Utente
7 agosto, 2013
Ode to my family è una delle poche canzone insieme a Sometimes you can't make it on your own degli U2 a farmi piangere ogni volta.
Insomma, gli irlandesi mi fanno piangere, e sì, sono ufficialmente distrutto.
Il contributo che ha dato alla storia della musica è infinito. E da oggi Dolores è storia. GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Utente
7 agosto, 2013
ricordo ancora con il magone il video di Promises del 1999,
Avevo 4 anni e guardavo MTV h24 a casa della mia cara nonna che mi ha lasciato quest'estate.
Difficilmente mi espongo così tanto per le morti "celebri" ma oggi un pezzo gigantesco della mia infanzia mi ha lasciato!
Utente
7 agosto, 2013
È tutto il giorno che sono triste, lasciamo stare .-.
Il Best of dei Cranberries al liceo è stato uno dei cd che ho consumato di più in assoluto
Sono una delle mie band preferite e hanno fatto canzoni davvero stupende, una voce potente e iconica che mancherà tanto
Rip 🙁
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
monechiapi ha detto
Per me è stata veramente una doccia gelata. Sono cresciuto con lei e con i Ceanberries; la sua voce ha accompagnato tappe importanti della mia vita. Non so veramente che dire.
Idem, io ho abbastanza le lacrime agli occhi riascoltando le canzoni!
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
Con lo strazio nel cuore ti saluto, Dolores, hai incantato il mondo con la tua voce angelica e sofferta... Adesso incanterai il paradiso. Non è giusto, 46 anni sono troppi pochi per abbandonarci, la voce aveva ancora tanto da raccontare. Adesso che la Mamma Celeste ti accolga tra le sue braccia e ti culli.
Troppo doloroso questo addio. RIP Dolores
Utente
24 agosto, 2015
Sapevo dei problemi di salute recenti, ma rileggendomi la sua biografia scopro che ne ha sempre avuti, fin dagli anni '90 nei quali un intero tour fu cancellato a causa di essi. Nuovamente nel 2012, un'altra serie di concerti cancellata, poi l'anno scorso e adesso questo...
Mi dispiace davvero tanto.
Utente
7 agosto, 2013
Un dispiacere mai provato prima per la scomparsa di un cantante...sono cresciuta con le sue canzoni, le mie sorelle maggiori le ascoltavano in continuazione ed io con loro. Dolores ha accompagnato ogni mio pre partita, ogni mia serata prima di un esame....è davvero una cosa terribile. Ho un magone costante da ieri e non ho il coraggio di ascoltare una sua canzone per paura di crollare definitivamente Un pezzo di passato che se ne va.
Grazie Dolores
Utente
2 marzo, 2014
We are devastated on the passing of our friend Dolores. She was an extraordinary talent and we feel very privileged to have been part of her life from 1989 when we started the Cranberries. The world has lost a true artist today.
Noel, Mike and Fergal— The Cranberries (@The_Cranberries) January 15, 2018
Utente
24 agosto, 2015
Cerco di riprendermi dalla tristezza ed è difficile. È difficile trovare le parole.
Per me quando ci siamo ritrovate a parlare al telefono è stato come un sogno, ha ragione Giuliano. Era talmente assurdo parlare normalmente al telefono con qualcuno che ti aveva praticamente mostrato una nuova via, un nuovo modo, qualcuno che ti aveva letteralmente illuminata.
Poi ci incontrammo, cantammo insieme, parlammo di figli, di vita, di musica.
Mi disse: “...E qui io armonizzo in basso e tu tieni la principale, la so bene perché l’ho armonizzata così già un’altra volta, tanto non importa chi prende la principale. Così viene sicuramente bene! Camminiamo e ci prendiamo per mano, la vita è prendersi per mano, non è una competizione...”
Lei mi aveva mostrato come tirare fuori anche la femminilità più complessa e che fa più paura. Quella fortissima e fragilissima insieme, allo stesso tempo.
Dentro a Ode To My Family c’erano il vento e il verde dell’Irlanda che ho sempre sognato quando ancora non l’avevo mai vista e c’erano una dolcezza e un senso di purezza che ti stordivano. Esistevano insieme a quel suono, che sapeva di nord e di ragazzi in giro, scanzonato e pieno di istinto.
Dentro a No Need To Argue cantava le parole di un’anima vecchia e saggia che abitava nel cuore di una giovane donna, come mi sentivo io, vecchia e giovane insieme. Come ci sentivamo in tante, tantissime ragazze sparse in tutto il mondo. Dolores aveva dato a tutte noi una voce, una via, un modo. Non aveva nascosto una femminilità forte, vera, naturale e selvatica, pura. La incarnava e ci dava coraggio. Per essere noi stesse.
Noi donne e il nostro dna, il nostro modo di essere così “esposte”, così empatiche da sentire, a volte, tutti i mali del mondo.
Dentro a quella mitica Zombie che ho cantato così tanto che da adolescente nel mio paese mi conoscevano come “quella che canta bene Zombie”, c’era una forza enorme. La sintesi di una guerra. Della guerra. Di tutte le guerre. L’orrore. Sentito nel profondo e trasmesso.
Sono passati più di vent’anni e tanto è cambiato nella storia e nella musica.
Eppure ogni volta, ogni volta che una voce di una cantante emette quel suono, quel momento di passaggio dalla voce piena alla voce di testa, Dolores mi torna in mente.
Io per prima, quando lo faccio, so che forse non l’avrei mai fatto se non avessi ascoltato Joan Baez, se non avessi ascoltato Joni Mitchell ed Elizabeth Frazer e Alanis Morissette e soprattutto se non avessi ascoltato Dolores O’Riordan.
Avrei mai messo quel Tu u du tu u du tu tu du all’inizio di Rainbow? Forse no.
È stata la prima a farlo. Nessuna aveva portato uno dei colori più belli del canto celtico nella musica moderna in quel modo.
Oggi tutto (finalmente e più fluidamente) si fonde. Il canto dalle origini più soul al canto dalle origini più celtiche. Ci sono artisti grandiosi e pezzi grandiosi che lo raccontano benissimo. Da Hozier ad Adele a Beyoncè a Rihanna...
Ma dentro a quest’invenzione per me c’è prima di tutto lei.
Che un giorno lo fece e basta.
E il giorno prima quella cosa non esisteva ancora.
Quindi grazie ancora una volta e per sempre a te, Dolores, per aver camminato per quella tua strada.
Sei e rimarrai un angelo del nostro tempo.
Da una tua grandissima fan che ha avuto l’immensa fortuna di cantare con te una volta nella vita.
Elisa
Utente
7 agosto, 2013
Waves of Music ha detto
Ma si è capito qualcosa in più..?
Oggi ho letto questo:
Dolores O’Riordan, prende piede la pista del suicidio
La cantante dei Cranberries sarebbe morta a causa di un'overdose di Fentanyl, un potente oppiaceo
Il Fentanyl è un potente antidolorifico oppiaceo, lo stesso responsabile della morte di Prince e forse di Tom Petty. Prima di sbilanciarsi le autorità attendono i risultati dell'esame tossicologico ma non si esclude che si sia trattato di un suicidio tramite overdose.
Da Tio.ch.
🙁
Freedom comes when you learn to let go
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