Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Ieri era la giornata mondiale contro l' AIDS e, dopo aver constatato che tante persone ancora non hanno le idee ben chiare sull'argomento, mi son chiesta quanto sia diffusa l'educazione sessuale nella nostra società.
Non so se nelle scuole si insegni o se organizzano corsi, a volte sembra che parlarne sia considerato ancora un tabù. Secondo voi perché?
Io mi rendo conto che tanti ragazzi non hanno ancora capito che il preservativo non serve solo per evitare gravidanze indesiderate ma anche tante malattie sessualmente trasmissibili. Per me almeno un'ora a settimana nelle scuole, inizierei già alle scuole medie, dovrebbe essere obbligatoria.
Utente
7 agosto, 2013
Da me l'educazione sessuale è obbligatoria in terza media, mi ricordo che la maggior parte delle lezioni vertevano sul ciclo mestruale per cui interesse zero scusate (e su come nascono i bambini ok)
Poi avevamo un docente un po' ambiguo secondo me che ci chiedeva di misurarci diverse parti del corpo (non intime, ma comunque ) ogni tre mesi e di compilare una tabella e che avrebbe dovuto avere lo scopo di confrontarci con la nostra pubertà.. Mah!
Detto questo, abbiamo fatto anche delle lezioni sull'uso del preservativo, sulla pillola anticoncezionale e sulle malattie sessualmente trasmissibili. Sicuramente servono.
Poi in seconda liceo era anche prevista una giornata di educazione sessuale molto più esplicita rispetto a quelle alle medie, con una sessuologa che rispondeva alle domande. Io ho partecipato ma eravamo tipo in 7 su 22.. La giornata era facoltativa e invece sarebbe dovuta essere obbligatoria, per cui sì c'è sempre da migliorare su questo fronte.
Freedom comes when you learn to let go
Utente
1 maggio, 2016
In terza media viene fatta educazione sessuale durante le ore di scienze.
Viene affrontata proprio sul libro di testo, con tanto di verifiche e di interrogazioni. Ci sono anche approfondimenti sulla contraccezione, sul concepimento-gravidanza-parto e sulle malattie trasmesse sessualmente.
Il tutto con l'aggiunta di documentari e filmati educativi sull'argomento.
L'educazione sessuale e l'apparato riproduttivo vengono spiegati con la stessa serietà di come vengono spiegati i muscoli, le ossa e quant'altro.
Sotto questo punto di vista c'è da applaudire i programmi scolastici attuali.
Ai miei tempi l'argomento era tabù con i professori, oggi invece è materia d'insegnamento.
" Ah ... anche poeta ! "
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
In terza media viene fatta educazione sessuale durante le ore di scienze.Viene affrontata proprio sul libro di testo, con tanto di verifiche e di interrogazioni. Ci sono anche approfondimenti sulla contraccezione, sul concepimento-gravidanza-parto e sulle malattie trasmesse sessualmente.
Il tutto con l'aggiunta di documentari e filmati educativi sull'argomento.
L'educazione sessuale e l'apparato riproduttivo vengono spiegati con la stessa serietà di come vengono spiegati i muscoli, le ossa e quant'altro.
Sotto questo punto di vista c'è da applaudire i programmi scolastici attuali.
Ai miei tempi l'argomento era tabù con i professori, oggi invece è materia d'insegnamento.
Questo non lo sapevo e mi fa piacere saperlo:) l'apparato riproduttivo l'avevo fatto pure io alle medie e anche alle superiori ma non avevamo però le ore dedicate all'educazione sessuale (le faceva l'insegnante di biologia di sua spontanea volontà)
però a me è capitato di sentire spesso ragazzi abbastanza inconsapevoli su alcuni argomenti. E non parlo solo di quindicenni.
Banned
7 agosto, 2013
amers ha detto
Ieri era la giornata mondiale contro l' AIDS e, dopo aver constatato che tante persone ancora non hanno le idee ben chiare sull'argomento, mi son chiesta quanto sia diffusa l'educazione sessuale nella nostra società.Non so se nelle scuole si insegni o se organizzano corsi, a volte sembra che parlarne sia considerato ancora un tabù. Secondo voi perché?
Io mi rendo conto che tanti ragazzi non hanno ancora capito che il preservativo non serve solo per evitare gravidanze indesiderate ma anche tante malattie sessualmente trasmissibili. Per me almeno un'ora a settimana nelle scuole, inizierei già alle scuole medie, dovrebbe essere obbligatoria.
amers ha detto
...però a me è capitato di sentire spesso ragazzi abbastanza inconsapevoli su alcuni argomenti. E non parlo solo di quindicenni.
Sì, ma tu che gente frequenti/incontri (poi chissà, magari mi illudo io) ?
😛
Nell'epoca in cui si possa googlare tutto dal proprio cellulare, mi pare un po' strano.
Specie se si parli pure di gente over15 ecc.
Certo, delle cose sfuggono anche a me:
non ho mai capito perché la spirale fosse diffusa in proporzioni decenti solo in alcuni paesi, come la Francia, Scandinavia e paesi ex. sovietici, mentre in altri, tra cui l'Italia, pochissimo.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Tanakka ha detto
amers ha detto
...però a me è capitato di sentire spesso ragazzi abbastanza inconsapevoli su alcuni argomenti. E non parlo solo di quindicenni.Sì, ma tu che gente frequenti/incontri (poi chissà, magari mi illudo io) ?
😛
Nell'epoca in cui si possa googlare tutto dal proprio cellulare, mi pare un po' strano.
Specie se si parli pure di gente over15 ecc.Certo, delle cose sfuggono anche a me:
non ho mai capito perché la spirale fosse diffusa in proporzioni decenti solo in alcuni paesi, come la Francia, Scandinavia e paesi ex. sovietici, mentre in altri, tra cui l'Italia, pochissimo.
Sarò sfortunata io 🙂 ho frequentato ragazze convinte che tra donne non si possano trasmettere malattie e avevano ben più di quindici anni.
Utente
7 agosto, 2013
Beh Tanakka non è un solo problema di chi si frequenta eh
Basta leggere varie pagine di Facebook ( non so se posso citarle) e soprattutto i commenti sotto per restare allibiti. E si, non si parla solo di 15enni anzì la maggior parte sono persone adulte e vaccinate (sulla carta).
Sono d'accordissimo sull'idea dell'educazione sessuale nelle scuole ma credo che ci siano altri ambiti da dover correggere nonostante sia difficile : notizie sbagliate che circolano in Internet, programmi televisivi, per non parlare dei porno dove il condom si vede con una frequenza rarissima. Poi però non si parla di quanti porno attori /attrici vengono cacciati da quel mondo dopo aver contratto malattie SUL LAVORO (nonostante i mille test e controlli).
L'educazione sessuale ci sta, ma troppa gente non capisce o fa finta di non capire, o è così debole che si fa comandare dal corpo e l'impulso del momento. Le possibilità di informazione oggi come oggi sono tantissime.
Vorrei fare 2 esempi semplici che mi vengono in mente da commenti letti su Facebook .
1) Ho letto diversi uomini etero non preoccuparsi della protezione durante il sesso anale con la spiegazione assurda che tanto non si può avere la gravidanza indesiderata!! Al solito non si capisce il doppio valore della protezione (evitare la gravidanza e proteggersi dalle malattie sessualmente trasmesse ).
Il retto è pieno di batteri (anche con la più minuziosa pulizia che si può effettuare ) e la mucosa anale molto più sensibile al passaggio di certe malattie. Non è forse un caso che infezioni come l'HIV adesso siano sempre più frequenti tra gli etero che tra gli omosessuali ?
Con partner occasionali dovrebbe essere un obbligo e con quelli fissi quasi. Tenendo conto che ci vuole una fiducia incredibile. Ma molta gente continua a preferire il piacere del momento che la salute della propria vita.
2) Ho letto storie di persone che si convincono a fare sesso non protetto dopo che il partner furbetto mostra test dell'hiv negativo (o di far parte dei donatori AVIS). Innanzitutto esistono diverse altre malattie (in primis HPV e epatiti ) altrettanto gravi, ma soprattutto per l'hiv bisogna considerare il cosiddetto "periodo finestra" in cui il test risulta negativo nonostante il soggetto possa essere positivo. Dovrebbero passare 3 mesi dall'ultimo test negativo senza che quel soggetto abbia avuto rapporti a rischio. Nessuno (tranne la persona in questione) può sapere cosa si è fatto in quei 3 mesi!! E non è solo problema di buon senso, purtroppo molti hanno malattie paucisintomatiche o asintomatiche che non sanno di avere. Ma SANNO se hanno avuto o meno esperienze a rischio.
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