Banned
7 agosto, 2013
Stamattina mentre correvo in direzione lavoro stavo ripensando alla questione Sirenetta / attrice nera e voglio fare un percorso con voi.
La prima questione e': la Sirenetta e' bianca perche' deve essere bianca (ha un senso bia, o e' bianca perche' uno scrittore bianco (Andersen), in un mondo artistico occidentale praticamente solo bianco all'epoca, con un'esperienza bianca, e un audience bianco ha avuto nella sua mente un'immagine bianca?
Insomma la fiaba della Sirenetta e' una fiaba (mi azzarderei a platonizzarmi e dire pure un'idea) del mondo bianco, o e' universale - e chi l'ha scritta l'ha semplicemente declinata secondo la sua esperienza personale?
Non finisce qui il mio pensiero: prendiamo invece le innumerevoli storie di schiavismo e e razzismo che innumerevoli scrittori neri hanno pubblicato. Sono storie nere o sono storie universali? Insomma sarebbe un caso di oltraggioso cultural appropriation se qualcuno volesse raccontare una storia di schiavismo nero di oppressione nera, con personaggi bianchi o magari asiatici? O e' l'idea di oppressione che puo' essere trasmessa con ogni mezzo possibile, anche quella opposta ai fatti che l'hanno fatta scaturire in primis?
Da questo punto di vista qualcuno potrebbe dire che queste storie sono troppo intrise di fattualita' vera nera che diventano idee della cultura e della storia nera. Pero' qualcuno potrebbe controbattere dicendo che l'idea di soppressione e schiavitu' e di predominio di una razza (o una specie, o una civilta') contro l'altra e' fondamentalmente universale e a-storica, a-razziale. Insomma ce la vedreste voi una novella Rosa Parks bianca con i capelli biondissimi?
E infine allora, se ammettiamo che esistono storie e idee intrise di cultura nera, dove sono le storie e idee intrise di cultura bianca? Riesco gia' a piu' a identificare quelle di cultura asiatica, ma per quella bianca ho sempre quel tarlo che mi dice "eh! ma e' bianca perche' i bianchi erano gli unici che contavano all'epoca!".
Non so, discutiamone. Una soluzione sarebbe l'universalizzazione di queste storie da tutti i lati - ma non so se si possa fare.
Utente
7 agosto, 2013
A me viene in mente solo la polemica di qualche anno fa sulla serie Girls della HBO scritta diretta e interpretata da Lena Dunham dove tutto il cast era formato da soli bianchi. Parliamo di una serie ambientata a New York nei giorni nostri. Finì che qualche stagione dopo fecero entrare nel cast anche gente di colore/altre razze ma effettivamente non sono così ferrato sulla vicenda e non so dire perchè lo fece e come si giustificò.
Banned
7 agosto, 2013
Altro esempio e' When They See Us di Netflix (capolavoro!) una storia eminentemente nera (perche' nasce fondamentalmente da un pregiudizio, proprio i fatti sono stati scatenati dal pregiudizio bianco contro il nero)... ve lo immaginate un When They See Us raccontato a razze alternate?
Utente
4 febbraio, 2018
Discussione interessante!
Premettendo che per me la questione "Sirenetta" ha scatenato più di quanto clamore necessitasse, devo dire che ho capito alcuni punti di vista per cui questa scelta ha provocato ciò. A parte che nell'immaginario collettivo lei sia sempre stata bianca, ma ancora di più questa "razza" per Ariel sembra essere necessaria, in quanto abitando in fondo al mare (dove non arriva la luce) sembrerebbe poco credibile che abbia sviluppato la melanina in modo tale da essere nera. Quindi a parte la questione abitudine, diventa anche la diminuita attinenza al contesto, un po' come se immaginassimo una pocahontas non pellerossa e una mulan non cinese, causando l'idea di "forzatura".
Per me bisognerebbe analizzare esempio per esempio, e vedere se la trama di per sè prescinde o meno dalla razza, se racconta proprio un qualcosa di attinente ad una determinata di esse (che sia per aspetti culturali o geografici), oppure comodamente nell'immaginario collettivo è stata collegata ad una, ma in realtà nel contesto risulterebbe uguale indipendentemente dalla scelta di essa.
Quindi ovviamente nell'ultimo caso, per me non dovrebbe generare nessun clamore, ma se la storia ha determinati riferimenti geografici/culturali, allora per averla attinente all'originale a 360° gradi, è necessario rispettare la scelta iniziale anche in questo aspetto.
Sarebbe bellissimo e curioso, come detto da ouro, vedere interpretazioni della stessa storia, cercando di fare luce sui medesimi aspetti della trama, per altre culture, se è possibile, ma comunque sarebbe un'interpretazione, non l'originale. (ad esempio magari una pocahontas africana, intesa come una donna nativa africana che sposa un colonizzatore europeo, ma comunque non è pocahontas, è un'altra donna che in un altra cultura e luogo ha vissuto un'esperienza simile che esprime i medesimi concetti caratteristici).
Poi ovviamente una fiaba/storia serve a esprimere una morale, e quindi se decontestualizzata dalla realtà, allora la scelta razza non dovrebbe precludere questo obiettivo iniziale.
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