In questo caso non me la sentirei nemmeno di dare addosso alle recenti generazioni, qua si parla di criminali, punto e basta. Persone che, potenzialmente, crescendo, avrebbero potuto fare del male a livelli ben più vasti. Sicuramente nel futuro di questo ragazzo non c'era niente di brillante o positivo, se è stato capace di un gesto simile a quest'età.

Certo è che, facendo un discorso generale, negli ultimi anni si stanno svalutando le figure di riferimento necessarie per la vita di ognuno di noi. I docenti, per quanto alcuni possano essere incapaci o poveri umanamente, sono sempre stati figure da rispettare a prescindere da tutto. Ed è giusto così: la scuola ti prepara alla vita, ti prepara anche a doverti confrontare con persone che ti metteranno i bastoni tra le ruote per motivi più o meno sensati (non è che andando avanti qualcuno ci garantisce che le persone a noi superiori siano moralmente rettissime e capaci, anzi), e questo discorso sta venendo meno. Ormai i genitori si sentono autorizzati a dar contro agli insegnanti "giusto per", e questa cosa svaluta la loro figura agli occhi degli adolescenti, che si sentono autorizzati, in generale, a vederli più come ostacoli che come opportunità di crescere. Anche le esperienze negative con i docenti fanno crescere.

In generale la nostra società si basa sull'apparenza, e cosa c'è di più positivo di un bel voto, in quest'ottica? Il voto negativo non è visto come una mancanza, ma come un affronto. Quindi è ovvio che la gente, genitori e figli, si risentano di fronte alla strabiliante notizia di non essere all'altezza di un qualcosa. Significa mirare al proprio ego. Peccato, davvero, perché le "botte" negative a scuola servono tantissimo. Non c'è più l'idea che un voto negativo, una nota o robe simili possano aiutare a migliorarsi. Vengono considerati affronti, ripeto. Quindi non mi stupisce che accadano cose del genere, purtroppo.