Non mi piace lamentarmi e tendenzialmente cerco di trovare un lato positivo a ogni esperienza, ma la didattica online, per come l'ho vissuta negli ultimi quattro mesi, è un'esperienza che spero di non dover ripetere. 

Abbiamo garantito ai bambini lo stesso timetable di quando facevamo lezioni in presenza e questo ha significato per loro e per noi ore e ore incollati al pc per la programmazione, le lezioni vere e proprie, le correzioni da mandare indietro di giorno in giorno, le riunioni e i colloqui con le famiglie. Io, che di solito appena tocco il cuscino mi addormento, ho cominciato a far fatica a dormire e ad avere dolori ovunque per la postura sicuramente sbagliata. Il fatto che il mio luogo di lavoro coincidesse con la mia camera (e anche col mio telefono) ha fatto sì che non riuscissi mai del tutto a rilassarmi e a staccare mentalmente. Se vedevo una mail del coordinatore o di un genitore anche alle 23 non riuscivo a non leggerla e viceversa le famiglie si trovavano a caricare i compiti la sera, dopo una giornata di lavoro o ad aiutare i figli a svolgerli sempre a quell'ora. La cosa che ovviamente però è mancata di più a me e ai miei bambini è la presenza fisica. Non poter uscire insieme in giardino a leggere come eravamo abituati a fare, dover ridurre il tempo per le chiacchiere che di solito facciamo a inizio o a fine lezione perché dovevano collegarsi con l'insegnante successivo e temevano che qualche problema di connessione li facesse arrivare in ritardo. Mi è mancato correggere col sottofondo delle loro urla e dei loro giochi in giardino. 

Il lato positivo è ovviamente non aver perso tempo e quindi non essere rimasti indietro con la didattica. Aver dato a loro, nonostante tutto, una scansione della giornata da rispettare che non li facesse perdere né annoiare. Riuscire comunque a stare insieme, mostrandoci vicendevolmente pezzi della nostra vita privata (ormai conosco a memoria le loro case e i loro animali domestici). Ho imparato (e mi sono fatta insegnare da loro) molte funzioni di pc e tablet che ignoravo. Ma spero con tutta me stessa che, in un modo o nell'altro, a settembre si rientri in classe. 

I lati positivi sono che posso organizzarmi il lavoro come voglio, o se devo uscire a fare una commissione la faccio, gestisco da sola il mio tempo, senza dubbio.

Anche se sono sempre stata super mattiniera sempre anche di domenica, soffro d'insonnia e mi addormento sempre dopo le 3. Svegliarmi alle 6:45 invece che alle 5:45 non è male.

Però come lato negativo c'è che mangio di più, perché con i bambini a casa e mio marito che stacca per lavoro, non riesco quasi mai a mangiarmi le cosine che mi facevo prima. Inoltre alla fine lavoro anche più ore, quindi rimango più ferma. Ho avuto seri problemi di salute durante il lockdown e tutto questo mi ha fatto prendere 3 kg. Considerando che ne avevo ancora qualcuno da smaltire dal parto diciamo che non mi sento proprio in forma.

Poi non abitando in una città, non avendo negozi sottocasa, o mi muovo per la spesa o per fare commissioni, o altrimenti sto a casa.

Prima lavorando in ufficio in città a molti km da casa mia riuscivo anche a farmi le mie camminate, avevo i negozi sottomano, incontravo molte persone, avevo molta più vita sociale.

E, anche se fondamentalmente sono sempre stata un po' (molto) solitaria, comincia a mancarmi.

Poi ora con i bambini a casa devo comunque organizzarmi per lasciarli un po' ai nonni, che comunque giustamente me li riportano presto, e anche se il lavoro lo posso gestire come voglio diventa faticoso interrompere progetti più volte durante il giorno per poi riprenderli qualche ora dopo.

Ammetto di essere un po' stressata da questa situazione.