ti hanno fatto il lavaggio del cervello e che il poveretto sei tu. Si sentono furbi, scaltri, quelli a cui non la si fa!
Che dire. Io alla fine evito lo scontro, in genere le mie discussioni terminano sempre nello stesso modo. Cioè che dico quello che mi ha riportato la mia migliore amica, chirurgo in un ospedale Covid di quelli bombardati a marzo, cioè che chi sostiene che il Covid esiste rimarrà sempre coerente al suo pensiero, tutti i negazionisti invece smettono di esserlo sulla porta della terapia intensiva.
Utente
7 agosto, 2013
Ne parlavo giusto l’altro giorno con una mia amica infermiera che lavora in terapia intensiva.
Secondo voi questi che non credono al Covid credono alle polmoniti? Perché lei mi diceva che i pazienti Covid che finivano da lei sono tutte polmoniti di una certo tipo che sono appunto legate al virus. Se non credi al virus che non si vede, credi alla polmonite che ne consegue?
In generale comunque quoto in toto il pensiero di Ouro.
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