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Moderatore
7 agosto, 2013
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Ieri Renzi ha rinviato ancora sulle unioni civili.
Il premier ha ricevuto il suo mandato a Febbraio 2014, ma già dalle primarie PD del 2013 promise di normare le unioni civili. Oggi sono passati quasi due anni dalla sua nomina a Premier e i diritti delle coppie omosessuali non possono di certo dirsi pareggiati con i matrimoni eterosessuali.
L'evoluzione in Europa è stata questa:
Cos'è in Italia che complica così questo passo? Perché siamo così arretrati rispetto a tutta l'Europa e nonostante ciò si continuano a rimandare i tempi? Ci sarà mai questa legge sui diritti delle coppie omosessuali?
Ostruzionismo? Vaticano? Paura di perdere i consensi? Parlare di diritti gay è solo un'ottima arma in campagna elettorale, ma in fondo non interesse a nessun parlamentare/ministro? Discuss.
Vi lascio anche il link ad un articolo de "Il Sole 24 ore" molto ben fatto: http://www.ilsole24ore.com/art.....fresh_ce=1
Admin
7 agosto, 2013
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Ti correggo Lati, le unioni civili (modello tedesco) erano nel suo programma addirittura quando si candidò alle primarie del PD nel 2013. Grandi parole, salvo poi raffreddarsi una volta diventato premier.
Comunque no, finché l'Europa non ci IMPORRÀ una legge non credo approveranno niente di più che uno scarabocchio umiliante dalla pallida valenza giuridica.
Utente
7 agosto, 2013
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Io non sono molto ferrato in materia. Perchè Croazia e Ungheria (presumo siano quelli in base alla cartina) hanno blu e rosso contemporaneamente? Cioè, come funziona nel loro sistema giuridico?
Trovo assurdo che ci siano addirittura limiti costituzionali in alcuni Paesi comunque! 
Utente
7 agosto, 2013
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Ma che vi aspettavate da quel pagliaccio e dal suo partito democristiano?
Utente
7 agosto, 2013
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Finchè ci sarà la chiesa di mezzo, non saremo liberi di vivere il nostro amore (diverso per alcuni da quello "normale" eterosessuale). Che poi mi domando (da ignorante): perchè noi siamo così "speciali" da addirittura avere una legge tutta nostra che sancisca la nostra unione? La stesura stessa della legge sulle unioni civili per il popolo omosessuale (e parte di quello etero) è un gesto di discriminazione per come la penso io; è dire "voi siete diversi e per voi c'è bisogno di una legge a parte".
Mi chiedo che senso ha aspettare che l'Europa ci imponga di fare una legge sull'argomento; pensate che se l'Europa lo imponga, in Italia si viva meglio? Assolutamente no per me. Io personalmente andrò in giro continuando a sentirmi non accettato perchè la decisione non l'ha presa il mio Paese.
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Utente
7 agosto, 2013
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Ennesimo rinvio. Ci fanno davvero così stupidi?
Finchè ci sarà il Vaticano in Italia le cose non cambieranno mai (del tutto almeno).
Utente
7 agosto, 2013
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Fin quando una certa parte della Chiesa continuerà ad avere potere occulto dietro i politici non esisteranno ne unioni civili, ne pari diritti per tutti gli essere umani, che questi siano etero o gay...
Utente
7 agosto, 2013
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Fin quando ci dovremo tenere sul groppone l'influenza della Chiesa certe cose scordatevele. Il governo non può scomodare la Chiesa altrimenti......
Ed è per questo che non si legalizza seriamente la prostituzione come in altri stati europee.
Moderatore Junior
28 novembre, 2015
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Secondo me hanno troppa paura di perdere consensi se provassero a proporla in questo momento ,indi per cui continuano a rinviarla.
Se aggiungiamo pure il fatto che la Chiesa si è messa decisamente contro Marino perchè pare avesse approvato alcune unioni civili a Roma..
Utente
7 agosto, 2013
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Pupi87 ha detto
Io non sono molto ferrato in materia. Perchè Croazia e Ungheria (presumo siano quelli in base alla cartina) hanno blu e rosso contemporaneamente? Cioè, come funziona nel loro sistema giuridico?Trovo assurdo che ci siano addirittura limiti costituzionali in alcuni Paesi comunque!
L'Ungheria ha approvato le unioni civili anche per persone dello stesso sesso, ma successivamente ha inserito nella costituzione il matrimonio come unione fra uomo e donna. Ciò sbarra la strada a matrimoni gay, ma le unioni civili restano valide. In Croazia vige la stessa situazione, ma cronologicamente è accaduto al contrario: è stato prima inserito il divieto costituzionale per quanto riguarda i matrimoni e in un secondo momento sono state approvate le unioni civili.
Per quanto in Italia non ci siano limiti costituzionali, direi che perlomeno nelle unioni civili entrambi i paesi sono più avanti. In Italia c'è probabilmente una sorta di ritardo cultural-politico sulla questione, oltre che un pudore di massa generico (il famoso 'si fa ma non si dice'), e poi una questione legata al nascondere questi temi che risale al fascismo ed è continuata durante i decenni di governo della Democrazia Cristiana.
In ogni caso, penso che l'Italia sia 'pronta' e anche se non lo è, è giusto che lo diventi: si tratta di fare la cosa giusta, punto.
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