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Gli ex talent sono "troppi"? Si dovrebbero limitare i talent show?
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steph
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1
29 maggio, 2016 - 9:57
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Vedo uscire sempre più spesso questo tema... e trovo che ci sia molto da dire sull'argomento.

In particolare negli ultimi giorni ho letto dei post (da matteo.m e sushi che magari vogliono entrare qui e commentare...) - ma sono solo gli ultimi due che ricordo e ci sono e ci sono stati tanti commenti in questo senso - ovvero ho letto un paio di messaggi del tipo:  forse si dovrebbe fare Amici e X factor ad anni alterni (e chiudere the Voice) per "limitare" i nuovi talent, oppure che "i cantanti degli ultimi anni sono più sfigati dato che escono in un momento dove ce ne sono già tanti in circolazione di cui diversi ormai affermati e farsi strada non è facile".  Etc. etc. 

Apro questo topic perché credo fortemente nella legge fondamentale della economia e del mercato... il mondo delle start up non si può fermare perché abbiamo già abbastanza persone (o aziende) che fanno già benissimo qualsiasi cosa, non dobbiamo chiudere Brera perché abbiamo già abbastanza artisti e pittori, non dobbiamo chiudere le scuole di danza perché ci sono già troppi ballerini, o il conservatorio perché ci sono già troppi bravi pianisti, etc.etc.   quindo perché pensiamo che i talent siano troppi?  

I cantanti forse sono sempre stati "TROPPI" nella storia... ma cosa vuol dire troppi??  troppi relativamente a..???

.. a chi può arrivare a vendere a sufficienza (dischi d'oro o di platino?)

.. a tutti quelli che possono arrivare in Top 10 almeno per 1 settimana in fimi?

.. a chi può lanciare la hit dell'estate e restare primo in classifica tutto luglio ed agosto?

.. a tutti quelli che "fisicamente" Mavia riesce ad ospitare a C'è posta per te o ai serali di Amici?

.. a tutti quelli che possono arrivare sul podio a Sanremo?

.. a ....????

Io tendo invece ad avere una posizione molto diversa: ovvero che fino a che non avremo in Italia una lady Gaga o una Adele una Sia o anche solo un Enrique Iglesias, ovvero almeno uno che possa arrivare in testa a tutte le classifiche internazionali e restarci almeno 3 o 4 settimane, ne abbiamo invece POCHI, pochissimi, anzi direi quasi nessuno (solo Bocelli, forse), e quindi ben venga che ne scopriamo anche ogni mese dei nuovi, che possano dire qualcosa di veramente nuovo e che potenzialmente possano avere più successo.

Se avete voglia e tempo di dire la vostra, vi ringrazio in anticipo :)  

Tanakka
Utente 3xP

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7 agosto, 2013
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2
29 maggio, 2016 - 10:25
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steph ha detto
...
Io tendo invece ad avere una posizione molto diversa: ovvero che fino a che non avremo in Italia una lady Gaga o una Adele una Sia o anche solo un Enrique Iglesias, ovvero almeno uno che possa arrivare in testa a tutte le classifiche internazionali e restarci almeno 3 o 4 settimane, ne abbiamo invece POCHI, pochissimi, anzi direi quasi nessuno (solo Bocelli, forse), e quindi ben venga che ne scopriamo anche ogni mese dei nuovi, che possano dire qualcosa di veramente nuovo e che potenzialmente possano avere più successo.

A prescindere dal fatto di esser troppi nel giro di pochi anni per poter stare tutti alla ribalta pure "solo" in Italia, non credo che ci sarebbe un alto grado di correlazione tra numero di talent e numero di talenti scopribili.

Non penso ci siano tutte queste potenziali superstars nascoste. Anzi, già osservando i 2-3 talent esistenti viene la sensazione che il bacino quello sia, e già i sopracitati saturino ampiamente l'offerta minimamente credibile.
Dubito che se ci fossero 10 talent, ci sarebbe da scoprire molto di più. Casomai arriverebbero ad un passo da chiamare pure me che non canto nemmeno sotto la doccia. Già con TheVoice, in cui abbiamo visto ben 84 selezionati, il livello di alcuni... e i due minimamente minimamente minimamente più credibili a livello discografico or whatev., specie tra i finalisti, erano 2 reduci dalla fase pomeridiana di Amici14.

Quindi, anzi, specie per l'Italia, direi che limitarsi ad XF e Amici potrebbe più che bastare.

Il fatto del mancato successo internazionale di un italiano, poi, secondo me ha radici anche diverse, rispetto ad un discorso di mero talento che pur potrà benissimo esser il 50% della motivazione.

ge_aldrig_upp
Vicenza, Italy
Utente 7xP

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3
29 maggio, 2016 - 10:28
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É pur vero che alla fine la selezione naturale avviene fuori dai talent. Se una Deborah Iurato o un Moreno Donadoni o un Giosada o un Michele Bravi o gli Urban Strangers (...) non hanno successo nel mondo reale non è soltanto perchè ci sono troppi artisti a contendersi pochi posti sul mercato, ma perchè alla fine il loro "successo" è dovuto al 95% agli spettatori del tale show, che come abbiamo visto è molto volubile e tende ad affezionarsi veramente a pochi e cambiare idols come una persona normale cambia le mutande.

Se poi uno veramente ha le qualità per emergere col grande pubblico (vedi Giusy/Noemi/Mengoni/Emma/Alessandra...) il talent è solo lo strumento per dargli la spinta necessaria a farsi conoscere dal grande pubblico. I summenzionati non ce l'hanno fatta, almeno secondo me, solo per la visibilità ottenuta con un talent - ma perchè alla fine un talento che avrebbe permesso loro di farcela attraverso altre vie comunque ce l'avevano.

Fob92

Moderatore - Mentore

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4
29 maggio, 2016 - 11:29
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I talent, alla fine, sono un'indagine di mercato per le case discografiche. Il rischio di partecipare a programmi del genere è proprio quello che, a fronte di un'eliminazione nelle prime puntate o di uno scarso successo raggiunto, poi nessuno voglia più investire sul concorrente in questione. Una loro limitazione potrebbe obbligare le case discografiche a guardare altrove ma potrebbe diminuire la loro voglia di scommettere su cantanti emergenti di cui non hanno un dato numerico del riscontro sul pubblico.

Io credo che, purtroppo, questo fenomeno non sia stato ancora "ridimensionato": chi ci partecipa crede ancora troppo spesso di aver staccato il biglietto vincente e molti addetti ai lavori li vedono ancora come la scorciatoia per avere successo senza passare dalla gavetta. Se si superassero questi luoghi comuni una volta per tutte probabilmente non si porrebbero più tanti problemi. E, anzi, in futuro potremmo assistere a "talent puri" in cui parteciperanno cantanti già affermati (o in discesa). MusicFarm incontra X Factor, si espande il modello à la Canzonissima de I Migliori Anni e si confezionano nuovi programmi tv.

Detto questo, credo che The Voice abbia un po' esagerato. E se si ha assistito a una disillusione sui talent credo che la colpa sia da imputare, in gran parte, proprio a questo programma che, a fronte di 60/80 partecipanti a edizione, non ne ha mai lanciato mezzo.

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matteo.m
Utente DIAMANTE

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29 maggio, 2016 - 11:38
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Su alcuni punti sono anche d'accordo con te... ma in generale mi pare evidente che il mercato per i talent sia molto saturo. Sul discorso della star internazionale... purtroppo siamo italiani. Andiamo bene quando capita nei paesi latini e in spagna ma sta diventando sempre più difficile, perché pure là si stanno stancando del nostro genere. Alessandra ha avuto qualche risultato in Spagna e in Messico, Mengoni in Spagna con un disco anche più moderno se vogliamo, non è riuscito a sfondare. Ma andrà comunque a fare dei concerti. Insomma, non è così facile... purtroppo come ha detto la Pausini a Francesca dopo la finale dell'Eurovision: "sei italiana e quindi sei diversa". Ed è la verità. 

Il problema inoltre non sono quelli affermati come Mengoni/Amoroso/Emma. Loro ormai hanno un pubblico fisso. Poi possono avere hit più o meno grande che ne accresce la forza nel tempo o ne rende l'era più di successo. Ma di base hanno un repertorio, fanno concerti importanti. Il problema sono invece i talent di passaggio. Ovvero quelli che fanno bene con il singolo o l'album la prima volta e poi vengono sostituiti. I risultati di questi cominciano a decrescere anno dopo anno e vediamo come stia diventando sempre più difficile per loro consolidarsi come hanno fatto i tre suddetti. Guardate che succede pure a gente che era andata bene anche oltre la prima Era. Penso a Noemi, per esempio. Dispiace dirlo, ma la stanno letteralmente soppiantando. L'unica che ci sta riuscendo in parte è Francesca. Hit dopo hit, se vogliamo. Eppure non siamo ancora a quei livelli nelle cose che contano discograficamente (album e tour), ma sono convinto che continuando su questa strada ci arriverà, perché il repertorio se lo sta costruendo. Deve solo continuare a centrare le canzoni. Giusy è un discorso a parte, perché credo che anche lei sia affermata a modo suo, ma abbia bisogna di migliorare la sua gestione.

Per il resto vedo un grande punto nero purtroppo. Non sto dando per spacciato nessuno, eh. Le carte possono cambiare sempre ovviamente.

Di base per me, alcuni avrebbero maggiore possibilità di consolidarsi con una concorrenza minore. E' vero che spesso è una questione di talento. E quando è indiscutibile si impone ugualmente. Ma sappiamo che non va sempre così, purtroppo. Io non sono contro i talent, quindi non vorrei mai che venissero chiusi. E per me sono una bellissima vetrina per i nuovi talenti. Ma sarei assolutamente favorevole a farli ad anni alterni. 

Razzo
Sicily
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6
29 maggio, 2016 - 12:00
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Credo che il problema dei troppi ex talent in circolazione sul mercato musicale si ponga relativamente, perché alla fine ne possono sfornare a bizzeffe ma in realtà siamo noi fruitori di musica a decretare il loro stare a galla. Noi scegliamo cosa acquistare e di chi acquistare.

the_nick
Utente 3xP

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7
29 maggio, 2016 - 12:11
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Dobbiamo renderci conto che il mercato musicale è ipersaturo di cantanti e pertanto la ribalta diventa sempre più difficile. Già non solo tre talent show che puntano sullo stesso obiettivo sono persino troppi, ma perfino la riproposizione di uno solo di questi programmi ogni anno mi pare persino troppo. Se avessi il potere alternerei un anno Amici e un anno XF. Per quanto riguarda TVOI, potrebbe avere un senso se fosse realizzato solo se come scopo fosse quello di cercare il rappresentante ESC.

 

EDIT: non avevo letto il pensiero di matteo.m che è d'accordo come me di alternare i talent negli anni. Detto ciò, il problema è banale: quando uno raggiunge con successo un obiettivo, gli altri si buttano a capofitto con la conseguenza che lo faranno tutti male; è un fenomeno che succede in ogni ambito.

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Gigi_Gx
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8
29 maggio, 2016 - 12:21
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Secondo me il problema non è tanto gli ex dei talent show canori (di cui il 90% se ne perdono le tracce); il vero "problema" è che ci sono i soli 10/15 cantanti arrivisti che si girano tutte le trasmissioni nel tentativo di fare centro.

SuperStar ⇄ Amici ⇄  X Factor ⇄ TheVoice ⇄ Tu Si Que Vales ⇄ Got Talent ⇄ TheApprentice (sì!) ⇄ Forte Forte Forte

Fosse per me, ad esempio, ai casting di un programma NON farei partecipare persone già viste altrove: primo perché è degradante per il programma ("eh, ma quello è di Maria!" tipico tweet); secondo perché sembra che li vanno a rubare con tentativo di arraffare qualcuno con una fanbase già esistente (quindi mezzo lavoro già fatto).

Sempre per la serie "fosse per me", io chiuderei talent di canto per almeno un paio d'anni per far respirare il mercato; e soprattutto per vedere quanto durano tutti i vari Sylvestre, Paba, Kolors, Giosada & co. 

vike
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9
29 maggio, 2016 - 12:35
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Gigi_Gx ha detto 
 
SuperStar ⇄ Amici ⇄  X Factor ⇄ TheVoice ⇄ Tu Si Que Vales ⇄ Got Talent ⇄ TheApprentice (sì!) ⇄ Forte Forte Forte
 

Heads up all the way
Cause it's too late to be afraid
There's no time to rest
I wanna go and see what's next

Ollie
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10
29 maggio, 2016 - 12:45
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Per me il problema è a monte, nelle case discografiche che oramai si appoggiano quasi esclusivamente ai talent per fare il lavoro che non sanno o non hanno più i mezzi per fare loro.  La sensazione è che la casa discografica si accontenti dei numeri fatti post esposizione televisiva, facendo il minimo sforzo, e quindi già sei mesi dopo - cessata l'esposizione tv diventi tutto progressivamente più difficile. In questo senso io inserirei nel talent una competizione per autori e anche produttori - sarebbe interessante ad esempio confrontare produzioni diverse di uno stesso brano - perchè di quello si sente davvero la mancanza nel panorama italiano. 

Olimpico85
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29 maggio, 2016 - 13:12
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Secondo me il problema non è il numero di talent in onda anche se io The Voice lo chiuderei perché tanto ha un meccanismo che già in partenza esclude la possibilità di lanciare qualcuno. Penso che i soli X factor e Amici bastino anche perché alla fine da un punto di vista temporale neanche si accavallano visto che Amici fino a gennaio non è ancora entrato nel vivo e si tira a campare tra casting e speciali del sabato di conoscenza dei ragazzi senza che le vere dinamiche di pompaggio siano iniziate.

Il problema secondo me è che tra i 12-13 cantanti che propone Xfactor e gli altrettanti di Amici non può esserci tutti gli anni qualcuno davvero in grado di fare il botto quindi diventa compito degli autori del programma capire quando la trasmissione deve vivere l'edizione in corso come un anno di passaggio o meno. Io non seguo X factor ma seguo Amici e posso dire che quest'anno si era capito sin dall'inizio che avrebbero fatto fatica ad imporre un cantante ma gli autori si sono incaponiti sulle loro scelte e le hanno portate avanti fino alla fine ignorando il pubblico. Di certo qualora i ragazzi floppassero (come secondo me accadrà nonostante ora siano alti in fimi) di certo non potranno lamentarsi gli autori.

Un altro problema di Amici secondo me è che rispetto alle edizioni di Alessandra ed Emma ora il serale finisce molto dopo e ciò comporta una minore esposizione televisiva post programma perché una volta finito Amici non ci sono altri programmi in cui mandarli per presentare il loro prodotto e ciò non permette al pubblico di continuare a seguirli (non parlo dei fan accaniti che conoscono ciò che fanno i ragazzi fuori dal programma secondo per secondo).

http://i64.tinypic.com/20f2hoz.jpg

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ruseb
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12
29 maggio, 2016 - 15:09
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carpediem86
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13
29 maggio, 2016 - 16:03
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Il vero problema è che alle case discografiche conviene fare un "ricambio" annuale o al massimo biennale tra i talent. Trovano uno nuovo su cui per il primo anno non devono fare alcuno sforzo promozionale (ci pensa la trasmissione, ed ora che i talent hanno legami diretti anche con le radio non devono fare nemmeno sforzi in quel senso), prendono quel che devono prendere (i contratti specie con quelli che escono da X Factor sappiamo tutti come funzionano, e non lasciano quasi nulla al cantante) e poi passano al successivo. Il caso della Sony è emblematico...dopo che devi gestire tutti quelli che escono da X Factor, andare a prendere anche due da Amici (dopo che han già testato le difficoltà successive al primo ep con Debora Iurato) quest'anno, che senso ha se non spremere lo spremibile e poi buttarli tra un anno? Pronta a ricredermi se costruiranno un bel percorso musicale su Sergio e/o Lele nei prossimi anni. Ma vedendo come han lavorato con grandi talenti negli ultimi anni (Chiara can you hear me?) ho i miei forti dubbi. Quindi in sostanza sono le case discografiche in primis ad apprezzare questa metodologia dell'usa e getta, per cui i talent show (che comunque fanno buoni ascolti come Amici e X Factor) continueranno ad esserci e a funzionare come funzionano. Se a qualcuno andrà bene (specie se trova uno staff adeguato, perchè se ti appoggi solo su quello dato dalla casa discografica....CIAO) e riuscirà a costruirsi una fan base importante da subito e ad incrementarla azzeccando delle hit negli anni, sarà una eccezione e non una regola. Ma in primis perchè questa è la volontà delle case discografiche secondo me.

Pikachu
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14
29 maggio, 2016 - 18:03
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Penso che i talent stiano diventando sempre più in primis degli spettacoli televisivi, in cui i cantanti non sono protagonisti... Non so quanto interesse ci sia a lanciare ogni anno degli artisti nuovi, basta pensare all'edizione di Amici di quest'anno (non credo che non ci fossero dei ragazzi più bravi in grado di raccogliere un favore del pubblico maggiore) o al contrario The Voice, in cui si sono persi per strada dei talenti e nelle fasi finali sono arrivate persone assolutamente non meritevoli (a Tanya mess).

Penso che attualmente l'unico interesse sia quello di creare degli show per guadagnarci su e fare promozione ai cantanti già famosi che hanno bisogno di rilancio (lo penso ogni volta che ci propongono  mille duetti, ma vale anche per alcuni coach/professori/giudici)

xello
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15
29 maggio, 2016 - 18:06
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Se il talent in questione è The voice, che ne ha sfornati 64 in ciascuna delle prime tre edizioni e OTTANTAQUATTRO nella quarta edizione, direi di simess

Ronnie
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16
29 maggio, 2016 - 18:23
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carpediem86 ha detto
Il vero problema è che alle case discografiche conviene fare un "ricambio" annuale o al massimo biennale tra i talent. Trovano uno nuovo su cui per il primo anno non devono fare alcuno sforzo promozionale (ci pensa la trasmissione, ed ora che i talent hanno legami diretti anche con le radio non devono fare nemmeno sforzi in quel senso), prendono quel che devono prendere (i contratti specie con quelli che escono da X Factor sappiamo tutti come funzionano, e non lasciano quasi nulla al cantante) e poi passano al successivo. Il caso della Sony è emblematico...dopo che devi gestire tutti quelli che escono da X Factor, andare a prendere anche due da Amici (dopo che han già testato le difficoltà successive al primo ep con Debora Iurato) quest'anno, che senso ha se non spremere lo spremibile e poi buttarli tra un anno? Pronta a ricredermi se costruiranno un bel percorso musicale su Sergio e/o Lele nei prossimi anni. Ma vedendo come han lavorato con grandi talenti negli ultimi anni (Chiara can you hear me?) ho i miei forti dubbi. Quindi in sostanza sono le case discografiche in primis ad apprezzare questa metodologia dell'usa e getta, per cui i talent show (che comunque fanno buoni ascolti come Amici e X Factor) continueranno ad esserci e a funzionare come funzionano. Se a qualcuno andrà bene (specie se trova uno staff adeguato, perchè se ti appoggi solo su quello dato dalla casa discografica....CIAO) e riuscirà a costruirsi una fan base importante da subito e ad incrementarla azzeccando delle hit negli anni, sarà una eccezione e non una regola. Ma in primis perchè questa è la volontà delle case discografiche secondo me.

Esatto, anch'io penso che la causa dell'insuccesso di questi ragazzi sia più la mancanza di interesse delle case discografiche nella loro gestione che non la saturazione del mercato. Il caso di Chiara è emblematico, uno dei più grandi talenti usciti da questi programmi e ormai abbandonata a se' stessa. Con uno staff serio come quello di Mengoni (che ora mi sembra di capire stia seguendo anche Francesca) secondo me farebbe tutt'altro numeri, ma la Sony non ha alcun interesse ad investire su di lei quando può sfruttare per qualche mese il nuovo vincitore di Amici per poi passare al vincitore della prossima edizione di xfactor.

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