dede_91 ha detto
A me quello che sfugge è come la "coppia aperta" possa comportarsi nella vita di tutti i giorni. Non si va a creare un rapporto più simile a una tromb*-amicizia che ad una relazione più complessa?

anche nelle cose semplici: con chi vai al mare? Al cinema? A far la spesa? Oggi vedi la partita con uno a caso? E sono rapporti costanti o diversi di volta in volta? E se sono costanti allora si hanno due coppie aperte? E se anche l'altro ha un'altra coppia aperta? Siamo tutti coppie aperte di tutti?

Mi sfugge proprio l'ottica di relazione che è fatta anche di sacrifici, non solo rinunce di passioni lussureggianti, ma anche di -es- andiamo all'ikea anche se mi fa cagare, andare al concerto della Pausini (poi dopo diventa pausiniano ed è un disastro) anche se la trovo noiosa, andiamo a vedere i tuoi amici giocare a piattello anche se li odio. Per amore si fanno sacrifici pesanti, come cambiare casa, città, lavoro e forse non è giustissimo neanche così... Però con una coppia aperta questo viene meno, no?

la tua persona può venire sostituita da un'altra o da altre per le cose che odia, ma quindi se non lo fa per te quella prima persona non è più la tua persona ma lo è l'altra, no? @.@

questo perché ci muoviamo e siamo incatenati al modello eteronormativo con cui siamo cresciuti. Quello dei nostri genitori, dei nostri nonni. Quello che anni fa non contemplava neanche il divorzio, contemplava il delitto d'onore, la dote, la proprietà del padre sulla figlia ecc.

Ci si riempie la bocca di "famiglia tradizionale" non meno di molti dei discorsi che hai fatto tu qui sopra.

Anche la distinzione "trombamicizia" vs "rapporto più complesso" è molto volgare e spicciola. Più complesso di una relazione in cui devi parlare su base quotidiana di gelosia, sesso, attrazione verso altri ecc. cosa c'è? Mi sembra molto più complesso di venir trascinati controvoglia al concerto della Pausini e passare il tempo sul cellulare, magari su Grindr. 

dede_91 ha detto
All'interno di una relazione ci sono sempre dei compromessi ed una relazione funziona perché uno si mette a disposizione dell'altro e viceversa... E lo si fa perché si sa che l'altro vorrebbe trascorrere del tempo con te e non con altri.

Se io dovessi preferire fare molte cose senza quella che considero "l'altra metà del mio cuore" (non riesco a trubare nessun modo per dire un cuore in 2 ) allora forse non è quella la metà del mio cuore.

Su questo son d'accordo, se non ci sono interessi comuni, valori comuni e un progetto di vita comune secondo me una storia non ha senso di essere (perché non si sta bene con l'altrui compagnia, di fatto).

dede_91 ha detto
E quindi cosa ti spinge (un ti generico) a ricercare qualcuno con cui non hai nessun interesse a creare un progetto di vita (visto che le tue intenzioni sono di rimanere con l'altro)?!

Sesso? Piacevole compagnia? Infatuazione? 

Lo stesso che per certi versi conduce ai tradimenti.