Utente
24 agosto, 2015
Ready per sentirmi chiamato bigottone, esagerato, antico and so on.
E' l'argomento del mese qui su RH, prima la Dark Polo, poi Nitro, fino all'assurdo boom di Sfera Ebbasta.
Questo nuovo fenomeno musicale sta assumendo dimensioni impensabili fino a poco tempo fa.
Ieri sera, alla festa di un ragazzo di qualche anno più giovane di me, l'intera colonna sonora della serata si è basata sui sopracitati 'artisti' (con qualche spruzzata di altri loro colleghi).
Oltre a pensarvi intensamente, ho osservato questo gruppo di amici cantare a squarciagola questi testi che io continuo a trovare orridi e volgari nella peggiore accezione della parola. Fighe le basi, magari, ritornelli orecchiabili, ma testi veramente osceni.
Alla mia domanda sul che cosa trovassero affascinante in queste parole, la risposta è stata che per gente come loro è normale parlare di droga, donne da usare, alcol e auto di lusso, perchè questo è il loro mondo e questo il loro pubblico vuole.
Dai poeti maledetti al rock 'n roll, ogni generazione ha avuto i suoi punti di riferimento culturali e musicali:
fino a che punto la generazione di giovanissimi d'oggi sarà influenzata da questi esempi che idolatrano?
Banned
7 agosto, 2013
Dai poeti maledetti al rock 'n roll, ogni generazione ha avuto i suoi punti di riferimento culturali e musicali:
fino a che punto la generazione di giovanissimi d'oggi sarà influenzata da questi esempi che idolatrano?
Bah, non lo so. Ci si chiede, appunto, poi quanto cambi.
Tanti giovani avranno cantato cose alla “vita spericolata”, e poi la mattina dopo magari erano i più puntuali, per non parlare dei tanti giovanissimi che a 13-16 anni magari ascoltavano il metal (“bring your daughter to the slaughter”, “charlot the harlot”, ecc.).
Non sono addentrato abbastanza in tale cultura per capire se sia differente in questo caso. Non vorrei fare la figura che facciano tipo certi 50-60enni quando si preoccupino della violenza di GTA o altri videogiochi, quando poi il problema dei videogiochi sia solo di altra natura (troppo dilettevoli e "lunghi", divengono un enorme “time-dump”).
Quindi, ribadisco, su quell’aspetto non mi ci sono messo riflettere. La cosa per me assurda non è tanto che i contenuti li trovi banali, ma che pure il sound di queste proposte lo ritenga pochissimo degno di nota.
Alla fine sono sovente tutte la stessa cosa, tendenzialmente spesso abbastanza insulsa. Non capisco l’appeal.
Mi stavo quindi casomai interrogando se questa cosa dei trapper, specie così tanti, sia davvero un nuovo TREND o in gran parte più un FAD. Ho sempre avuto gusti piuttosto commerciali, tanto che ad un certo punto pensavo di essere abbastanza immune dal quel fenomeno per cui la gente invecchiando non capisca la “musica che ascoltano i giovani”, e non pochi continuino ad ascoltare la musica di quando avevano 20anni loro, ma ultimamente...
Però intendo sempre controllando i 20-23nni, eh. Se, come abbia scritto qualcuno in un altro thread, a 21 anni sia vecchi per Sfera Ebbasta, allora...
I 13-17enni manco li conto, si sa possano ascoltare roba indicibile. Vedremo.
*addirittura, per fare un discorso più ampio, ricordo come all’epoca tipo di Amici10 constatassi che non solo mancassero rapper nei talent, ma che pure "fuori", rispetto ad altri paesi, i rapper un po’ di successo fossero sempre quasi solo i soliti, non tanti, da anni. Quindi che rapper e trapper prendessero piede era fisiologico. Mi chiedo però quanto sia sostenibile il passo delle ultime 3-4 annate. Sarà anche un cambiamento culturale, in parte dei gusti, ma mi appare troppo esagerato. Siamo passati da un estremo all’altro.
Sono troppi nomi che spuntino come funghi, stando in alto nelle classifiche, non dico giusto facendo capolino eh. Quanti sono, 6 nomi nuovi all’anno negli ultimi 4 anni? Non è che magari sia come la bolla dot-com del 2000, ma applicata in primis ai trapper, e poi la cosa si assestera?
Utente
9 settembre, 2013
É un po' la stessa cosa che dicevano in Inghilterra del punk negli anni '70 e '80, o di tutto quell'immaginario dark/gothic/emo che pervadeva i 2000 son cose che vanno contestualizzate nel momento storico in cui accadono e poi generalmente cominciano e si chiudono (quasi del tutto) lì.
Ci son mille cose che influenzeranno negativamente questa generazione molto di più di una scena musicale che non è in tutto e per tutto quella che hai descritto te (anche se non sappiamo bene quanto effettivamente durerà questo trend, per me rischia di essere una bolla in procinto di sgonfiarsi nel giro di qualche anno ma magari potrebbe davvero essere la new big thing della musica italiana)
Utente
10 agosto, 2016
Secondo me è un fenomeno che di musicale ha solo il contorno. Ai ragazzini sono sempre piaciuti certi argomenti (ascoltare e canticchiare canzoni con certe tematiche li fa sentire più grandi, più fighi) al di là del loro effettivo comportamento quotidiano, e infatti mi ricordo che nel periodo in cui facevo le medie gli Articolo e i GDV spopolavano in modo particolare con i loro testi più volgarotti. Dunque è qualcosa di ciclico: una certa fascia di età viene inevitabilmente attratta da ciò che appare trasgressivo.
Qual è il fattore che sposta gli equilibri? Il fatto che adesso queste generazioni giovani(ssime) dispongano di internet e padroneggino social e quant'altro. E con spotify il gioco è fatto.
Io credo che se la disponibilità delle nuove tecnologie fosse stata quella attuale già quindici anni fa, avremmo visto sostanzialmente qualcosa di simile.
Ma anche solo un quinquennio fa: mi immagino una classifica inondata dai partecipanti di MTV Spit o altri rapper non esattamente mainstream.
Per cui l'affezione di una certa fascia di pubblico nei confronti di alcune tematiche non mi stupisce affatto, e nemmeno il fatto che siano attratti da un genere musicale ripetitivo e pressochè monotono. Quando sei "coinvolto" in una moda fatichi ad essere obiettivo, e quindi è molto difficile che il questo tam-tam trappiano un ragazzino possa anche solo obiettare sulla qualità di un brano o di un artista (e di fatto staccandosi dal "gruppone".
Quindi possiamo dire che la società si evolve, ma ci sono certe tematiche che (seppur trite e ritrite) mantengono un quasi inspiegabile appeal su un determinato pubblico.
Basti pensare anche a termini come "Swag". Io lo consideravo già vecchio e quasi parossistico nel 2013 per dire, poi a fine 2016 i Soul System ad XF ne hanno fatto il proprio tormentone e adesso ad Amici anche Biondo lo usa sovente. E le folle tutte ad inneggiare a suon di "Swag".
La cosa che invece mi spiego meno è come ci sia stato questo boom della trap (anche a discapito del rap), dato che in teoria le tematiche di rapper e trapper non sarebbero in molti casi dissimili.
Che ci sia stata una sorta di scissione silenziosa? Nel senso che il rap puro ha virato verso tematiche più specificatamente adulte, diciamo quasi cantautoriali, mentre la trap sia rimasta (volontariamente) ingabbiata nel genere alcool-droghe-sesso? E quindi un ragazzino è poco interessato ad un conscious rap che magari ha una base più riflessiva e poco danzereccia e lo è invece nei confronti di qualcosa che ti faccia dimenare ad una festa? Oltretutto non ho mai capito bene la genesi della trap. Mentre il rap ha una sua storia decennale e sappiamo come si sia diffuso in Italia, il momento storico dello sdoganamento della trap me lo sono completamente perso e mi sono ritrovato in questa situazione attuale in maniera abbastanza repentina. Perchè poi a me la trap sembra sostanzialmente il rap di 15 anni fa con più auto-tune
Utente
24 agosto, 2015
Mirton ha detto
Secondo me è un fenomeno che di musicale ha solo il contorno. Ai ragazzini sono sempre piaciuti certi argomenti (ascoltare e canticchiare canzoni con certe tematiche li fa sentire più grandi, più fighi) al di là del loro effettivo comportamento quotidiano, e infatti mi ricordo che nel periodo in cui facevo le medie gli Articolo e i GDV spopolavano in modo particolare con i loro testi più volgarotti. Dunque è qualcosa di ciclico: una certa fascia di età viene inevitabilmente attratta da ciò che appare trasgressivo.Qual è il fattore che sposta gli equilibri? Il fatto che adesso queste generazioni giovani(ssime) dispongano di internet e padroneggino social e quant'altro. E con spotify il gioco è fatto.
Io credo che se la disponibilità delle nuove tecnologie fosse stata quella attuale già quindici anni fa, avremmo visto sostanzialmente qualcosa di simile.
Ma anche solo un quinquennio fa: mi immagino una classifica inondata dai partecipanti di MTV Spit o altri rapper non esattamente mainstream.
Per cui l'affezione di una certa fascia di pubblico nei confronti di alcune tematiche non mi stupisce affatto, e nemmeno il fatto che siano attratti da un genere musicale ripetitivo e pressochè monotono. Quando sei "coinvolto" in una moda fatichi ad essere obiettivo, e quindi è molto difficile che il questo tam-tam trappiano un ragazzino possa anche solo obiettare sulla qualità di un brano o di un artista (e di fatto staccandosi dal "gruppone".
Quindi possiamo dire che la società si evolve, ma ci sono certe tematiche che (seppur trite e ritrite) mantengono un quasi inspiegabile appeal su un determinato pubblico.
Basti pensare anche a termini come "Swag". Io lo consideravo già vecchio e quasi parossistico nel 2013 per dire, poi a fine 2016 i Soul System ad XF ne hanno fatto il proprio tormentone e adesso ad Amici anche Biondo lo usa sovente. E le folle tutte ad inneggiare a suon di "Swag".
La cosa che invece mi spiego meno è come ci sia stato questo boom della trap (anche a discapito del rap), dato che in teoria le tematiche di rapper e trapper non sarebbero in molti casi dissimili.
Che ci sia stata una sorta di scissione silenziosa? Nel senso che il rap puro ha virato verso tematiche più specificatamente adulte, diciamo quasi cantautoriali, mentre la trap sia rimasta (volontariamente) ingabbiata nel genere alcool-droghe-sesso? E quindi un ragazzino è poco interessato ad un conscious rap che magari ha una base più riflessiva e poco danzereccia e lo è invece nei confronti di qualcosa che ti faccia dimenare ad una festa? Oltretutto non ho mai capito bene la genesi della trap. Mentre il rap ha una sua storia decennale e sappiamo come si sia diffuso in Italia, il momento storico dello sdoganamento della trap me lo sono completamente perso e mi sono ritrovato in questa situazione attuale in maniera abbastanza repentina. Perchè poi a me la trap sembra sostanzialmente il rap di 15 anni fa con più auto-tune
Condivido tutte le tue riflessioni.
Utente
7 agosto, 2013
Gabriele1 ha detto
"Con i (t)rapper come punti di riferimento, come crescerà questa generazione?"
Più o meno come la vostra cresciuta con amici, grande fratello e uomini e donne?
Lo stavo per scrivere!
Io sono cresciuto con amici, gf, puttan pop come punto di riferimento ma mi sento perfettamente normale (poi magari mi sbaglio).
Utente
7 agosto, 2013
Mirton ha detto
Secondo me è un fenomeno che di musicale ha solo il contorno. Ai ragazzini sono sempre piaciuti certi argomenti (ascoltare e canticchiare canzoni con certe tematiche li fa sentire più grandi, più fighi) al di là del loro effettivo comportamento quotidiano, e infatti mi ricordo che nel periodo in cui facevo le medie gli Articolo e i GDV spopolavano in modo particolare con i loro testi più volgarotti. Dunque è qualcosa di ciclico: una certa fascia di età viene inevitabilmente attratta da ciò che appare trasgressivo.Qual è il fattore che sposta gli equilibri? Il fatto che adesso queste generazioni giovani(ssime) dispongano di internet e padroneggino social e quant'altro. E con spotify il gioco è fatto.
Io credo che se la disponibilità delle nuove tecnologie fosse stata quella attuale già quindici anni fa, avremmo visto sostanzialmente qualcosa di simile.
Ma anche solo un quinquennio fa: mi immagino una classifica inondata dai partecipanti di MTV Spit o altri rapper non esattamente mainstream.
Per cui l'affezione di una certa fascia di pubblico nei confronti di alcune tematiche non mi stupisce affatto, e nemmeno il fatto che siano attratti da un genere musicale ripetitivo e pressochè monotono. Quando sei "coinvolto" in una moda fatichi ad essere obiettivo, e quindi è molto difficile che il questo tam-tam trappiano un ragazzino possa anche solo obiettare sulla qualità di un brano o di un artista (e di fatto staccandosi dal "gruppone".
Quindi possiamo dire che la società si evolve, ma ci sono certe tematiche che (seppur trite e ritrite) mantengono un quasi inspiegabile appeal su un determinato pubblico.
Basti pensare anche a termini come "Swag". Io lo consideravo già vecchio e quasi parossistico nel 2013 per dire, poi a fine 2016 i Soul System ad XF ne hanno fatto il proprio tormentone e adesso ad Amici anche Biondo lo usa sovente. E le folle tutte ad inneggiare a suon di "Swag".
La cosa che invece mi spiego meno è come ci sia stato questo boom della trap (anche a discapito del rap), dato che in teoria le tematiche di rapper e trapper non sarebbero in molti casi dissimili.
Che ci sia stata una sorta di scissione silenziosa? Nel senso che il rap puro ha virato verso tematiche più specificatamente adulte, diciamo quasi cantautoriali, mentre la trap sia rimasta (volontariamente) ingabbiata nel genere alcool-droghe-sesso? E quindi un ragazzino è poco interessato ad un conscious rap che magari ha una base più riflessiva e poco danzereccia e lo è invece nei confronti di qualcosa che ti faccia dimenare ad una festa? Oltretutto non ho mai capito bene la genesi della trap. Mentre il rap ha una sua storia decennale e sappiamo come si sia diffuso in Italia, il momento storico dello sdoganamento della trap me lo sono completamente perso e mi sono ritrovato in questa situazione attuale in maniera abbastanza repentina. Perchè poi a me la trap sembra sostanzialmente il rap di 15 anni fa con più auto-tune
Coez ha preso oggi il quinto platino. Quindi no, non è per niente vera questa frase.
La mia disamina da amante del genere rap e simili la faccio domani.
Nicks Lannister
Utente
24 agosto, 2015
NicksFactor ha detto
Coez ha preso oggi il quinto platino. Quindi no, non è per niente vera questa frase.
La mia disamina da amante del genere rap e simili la faccio domani.
E infatti Coez è un caso rarissimo.
Gabriele1 ha detto
"Con i (t)rapper come punti di riferimento, come crescerà questa generazione?"
Più o meno come la vostra cresciuta con amici, grande fratello e uomini e donne?
(mai guardato uno dei tre se non Amici saltuariamente).
Non capisco cosa c'entri il paragone.
Il Puttan Pop perlopiù passa messaggi di uguaglianza e un pò di trasgressione, che per il trap è l'elemento di base. Poi Amici è un talent, che c'entra?
Sugli altri due non mi esprimo.
Queste canzoni e questi personaggi parlano di ben altro, da lì la mia riflessione.
Probabilmente, come dite voi, l'influenza sui giovani sarà ridotta. Chissà.
Utente
10 agosto, 2016
Disamina sulla trap a cura di Stash:
Utente
20 marzo, 2016
Dai non penso proprio che vengano influenzati negativamente. Come dice qualcuno e come ho potuto vedere da mio fratello più piccolo, voglio sentirsi più grandi e "rivoluzionari" scambiando il vecchio per il nuovo che avanza.
Devo dire che la mania del trapper/rapper sta prendendo anche noi ex-nuova generazione. Non ho mai avuto la mia playlist così piena di rapper.
Sicuramente sarà una moda passeggera e le major spremeranno fino al midolo tutti questi nuovi idoli, come appunto un ex-talent.
Utente
7 agosto, 2013
Una domanda pertinente è: può la musica influenzare atteggiamenti, destino o scelte di una generazione? Io credo che non sia così semplice, o automatico.
Che rapper X o trapper X canti che vuole fare sesso con delle prostitute o sfondarsi di canne non vuol dire necessariamente che l'adolescente che li ascolta poi vada a prostitute o si sfondi di canne.
Può sentirsi legittimato a dire o fare certe cose ascoltando la musica dei suoi idoli? Probabilmente sì, ma allo stesso tempo credo che sia fondamentale l'apporto della famiglia e dell'educazione, il pregresso.
Per farla breve: se l'adolescente X inizia a fumare marijuana non darei la colpa al rapper X o al trapper X, idem se inizia ad avere un certo atteggiamento nei confronti delle donne.
Anche perché ormai frasi di un certo tipo e atteggiamenti fanno parte di molti generi, anche del pop, del reggaeton ecc. Magari manca la violenza, però in quanto a sessismo, perdizione, depressione ecc. ne siamo pieni nelle classifiche, anche prima dell'avvento dei rapper contemporanei e trapper.
Gli Articolo 31 ai nostri tempi cantavano di essere arrapati e di volere una lurida maleducata che rutta. La Perry dice di aver baciato una ragazza e le è piaciuto, ma dubito che a orde di ragazze sia venuta la voglia di infilare la lingua nella bocca di un'altra ragazza.
La musica è principalmente uno sfogo, forse un modo per sentirsi diversi da quel che si è, ma una canzone rimane una canzone. Farla diventare la causa di qualcosa è un pretesto, per me.
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