Utente
7 agosto, 2013
"Sto preparando il mio nuovo album che non so ancora quando uscirà ma, promesso, non vi farò aspettare molto". Così Nathalie Giannitrapani, vincitrice della quarta edizione di X Factor, si racconta al giornalista Alessandro Alicandri su Sorrisi.com. "Forse sono stata la vincitrice giusta al momento giusto - prosegue - perché i dettagli su cui mi focalizzo sono molto distanti dall'essere riconosciuta come 'una vincitrice di X Factor'. Sono peraltro convinta che non sia solo la visibilità a determinare il successo, ma il duro lavoro e la costanza nella musica in cui credi. So quanto sarebbe stato importante avere degli spazi maggiori, riconosciuta come vincitrice dell'anno precedente. Ma no, non mi sono mai sentita penalizzata in questo senso". Lei non si aspettava proprio di vincere: "Quell'anno Davide Mogavero era uno dei candidati più accreditati alla vittoria. Io ricordo tutto con estremo stupore, la mia vittoria mi ha spiazzato allora e mi spiazza ancora adesso. Io vengo da un mondo underground, nasco come cantautrice, ho fatto X Factor per mettermi un po' in gioco, con un mondo musicale già ben definito. Non potevo immaginare di arrivare così lontano". Nonostante tutto, ha vissuto quell'esperienza "in maniera lucida": "La vedi meno come l'occasione della vita e più come un'opportunità. Meno come un punto di arrivo e più come un punto di passaggio. In tutto questo ho avuto la fortuna di incontrare Elio, una persona con la quale siamo ancora in contatto. Hai le spalle più larghe, una struttura psicologica formata, riesci a seguire una direzione personale. L'esperienza del suonare gratis o quasi, sudando di fronte a un pubblico che non è lì per te, può renderti molto determinata". Elio, il suo giudice e mentore, "è stato sempre rispettoso con me e ti assicuro che non è affatto scontato. Ha assecondato le mie richieste, è intervenuto quando non mi sentivo a mio agio con i look, mi ha dato un sacco di consigli, gli stessi che mi dà ancora oggi. Per me è Elio è uno zio prezioso e tutto quello che mi dice, lo conservo come un tesoro». Nathalie rimane, confida infine, affascinata dalla carriera di Francesca Michielin: "Una ragazza intelligentissima che rispetto in quello che fa. Non sono del tutto sicura quale sia il gap tra quello che effettivamente vorrebbe fare e quello che fa, ma secondo me conosce bene i territori nei quali sta camminando e con il tempo la sua personalità artistica uscirà sempre più fuori. Mi piace tanto".
fonte: blogosfere
Utente
9 settembre, 2013
Ancora dopo cinque anni, il pensiero della vittoria di Nathalie a #XF4 contro tutta la squadra di Under Uomini della Maionchi è una delle cose che mi riconcilia con l'umanità
Peccato non sia arrivata dove avrebbe potuto dopo un inedito come In punta di piedi, forse il migliore di 9 edizioni di X Factor
Utente
7 agosto, 2013
E' palese che Francesca sia intelligente e abbia alle spalle una squadra altrettanto intelligente, ma non capisco dove voglia arrivare con la storia del gap. Dalla musica che ascolta si nota che non ha propriamente dei gusti pop, ma con quella voce e quell'apparenza cosa vorrebbe fare, nu metal? (mi riferisco a Francesca, questa Nathalie la conosco a malapena).
Utente
14 febbraio, 2014
cotacotchi ha detto
E' palese che Francesca sia intelligente e abbia alle spalle una squadra altrettanto intelligente, ma non capisco dove voglia arrivare con la storia del gap. Dalla musica che ascolta si nota che non ha propriamente dei gusti pop, ma con quella voce e quell'apparenza cosa vorrebbe fare, nu metal? (mi riferisco a Francesca, questa Nathalie la conosco a malapena).
Si riferisce al fatto che i cantanti NON cantano ciò che compongono o ciò che vogliono loro. Hanno un team dietro che gli propone sia i testi che gli arrangiamenti dei pezzi. Sono pochi quelli che vengono lasciati "autonomi" di provare a comporre (e in ogni caso i pezzi non è detto che verranno poi inseriti nel disco). Il discorso di Nathalie qui riguarda il fatto che non sa quanto ciò che voglia fare Francesca si accosti a quello che veramente fa ( dal mio punto di vista invece è molto fortunata e completamente centrata). Ti faccio un esempio per quanto riguarda per esempio Alessandra. Prendi "Il mondo in un secondo" (album) è praticamente un album imposto e si sente benissimo, le hanno messo un contentino (una canzone in inglese) tanto per.
Prendi quello che disse Laura, che non solo non poteva scegliersi i pezzi da inserire negli album, ma neanche i singoli. Cioè parliamo della nostra cantante più famosa nel mondo. Essere "popolare" significa pagare il prezzo di essere anche un po snaturato. Prendi marco Mengoni, gli hanno lasciato uno spiraglio di autonomia con Solo 2.0 e per poco non cadeva nel baratro del flop senza possibilità di rialzarsi...
non rischiano più, ora creano prodotti e vanno sul sicuro (ovviamente è un mio parere). Poi ovvio se inizi ad essere veramente qualcuno, un po di autonomia te la lasciano, tipo Alessandra con le uptempo, mengoni con i pezzi scritti da lui (tipo Parole in circolo e esseri umani) etc.
Utente
7 agosto, 2013
Razzo ha detto
Nathalie è un talento sprecato e bistrattato, in nome di chi???? Dei soliti figli di Mavia (non generalizzo, anche da la qualcuno che merita è uscito) o dei surrogati di...
Più che altro in nome di Sky. Se XFactor non fosse stato venduto o si fosse preso un anno sabbatico per venderlo sarebbe famosa tanto quanto i protagonisti degli anni precedenti.
Nicks Lannister
Banned
7 agosto, 2013
Su questo discorso, e su Nathalie, mi tocca ridire sempre le solite cose dette in passato.
La sua linea è sempre stata troppo intransigente.
Capisco non mettersi a cantare "3 parole, sole cuore amore" giusto perché te la vorrebbe passare la casa discografica ecc., ma lei avrebbe dovuto mediare un po' di più.
Ebbe ragione ad impuntarsi su "In punta di Piedi" (seppure un'altra rifinitura non avrebbe guastato), però nell'album "Vivo Sospesa" mi par di ricordare ci fossero giusto 3-4 pezzi minimamente "masticabili" (ad esser generosi), gli altri che vuoi che attecchimento potessero avere presso il grande pubblico?
Una mezza dozzina pezzi forniti, io li avrei inseriti.
Poi ognuno fa come vuole, ma a fare i "duri e puri" che non ci si stupisca se poi il riscontro sia quel che sia. Alla luce delle sue scelte, "rigide", faccio pure fatica a ritenere sia stata troppo bistrattata.
Peraltro pure per me la Michielin è centrata abbastanza bene. Col il fatto che contribuisca alla scrittura e il fatto che avesse comunque soli 20 anni, non ha troppo di cui lamentarsi a mio avviso.
Utente
7 agosto, 2013
Gabriele1 ha detto
cotacotchi ha detto
E' palese che Francesca sia intelligente e abbia alle spalle una squadra altrettanto intelligente, ma non capisco dove voglia arrivare con la storia del gap. Dalla musica che ascolta si nota che non ha propriamente dei gusti pop, ma con quella voce e quell'apparenza cosa vorrebbe fare, nu metal? (mi riferisco a Francesca, questa Nathalie la conosco a malapena).
Si riferisce al fatto che i cantanti NON cantano ciò che compongono o ciò che vogliono loro. Hanno un team dietro che gli propone sia i testi che gli arrangiamenti dei pezzi. Sono pochi quelli che vengono lasciati "autonomi" di provare a comporre (e in ogni caso i pezzi non è detto che verranno poi inseriti nel disco). Il discorso di Nathalie qui riguarda il fatto che non sa quanto ciò che voglia fare Francesca si accosti a quello che veramente fa ( dal mio punto di vista invece è molto fortunata e completamente centrata). Ti faccio un esempio per quanto riguarda per esempio Alessandra. Prendi "Il mondo in un secondo" (album) è praticamente un album imposto e si sente benissimo, le hanno messo un contentino (una canzone in inglese) tanto per.
Prendi quello che disse Laura, che non solo non poteva scegliersi i pezzi da inserire negli album, ma neanche i singoli. Cioè parliamo della nostra cantante più famosa nel mondo. Essere "popolare" significa pagare il prezzo di essere anche un po snaturato. Prendi marco Mengoni, gli hanno lasciato uno spiraglio di autonomia con Solo 2.0 e per poco non cadeva nel baratro del flop senza possibilità di rialzarsi...
non rischiano più, ora creano prodotti e vanno sul sicuro (ovviamente è un mio parere). Poi ovvio se inizi ad essere veramente qualcuno, un po di autonomia te la lasciano, tipo Alessandra con le uptempo, mengoni con i pezzi scritti da lui (tipo Parole in circolo e esseri umani) etc.
Esatto. Gabriele ha ragione.
Ho seguito Francesca fino dai tempi della vittoria e sulla sua pagina facebook nei primi periodi "postava" una canzone al giorno, per fare capire "che cosa ci fosse sul suo iPod" (cit. Simona Ventura: "ma come Francesca tu non hai i Baustelle sul tuo iPod? ").
Si è presentata ai provini con i Led Zeppein, ha sempre dichiarato di avere Adele come ispirazione (anche perché sapeva benissimo di non avere i mezzi vocali di Whitney Houston, Mariah o Celine...) e "postava" e suonava Porcupine Tree, Bon Iver, Red Hot Chili Pepper, Jeff Buckley etc.etc.).
Ora lei studia musica, fa il conservatorio, impara a suonare vari strumenti ma soprattutto sta mettendo a fuoco (direi "in bolla") le composizioni che già faceva a 16 anni. Di certo Lontano o Battito di ciglia non mi sembrano proprio allineate al suo mondo ideale o cantautorale, ma d'altra parte sui pezzi sta mettendo le mani anche lei, quindi rispetto a delle interpreti pure che possono solo trovare degli autori oppure - all'estremo opposto - delle compositrici pure (e qui ci metto Nathalie) la vedrei in mezzo.
Su questo discorso del "gap" si potrebbe aprire - non per andare OOT ma per esemplificare - una ampia parentesi su Annalisa, che si direbbe abbia più successo fondamentalmente quando si allontana dalla musica che sente propria e al momento sembra non avere (costantemente) trovato un compromesso tra la "sua" musica ed il successo commerciale.
Nathalie mi pare una che invece sia scesa poco a compromessi ma a me piace tantissimo così com'è... la "nostra" Tori Amos, e come quella originale, non la si vede nelle classifiche iTunes, ma ciò non toglie che la si possa definire (Tori) "una delle migliori al mondo" in assoluto.
Utente
7 agosto, 2013
La mia voleva essere più che altro una provocazione: mi fa ridere il discorso di Nathalie perché parla come se non sapesse come funzionano le cose nell'industria. E come se non sapesse che oramai i generi si sono mescolati tantissimo: il cantautorato come l'abbiamo conosciuto fino agli anni '90 è diventato altro, così come il rock è diventato altro. E come se fare/ascoltare del sano pop di qualità in Italia sia sempre e comunque un'onta.
Devo ammettere che prima di ieri sera non l'avevo mai ascoltata (a parte il pezzo di Sanremo, che comunque non mi colpì più del dovuto) e, facendo un po' di ricerca, ho scoperto che è una cantautrice molto dotata. Ho anche visto che, a differenza di molti altri ex talent (forse anche per l'età e l'esperienza), gli album che ha pubblicato portano interamente la sua firma. E la casa discografica è la stessa di Francesca. Quindi qui si parla di diversità di intenzioni e di lungimiranza "pop": Francesca si è dovuta far guidare per forza di cose, anche perché, a parità di talento, non aveva pronta la "ciccia" che poteva avere una Nathalie. E ha capito benissimo che per poter fare un minimo di strada avrebbe dovuto scendere a compromessi: tra dieci anni, però, che non rinneghi nulla, perché per me lì poi precipita all'istante.
Francesca funziona benissimo con la mano di Canova/Zampaglione, sia come voce sia come immagine. Forse potrebbe farcela in stile Birdy prima maniera, ma ho i miei dubbi.
@steph, la canzone dei Led che ha portato al provino è la più pop tra le loro canzoni (ammesso e non concesso che l'abbia veramente scelto lei quel pezzo, e non gli autori del programma per lei) e Adele è super pop. Evidentemente hanno cercato di cucirle subito addosso l'immagine della rock chick col cuore di panna, immagine che, come si è visto col primo disco, non è che abbia funzionato come speravano.
Poi, tra Lontano e Battito di ciglia secondo me c'è un abisso qualitativo, non capisco l'accostamento.
E pure il paragone con la Amos mi sembra un po' avventato: ho tutta la sua discografia fino a The Beekeper e non vedo particolari affinità con quello che ho ascoltato di Nathalie. Molti pezzi di Tori sono dei veri e propri pugni allo stomaco.
Utente
7 agosto, 2013
Allora, credo che partiamo da presupposti diversi. Io credo che quardare solo la presenza su fimi o iTunes (vendite) rischia a volte di diventare come comparare il successo del ristoranti misurando il numero delle battute di cassa. Certo devi vendere anche quacosa per esistere ma per alcuni vale meno che per altri.
Credo anche che Nathalie sia una delle poche che non ha accettato nessun compromesso o "imbastardimento" di quello che lei compone e le piace fare, a costo di lavorare gratis; per questo la valuto una vera artista. Per quanto riguarda l'accenno a Tori Amos, leggo che non sai praticamente nulla di Nathalie, e quindi non aggiungo parole ma solo il video alla fine del post che dice tutto.
Per Francesca, invece di prendere quello che ha portato ai provini a X factor ed Adele in modo generico, andrebbe preso quello che ha suonato alle prime uscite con la band del fratello nel concerto di Bassano durante la pausa di X factor e nelle poche apparizioni subito dopo: Damien Rice - the Blower's Daughter / Bon Iver - Flume / sempre Bon Iver - I cant' make you love me .. che è il "ponte" che porta ad Adele ma sarebbe forse anche Bon Iver - Skinny love che non ha mai fatto (che io sappia) ma sarebbe un ponte che porta verso Birdy... Non mi pare tutto ciò esattamente allineato appunto a Lontano. Per Battito di ciglia invece il tema é diverso; il pezzo sarebbe molto interessante ma è reso improbabile da un testo che veramente stride con quelle rime maniglia biglia triglia quadriglia e a parere mio lo svilisce parecchio... e quindi finisce per staccarsi (almeno credo) da quello che Francesca si sente dentro e che vorrebbe proporre. Poi a piccole disi ci sono sempre composizioni sue negli album ... di qui il discorso di Nathalie sul "gap" che non è enorme ma probabilmente c'è, almeno su una discreta parte della sua attuale produzione "di successo"
Utente
7 agosto, 2013
E chi le guarda le classifiche? Se uno mi pare un ottimo artista, lo è a prescindere dalle vendite. Mi pare però lapalissiano che, per continuare a "esistere" in un ambiente super affollato come quello musicale, bisogni anche intercettare i gusti della gente. Almeno ogni tanto. Bisogna saper mediare, come ha (quasi) sempre fatto una come Elisa. Quindi magari questo "gap" Francesca un giorno lo colmerà, ma non è detto che non le piaccia cantare capolavori pop come L'amore esiste o Battito di ciglia. O cantare ritornelli SUPER pop per Fedez. Se la Francesca di oggi è quella di 25 febbraio, be', Lontano e i 3/4 dell'album non si capisce bene cosa c'entrino, ma magari è solamente un lato di lei che non si era ancora visto. O semplicemente ha preferito puntare su un buon prodotto riconoscibile e da classifica (cosa che mi pare le sia grossomodo riuscita), per fare due soldini e crearsi un minimo di seguito.
Per quanto riguarda la diatriba Tori/Nathalie, non è che avere un determinato cantante preferito vuol dire che tu faccia lo stesso tipo di musica. Né che cantare una sua canzone in un concerto o in TV ti renda automaticamente capace di avere lo stesso mordente. Tra ieri e oggi mi sono ascoltato quasi tutti e due gli album di Nathalie e non ci ho ritrovato la poetica della Amos: cantano in maniera diversa e scrivono in maniera diversa. Che poi facciano entrambe piano-rock/pop va bene, ma sono molto diverse (come è anche giusto che sia e senza nulla togliere a Nathalie, che il suo lo sa fare molto bene).
Se proprio vogliamo trovare la "nostra" Tori Amos, quella potrebbe essere L'Aura, ma anche in questo caso con le dovute differenze.
Utente
7 agosto, 2013
Penso che quello che Francesca sente dentro sia molto più 25 febbraio almeno per oggi; lo penso anche per le cose che ha scritto ed inserito nei primi album, però evolverà di certo e come dici tu per ora non disdegna il resto... Resta il tema del "gap": piccolo o grande che sia, c'è.
Per Tori / Nathalie... diciamo che ho solo voluto farti vedere che il tuo dire che l' accostamento era "avventato" era un po' (tanto?) eccessivo; oltretutto non avevo inventato nulla: non sono neppure stato originale! Poi certo per fortuna ognuna di loro due ha una diversa personalità e stile... meno male perché come una copia della Gioconda non vale nulla lo stesso vale per la musica. Nathalie si sarà anche ispirata, ma non solo da lei e certo non copiandola brutalmente. Però non la vedo neppure su un pianeta totalmente diverso.
Utente
7 agosto, 2013
Ho storto un po' il naso nel vedere le due paragonate perché la cifra stilistica di Tori è l'essere spesso controversa e "violenta" nella scrittura. Cosa che non mi è parso di notare in Nathalie.
Comunque sia, le auguro ogni fortuna, mi è bastato il duetto con Battiato per...
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