Dispiacere enorme per Angelica e per Calcutta.

A me di questa faccenda raccapricciante due cose fanno riflettere in particolare.

- Cos'altro serve, esattamente, per SMETTERLA di glorificare e far lavorare quella persona? Dopo che le ha combinate tutte, ha insultato, è stato misogino, omofobo, non ha rispettato i contratti di lavoro, ha fatto bullismo e mobbing contro i suoi colleghi e collaboratori, in ogni contesto a cui ha partecipato ha portato caos e perdite di immagine ed economiche. Sarà forse questa la volta buona che lo cancelliamo definitivamente e una volta per tutte?

- Secondo, e più grave, punto: ora salta fuori che, tra casa discografica e addetti ai lavori, in tantissimi sapevano già cosa stava succedendo, se non con precisione almeno per sommi capi. Eppure...è stato ovunque? Da Rai a Sky, dal primo Maggio alle radio. Ovunque.

Con differenti connotati e grandezze, è ovvio, mi ricorda la vicenda hollywoodiana del produttore Weinstein, da cui è esploso il movimento Me Too nel 2017. Certo il personaggio in questione non è un colosso dell'intrattenimento come era Weinstein, ma la gravità di questa faccenda è aberrante, l'inchiesta porta a galla un quantitativo di reati ed oscenità che la metà basta. Eppure ce lo siamo ritrovato in tutte le salse, in questi anni.

Come mai?