Utente
24 agosto, 2015
Volevo sentire la vostra opinione a riguardo...
Cosa ne pensate della maternità in età avanzata, 'peggio ancora' (passatemi il termine) se da parte di una donna single, come nel caso della Nannini?
Posto che, come è ovvio, una volta che il figlio è nato deve restare con la sua famiglia, a meno che non ci siano gravi motivi per impedirlo, vorrei sentire le vostre opinioni sull'idea in sè.
Io ammetto di essere lievemente contrario, per rispetto nei confronti del nascituro. Perchè, per quanto cure e amore possano non mancare, è innegabile che per crescere un figlio ci vogliano anche energie. Penso alla figlia della Nannini, che quando sarà un'adolescente ( il che vuol dire passaggi in auto, aiuti a riprendersi dalle sbronze e simili, giusto per fare due esempi) si ritroverò con una madre settantenne, evidentemente priva di buona parte delle energie che servirebbero. A maggior ragione se si tratta di una donna single, visto che almeno in due ci si può sostenere a vicenda...
E' chiaro che si tratta di crescere un figlio e non partecipare ad una staffetta, quindi se ci sono amore e attenzione va bene ugualmente, ma cosa ne pensate?
Utente
7 agosto, 2013
Waves of Music ha detto
Cosa ne pensate della maternità in età avanzata, 'peggio ancora' (passatemi il termine) se da parte di una donna single, come nel caso della Nannini?
Ti passo il termine...anzi in realtà no XD A mio parere la domanda sarebbe più corretta se si parlasse di genitorialità e non solo di maternità. Perchè la domanda deve essere solo sulla Nannini e non su Pavarotti?
Se invece ti interessa nello specifico un genitore single può essere anche un padre (ci sono casi di tutti i tipi).
A maggior ragione se si tratta di una donna single, visto che almeno in due ci si può sostenere a vicenda...
Dipende sempre da come è l'altro
Boh mi sembra una domanda basata su un'etichetta data in questo caso alla Nannini di "madre single non più giovane" e a questo sinceramente non mi va di rispondere.
Se il tema è i "genitori-nonni" allora è un altro discorso.
Utente
24 agosto, 2015
Ovvio che dipende da come è l'altro, ma è ovvio che, nella maggior parte dei casi, se si fa un figlio e si resta insieme si reputa il partner una persona valdia, e quinidi una persona che può fungere da aiuto e sostegno, anche nella crescita di un figlio. Nel fare ciò, indubbiamente, meglio che ci siano due persone.
Non ho parlato di Pavarotti perchè non conosco la sua storia, ma leggo ora che la donna da cui nacque sua figlia aveva 34 anni all'epoca.... mi sembra un discorso ben diverso. Se uno dei due coiniugi è abbastanza più giovane dell'altro è ben diverso, può sopperire lui alle necessità 'fisiche' che l'essere genitore comporta.
Nessuna etichetta, mi domandavo soltanto quanto fosse rispettoso e opportuno per un figlio nascere da una coppia (o da una sola persona, appunto) che per meri motivi anagrafici non potrà dargli quanto buona parte delle altre coppie potrebbero.
Utente
7 agosto, 2013
Waves of Music ha detto
Nessuna etichetta, mi domandavo soltanto quanto fosse rispettoso e opportuno per un figlio nascere da una coppia (o da una sola persona, appunto) che per meri motivi anagrafici non potrà dargli quanto buona parte delle altre coppie potrebbero.
Così a mio parere è più neutra e più corretta la domanda. Son fisse mie? Sicuramente...ma in questo caso è posta più come opinione che come giudizio.
Pavarotti era solo per dire che oltre alla maternità c'è pure la paternità in età avanzata.
Utente
7 agosto, 2013
Io forse ho un'opinione controversa (per il forum) e mi scuso per il fatto che forse non avrò tanta voglia di discuterne (sono stanco ), ma al centro di tutto ci deve stare l'interesse del bambino e non solo la libertà personale - di avere un figlio in questo caso - secondo me. Certo, se le due cose riescono a combaciare tanto meglio, ma se così non è allora preferisco mettere un pochino da parte la libertà (che per me è IL valore, altro che coerenza e balle varie, ci tengo a dirlo!) per dare priorità all'interesse del bambino.
Io personalmente non farei mai un figlio dopo i 50 anni, anche perché l'idea di dovermi occupare di un adolescente quando avrò finalmente l'opportunità di viaggiare durante la pensione mi angoscia Però questo sono io e gli altri sono liberissimi di assumersi questa responsabilità (perché avere un figlio in tutti i casi lo è, anche nella più tradizionale delle coppie eterosessuali bionde con gli occhi azzurri). Però, sempre personalmente, se qualcuno in età matura - o addirittura arrivato alla terza età! - sente proprio questo grande desiderio di maternità/paternità, allora penso che ci siano opportunità di diventare genitori meno 'egoistiche' (passatemi il termine). Ad esempio adottare un ragazzo magari già più grande, a cui poter trasmettere i propri valori e con cui fare assieme quest'ultima parte del viaggio con una maggiore speranza di poter veder diventare adulto il proprio figlio rispetto a chi ne fa/adotta uno a 70 anni.
Per cui... Libertà sì, ma ecco, ci si pensi davvero bene perché se si ama il figlio che si desidera avere allora forse è il caso di pensarci fino in fondo. Ho i mezzi per garantirgli un futuro? Avrò le energie per occuparmene? Sono disposto a mettere parzialmente in secondo piano le mie esigenze per dare priorità alle sue (perché è quello che hanno fatto e/o fanno tutti i nostri genitori!)?
Non so, il tema è molto delicato comunque. Non ho dubbi nel pensare che chi desidera un figlio generalmente sia per amore nei suoi confronti, però penso davvero che debba essere una valutazione molto approfondita da fare prima di procedere. (E non venitemi a dire che anche una 30enne può morire da un giorno all'altro pf)
Non sono un bacchettone bigotto, io per primo vorrei avere due/tre figli e sono gay. Però bisogna anche essere coscienti di quella cosa che è l'orologio biologico e quindi se ci riesco entro una certa età bene, altrimenti cercherò (e troverò ) altre soluzioni per appagare questo mio desiderio. Però, appunto, questo sono io e gli altri sono liberi di fare le loro scelte (che io magari ritengo sbagliate).
Freedom comes when you learn to let go
Utente
1 maggio, 2016
E' un argomento delicatissimo e ci sono varie variabili che devono essere soppesate.
Io parto dal concetto che la vita (in condizioni positive) è sempre bello donarla e farla vivere e non sempre ci sono presupposti per l'adozione, questo è un punto fondamentale e va detto.
Se si può togliere un bambino dall'orfanotrofio è il gesto d'amore più grande, ma se l'adozione non è possibile e una persona o una coppia su d'età ha la possibilità di far nascere e crescere un figlio, perchè no?
Non credo che i figli di Nannini/Pavarotti ecc ecc siano dispiaciuti di essere stati messi al mondo e non credo nemmeno all'incoscienza dei genitori. Se mettono al mondo un figlio in età avanzata, è scelta consapevole e voluta e di certo hanno valutato che il futuro del figlio sarà tutelato.
Mettono al mondo degli orfani? Mi viene in mente il film Blade Runner... "Non sapevo per quanto tempo saremmo stati insieme. Ma chi è che lo sa? "
Io mi preoccuperei di più dei figli di ragazzine minorenni lasciati non riconosciuti nei reparti maternità o destinati agli orfanotrofi, se non di peggio. I figli di chi li ha voluti e cercati in età avanzata sono di certo molto più amati di quelli abbandonati e gettati come oggetti indesiderati. Sta qui lo scandalo, non nella felicità.
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