dancer83tp ha detto
qui forse si confonde il tradimento con la "coppia aperta" il tradimento si nasconde...la coppia aperta la si stabilisce insieme al proprio partner...e spesso ci si trova nel "gioco" insieme al partner...quindi non vedo cosa ci sia di male se due persone decidano di comune accordo di essere coppia aperta...e non parliamo di sentimenti eh...come ha detto krishoes i partner sono due...io e il mio compagno condividiamo la routine quotidiana...nel contesto "gioco" di comune accordo e con la consapevolezza di entrambi...si vivono altre conoscenze...insieme o separatamente...vedeteci trasgressione, vedeteci immoralità quel che volete...ma questo è

ma mi fa molto ridere che chi ci vede immoralità e trasgressione sono spesso i primi che si incazzano quando gli viene detto che il fatto stesso di essere gay lo sia.

Non c'è nulla di immorale o trasgressivo in niente di tutto ciò. Il mio giudizio morale (ripeto, personale, non è un giudizio di fatto sulle coppie) è che il tradimento è accompagnato da una menzogna e questo sì è grave. Menti alla persona che ami?

Invece quelli che giudicano male le coppie aperte o le relazioni poli-amorose son gli stessi che reputano il tradimento meno grave di una relazione aperta o di una poliamorosa. 

latinista93 ha detto
Dite che spesso si sceglie di andare con altri per sesso o infatuazione, quindi per forza di cose se si passa da una relazione chiusa ad una aperta è perché è venuto un po' meno il legame sentimentale con il partner. Quindi vorrei sapere cosa cambia tra una coppia aperta e una relazione finita in cui i partner rimangono amici e complici? Non è più meno lo stesso tipo di relazione?

Uno dei fattori, come dicevo nell'altra pagina, può essere sicuramente la diminuzione dello stimolo fisico a cui si è esposti da anni e anni (se avete avuto una relazione di anni, possibilmente non a distanza, potete capire a cosa mi riferisco). 

Vale anche per il lato sentimentale. Le "farfalle nello stomaco" sono tipiche dei primi mesi, non del decimo anno. Ovviamente all'innamoramento ha lasciato spazio l'amore, che è quella voglia (magari) di passare il resto  della vita con quella persona, condividere progetti ecc. 

L'amicizia, per stessa definizione, non è amore. Non c'è l'attaccamento romantico (concetto psicologico, non termine a caso). Quindi no.

latinista93 ha detto

Seconda domanda. Visto che l'infatuazione è solitamente una cosa momentanea che passa con il tempo, non è troppo facile cedervi, invece di capire se il rapporto con il partner funziona ancora, facendo un primo sacrificio non cedendo all'istante e poi decidere se continuare (o meno) la relazione con il partner e di conseguenza decidere se scegliere l'infatuazione (o meno)?

Quindi la relazione è una sfida a chi è più stoico? Mi ricorda un po' il celibato dei preti, un precetto assolutamente inutile "just because". 

Il concetto è più semplice: se all'interno di una coppia la monogamia e la fedeltà esclusiva sono concetti principali per la continuità (ovvero ci si è parlati e ci si è resi conti che questo fa la differenza tra stare assieme o no) è giusto che si sia mutualmente fedeli. Altrimenti no. 

Ogni coppia scrive le sue regole, ma nessuna di queste regole rende una coppia migliore di un'altra. Per farvi un esempio è la stessa cosa che succede nelle famiglie (cfr Lessico Famigliare, Natalia Ginzburg).

dede_91 ha detto

E quando si torna a casa si parla di "oh sai che oggi ho fatto sesso con un ragazzo che blablabla" "ah no invece io..."?! 

(Ho un tono ironico ma sono cose che mi sono sempre chiesto)

Questa frase sottintende un giudizio morale nei confronti del sesso su cui ti invito a riflettere. Come se ci fosse una sorta di derisione sotto. Due persone che hanno condiviso tutta la loro vita sono ridicole perché si trovano a raccontarsi di avere fatto sesso con persone diverse durante la giornata? Ti rendi conto da solo o...?

È a questo che mi riferisco quando dico che la chiesa, la religione e il contesto in cui veniamo cresciuti dai nostri care-givers fa danni. Ci convincono che il nostro modello sia, per qualche motivo non ben specificato, superiore.