Utente
7 agosto, 2013
Sea-Watch, Carola Rackete è libera. Il giudice annulla l'arresto: "Ha agito per portare in salvo i migranti"
Una giornata in lunghissima attesa. Poi alle otto di sera il verdetto della gip di Agrigento Alessandra Vella. Carola Rackete, la comandante della Sea-Watch 3 torna libera dopo quattro giorni trascorsi agli arresti domiciliari. Il gip è andata ben oltre la richiesta dei pm, non convalidando l'arresto della comandante della Sea Watch, Carola Rackete, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra e ritenendo che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sia stato giustificato da una "scriminante" legata all'avere agito "all'adempimento di un dovere", quello di salvare vite umane in mare. Viene dunque meno la misura degli arresti domiciliari deciso dalla procura che aveva chiesto la convalida della misura restrittiva e il divieto di dimora in provincia di Agrigento. Il gip sottolinea anche che la scelta del porto di Lampedusa non sia stata strumentale, ma obbligatoria perchè i porti dell Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri.
Per Salvini un nuovo smacco. Il ministro dell'Interno non nasconde la delusione e conferma l'intenzione di espellere Carola. " Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perchè pericolosa per la sicurezza nazionale. Tornerà nella sua Germania dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi. L'Italia ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia. La pacchia è finita".
La Rackete dunque è libera di muoversi. Ad Agrigento dovrà tornare il 9 luglio per l’interrogatorio davanti ai pm nell’altro filone d’inchiesta in cui è indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Adesso tutti gli occhi sono puntati sul Viminale dove si è atteso per tutto il pomeriggio il provvedimento del giudice per decidere di conseguenza come muoversi con il decreto di espulsione più volte annunciato dal ministro Salvini se la Rackete fosse stata rimessa in libertà. Un provvedimento amministrativo non facile però da eseguire visto che la Procura ha rigettato la richiesta di nullaosta del prefetto di Agrigento per esigenze di giustizia.
La Sea-Watch 3 intanto è ripartita da Lampedusa: scortata da una vedetta della Finanza è diretta a Licata dove resterà sotto sequestro insieme alla Mare Ionio della Ong Mediterranea. Intanto Sea-Watch ha assicurato che le operazioni di salvataggio in mare andranno avanti. "Serve una soluzione politica in modo che situazioni del genere non tornino a ripetersi", ha detto il portavoce Ruben Neugebauren. Ed ha aggiunto: "Siamo molto delusi dal governo tedesco e dall'Europa".
Di stamattina è anche il botta e risposta tra la Francia e Matteo Salvini. La portavoce del governo francese, Sibeth Ndiyaye, intervistata da BFM-TV, afferma che l'Italia "non è un Paese indegno", ma il comportamento di Salvini sulla questione dei migranti "non è accettabile" . Nell'intervista Ndiaye spiega che l'Italia non è stata "all'altezza" sull'accoglienza e ha aggiunto che "stiamo parlando di vite umane: se le leggi del mare si possono applicare, allora devono essere applicate". Per quanto riguardo invece l'inchiesta su Carola Rackete, già fonte di attrito tra Roma e la Germania, Ndiaye, ha aggiunto: "È evidente che si debba rispettare la giustizia di un Paese sovrano. E' la cosa che pretenderei per la Francia da parte di qualsiasi altro Paese ed è quello che facciamo in ogni circostanza". Parigi non intende dunque chiederne "la liberazione".
Parole a cui Salvini ha subito replicato: "Il mio comportamento sull'immigrazione è inaccettabile? Il governo francese la smetta di insultare e apra i suoi porti, gli italiani hanno già accolto (e speso) anche troppo. Prossimi barconi? Destinazione Marsiglia".
Fonte: La Repubblica
Utente
7 agosto, 2013
GuSpe ha detto
Ma lei ora è libera, l'altro processo non è ancora iniziato, come ci si può permettere di chiamarla 'criminale'?
Condivido
Come anche dire "Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perchè pericolosa per la sicurezza nazionale."
Da ciò si deduce che lui sarebbe superiore alla magistratura 🤷 che per me detto da un ministro è una cosa grave perché se neanche loro danno valore alle sentenze dei giudici, chi dovrebbe farlo?
Utente
11 novembre, 2015
E infatti
Anche perché non può neanche dire che ha tentato di uccidere qualcuno, visto che è stato appurato che non è quello che è successo.
E condivido, ancora più grave detto da un ministro. Spero che procedano.
Utente
24 agosto, 2015
GuSpe ha detto
E infattiAnche perché non può neanche dire che ha tentato di uccidere qualcuno, visto che è stato appurato che non è quello che è successo.
E condivido, ancora più grave detto da un ministro. Spero che procedano.
Sarebbe ora che la smettesse di fare il caspita che gli pare, è un anno che va avanti così.
La spara ogni giorno più grossa, storpia la realtà per darne in pasto una versione modificata ai suoi fan, qui si è proprio raggiunto l'apice.
Utente
1 maggio, 2016
Leggo su TW che Salvini avrebbe pure detto che magari il GIP ha bevuto del vino insieme alla Rackete.
Ma è consentita una frase del genere, non solo da parte di un ministro, ma da parte di un qualunque cittadino? Non è diffamazione o peggio?
Dice criminale alla Rackete, insinua complicità alcoliche con il GIP ...
Possibile che ci sia la totale impunità sempre?
" Ah ... anche poeta ! "
Admin
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
Leggo su TW che Salvini avrebbe pure detto che magari il GIP ha bevuto del vino insieme alla Rackete.Ma è consentita una frase del genere, non solo da parte di un ministro, ma da parte di un qualunque cittadino? Non è diffamazione o peggio?
Dice criminale alla Rackete, insinua complicità alcoliche con il GIP ...
Possibile che ci sia la totale impunità sempre?
Salvini può dire tutto ciò che vuole, questo è ciò a cui ci ha portato la propaganda. "La libertà di parola, la libertà di pensiero", con complicità (stavolta sì) di buona parte di sinistra che è stata anche a interrogarsi sulla legittimità di tollerare tutti i punti di vista.
E intanto quelli crescevano, e ora il loro 38% li legittima a tutto.
Utente
24 agosto, 2015
Signorina Silvani ha detto
Leggo su TW che Salvini avrebbe pure detto che magari il GIP ha bevuto del vino insieme alla Rackete.Ma è consentita una frase del genere, non solo da parte di un ministro, ma da parte di un qualunque cittadino? Non è diffamazione o peggio?
Dice criminale alla Rackete, insinua complicità alcoliche con il GIP ...
Possibile che ci sia la totale impunità sempre?
Ecco qua
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