Utente
7 agosto, 2013
Ohhh, adesso voglio provare io a fare da elettro-stimolatore, per una volta.
Mi ronzava per la testa una questione che vi voglio sottoporre, visto che voi siete così bravi e PREPARATI (Sabrina docet) sulla materia musicale del passato, del presente e del futuro.
Parliamo di classici musicali, canzoni che sono entrate nella storia della musica italiana ed internazionale e nell'immaginario della gente. Anche senza esagerare e limitarsi solo ai super classiconi (non so, Imagine di John Lennon) voglio inserire nella schiera anche canzoni dall'ottimo/buon successo e che in qualche modo si ricordano. Vi pongo queste domande:
- quali sono secondo voi i CLASSICI MERITATI: canzoni che per la loro bellezza musicale, nel testo o per altra qualche caratteristica sono giustamente conosciute da un grande pubblico, e a cui voi riconoscete tutto il merito di questa notorietà.
- quali sono secondo voi i CLASSICI IMMERITATI: canzoni a vostro avviso sopravvalutate, in tutto o in qualche caratteristiche, che però per qualche congiunzione astrale sono riuscite a giungere al successo.
- quali sono secondo voi i CLASSICI MANCATI: canzoni per voi meravigliose che non sono riuscite a raggiungere il grande pubblico, hanno floppato o disgrazie simili e che per voi meritavano di più, e vi rammaricate di questo.
Per rendere meno dispersivo il tutto: fare un trittico a post, sennò poi diventa una pesca a strascico e mi rendo conto che poi viene l'ansia di prestazione nell'accatastare canzoni. Scegliete una canzone per ognuna delle tre categorie con spiegazione, tipo così:
- MERITATI: 1 canzone/cantante, spiegazione
- IMMERITATI: 1 canzone/cantante, spiegazione
- MANCATI: 1 canzone/cantante, spiegazione
Casomai se ve ne vengono in mente altre, fate un altro post e via. Sennò fate come ve pare.
Baci.
Utente
7 agosto, 2013
Comincio io per dare il buon esempio:
- CLASSICO MERITATO: E dimmi che non vuoi morire di Patty Pravo. Qualche tempo fa un mio amico la definì una lagna. Io invece la trovo una canzone suggestiva, sognante, evocativa, che mi trasporta in un'altra dimensione, in una parola meravigliosa. Contro quell'incauta dichiarazione, io voglio difendere questa canzone che per me è un classico meritatissimo. Poi per me non la può cantare nessuno se non Pattona nostra, altro chiaro indizio di un'impronta da classico forever.
- CLASSICO IMMERITATO: Si può dare di più di Morandi-Tozzi-Ruggeri. Ruffiana, banale, scontata, con testo telefonato (Si può dare di più perché dentro di noi - e s'interrompe: dentro di noi che? - si può dare di più senza essere eroi - e grazie al ca..o - come fare non so non lo sai neanche tu ma di certo si può dare di più - e allora che parli a fare?). Io la trovo proprio brutta.
- CLASSICO MANCATO: Acciaio di Noemi. Che rimpianto! Una canzone che quando uscì era fresca, contemporanea, col solito vocione di Noemi che ti strapazza le budella, se portata a Sanremo avrebbe fatto man bassa. E invece: è rimasta nell'oblio. Triste, triste, triste.
(Ovviamente potete considerare anche canzoni contemporaneissime, del 2020, insomma, come volete voi).
Utente
7 agosto, 2013
Classico meritato: La notte di Arisa, pur essendo molto recente, merita ormai questa definizione per quanto è coverizzata, conosciuta e amata.
Classico immeritato: mi permetto di citarne due in quanto la spiegazione è la stessa e sono La solitudine e Strani amori di Laura. Io credo che lei stessa un filino si vergogni di avere come unico ricordo sanremese due brani molto simili tra loro che usano un linguaggio adolescenziale e trattano la tematica dell'amore finito in modo un po' troppo immaturo. Quando gliele sento cantare adesso, pur essendo portata a ricantarle a mia volta, mi fanno un po' sorridere.
Classico mancato: l'ho scritto ovunque, sicuramente per me è Immobile di Alessandra Amoroso. Non meritava di rimanere confinato alla bella esibizione del pomeridiano, meritava un palco più importante e una risonanza maggiore.
Utente
7 agosto, 2013
Classico meritato: avevo pensato di scrivere La Notte, ma Alessandra mi ha preceduto. Quindi dico L'essenziale di Marco perché è arrivata al momento giusto, al posto giusto e poi è una signora canzone. Forse qualcuno di voi non sarà d'accordo perché fondamentalmente non è la canzone più bella di Marco, ma la conoscono tutti e anche se relativamente recente per me è già un classico.
Classico immeritato: ecco qui già so che mi odierete, ma io dico Vita spericolata di Vasco Rossi. In realtà, per mio gusto, avrei potuto inserire tutta la sua discografia qui, ma VP è il suo classico per eccellenza. Che vi devo dire? Non mi piace, non mi è mai piaciuta. Non mi piace il testo, la sua voce, non mi piace la sua intenzione e per me a Sanremo avevano fatto benissimo a piazzarlo ultimo.
Classico mancato: qui ci metto E' l'amore che conta di Giorgia. Ebbe un discreto successo, ma a mio avviso è una canzone che aveva/ha tutte le carte in regola per diventare un classico della musica italiana. E' la classica ballad di Giorgia, centomila volta più bella di Epoi e Come saprei.
Che strano uomo avevo io, con gli occhi dolci quanto basta...
Utente
25 aprile, 2020
Alessandra92 ha detto
Classico meritato: La notte di Arisa, pur essendo molto recente, merita ormai questa definizione per quanto è coverizzata, conosciuta e amata.Classico immeritato: mi permetto di citarne due in quanto la spiegazione è la stessa e sono La solitudine e Strani amori di Laura. Io credo che lei stessa un filino si vergogni di avere come unico ricordo sanremese due brani molto simili tra loro che usano un linguaggio adolescenziale e trattano la tematica dell'amore finito in modo un po' troppo immaturo. Quando gliele sento cantare adesso, pur essendo portata a ricantarle a mia volta, mi fanno un po' sorridere.
Classico mancato: l'ho scritto ovunque, sicuramente per me è Immobile di Alessandra Amoroso. Non meritava di rimanere confinato alla bella esibizione del pomeridiano, meritava un palco più importante e una risonanza maggiore.
Concordo maggiormente con questo post, infatti avrei scritto le stesse canzoni e dato più o meno le stesse motivazioni
Utente
11 novembre, 2015
uh carino questo topic!
Probabilmente ne avrei migliaia per ogni categoria, ma dico:
CLASSICO MERITATO: Luci a San Siro di Roberto Vecchioni, così bella e suggestiva ed evocativa, così dentro il suo tempo. Bella
CLASSICO IMMERITATO: non odiatemi, ma Acqua e Sale di Celentano e Mina.
CLASSICO MANCATO: En e Xanax di Samuele Bersani. Non è la sua canzone più famosa eppure è dannatamente bella e non capisco come mai il mondo non sia impazzito al primo ascolto.
Utente
8 febbraio, 2019
CLASSICI MERITATI: mi vengono in mente "La notte" di Arisa e "Dimmi che non vuoi morire" della Pravo che sono già state scritte, aggiungo "Non sono una signora" della Bertè, "Un'emozione da poco" e "Quando nasce un'amore" di Anna Oxa.
CLASSICI IMMERITATI: così su due piedi "Su di noi" di Pupo
CLASSICI MANCATI: "La voce delle stelle" e "Ti sposerò" di Loredana Errore, "Mi sento bene" di Arisa (forse esagero, ma meritava molto di più)
Utente
31 marzo, 2020
Interessante questo topic! Mi sono venute in mente molte canzoni appartenenti a tutte e tre le categorie, iniziamo con queste:
Classico meritato: il primo che mi viene in mente è Cirano di Guccini. Credo sia una delle canzoni più belle mai scritte con tante chiavi di lettura. Cirano si esprime con parole dure contro le ingiustizie, contro le discriminazioni, contro l'ipocrisia e la corruzione.
Ma è anche una canzone che nei versi finali lascia un messaggio d'amore e di speranza
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, Cirano
Classico immeritato: Quello che le donne non dicono. Non ho mai gradito troppo lo stereotipo delle donne dolcemente complicate, delicate, emozionate, eccetera eccetera.
Classico mancato: quando si parla di Fabrizio De André è difficile non nominare canzoni che poi sono diventate (giustamente direi) grandi classici della musica italiana. Eppure ce ne sono alcune, soprattutto appartenenti al suo ultimo disco, che non sono esattamente le prime che saltano in mente quando si parla di lui. Una di queste è Anime Salve, la canzone che dà il titolo all'album, che ne racchiude un po' il senso e la chiave di lettura. Un elogio della solitudine, ma solitudine intesa non come segno di chiusura verso il mondo esterno, tutt'altro.
Una solitudine usata come strumento per conoscere se stessi e preservarsi nella propria unicità, per potersi aprire ancora di più al mondo in maniera autentica.
Utente
20 maggio, 2018
Posso dire che un classico mancato è "Passerà l'estate" di Giorgia.
Non mi spiego perché non sia mai stata estratta come singolo, io trovo sia tra i suoi pezzi più belli in assoluto. Son sicuro avrebbe avuto grande seguito se estratta a fine agosto/inizio settembre... È nostalgica, delicata. Mi fa impazzire.
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