Utente
7 agosto, 2013
La Repubblica ha realizzato un bellissimo servizio video con 8 bambini stranieri nati in Italia.
E' stato criticato perché "non si sfruttano i bambini " ma io invece lo trovo particolarmente esplicativo perché qui si sta parlando proprio di bambini. Si tratta di ragazzi nati in Italia e, come si vede nel video, hanno anche uno spiccato accento regionale. Con che coraggio si nega la cittadinanza a questi ragazzi? Sono italiani tanto quanto un vostro cugino, per dire. Magari sono anche compagni di scuola e condividono le stesse identiche esperienze.
A me fa parecchio paura l'ignoranza di chi crede che tutti gli stranieri che verranno in Italia diventeranno italiani: la legge prevede la nascita sul suolo italiano. E non si tratta neanche di venire a partorire in Italia perché comunque per acquisire la cittadinanza rimangono alcuni requisiti (tipo aver completato correttamente un ciclo di studi sul Paese). Si tratta di una delle pochissime leggi ben studiate, senza falle o emandamenti trappola... però viene criticata senza motivo Poi ovviamente chiedi di commentare e non vanno oltre "l'Itaglia agli itagliani" o restano muti.
Ah ovviamente se questi ragazzi diventano delle eccellenze nello sport allora ci si affretta a chiedere deroghe per ottenere la cittadinanza prima dei 18 anni, così da poter rappresentare l'Italia nelle competizioni internazionali. In questo caso diventano magicamente risorse
Admin
7 agosto, 2013
sasi ha detto
La Repubblica ha realizzato un bellissimo servizio video con 8 bambini stranieri nati in Italia.
E' stato criticato perché "non si sfruttano i bambini " ma io invece lo trovo particolarmente esplicativo perché qui si sta parlando proprio di bambini. Si tratta di ragazzi nati in Italia e, come si vede nel video, hanno anche uno spiccato accento regionale. Con che coraggio si nega la cittadinanza a questi ragazzi? Sono italiani tanto quanto un vostro cugino, per dire. Magari sono anche compagni di scuola e condividono le stesse identiche esperienze.
A me fa parecchio paura l'ignoranza di chi crede che tutti gli stranieri che verranno in Italia diventeranno italiani: la legge prevede la nascita sul suolo italiano. E non si tratta neanche di venire a partorire in Italia perché comunque per acquisire la cittadinanza rimangono alcuni requisiti (tipo aver completato correttamente un ciclo di studi sul Paese). Si tratta di una delle pochissime leggi ben studiate, senza falle o emandamenti trappola... però viene criticata senza motivo Poi ovviamente chiedi di commentare e non vanno oltre "l'Itaglia agli itagliani" o restano muti.
Ah ovviamente se questi ragazzi diventano delle eccellenze nello sport allora ci si affretta a chiedere deroghe per ottenere la cittadinanza prima dei 18 anni, così da poter rappresentare l'Italia nelle competizioni internazionali. In questo caso diventano magicamente risorse
già adesso basta che un calciatore abbia il nonno del maggiordomo italiano e diventa oriundo ottenendo la doppia cittadinanza. In quel caso va bene ovviamente.
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Utente
7 agosto, 2013
Utente
24 febbraio, 2015
Il DDL sullo IusSoli non è in calendario a Settembre al Senato Io davvero non ho parole. Oggi a Roma è stato anche organizzato un sit-in a favore dell'approvazione della riforma.
Qui l'articolo di Repubblica:
Senato: Ius soli non è in calendario a settembre. Zanda: "Maggioranza non ha voti per approvarlo"
Il ddl non compare nell'agenda dei lavori dell'Aula fino a fine mese. Speranza (Mdp): "Resa inaccettabile alla destra". Il Carroccio esulta: "Vittoria della Lega: abbiamo affossato la legge sulla cittadinanza". M5s: "Riforma importante, dovrebbe passare per referendum"
ROMA - Lo ius soli non c'è: il ddl sulla cittadinanza non compare nel calendario dei lavori dell'Aula del Senato per tutto il mese di settembre. È quanto si apprende al termine della Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama convocata per decidere proprio il calendario dei lavori dell'Assemblea. E, mentre era in corso la riunione, in Piazza Montecitorio, è stato organizzato un presidio dalla campagna 'L'Italia sono anch'io', durante il quale non sono mancate tensioni.
Che l'approvazione della legge sia un obiettivo per il Pd, lo ribadisce il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, che solo alcuni giorni fa aveva detto che la legge sarà approvata entro l'autunno, a costo di porre la fiducia: "La nostra posizione è nota, non abbiamo cambiato idea sullo ius soli, noi non vogliamo parlare dello ius soli, ma vogliamo approvare questa norma, che resta per noi un obiettivo", ma, chiarisce "per approvare una legge serve una maggioranza che ora al Senato non c'è. Io confido che il lavoro politico che si farà nei prossimi giorni e settimane porti a una soluzione positiva del problema". Poi aggiunge: "Noi vogliamo approvare questa legge - ribadisce ancora Zanda - e per farlo è necessario il dibattito, ma soprattutto servono i voti...Non va bene - aggiunge - portarlo in Aula e poi non farlo approvare". E ai giornalisti che chiedono chiarimenti su un possibile cambiamento delle posizioni politiche, Zanda risponde: "La maggioranza c'è stata alla Camera ritengo possa esserci anche in Senato".
• DELUSIONE E SOLLIEVO
Una mossa, quella di rinviare la legge che, secondo Articolo1-Mdp, equivale a comprometterne l'approvazione: "Non ci sono alibi. Rinviare lo ius soli significa comprometterne l'approvazione", commenta Maria Cecilia Guerra, capogruppo di Articolo1-Mdp al Senato. "Ed è una comune convinzione che il rinvio dia nuova e maggiore forza a chi ha cambiato posizione su questo provvedimento" ha aggiunto. Ma non c'è alcuna intenzione di fare passi indietro: "Come Mdp, assieme a Si - ha proseguito Guerra - abbiamo chiesto con forza la sua ricalendarizzazione immediata".
Ancora più duro il commento del coordinatore di Mdp, Roberto Speranza, che su Twitter parla di resa:"Si nega la cittadinanza a 800.000 Ragazzi italiani. È una resa culturale inaccettabile e un cedimento alla destra".
Di diverso avviso è il senatore Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord, che non nasconde soddisfazione: "Per fortuna lo ius soli per ora è sparito dal radar dell'agenda parlamentare, anche se il Pd dice che verrà esaminato quando ci sarà una maggioranza in grado di poterlo approvare e questo significa che non lo si affronterà mai, perché non solo sullo ius soli non c'è una maggioranza nel Paese, perché la stragrande maggioranza di cittadini è contraria, ma non c'è neppure una maggioranza in un Parlamento di transfughi". A lui fa eco Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega Nord al Senato, che canta vittoria: "Vittoria della Lega: abbiamo affossato la legge sulla cittadinanza. Il Pd ha rinunciato allo Ius Soli, Zanda in capigruppo ha ammesso che al Senato non hanno i numeri per approvarla. Pericolo scampato, ma restiamo vigili e pronti alle barricate perché questo Paese ha bisogno di tutto tranne che di regalare la cittadinanza agli immigrati".
Per Forza Italia, la mancanza di una data per la legge di cittadinanza è il momento giusto per mettere la parola fine alla questione: "Ci auguriamo che la mancata calendarizzazione della proposta sullo ius soli metta la parola fine su un testo ideologico, dalle finalità sbagliate. Su quella legge non c'è consenso in Senato come non c'è nel Paese: la maggioranza degli italiani non vuole la riforma della cittadinanza sostenuta dalla sinistra", si legge in una nota il senatore di Fi, Andrea Mandelli. "#IusSoli Maggioranza rinvia ancora. Annuncite governo @matteorenzi @pdnetwork si scontra contro muro realtà. Il solito bla bla bla...?", ha commentato con un tweet il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, Renato Brunetta.
• M5S: "SERVE REFERENDUM"
Lo slittamento, secondo il Movimento 5 Stelle, è positivo: "Zanda ha detto in modo molto chiaro che il Pd non chiede che lo Ius soli sia in calendario perché non c'è una maggioranza. Per noi la riforma è così importante che dovrebbe passare attraverso una valutazione dei cittadini tramite referendum", ha detto il capogruppo M5S al Senato, Enrico Cappelletti.
Utente
9 settembre, 2013
Non mi sorprende, ma han ragione a dire che non sarebbe mai passata se fosse andata al voto. Successe praticamente lo stesso con le unioni civili, anche se in quel caso poi si riuscì ad ottenere un risultato dopo la sacrifica della stepchild adoption
Fa specie che questi tipi di retromarcia accadano SEMPRE quando ci vanno in mezzo i diritti della persona.
Utente
6 agosto, 2015
Era normale che avrebbero rimandato la votazione perchè è un tema spinoso in questo momento storico e a pochi mesi dalle elezioni. Ovviamente alla fine ci rimettono sempre i cittadini i cui diritti vengono sacrificati a favore degli interessi dei partiti e dei politici visto che votare questa legge vuol dire perdere voti nelle urne tra qualche mese.
Non mi sorprende poi leggere gli immancabili commenti della Lega a notizie come quelle della velina afro visto che solo a parole si dicono tutti favorevoli ma poi nei fatti nessuno vuole rischiare nulla.
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