Tutto questo è normale capiti a ragazzi che prima di diventare famosi non facevano niente di professionale correlato alla musica. Lei da quello che ho capito in questi anni prima di X Factor non ha mai cantato da nessuna parte, che siano concorsi o una band amatoriale, giusto il karaoke. E non so bene se le lezioni di pianoforte le prendesse anche prima del talent.

In questo modo è ovvio non sapere che strada intraprendere, cantare e farlo bene non basta, specie poi se non hai le persone giuste attorno a consigliarti. Il percorso di Morgan fu meraviglioso ma, come al solito, troppo variegato. E poi fu buttata su un palco di Sanremo giusto qualche settimana dopo la vittoria, con un album (per me molto bello tra l'altro!) che era comunque un miscuglio di tante robe, e un singolo di lancio (Il futuro che sarà) che forse è il più brutto di tutta la sua carriera.

Non mi stupisce che sia entrata così in crisi, ma le auguro di ripartire alla grande perché mi è sempre piaciuta tanto. E anche le sue canzoni, seppur non abbiano mai contribuito a crearle un'identità definita.

Seppur chi mi conosca sa che io abbia amore (artistico) smisurato per Chiara, debbo fare l'avvocato del diavolo.

Innanzitutto è innegabile che dal suo XF in poi è entrato in un mondo anche più grande di lei, però non pensate che prima del talent facesse nulla; ma è pur vero che era qualcosa di dimensione davvero locale e limitata e nemmeno io posso rendermene conto.

Per quanto riguarda l'interrvista di VF mi lascia un dubbio. L'ho letta ed è stato un racconto tra il boom, il successo, la crisi e adesso la rinascita con questo disco. Peccato che abbia raccontato la stessa storia in occasione dell'uscita di Un Giorno di Sole e, appunto, il titolo dell'album indicava la sua rinascita. Oggi, mi pare di capire che "rinneghi" anche UGDS.

Escludendo bugie dichiarate e interviste fasulle, che le è successo in questi due anni per cambiare idea? Forse il flop di UGDS sia album sia tour è stato qualcosa di pesante per lei?  (Penso di sì)

Detto ciò, il 23 febbraio notte piazzerò la tenda fuori dalla porta negozio cd di fiducia per comprare il disco.

L'intervista fa parecchio riflettere: effettivamente anche a me la prima cosa che è venuta in mente è la totale mancanza di progettualità e di gestione da parte delle case discografiche. Hanno spesso delle Ferrari e le usano come delle 500. Cercano di sfruttare il momento e la notorietà senza alcuna idea forte.

Mo: Chiara non saprà chi sarà, ma possibile che dietro ci sia stato così il vuoto da non indirizzarla artisticamente in qualche modo? La sua breve carriera è l'esempio della totale confusione e del "famoje cantà na cosa qualsiasi basta che sfruttiamo l'onda lunga di XF".

Mi sbaglio, inoltre, ma la percentuale di gente che si perde nel post XF mi pare troppo alta? (per poi riprendersi, neanche troppo raramente, ma comunque in un buco nero ci entrano...possibile solo per lo strapotere della "concorrenza"?).

Comunque mi sa sono uno dei pochi a cui piace "Il futuro che sarà". Non mi spiego inoltre come pezzi del tipo "Il rimedio la vita la cura" non abbiano avuto la risonanza che meritavano.