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C'è un problema nel racconto di Antonio?
vike
Utente 8xP

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12 febbraio, 2015
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1
6 marzo, 2020 - 21:06
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Apro questo topic perché ho letto diversi interventi a riguardo e devo dire che ho delle opinioni un po' contrastanti sul tema.

Mi riferisco al fatto che secondo alcuni c'è un problema nel modo in cui è stata raccontata l'omosessualità di Antonio (mi permetto di copiare qui sotto alcuni interventi così magari nasce una discussione con un filo logico)

Per chi pensa che la storyline “gay e fidanzato” sia stata coraggiosa (forse lo poteva essere nel 2011 con Spyros), vi farei studiare il significato di Straightwashing e le sue valenze sociali.
Antonio rappresenta ciò che la società vorrebbe dagli omosessuali. Ovvero degli etero. Abbiamo visto suo marito più spesso di Francesca, eppure non abbiamo mai avuto un bacio (vero) tra i due, ma solo abbracci e visi vicini. Davide vede la moglie per 30 secondi e ho ancora la loro saliva che mi esce dalle casse. Se non capite LA GRAVITÀ di accettare di essere dipinti così e magari pensate pure che Antonio sia positivo perché “non è la solita macchietta” non avete capito quanti passi debba ancora fare la rappresentazione sociale della comunità LGBT e come venga accettata solo se asseconda le esigenze della maggioranza omofoba. Antonio è il gay che piace alle donne, quelle di “ho un amico gay carinissimo, devo fartelo conoscere”, quelle di “gay è una cosa, checca è un’altra”, quelle di “sono d’accordo col matrimonio ma non con l’adozione, i bambini non si toccano”, ecc.

 

Sono contento in parte che la non vittoria di Marisa abbia sbaragliato le carte, ma mi accodo all'idea che la vittoria di Antonio non sia per nulla giustificata dal racconto che è stato portato avanti per tutta l'edizione. Nessun insight su se stesso, su chi sia lui veramente; penso che se non avessi seguito i provini non avrei neanche saputo che fosse gay fino alla semifinale, proprio perché non c'è stato alcun tipo di approfondimento sul suo vissuto o sulla sua persona. Antonio rimane un personaggio piacevole ma bidimensionale, senza particolari spunti e raccontato, a volte, in maniera indigesta.

 

Ci sta che noi tutti viviamo la nostra sessualità in modo diverso, tanto più se messi di fronte al giudizio di tutta Italia. Ma raccontare il rapporto fra Antonio e Daniel come quello di due amici più che compagni di vita, e farlo pensando in questo modo di compiacere il pubblico (mostriamo un po' di sano amore gay-non-gay in prima serata senza soffermarci più di tanto su ciò che ci sta dietro col rischio di alienare la casalinga di Voghera: i proverbiali due piccioni con una fava) finisce semplicemente per sminuire la portata di un messaggio che sulla carta avrebbe potuto essere veramente impattante a livello di racconto. Da quel che ci hanno raccontato, sappiamo poco o nulla del vissuto di Antonio: non abbiamo idea ad esempio di quale sia il suo vero rapporto con il suo essere cresciuto gay in un ambiente tutto sommato conservativo, né ci è stata spiegata una sua eventuale reticenza a mostrare affetto in pubblico per via di qualche sua esperienza pregressa. E se state pensando "eh ma magari era lui a non volerne parlare" è soltanto una conferma del lavaggio del cervello che vi hanno fatto, perché a quel punto potevamo risparmiarci anche la cringissima proposta di matrimonio

 

Sono abbastanza combattuto, magari avrò seguito a tratti un po' distrattamente, però personalmente non ho problemi nel come è stata raccontata l'omosessualità sua e di Giulia - mi ricordo per esempio un confessionale in cui diceva di sapere quanto fosse complicato organizzare un matrimonio, pensando a quello con sua moglie. 

Avendo seguito dall'inizio ovviamente sapevo che Antonio fosse gay, ma era davvero necessario che fosse ulteriormente "raccontato" in quanto tale? Che venisse etichettato come "quello gay", che parlasse di una sua adolescenza tribolata (che potrebbe benissimo non aver avuto), ecc. Pretendiamo questo dagli altri concorrenti? Sono d'accordo sul fatto che non abbia avuto una complessità che si addica a un vincitore, ma avrebbero potuto approfondire il suo racconto in cento maniere, includendo ovviamente ad esempio il lato sentimentale, ma senza ridurlo al suo orientamento sessuale.

Metti caso ci fosse stato un concorrente nero, avrebbero dovuto raccontarcelo esclusivamente in quanto tale, nelle sue - ipotetiche - difficoltà di integrazione, razzismo, e così via?

In Italia c'è un importante problema di omofobia e discriminazione in generale, però così a pelle non ci vedo nulla di male nel modo in cui è stato presentato Antonio. Troppo normale, noioso, standard, "etero"? Si parla tanto di "comunità gay", ma oltre al fatto di condividere le stesse lotte per uguali diritti, siamo tutti persone e in quanto tali diverse. C'è chi è di destra e chi di sinistra, chi ascolta Lady Gaga e chi no, chi è più eccentrico e chi non lo è. 

Spero possa nascere una discussione tranquilla e senza commenti acidi, sono sinceramente interessato a questo aspetto (e disposto a cambiare idea/prospettiva)

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ge_aldrig_upp
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Utente 7xP

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2
6 marzo, 2020 - 22:19
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Capisco assolutamente il tuo discorso e in gran parte lo condivido hug

Personalmente credo, ma è un mio parere che deriva dall'aver seguito il montaggio di questa edizione e di tutte le precedenti, che il potenziale per fare meglio con Antonio ci fosse tutto ma sia stato deliberato a tavolino di fermarsi lì dove si è visto. Fra tutti i vincitori, Valerio compreso, si può dire che sia stato il meno complesso - e la sua storia, proposta di matrimonio a parte, non aggiunge né toglie nulla alla storia del programma.

Ma se appunto 'sta cosa della proposta di matrimonio era così iconica e imperdibile (e lo è, perché di casi analoghi ne trovo veramente pochi) perché non si è mai parlato di Daniel fino al suo arrivo come loved one in semifinale? Abbiamo avuto dei parenti misteriosi di cui ci hanno fatto conoscere di più di concorrenti veri e propri ("Maciste", il marito defunto di Anna Martelli!). E tra l'altro non è una cosa che si limita a questo esempio, se ti ricordi lo stesso problema lo avevamo visto durante la finale di MC7 quando fecero arrivare Mykhaylo - il fratello di Kateryna Gryniukh che quest'ultima non aveva incontrato per anni e anni - evitando di darci in pasto questo dettaglio fino all'ultimissimo.

Ci sta sicuramente non etichettare Antonio come "quello gay", ma quando il suo racconto si conclude con un momento tutto sommato iconico per la comunità LGBT nella televisione italiana, in qualche modo è inevitabile che la sua storia all'interno del programma diventi legata a quello. E se fai di tutto per oscurare 'sta cosa se non per le parti che possano evitare di turbare (?) una fetta del tuo pubblico allora sì, credo ci sia un problema nel racconto di Antonio.

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