Utente
8 febbraio, 2020
Coez, attraverso una serie di tweet, sempre a suo modo, cioè con una buona e serafica dose di ironia, ha detto la sua sullo stato attuale della musica: “Mainstream (Calcutta, 2015, ndr), Regardez moi (Frah Quintale, 2017), Superbattito (Gazzelle, 2017), L’ultima festa (Cosmo, 2016), Polaroid (Carl Brave x Franco126, 2017), ci metto anche Faccio un casino (Coez, 2017), c’è stato un gran momento per la musica italiana, guardando la classifica mi chiedo se stiamo sbagliando noi qualcosa o non state capendo più un cazzo voi?”.
Una provocazione che ha scatenato tanti tweet di risposta, in alcuni si chiedeva di aggiungere altri dischi fondamentali come quelli dei Cani di Niccolò Contessa, e a ruota sono arrivati altri interventi del cantautore romano: “Pure sta roba che le canzoni d’amore sono per le ‘fighette’ non la capirò mai vi sentite dischi pieni di minchiate che nel 90% dei casi non sono vere, almeno nelle canzoni d’amore qualcosa di vero c’è”. Poi, vedendo il polverone che si è alzato, ha voluto chiudere di nuovo nel segno della satira: “Comunque a me non me ne frega manco un cazzo delle classifiche, in realtà manco l’ho viste”. In realtà il dibattito è da tempo aperto e la questione è tutt’altro che semplice: l’indie ha esaurito la sua carica propulsiva? Si tratta di un mondo ufficialmente chiuso? Proprio Coez qualche giorno ha scritto un tweet interessante sull’evoluzione della musica e sui generi: “Fare del bene per la musica non vuol dire accrescere il proprio pubblico e basta ma creare delle nuove onde di genere, delle nuove wave da seguire, spesso chi lo fa rimane nell’ombra e non viene capito per anni, e quasi mai è un artista da numeri giganti”.
Mainstream, Regardez moi, Superbattito, L’ultima festa, Polaroid, ci metto anche Faccio un casino, c’è stato un gran momento per la musica italiana, guardando la classifica mi chiedo se stiamo sbagliando noi qualcosa o non state capendo più un cazzo voi. 🤷🏻♂️
— Coez (@COEZMUSIC) September 1, 2022
È così vero. Gli album che ha citato sono stati un cultural reset. Sono dischi che ci stanno nutrendo, sfamando, ancora oggi. Da allora dischi belli ne sono usciti, per carità, ma non c'è stata un simile Rinascimento. In quegli anni c'è stato un zeitgeist riconoscibile, palpabile, visibile. Ora non c'è, è innegabile.
Utente
11 gennaio, 2021
Il problema principale, secondo me, è dovuto al pubblico che li seguiva e ascoltava e all’incapacità, da parte di questi artisti, di crearsi un pubblico che possa comprendere quante più fasce demografiche possibili. Mi spiego meglio.
Nel periodo 2017-2019, in cui questi dischi hanno visto la luce, era indubbio che l’indie fosse il genere di punta nelle classifiche e nel panorama musicale italiano in generale. E infatti è stato il periodo di maggior spicco per i vari Gazzelle, Calcutta, Coez e così via.
Le loro canzoni erano prevalentemente ascoltate da un pubblico giovane che è facilmente influenzabile e si piega alle mode discografiche del momento.
Per cui, quando loro hanno iniziato a prendersi una pausa, è iniziata l’ascesa commerciale della trap e dei vari Sfera Ebbasta, Rkomi, Blanco etc. che oggi sono in vetta alle classifiche e ascoltatissimi dai giovani.
E così sarà all’infinito. Non mi stupirei se questo tweet, tra qualche anno, dovesse essere scritto da un Blanco o un Tananai 😅
Invece vedi un Mengoni o un’Amoroso, che sono entrambi a 13 e 14 anni di carriera eppure, nonostante magari le loro vendite possano aver subito un calo rispetto a qualche anno fa, riescono a rimanere saldi perché hanno un pubblico eterogeneo che gli garantisce un supporto continuo.
Detto ciò, tra gli artisti da lui passivamente tirati in ballo (ha citato i loro album, non loro direttamente), mi pare che lui vada ancora bene. L’album è platino, ha avuto un singolo platino a 100k e un altro doppio platino a 200k. Quindi boh.
Xtian ha detto
Detto ciò, tra gli artisti da lui passivamente tirati in ballo (ha citato i loro album, non loro direttamente), mi pare che lui vada ancora bene. L’album è platino, ha avuto un singolo platino a 100k e un altro doppio platino a 200k. Quindi boh.
Beh ma lui è in carriera da ancor prima di Mengoni e Amoroso. Ha un pubblico che lo segue fin dagli esordi e un altro che ha raccolto dopo l'exploit di Faccio un casino. Comunque non credo sia solo un tema di vendite perché anche un Gazzelle continua a fare molto bene e un Calcutta non è indicativo perché non pubblica un album dal 2018.
Banned
1 dicembre, 2019
Tralasciando che la musica che domina le classifiche è oggettivamente la migliore
È la stessa musica che faceva lui anni fa
Che il ricambio generazionale non gli piaccia peggio per lui, sicuramente la musica che vorrebbe lui in classifica non serve più
E poi lui che tutt'oggi va forte in classifica non dovrebbe proprio parlare.
Come dice il buon Sfera questa gente si merita il ritorno di quel pop becero e antico in classifica
I vecchi scureggioni della pop music, sono un po' in difficoltà, sono confusi, in classifica per primi solo i rappusi" come dice il buon Salmo
Utente
8 febbraio, 2020
Poco incoraggiante la piega di certe affermazioni. Detto ciò, concordo che ci siano periodi più e periodi meno stimolanti musicalmente per le charts, ma il tutto rientra sempre nel recinto circoscritto della soggettività. Certo è che album come Mainstream e L'ultima festa sono davvero i manifesti di un'epoca, capisaldi di un genere che personalmente a me ha smosso qualcosa dentro, cosa che con gli attuali fenomeni succede meno.
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Banned
1 dicembre, 2019
Kikketta11ify ha detto
Matrix0300 ha detto
Tralasciando che la musica che domina le classifiche è oggettivamente la miglioreOddio, opinioni...
Siamo passati dagli scarsi della pop music al rap
Il genere che già dominava nel mondo
Qui letteralmente avevamo Arisa ed Emma (con tutto il rispetto) a vendere i dischi
Banned
1 dicembre, 2019
amers ha detto
@Matrix0300 ti chiedo di tenere toni educati e civili. Si possono esprimere benissimo le proprie opinioni senza provocare o andare OT
Sisi ovvio toni civili
Ma ci tengo a dire che Coez non può andare contro a quello che piange alla stra grande maggioranza delle persone
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