Utente
21 aprile, 2015
Fabri Fibra condannato: ha offeso Valerio Scanu
(In America vige la legge del «gangsta rap», uno stile di vita e di pensiero che ha fatto anche vittime illustri, uccise a suon di pallottole, come Tupac Shakur). Secondo altri è un freno al malcostume sulle liriche volgari dei rapper e delle loro «crew». Fabri Fibra non è particolarmente volgare o ribelle; dissacrante sì, provocatorio, fantasioso quanto basta da diventare uno dei primi artisti rap di grande successo popolare in Italia. Ma è anche il primo rapper ad essere stato condannato da un Tribunale per diffamazione con il testo di un suo brano. I giudici di Milano lo hanno condannato per diffamazione nei confronti di Valerio Scanu, punendolo con una multa e una provvisionale di 20mila euro. Oggetto dello scandalo il brano A me di te con la frase (se pesante o diffamatoria decidetelo voi) «In realtà è una donna. Gli ho abbassato i pantaloni e sotto aveva un tanga». Niente di speciale rispetto ai testi americani così espliciti e crudi da spingere la moglie di Al Gore, Tipper,a far inserire sulla copertina dei dischi il famigerato annuncio «parental advisory». Qui in fondo sembra una burletta ma si crea un precedente. Un autore viene condannato per la prima volta per un suo testo. «Il rap ha bisogno di immagini forti», hanno tuonato gli avvocati in difesa di Fabri Fibra. «La musica è libertà, ma insultare squallidamente una persona non è arte», ha ribattuto il legale di Valerio Scanu, la cui tesi alla fine ha vinto. La popstar nata da Amici è spesso stata presa di mira da frizzi e lazzi (come quando ha imitato Conchita Wurst a Tale e quale show) ma le offese non erano ancora arrivate a diffondersi attraverso il testo di un brano musicale. Attenzione cari rapper, forse sta tornando la censura.
Fonte Il Giornale
Cosa ne pensate? Pro FabriFibra o Pro Scanu?
Utente
7 agosto, 2013
Utente
9 gennaio, 2014
io non sono nè pro scanu nè pro fibra. sono contro la decisione del tribunale in generale.
in radio, televisione, sui giornali.. ovunque si sentono allusioni molto ma molto peggiori. se vogliamo fare pulizia la si fa ovunque ma se questo è un caso isolato è proprio un flop, una cosa inutile.
Game Ranking Winner 2017/2018
Game Ranking Winner 2020/2021
Utente
7 agosto, 2013
Vento in poppa, come un veliero
Vengo in bocca, come a (Valerio)
Che in verità è una donna
A me sta bene, il mondo è vario
Vladimiro era invertito,
un travestito al contrario
“Davvero?” Certo, l’ho visto a Porto Cervo
Esplodevo come a Chernobyl, dopo il suo concerto
Eravamo nel suo camerino a bere vino. Io l’ho spinto in bagno,
lui m’ha detto “In tutti i mari In tutti i laghi, non capisci, mi bagno”
Con una corda l’ho legato sul divano
Lui mi ha detto “Questa corda mi ricorda
Il mio compagno di scuola media
Si chiamava Massimo, chiavava al massimo
Una media alta, mi inculava come i Mass Media”
Gli ho risposto “Complimenti”
Gli ho abbassato i pantaloni
E sotto aveva un tanga e quattro assorbenti
Giù le mutande, liquido fuori da questo glande
Tira su tutto come le canne
Mi sono fatto Valeria Scanner
Ma questo lo chiama pure testo?
Razzo ha detto
A quanto ammonta il risarcimento a Scanu, mi propongo ad essere diffamato da FF per poi querelarlo, magari riuscirò per un breve periodo a campare senza lavorare...
Me lo sono chiesto anch'ioMagari riesce a prodursi il prossimo disco senza dover fare il GF VIP.
Utente
7 agosto, 2013
Fob92 ha detto
Razzo ha detto
A quanto ammonta il risarcimento a Scanu, mi propongo ad essere diffamato da FF per poi querelarlo, magari riuscirò per un breve periodo a campare senza lavorare...Me lo sono chiesto anch'ioMagari riesce a prodursi il prossimo disco senza dover fare il GF VIP.
Di sicuro l'unico a trarne giovamento, dal punto di vista economico, da questa vicenda...
Utente
7 agosto, 2013
Anche qua subentrano i meccanismi dello Stupido Gioco del Rap.
La sua risposta sulla pagina Facebook
Oggi mi ritrovo l'iPhone pieno di messaggi. Molti mi chiedono se devo veramente pagare questo risarcimento. Sì, ho gìà pagato tempo fa. È strano che La Repubblica si prenda la briga di pubblicare parti di una sentenza di un anno fa, proprio adesso. La storia di A Me Di Te è tutta strana: la canzone è di tre anni fa, non è mai stata un singolo, non ha mai avuto un video. Non ha mai creato un gran rumore mediatico, fino ad ora che Repubblica l'ha voluta rispolverare. A Me Di Te è nato come un pezzo divertente, scritto in freestyle, è roba che non andrebbe presa sul serio, i nomi nel testo sono deformati, proprio per far ridere e per creare una situazione ironica. Non è la prima volta che mi ritrovo a "giustificare" le mie rime, i miei fan ormai ci sono abituati e si fanno anche due risate a riguardo, perché sanno che questo è rap. Poi c'è chi la può cavalcare a piacimento a seconda di come tira il vento. Nei momenti di calma piatta, tirar fuori una canzone di tre anni fa e alzare un polverone come questo, probabilmente fa comodo a chi ci guadagna. Voglio solo chiarire per l'ennesima volta la mia posizione sull'argomento: non solo non sono omofobo, ma l'orientamento sessuale di chicchessia non modifica minimamente la mia opinione sugli altri. Scrivere di certi argomenti nelle canzoni apre dei dibattiti e può far infuriare la polemica, ne sono completamente consapevole. In un passaggio del testo infatti dico "è solo un gioco, ma in pochi lo capiscono". Ho sempre criticato i personaggi di un certo tipo che arrivano sotto i riflettori grazie a mille strategie e scorciatoie televisive, nei miei dischi sono libero di poterlo fare, lo faccio nel mio stile e non credo di offendere o danneggiare veramente nessuno.
Pensavo di potermi esprimere come meglio credevo perché sono un artista, ma logicamente se un testo del genere viene letto in un'aula di tribunale davanti a un giudice, il risultato cambia e di molto. In Italia il rap lascia ancora interdetti e pago perciò questi 20.000€ di multa per avere avuto la possibilità di criticare e raccontare con il rap certe immagini e situazioni. All'estero nei testi del rap si tirano in ballo molti personaggi dello spettacolo con immagini altrettanto forti (anche nei video, basti vedere l'ultimo di Kanye West). Con la fama e il successo arriva di tutto, anche il protagonismo che non ti gratifica, anche quello non voluto. Lo dovrebbero capire tutti, e io l'ho capito bene anche a spese mie.
Non conosco Valerio Scanu e non mi interessa conoscerlo, sarà senz'altro una brava persona, ma artisticamente non mi coinvolge, come non mi coinvolgono tutti gli artisti che cantano canzoni scritte da altri e che sono legati a queste dinamiche discografiche e dell'ambiente dello spettacolo, oggi come oggi più che mai ripetitivo. A me di lui né della sua sessualità non importa nulla, ma mi viene spontaneo criticare, con il rap, tutte queste incongruenze che compongono questo tipo di carriera. La mia carriera è differente, io sono qui grazie a me stesso e a quello che ho scritto negli anni, la forza della mia musica sta qui. Ho sempre fatto questo genere musicale, lascio quindi che sia la musica a parlare per me e ad attirare l'attenzione, non sono il tipo che vedrete sopra un'isola dei famosi con addosso un costume ridicolo o ad azzardare imitazioni in tv. Per altri artisti invece un po' di esposizione, qualunque essa sia, non si rifiuta mai.
In conclusione ci tengo a sottolineare che il mio rispetto va alla comunità LGBT italiana e a tutti coloro che si battono attivamente per i propri diritti contro l'ipocrisia e i finti moralismi, oggi più che mai. A Me Di Te non c'entra niente con le cose serie. Rap è, e rap rimane.
Nicks Lannister
Utente
7 agosto, 2013
tore ha detto
Razzo ha detto
A quanto ammonta il risarcimento a Scanu, mi propongo ad essere diffamato da FF per poi querelarlo, magari riuscirò per un breve periodo a campare senza lavorare...Se non mi sbaglio 20.000 euro.
Buoni buoni, avrei campato almeno un anno senza problemi...
Utente
1 maggio, 2016
Secondo me la querela e la condanna per diffamazione sono più che giuste.
I rapper non sono al di sopra della legge, anche se si credono intoccabili e credono di poter dire qualunque cosa in nome dell'arte. Io in quel "testo" di arte non ci vedo nulla, solo tanta volgarità.
Questi sublimi scrittori di versi sopraffini dovrebbero ascoltarsi un po' Guccini. Ho fatto pure la rima, ma non sono una rapper.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
Secondo me la querela e la condanna per diffamazione sono più che giuste.I rapper non sono al di sopra della legge, anche se si credono intoccabili e credono di poter dire qualunque cosa in nome dell'arte. Io in quel "testo" di arte non ci vedo nulla, solo tanta volgarità.
Questi sublimi scrittori di versi sopraffini dovrebbero ascoltarsi un po' Guccini. Ho fatto pure la rima, ma non sono una rapper.
Qui nessuno mette in dubbi che si è legittimati a difendersi legalmente da chi insulta, però credo che querelare uno per aver utilizzato "Valeria Scanner" mi sembra eccessivo, anche perché essere identificato come gay non è un offesa, semmai è un'offesa sfruttare l'appellativo gay in senso dispregiativo.
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