Banned
7 aprile, 2014
Davide ha detto
saccio ha detto
Invece come sono i risultati della composizione del parlamento europeo?
In questo caso i risultati sono ancora provvisori ma, a grandi linee, la situazione è questa.
I popolari sono il primo partito europeo con 179 seggi, seguiti dai socialisti (150 seggi) e dai liberali (107 seggi). La classica alleanza PPE+S&D non raggiunge la soglia di maggioranza in parlamento (375) , i liberali saranno quindi l’ago della bilancia.
Associandosi, i popolari, i socialisti e i liberali potrebbero avere la maggioranza nell'Europarlamento con 436 scanni. Se si aggiungessero anche i Verdi, con i loro 70 seggi, si salirebbe addirittura a 506.
I conservatori dell'Ecr, di cui fa parte anche Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, ottengono 58 seggi, in calo rispetto ai risultati del 2014. I sovranisti dell'Enf, il gruppo politico in cui si inserisce la Lega, aumenta i propri consensi rispetto alle ultime votazioni, ma comunque non sfonda, fermandosi a 58 scanni.
L'Efdd, il gruppo basato su una linea euroscettica a cui si riconduce il Movimento Cinque Stelle, aumenta leggermente i propri seggi a 56, ma non registra il boom. I gruppi della sinistra, Gue/Ngl, invece osservano un calo, conquistando solo 38 seggi.
Grazie mille
Utente
28 maggio, 2018
Un'alleanza tutta a destra PPE + ECR +ENF + EFDD (di quest'ultimo ne fanno parte i 5 stelle ma è un gruppo prevalentemente di destra) arriva a 351 seggi sui 376 necessari.
Un'alleanza tutta a sinistra S&D + GUE + ALDE + VERDI (ammesso che i Verdi si considerino di sinistra, non sempre lo sono) arriva a 365 sui 376 necessari.
L'alleanza che si profila tra PPE + S&D + ALDE arriva a 436 seggi, superando i 376 necessari.
Utente
6 agosto, 2015
Davide ha detto
Vediamo ora le preferenze dei candidati più votati nelle varie circoscrizioni:Nord-Ovest:
Salvini (Lega): 684 mila
Pisapia (PD): 262 mila
Togliati (PD): 100 mila
Eleonora Evi (M5S): 16 mila
Berlusconi (FI): 183 mila
Meloni (FdI): 87 mila
Nord-Est:
Salvini (Lega): 544 mila
Mara Bizzotto (Lega): 94 mila
Calenda (PD): 272 mila
Marco Zullo (M5S): 15 mila
Berlusconi e Meloni sono sempre i preferiti in FI e FdI
Centro:
Salvini (Lega): 384 mila
Simona Bonafè (PD): 123 mila
Filippo Nogarin (M5S): 24 mila
Meloni (FdI): 85 mila
Tajani (FI): 48 mila
Sud:
Salvini (Lega): 307 mila
Maria Chiara Gemma (M5S): 84 mila
Franco Roberti (PD) 143 mila
Meloni (FdI): 125 mila
Isole:
Dino Giarrusso (M5S): 117 mila
Ignazio Corrao (M5S): 115 mila
Salvini (Lega): 239 mila
Pietro Bartolo (PD): 135 mila
Caterina Chinnici (PD): 112 mila
Berlusconi (FI): 90 mila
Ricordiamo che i nomi di Salvini e Meloni sono solamente uno specchietto per le allodole in quanto dovranno rinunciare alla carica per conservare il loro seggio nel Parlamento Italiano.
Dall'interno del seggio ti posso dire che le preferenze erano poche in generale perchè le persone votavano soprattutto il partito. Delle preferenze la maggior parte era per i leader politici Salvini-Meloni-Berlusconi-Di Maio (anche se non era candidato) mentre il Pd da questo punto di vista ha pagato qualcosa secondo me non avendo un leader candidato ovunque che lo rappresentasse. Per tutti gli altri candidati pochissime preferenze, una decina di nomi al massimo in generale.
Nel mio seggio il terzo partito è stato quello delle schede bianche che erano 51 su 390 votanti, segno che a molta gente non interessava nulla delle europee e sono venuti a votare solo per le amministrative.
Utente
28 maggio, 2018
Gennj931 ha detto
Anche se con brexit ci sarà un rimpasto di cui non so bene. Qualcuno ci illumini
Con un'uscita dall’Ue nei tempi stabiliti il totale di parlamentari sarebbe dovuto scendere da 751 a 705. Sui 73 seggi assegnati storicamente a Londra, 46 sarebbero stati rimossi e 27 distribuiti a un totale di 14 paesi (inclusa l'Italia, che avrebbe visto crescere i suoi deputati da 73 a 76).
Tuttavia, dato che in UK alla fine si è votato, il seggio di quei 27 eletti chiamati a sostituire i britannici in caso di Brexit verrà «congelato» fino all'uscita effettiva del Regno Unito.
In parole povere l'Italia eleggerà 76 parlamentari di cui 73 "titolari" e 3 "riserve" pronte a entrare in campo quando la Gran Bretagna lascerà l'Unione
Utente
28 maggio, 2018
Gennj931 ha detto
Che poi mica facile fare un'allenza cosi larga tra europeisti che hanno istanze così diverse al proprio interno. Essere uniti solo dall'antisovranismo non è il massimo.Che caos
Più che altro in una ipotetica alleanza PPE + S&D + ALDE gli attori in gioco non sono più 2 ma 3, quindi si potrebbero generare anche delle alleanze interne. Ad esempio, con questo scenario, non è per nulla scontato che il Presidente della Commissione sia Weber dei Popolari in quanto S&D e ALDE potrebbero convergere su Timmermans o un altro nome.
Utente
28 maggio, 2018
Olimpico85 ha detto
Dall'interno del seggio ti posso dire che le preferenze erano poche in generale perchè le persone votavano soprattutto il partito. Delle preferenze la maggior parte era per i leader politici Salvini-Meloni-Berlusconi-Di Maio (anche se non era candidato) mentre il Pd da questo punto di vista ha pagato qualcosa secondo me non avendo un leader candidato ovunque che lo rappresentasse. Per tutti gli altri candidati pochissime preferenze, una decina di nomi al massimo in generale.
Nel mio seggio il terzo partito è stato quello delle schede bianche che erano 51 su 390 votanti, segno che a molta gente non interessava nulla delle europee e sono venuti a votare solo per le amministrative.
Immaginavo una situazione del genere Ci si lamenta tanto per i listini bloccati e poi quando c'è la possibilità di esprimere una preferenza non lo si fa o la si spreca su falsi candidati come Salvini e Meloni.
Ho apprezzato la scelta di PD, M5S e Forza Italia di candidare solo persone realmente eleggibili.
P.S. Berlusconi questa volta era eleggibile ma sono sicuro che si sarebbe candidato in qualsiasi caso, esattamente come i suoi compagni di merende. Il voto al leader è una caratteristica più di destra che di sinistra.
Banned
7 aprile, 2014
Olimpico85 ha detto
Dall'interno del seggio ti posso dire che le preferenze erano poche in generale perchè le persone votavano soprattutto il partito. Delle preferenze la maggior parte era per i leader politici Salvini-Meloni-Berlusconi-Di Maio (anche se non era candidato) mentre il Pd da questo punto di vista ha pagato qualcosa secondo me non avendo un leader candidato ovunque che lo rappresentasse. Per tutti gli altri candidati pochissime preferenze, una decina di nomi al massimo in generale.
Nel mio seggio il terzo partito è stato quello delle schede bianche che erano 51 su 390 votanti, segno che a molta gente non interessava nulla delle europee e sono venuti a votare solo per le amministrative.
Non mi sembra tanto difficile pensare che gli elettori del PD sia quelli che per di più hanno riportato nella scheda i candidati.
Sono contento che almeno in alcune grandi città come Roma il PD sia primo. E anche contento che nel centro i candidati del PD passati sono i 3 che ho espresso come preferenza nella scheda (Bonafé, Sassoli e Bartoli)
Utente
6 agosto, 2015
saccio ha detto
Non mi sembra tanto difficile pensare che gli elettori del PD sia quelli che per di più hanno riportato nella scheda i candidati.
Sono contento che almeno in alcune grandi città come Roma il PD sia primo. E anche contento che nel centro i candidati del PD passati sono i 3 che ho espresso come preferenza nella scheda
Non vorrei dirti una stupidaggine ma se non ricordo male per il PD su poco più di 40 voti non c'era neanche una preferenza nominale per i suoi candidati.
Per Forza Italia solo 9 voti per Berlusconi su una cinquantina di voti di lista e 0 per tutti gli altri candidati.
Per i 5 stelle vari voti per Di Maio ovviamente non assegnabili e altri 4-5 candidati hanno preso 1-2 voti.
Il più suffragato è stato Salvini con 25 preferenze circa seguito da un candidato di +Europa che è un politico della mia città oltre che assessore regionale e dalla Meloni. Tra gli altri 1 voto per la Fiorenza di La sinistra, 2 preferenze individuali per candidati di Casapound, e qualche voto anche per altri due candidati di Fratelli d'Italia.
Utente
28 maggio, 2018
Comunque dall'analisi degli Exit Poll fatti dalla Rai si possono trarre alcune conclusioni:
- Il 22,7% del PD era stato ampiamente previsto dagli Exit. Questo significa che gli elettori che lo hanno votato non si sono vergognati di dirlo
- Il risultato dei 5 stelle era stato, invece, sovrastimato così come quello della Lega sottostimato. In questo caso, probabilmente, alcuni elettori che nelle precedenti elezioni avevano votato 5 stelle hanno deciso di virare sulla Lega, continuando però a dichiarare di aver dato il voto ai pentastellati (forse per vergogna).
Admin
7 agosto, 2013
Davide ha detto
Comunque dall'analisi degli Exit Poll fatti dalla Rai si possono trarre alcune conclusioni:
- Il 22,7% del PD era stato ampiamente previsto dagli Exit. Questo significa che gli elettori che lo hanno votato non si sono vergognati di dirlo
- Il risultato dei 5 stelle era stato, invece, sovrastimato così come quello della Lega sottostimato. In questo caso, probabilmente, alcuni elettori che nelle precedenti elezioni avevano votato 5 stelle hanno deciso di virare sulla Lega, continuando però a dichiarare di aver dato il voto ai pentastellati (forse per vergogna).
e non si vergognavano di dire M5S? Che strano modo di ragionare
Utente
9 settembre, 2013
Olimpico85 ha detto
Non vorrei dirti una stupidaggine ma se non ricordo male per il PD su poco più di 40 voti non c'era neanche una preferenza nominale per i suoi candidati.
Per Forza Italia solo 9 voti per Berlusconi su una cinquantina di voti di lista e 0 per tutti gli altri candidati.
Per i 5 stelle vari voti per Di Maio ovviamente non assegnabili e altri 4-5 candidati hanno preso 1-2 voti.
Il più suffragato è stato Salvini con 25 preferenze circa seguito da un candidato di +Europa che è un politico della mia città oltre che assessore regionale e dalla Meloni. Tra gli altri 1 voto per la Fiorenza di La sinistra, 2 preferenze individuali per candidati di Casapound, e qualche voto anche per altri due candidati di Fratelli d'Italia.
Da me è stato il contrario, il PD aveva solo 33 voti di lista e oltre 70 voti con preferenza (tantissimi per Achille Variati - ex sindaco di Vicenza - ma anche Calenda, la Moretti, Cécile Kyenge e la Puppato).
Per quanto riguarda invece gli altri partiti le preferenze, quando c'erano, ricadevano in stragrande maggioranza sui nomi dei candidati "falsi" (Salvini, Meloni, Berlusconi). L'unica a fare benino è stata la leghista Mara Bizzotto, che in provincia ha molto seguito e verrà ovviamente eletta.
Ah, anche da me 1 preferenza per Di Maio e 1 per Emma Bonino
Utente
9 settembre, 2013
Davide ha detto
Comunque dall'analisi degli Exit Poll fatti dalla Rai si possono trarre alcune conclusioni:
- Il 22,7% del PD era stato ampiamente previsto dagli Exit. Questo significa che gli elettori che lo hanno votato non si sono vergognati di dirlo
- Il risultato dei 5 stelle era stato, invece, sovrastimato così come quello della Lega sottostimato. In questo caso, probabilmente, alcuni elettori che nelle precedenti elezioni avevano votato 5 stelle hanno deciso di virare sulla Lega, continuando però a dichiarare di aver dato il voto ai pentastellati (forse per vergogna).
Io non ho mai creduto granché al discorso dello "shy voter" che si vergogna di esprimere la sua preferenza in sondaggi ed exit poll. Penso più che altro siano state sovrastimate le grandi città (ed il nord rispetto al sud) per ragioni prettamente economiche, visto che alla fine la Lega è finita molto fuori dell'errore di confidenza per eccesso e il M5S idem per difetto.
Assurdo comunque che siamo l'unica nazione europea non in grado di produrre sondaggi, exit poll e stavolta neppure proiezioni degne di questo nome. Ci credo poi che l'uomo della strada continua a trattare l'intero settore al livello della carta straccia per me i problemi sono sostanzialmente 3: poche risorse economiche (discorso che vale sempre), metodologia in parte errata e soprattutto il solito fare le cose approssimativamente
Utente
28 maggio, 2018
ge_aldrig_upp ha detto
Io non ho mai creduto granché al discorso dello "shy voter" che si vergogna di esprimere la sua preferenza in sondaggi ed exit poll. Penso più che altro siano state sovrastimate le grandi città (ed il nord rispetto al sud) per ragioni prettamente economiche, visto che alla fine la Lega è finita molto fuori dell'errore di confidenza per eccesso e il M5S idem per difetto.
Assurdo comunque che siamo l'unica nazione europea non in grado di produrre sondaggi, exit poll e stavolta neppure proiezioni degne di questo nome. Ci credo poi che l'uomo della strada continua a trattare l'intero settore al livello della carta straccia per me i problemi sono sostanzialmente 3: poche risorse economiche (discorso che vale sempre), metodologia in parte errata e soprattutto il solito fare le cose approssimativamente
Sì è possibile che ci sia un problema di distribuzione sul territorio in queste rilevazioni però io penso che una certa distorsione legata allo "shy voter" sia presente nelle interviste per i sondaggi e, in misura minore, nel voto ripetuto all'uscita dal seggio per gli Exit Poll.
Il fenomeno dello shy voter sicuramente esiste ma ovviamente non possiamo sapere se incide in grande o in minima parte in queste rilevazioni. Negli Stati Uniti è stato dimostrato che una buona percentuale della popolazione nascondeva il proprio voto a Trump.
Utente
24 agosto, 2015
Gennj931 ha detto
Che poi mica facile fare un'allenza cosi larga tra europeisti che hanno istanze così diverse al proprio interno. Essere uniti solo dall'antisovranismo non è il massimo.Che caos
Non è il massimo ma mi sembra che i tempi storici lo richiedano. Dovremmo capirlo anche in Italia.
Contento per il successone di Calenda
In generale ammetto che il 34% della Lega per me è sconfortante oltre ogni misura, speravo si fermasse al massimo al 31.
Trovo invece estremamente positivo il 23% del PD, e il fatto che le forze di sinistra, sommate, ora arrivino attorno al 32%, contro il 27 di un anno fa.
Il tracollo del Movimento va oltre ogni previsione. E direi che se lo meritano.
Ora preghiamo che Salvini non faccia saltare il governo perchè altrimenti ci troviamo governati da lui insieme alla Meloni, e là si che ci sarebbe da aver paura.
Ma come ci siamo ridotti così?
p.s.: Forza Italia peggio di così non poteva fare.
Utente
28 maggio, 2018
Mi piacerebbe sapere se chi ha votato +Europa, alla luce del risultato, lo rifarebbe.
Mi spiego meglio: ad esempio votare i Verdi è una scelta di campo e, secondo me, è più difficile che un elettore dei verdi travasi nel PD rispetto, invece, ad un elettore di +Europa. In questa tornata elettorale PD e +Europa erano veramente simili da un punto di vista delle proposte e l'unica cosa che cambiava era il gruppo di appartenenza nel parlamento europeo.
Ecco quindi le mie domande agli elettori di +Europa:
- Puntereste ancora su +Europa pur sapendo che non raggiungerebbe la soglia, o virereste sul PD?
- Nel caso in cui +Europa avesse aderito alla lista del PD avreste votato questo partito o, pur di non votarlo, vi sareste indirizzati altrove?
Utente
9 settembre, 2013
Davide ha detto
Negli Stati Uniti è stato dimostrato che una buona percentuale della popolazione nascondeva il proprio voto a Trump.
Non per contraddirti o fare polemica, ma hai una fonte di questa affermazione? Mi ricordo di aver letto due indagini diverse (una di Nate Silver sicuro, l'altra di qualcuno del NYT, forse Dave Wasserman?) che dicevano l'esatto contrario
Utente
9 settembre, 2013
Davide ha detto
Mi piacerebbe sapere se chi ha votato +Europa, alla luce del risultato, lo rifarebbe.Mi spiego meglio: ad esempio votare i Verdi è una scelta di campo e, secondo me, è più difficile che un elettore dei verdi travasi nel PD rispetto, invece, ad un elettore di +Europa. In questa tornata elettorale PD e +Europa erano veramente simili da un punto di vista delle proposte e l'unica cosa che cambiava era il gruppo di appartenenza nel parlamento europeo.
Ecco quindi le mie domande agli elettori di +Europa:
- Puntereste ancora su +Europa pur sapendo che non raggiungerebbe la soglia, o virereste sul PD?
- Nel caso in cui +Europa avesse aderito alla lista del PD avreste votato questo partito o, pur di non votarlo, vi sareste indirizzati altrove?
Io ero intenzionato a votare +Europa ma all'ultimo ho cambiato idea perché ho intuito (a posteriori correttamente) che non sarebbero riusciti ad avvicinarsi al 4% e ho ritenuto che in questo momento storico buttare via il voto solo per dare un segno non fosse la cosa più saggia.
Però non nego che senza la stortura della soglia di sbarramento (che come ho scritto sopra vizia le possibilità dei partiti più piccoli) il mio voto sarebbe andato a loro. Per come funziona il meccanismo italiano a posteriori avrebbero dovuto presentarsi tutti assieme e poi dividersi nei vari gruppi una volta raggiunta Bruxelles (eleggendo magari la sola Bonino fra le fila dell'ALDE) - però chiaro che non hanno voluto scendere a compromessi e, giustamente o meno, ora ne pagano le conseguenze.
Utente
28 maggio, 2018
ge_aldrig_upp ha detto
Non per contraddirti o fare polemica, ma hai una fonte di questa affermazione? Mi ricordo di aver letto due indagini diverse (una di Nate Silver sicuro, l'altra di qualcuno del NYT, forse Dave Wasserman?) che dicevano l'esatto contrario
Avevo letto alcuni articoli tra cui quello del Financial Times che se ritrovo ti linko. Forse ho sbagliato a dire "buona percentuale" perché di indagini su larga scala non ne sono state fatte però in campioni più piccoli il fenomeno è stato dimostrato.
EDIT: https://www.ft.com/content/af53bbe2-a085-11e6-891e-abe238dee8e2
Ecco l'articolo, in particolare qui si parla di un campione di persone benestanti e istruite che hanno scelto di non rivelare il loro voto a Trump.
EDIT (2): non capisco perché il link non porti all'articolo Comunque se su Google inserisci le parole chiave "financial times shy trump" lo trovi
Utente
9 settembre, 2013
Davide ha detto
ge_aldrig_upp ha detto
Non per contraddirti o fare polemica, ma hai una fonte di questa affermazione? Mi ricordo di aver letto due indagini diverse (una di Nate Silver sicuro, l'altra di qualcuno del NYT, forse Dave Wasserman?) che dicevano l'esatto contrario
Avevo letto alcuni articoli tra cui quello del Financial Times che se ritrovo ti linko. Forse ho sbagliato a dire "buona percentuale" perché di indagini su larga scala non ne sono state fatte però in campioni più piccoli il fenomeno è stato dimostrato.
EDIT: https://www.ft.com/content/af53bbe2-a085-11e6-891e-abe238dee8e2
Ecco l'articolo, in particolare qui si parla di un campione di persone benestanti e istruite che hanno scelto di non rivelare il loro voto a Trump.
EDIT (2): non capisco perché il link non porti all'articolo Comunque se su Google inserisci le parole chiave "financial times shy trump" lo trovi
Grazie 🙂 quella che dicevo io fatta da Nate Silver di 538 è questa: https://fivethirtyeight.com/features/shy-voters-probably-arent-why-the-polls-missed-trump/
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