Utente
1 maggio, 2016
Io da sempre mi ritengo femminista e sono profondamente contraria alle quote rosa, alla festa della donna e a qualunque forma di pride in quanto donna.
Perchè questa scelta?
Perchè fino a che ci saranno le quote rosa sarà insita proprio nella quota il concetto di distinzione, di ghetto, di casta a parte, di specie da tutelare.
Se qualcuno mi regala una mimosa il giorno della festa della donna, gliela faccio ingoiare.
A chi mi dice che la festa della donna è stata creata in ricordo delle lavoratrici morte in un incendio in fabbrica (tra l'altro si tratta di una leggenda metropolitana), rispondo che sono morti quasi 300 minatori a Marcinelle, ma nessuno ha istituito la festa degli uomini.
Le feste di qualcosa sono esse stesse motivo di discriminazione.
Mettere le quote rosa è un'imposizione, non una conseguenza naturale dell'evoluzione della società.
Aspetto con ansia e trepidazione il giorno in cui non saranno più necessarie quote colorate né pride colorati. Quel giorno saremo veramente tutti uguali e tutti pari.
" Ah ... anche poeta ! "
Admin
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
Io da sempre mi ritengo femminista e sono profondamente contraria alle quote rosa, alla festa della donna e a qualunque forma di pride in quanto donna.Perchè questa scelta?
Perchè fino a che ci saranno le quote rosa sarà insita proprio nella quota il concetto di distinzione, di ghetto, di casta a parte, di specie da tutelare.
Se qualcuno mi regala una mimosa il giorno della festa della donna, gliela faccio ingoiare.
A chi mi dice che la festa delle donne è stata creata in ricordo delle lavoratrici morte in un incendio in fabbrica (tra l'altro si tratta di una leggenda metropolitana), rispondo che sono morti quasi 300 minatori a Marcinelle, ma nessuno ha istituito la festa della donna.
Le feste di qualcosa sono esse stesse motivo di discriminazione.
Mettere le quote rosa è un'imposizione, non una conseguenza naturale dell'evoluzione della società.
Aspetto con ansia e trepidazione il giorno in cui non saranno più necessarie quote colorate né pride colorati. Quel giorno saremo veramente tutti uguali e tutti pari.
però è vero che per ora ce n'è bisogno
Utente
24 agosto, 2015
Signorina Silvani ha detto
Io da sempre mi ritengo femminista e sono profondamente contraria alle quote rosa, alla festa della donna e a qualunque forma di pride in quanto donna.Perchè questa scelta?
Perchè fino a che ci saranno le quote rosa sarà insita proprio nella quota il concetto di distinzione, di ghetto, di casta a parte, di specie da tutelare.
Se qualcuno mi regala una mimosa il giorno della festa della donna, gliela faccio ingoiare.
A chi mi dice che la festa della donna è stata creata in ricordo delle lavoratrici morte in un incendio in fabbrica (tra l'altro si tratta di una leggenda metropolitana), rispondo che sono morti quasi 300 minatori a Marcinelle, ma nessuno ha istituito la festa degli uomini.
Le feste di qualcosa sono esse stesse motivo di discriminazione.
Mettere le quote rosa è un'imposizione, non una conseguenza naturale dell'evoluzione della società.
Aspetto con ansia e trepidazione il giorno in cui non saranno più necessarie quote colorate né pride colorati. Quel giorno saremo veramente tutti uguali e tutti pari.
Un pochino estrema
La risposta che mi viene da dare è esattamente quella di Ouro:
ouro ha detto
Piu' idealista che realista, e a volte per raggiungere risultati concreti che ci avvicinano a cio' che e' ideale bisogna prima passare per cio' che e' realistico e.g. imporre quote, ma
Banned
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
Io da sempre mi ritengo femminista e sono profondamente contraria alle quote rosa, alla festa della donna e a qualunque forma di pride in quanto donna.Perchè questa scelta?
Perchè fino a che ci saranno le quote rosa sarà insita proprio nella quota il concetto di distinzione, di ghetto, di casta a parte, di specie da tutelare.
Se qualcuno mi regala una mimosa il giorno della festa della donna, gliela faccio ingoiare.
A chi mi dice che la festa della donna è stata creata in ricordo delle lavoratrici morte in un incendio in fabbrica (tra l'altro si tratta di una leggenda metropolitana), rispondo che sono morti quasi 300 minatori a Marcinelle, ma nessuno ha istituito la festa degli uomini.
Le feste di qualcosa sono esse stesse motivo di discriminazione.
Mettere le quote rosa è un'imposizione, non una conseguenza naturale dell'evoluzione della società.
Aspetto con ansia e trepidazione il giorno in cui non saranno più necessarie quote colorate né pride colorati. Quel giorno saremo veramente tutti uguali e tutti pari.
Purtroppo pero' Signorina non si passa dallo zero al dieci in un colpo solo. E no, nemmeno quando il dieci e' qualcosa di chiaro e logico e universale come l'uguaglianza tra esseri umani.
Fino ad allora, se siamo realisti e se vogliamo portare dei benefici veri e tangibili a persone e classi di persone e non solo belle parole (nobilissime, ma prive di "massa"), va fatta la strada dallo zero ad un uno "rivendicato con le manifestazioni", poi ad un due "posto da una quota", fino a che un giorno..
Utente
9 settembre, 2013
Capisco il discorso di Francesca e di @Signorina Silvani e lo condivido fino a un certo punto, perchè spesso e volentieri in questo ambito il femminismo portato all'estremo fa più danni che altro.
Molti, anche qua su RH, lamentarono che a Sanremo 2018 ci fosse una presenza davvero esigua di artiste donne (4 su 39 concorrenti in gara nella sezione Big). Ma siamo davvero così sicuri che questo sia dovuto a un reale problema di maschilismo e non che i brani delle interpreti femminili che si sono presentate non fossero stati giudicati, per qualsiasi motivo che esuli dal sesso di chi le ha proposte, all'altezza del cast definitivo?
Il Melodifestivalen (Festival della canzone svedese) ha istituito nel 2014 una regola per cui il 20% dei brani presenti nel cast dovessero presentare almeno un'autrice donna, quota che dopo due anni è stata alzata addirittura al 50%. Considerati i cast degli ultimi due anni, direi che si può vedere quanto ricercare a tutti i costi la parità di genere abbia giovato al livello medio della competizione (spoiler: PER NULLA, vista anche la quantità di fillers che son stati portati in gara per riempire quella quota).
Ci sta che si parli di parità di genere, che celebriamo le minoranze, che puntiamo ad abbattere un muro che nella nostra società ancora c'è e ci sarà per molto tempo ancora. Ma impuntarsi sull'idea di "quote rosa" obbligatorie, in questo ed altri ambiti, per me non è il modo migliore per ricucire questo gap
Utente
1 maggio, 2016
ge_aldrig_upp ha detto
).Ci sta che si parli di parità di genere, che celebriamo le minoranze, che puntiamo ad abbattere un muro che nella nostra società ancora c'è e ci sarà per molto tempo ancora. Ma impuntarsi sull'idea di "quote rosa" obbligatorie, in questo ed altri ambiti, per me non è il modo migliore per ricucire questo gap
Sono d'accordo totalmente, voglio far notare che la minoranza che si cerca di tutelare è la maggioranza del genere umano, cioè le donne.
Ma ci rendiamo conto dell'assurdità? Neanche fossimo l'ultimo esemplare di rinoceronte bianco.
" Ah ... anche poeta ! "
Utente
7 agosto, 2013
Signorina Silvani ha detto
Sono d'accordo totalmente, voglio far notare che la minoranza che si cerca di tutelare è la maggioranza del genere umano, cioè le donne.
Ma ci rendiamo conto dell'assurdità? Neanche fossimo l'ultimo esemplare di rinoceronte bianco.
A mio modesto parere bisogna ringraziare Tutte le religioni che sono state e sono lo strumento con cui si sono soggiogate donne e non solo.
La grande lotta dovrebbe essere proprio l imposizione della laicità. In alcune parti del mondo poi la situazione è tragica
Utente
24 agosto, 2015
Signorina Silvani ha detto
Sono d'accordo totalmente, voglio far notare che la minoranza che si cerca di tutelare è la maggioranza del genere umano, cioè le donne.
Ma ci rendiamo conto dell'assurdità? Neanche fossimo l'ultimo esemplare di rinoceronte bianco.
Appunto!
Ma il discorso è lo stesso che mi trovo a fare ai miei amici molto contrari al movimento #metoo, ritenendolo plasticoso e di facciata: probabilmente lo è, e probabilmente una buona percentuale delle donne che denunciano ora lo fanno solo per cavalcare l'onda mediatica.
Ma nel 2018 è giusto e sacrosanto che se ne parli, apertamente, liberamente, anche più del dovuto! Se questo è il compromesso che deve esserci per far uscire fuori il marcio (Weinstein è stato arrestato, Spacey è sotto accusa), ben venga.
Per questo concordo con Ouro nel pratico e con Signorina nell'ideale.
Utente
24 agosto, 2015
Gennj931 ha detto
A mio modesto parere bisogna ringraziare Tutte le religioni che sono state e sono lo strumento con cui si sono soggiogate donne e non solo.
La grande lotta dovrebbe essere proprio l imposizione della laicità. In alcune parti del mondo poi la situazione è tragica
Anche certi ministri veneti non scherzano
Banned
7 agosto, 2013
A me invece non è piaciuta e l'ho trovata banale.
#dontberacistmkay #dontbesexistmkay
Pensavo dicesse qualcosa di cui non sapessi, qualche "meccanismo" che mi sfuggisse, e non solo queste considerazioni che perlopiù trovi un po' implicite e a tratti anche cliché idealistici da "brownie points" presso college di sinistra:
Cheeks cara, tanta roba idealistica, e non, te l'ho perdonata senza batter ciglio perché alla fine siano dettagli e a 19-22anni, specie per un artista, ci sta, ma non cominciare pure tu con la deriva "gender fluid", "non binary", e via dicendo (roba che, anche concedendola, direi sarebbe statisticamente marginale per gli scenari in questione).
E, heh, occhio che il giorno che mi dicessi i miei pronomi sono "they/them/theirs", ti manderei a ...
Soprattutto in questo caso, date le proporzioni, discograficamente di 90 vs 10%, o quella allo scorso festivallo, certi bei discorsi mi creano anche insofferenza maggiore.
D'innanzi a 90 vs 10, cribbio, io nel qui ed ora, considerazioni dividendo gli artisti per sesso, le faccio.
Speravo venisse introdotto, sollevato, qualche aspetto più concreto.
Peraltro perché io non abbia mai capito una cosa di questo fenomeno:
penso alla musica e mi evoca tutto tranne che suggestioni machiste; penso agli appassionati di musica e non mi vengono in mente dei "duri testosteronici misogini ecc."
Boh.
Sono giusto concorde con lei nell'aver perplessità sulle quote rosa, ancor di più del solito in un ambito come quello in questione.
Utente
1 maggio, 2016
Tanakka ha detto
A me invece non è piaciuta e l'ho trovata banale.
#dontberacistmkay #dontbesexistmkay
Soprattutto in questo caso, date le proporzioni, discograficamente di 90 vs 10%, o quella allo scorso festivallo, certi bei discorsi mi creano anche insofferenza maggiore.
D'innanzi a 90 vs 10, cribbio, io nel qui ed ora, considerazioni dividendo gli artisti per sesso, le faccio.
Magari a Sanremo le canzoni femminili erano brutte, oppure il buon Claudione si è trovato a gestire donne con carattere d'acciaio come la Bertè, che non ha voluto sottomettersi. Ergo una donna in meno. Magari le donne in meno per dei sonori rifiuti sono qualcuna in più oltre alla Berté.
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