Game Ranking Winner 2018/2019
Utente
4 marzo, 2015
Volevo aprire questa discussione dopo qualche scambio di battute nel topic dell'album di Rkomi.
Prendendo proprio spunto da alcuni album recenti tra cui Elodie, Madame, Rkomi e Francesca Michielin (anche se il suo ha proprio un concept alla base) cosa ne pensate quando i feat sono quasi la totalità o la maggior parte delle tracce presenti? Pensate che in questo modo si possa perdere un po' l'essenza dell'artista principale o viene fatto anche solo per una questione marketing?
Discuss!
Utente
27 novembre, 2018
Credo che la questione principale sia il marketing, perchè non è un caso se gli album pieni di featuring sono arrivati proprio quando lo streaming prende sempre più piede. Non c'è il fan che ti compra la copia fisica e il fan non ti basta per fare abbastanza ascolti per raggiungere la certificazione, quindi chiami altri artisti con l'obiettivo di far fare ascolti discreti a tutte le singole tracce grazie ai fan "degli altri" e mantenere alte le vendite. Io apprezzo tanto le collaborazioni, meno un album costituito quasi solo da quelle, se non è il concept dell'album, perchè è indiscutibile che ci sia "meno" dell'artista in questione in un album in cui la metà è cantata da altri, magari che impongono persino il loro genere. Per conoscere e apprezzare un artista voglio sentire lui e cosa ha lui da dire
Utente
16 gennaio, 2021
Secondo me la perdita di un'identità di base si ha solo quando il feat viene imposto per esigenze discografiche, ma penso siano ormai pochi i casi in questione. Discorso a parte, e che secondo me non rientra, sono i feat tra rapper (che per me sono generalmente tutti interscambiabili tra loro, sì) o quelli creati appositamente per i tormentoni estivi. Il caso di Elodie qui credo sia emblematico perché ha inserito nell'album i tormentoni 2018 e 2019, ma trovo che un feat come quello con Margherita Vicario fosse molto a fuoco.
Chiaro è che non tutti i feat escono col buco e che spesso a forzarli si fa danno e basta. Penso alle collaborazioni di Annalisa e J-Ax che sono... terribili? Mentre è un effetto completamente diverso, forse grazie anche alla complementarità, dei feat con Achille Lauro. Di base credo però che debbano esserci dei punti in comune da cui partire e che determinano la buona riuscita (attenzione, non il successo) della collaborazione. Esempio a favore: Alessandra Amoroso e Boomdabash.
L'album di Francesca, appunto, ha un concept, in cui ogni ospite porta qualcosa che si lega all'identità della main artist, donando un'immagine il più composita possibile, che credo sia lo stesso discorso per Taxi Driver.
Utente
8 febbraio, 2019
Un album pieno di featuring è decisamente tutto marketing e poca ispirazione artistica, soprattutto quando si parla dei vari rapper e trapper.
Escluderei (almeno parzialmente) appunto il progetto della Michielin che nonostante non lo ami particolarmente ha un concept suo e c'è molta sperimentazione.
Utente
7 agosto, 2013
Pro ma deve avere un senso.
Sì, il feat è molto usato negli album trap e rap ma come viene usato? Intanto, salvo alcuni casi estremi, non vengono inseriti feat. di massa di gente che sbanca nelle classifiche. Di solito, tanti dei feat. sono con emergenti o con altri rapper o trapper con lo stesso background o che fanno parte della stessa crew o con un bacino di fan simile. E' molto difficile che si perda l'identità dell'artista principale in questo tipo di collaborazioni, dove il feat. serve ad aggiungere qualcosa dell'artista che collabora ma non va a snaturare l'indirizzo artistico del progetto.
Sono ovviamente apprezzati uno o due feat. che portano qualcuno al di fuori del genere di riferimento dell'album.
Ciò è molto diverso da Taxi Driver: qui abbiamo i migliori esponenti dell'indie-pop, dell'indie-alternativo, del pop e della trap. Ditemi voi come quest'album possiamo definirlo un album di Rkomi se non per il fatto che sia effettivamente identificato come artista principale. Ora, dobbiamo ancora sentire le tracce quindi potrei essere smentito ma abbiamo già la prima prova con HO SPENTO IL CIELO feat. Tommaso Paradiso che potrebbe benissimo essere Tommy feat. Rkomi.
Lo stesso esempio lo ritrovo in Madame che si fa trascinare in lungo e in largo dagli artisti con cui collabora. Bugie, Mood e Il mio amico sono esempi lampanti di ciò. Ma almeno lei ha delle tracce tutte sue dove fa capire dove vuole andare (anche se c'è anche lì un mix di produzioni un po' accozzaglia, causato proprio da questi feat).
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Credo che queste discussioni nascano da un aspetto della musica (più italiana che straniera, a dire il vero) che negli ultimi anni è diventato sempre più palese, ossia rendere gli album più dei "raccoglitori di singoli" che veri e propri progetti con una linea di fondo, che sia legata ai temi dei brani o alle sole sonorità.
La presenza di molti feat. è un una conseguenza naturale di questo aspetto (ovviamente si parla di feat. fatti palesemente per avere il nomone nel proprio album, in altri casi possono diventare esperimenti musicali molto interessanti). Aiutano a far confluire fan di più artisti aumentando ascolti e dischi venduti. E ha senso, se si considera quanto sia competitiva la scena più "mainstream" e la corsa alle certificazioni. È logico che un album il cui scopo principale è vendere sia meno personale di un album più "ragionato" e sentito. Album del secondo tipo possono comunque raggiungere buoni risultati, ma è molto più difficile e raro.
Non me la sento di dare la colpa agli artisti, quindi. Dal momento in cui lo scopo per molti è raggiungere una certificazione e restare rilevanti, perché non scegliere una strada semplice? Semmai il problema è il sistema stesso, il fatto che la quota personale di un artista sia sempre più trascurata in favore del singolone che può vendere tanto e subito, ma questo dipende anche dagli ascoltatori di musica più "casuali" che solitamente non premiano album (o più in generale artisti) di quel tipo a meno che non siano di artisti molto affermati.
Utente
24 agosto, 2015
Premessa doverosa, ogni artista decide come meglio gestire i suoi album, questo è chiaro.
Detto ciò, la cosa migliore, per me, è avere una manciata di featuring, diciamo 3 o 4. Sufficienti ad attirare l'attenzione di altre fanbase sulla proposta dell'artista in questione, ma allo stesso tempo non troppo ingombranti da oscurare il progetto. Senza contare che se non sono proprio fan di qualcuno, non sono molto invogliato ad inoltrarmi nell'ascolto di un progetto di magari 12 - 14 tracce senza neanche un paio di collaborazioni.
Poi, visto che siamo nel 2021, più duetti vuol dire più ascolti, e quindi più vendite. Risulta insomma chiaro che inserirne quanti più possibile sia, oggi, la mossa vincente.
I rischi che vedo sono due:
-La questione live: i brani vengono eseguiti "monchi", in alcuni casi l'assenza del duettante non è poi così problematica, in altri decisamente si (pensate ad un intervento rap nella canzone di un artista che non sa proprio rappare). Non è tuttavia un problema del 2020-21 visto che i live non li abbiamo.
-Il solito vecchio problema dell'identità: per xy oggi la ruota gira e può permettersi nell'album i nomi di punta, e magari fa successo solo con quelle canzoni, ma se tra 2 anni la ruota non gira di più e riesci a prenderti nell'album più un Briga che un Tedua, per dire, il rischio è che senza un pubblico fidelizzato A TE, e non agli artisti con cui duettavi, il flop sia dietro l'angolo.
Banned
29 novembre, 2020
Mi fa piacere si sia aperto questo thread perchè è da un po' che ci penso.
Trovo che nel 90% dei casi sia tutto marketing, ma che va sia a favore dell'artista principale che di quello ospite.
Io non sono assolutamente d'accordo quando vedo album che hanno la metà delle tracce in feat., quello della Michielin è un caso a parte, ha proprio quello scopo, ma infatti non è stato apprezzato anche dagli stessi fan e tutto si può dire tranne che abbia funzionato, ma li capisco io se sono Fan di Pinco voglio sentirmi Pinco e NON Caio o Sempronio, ecc.
se Annalisa dovesse fare un album così non mi piacerebbe e già in Nuda siamo arrivati al limite per il mio punto di vista, lukeyyy cita Romantica ma anche Vento sulla luna secondo me ha floppato anche a causa di rkomi quando live è stato agghiacciante da Fazio, avevo vergona io per lei, spero di non dovermelo trovare davanti al Live... mentre gli altri sono tutti riusciti e con Achille è come non ci fosse praticamente.
Purtroppo è anche dovuto al fatto che si vende meno fisico, si può essere un modo per ampliare gli ascolti, ma molto ci vedo anche proprio cavalcare l'onda e salire sul carro, il caso Madame è esemplare, lei è sulla cresta dell'onda e in molti si saranno offerti pur di stare in quell'album, io la trovo una cosa triste sinceramente se fosse davvero così.
Quello di rkomi pare pure peggio, troppi feat. e i fan in diversi si sono lamentati, li comprendo.
Il futuro mi pare sempre più incerto per la musica purtroppo, anche se non è solo questo settore in crisi ultimamente un po' tutto si sta saturando.
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